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MotoGP, Assen: Espargaro Bros da record

di Matt Cape
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Pol stampa il giro veloce nel primo turno e Aleix risponde nel secondo. I big sono dietro, Marquez 2° poi Pedrosa e Lorenzo. Parte in salita il weekend olandese di Rossi, 7°

MotoGP, Assen: Espargaro Bros da record
MotoGP, Assen: Espargaro Bros da record
Per una volta i big sono stati messi in disparte. Merito dei due fratelli terribili della MotoGP. Gli Espargaro Bros, che si sono aggiudicati - a suon di record - il primo e il secondo turno di prove libere del GP d'Olanda. Pol ha spaccato il cronometro al mattino, Aleix gli ha dato il colpo di grazia al pomeriggio, girando in 1:33.653.

Un gran bel colpo, anche se va detto che la nuova Assen "non è più l'università del motociclismo, ma piuttosto una biblioteca" (cit. Mauro Sanchini), dove non ci sono staccatone, ma tanti curvoni veloci da raccordare dolcemente. Situazione nella quale le Yamaha sembrano particolarmente efficaci, viste le 5 M1 nei primi 8 posti. Anche se il tempone di Aleix Espargaro salta fuori grazie alle gomme extra-soft che fanno volare la sua Open per qualche giro.

Ha quindi ancora qualcosa in più il polso di Marquez, che è 2° a 2 decimi. Tra l'altro dopo una sessione dove ha fatto praticamente di tutto per mettere in crisi la ciclistica della sua Honda, al punto da rischiare di mettersela per cappello. Segno che comunque il ragazzo è al limite, ma non ha nessuna voglia di chiudere il gas, di lasciare spazio e vita facile agli avversari.
A partire da Pedrosa, che lo segue come un'ombra con solo qualche decimo di distacco, e da Lorenzo che al pomeriggio è apparso leggermente meno efficace. Ma il maiorchino ha fatto il suo giro buono al 3° di 19 passaggi. Segno che un po' potrebbe essersi nascosto. Facendo attenzione che Jorge usa gli scarichi nuovi portati dalla Yamaha, mentre Rossi no. E proprio Valentino si è detto ironicamente "stupito" che nel loro box siano apparsi 3 scarichi, di cui 2 già montati sulle moto dello spagnolo. Mentre per le M1 col 46 ne restava soltanto 1 a disposizione. Una sorta di piccolo incidente diplomatico, visto che lo stesso Rossi ricorda chi è davanti in campionato... Gerarchie a parte, intanto però il campione di Tavullia è 7°, con oltre 6 decimi di ritardo dalla vetta. Non proprio una prestazione maiuscola, nonostante si dica fiducioso di avere trovato la via giusta per qualifiche e gara.

Soprattutto perché poi, prima di lui, si piazzano Iannone - anche lui con la gomma extra-soft - e Smith, che per la fantasia del cronometro ha un distacco identico a quello di Valentino, ma lo precede. Non benissimo invece il 9° tempo di Bradl, che apre la scia di quelli oltre gli 8 decimi. Seguito dunque dai vicinissimi Dovizioso e Bautista. Mentre Redding con la 12.ma piazza accusa già un bel +1.792 di ritardo. Ma Scott con la migliore delle Open di Honda tiene comunque dietro Crutchlow, che con la Ducati non ingrana proprio.

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