Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Motogp

Marc Marquez: "Mi sarebbe piaciuto correre ai tempi di Agostini"

di Stefano Borzacchiello, foto di Roberta Mantini il 28/05/2014 in Motogp

Il campione della MotoGP ospite della serata organizzata a Milano dalla Lotus per la presentazione della collezione di orologi e gioielli da lui griffata, alla vigilia della gara del Mugello sogna un viaggio sulla macchina del tempo

"Mi sento molto bene, in un momento magico". È un Marc Marquez davvero entusiasta quello che abbiamo incontrato martedì sera al Forum di Assago per la presentazione della nuova collezione di orologi e braccialetti Lotus che portano il suo nome. Marc ha fatto tappa a Milano insieme alla sua inseparabile famiglia per poi raggiungere il Mugello dove domenica 1 giugno disputerà la sesta prova del Motomondiale che lo vede al comando della classifica della MotoGP con 125 punti. E proprio dai suoi ricordi della pista toscana, che l'anno scorso lo vide cadere nelle prove e uscire di scena nelle battute iniziali della gara quando era al secondo posto, parte la nostra chiacchierata.

"Nel 2013 al Mugello ho fatto fatica e ho sbagliato, ma quest'anno sarà diverso. Ho una stagione di esperienza sulle spalle, e arrivo su questa pista dopo aver vinto cinque gare. Per questo sento che sarà diverso... ma non si sa mai (ride). È una pista molto tecnica dove è difficile trovare in fretta il set-up della moto, ma mi carica il fatto che sia un circuito che mi piace parecchio e di cui ho dei bellissimi ricordi avendo vinto la mia prima gara con la 125".
Marc Marquez: "Mi sarebbe piaciuto correre ai tempi di Agostini"
In gara oggi sembri non avere rivali: stai dando il massimo o hai ancora del margine?
"Sto dando quasi il massimo. L'anno scorso era diverso, ero sempre al 100%, ma oggi do il mio meglio nelle qualifiche mentre in gara ho visto che a volte riesco a gestire la situazione e posso scendere al 95, 90% del mio potenziale".

È stato appena presentato un orologio che porta il tuo nome, giusto per restare in tema della serata: il tuo unico avversario sembra diventato solo il cronometro?
"No, affatto (ride)… i miei avversari sono sempre gli altri piloti. Se devo dirti i nomi di quelli che ritengo più forti per domenica dico Rossi, Pedrosa e Lorenzo".

Nella tua carriera finora chi è stato l'avversario ti ha messo più in difficoltà?
"Se penso alla passata stagione nella MotoGP, Jorge Lorenzo è stato quello che ho fatto più fatica a battere".

Oggi in moto sei il più veloce… Qual è invece la cosa che ci metti più tempo a fare?
"Credo che preparare la valigia per andare alle gare sia la cosa che mi richiede più tempo. Prendo una cosa poi la tolgo e ricomincio da capo a farla. È inutile, non so decidere e ci metto un sacco altro che pochi minuti!"

Questa sera sei arrivato in perfetto orario, altri piloti si fanno sempre aspettare… tu sei sempre puntuale agli appuntamenti?
"Sempre, al massimo con pochi minuti di ritardo. Guardo sempre l'orologio ad esempio per andare a letto sempre alla stessa ora mettendomi anche la sveglia per la mattina".

Cos'è per te il tempo?
"Nella vita è quello che ne scandisce le fasi, le stagioni… ma per un pilota è ancora più importante, è tutto. Segna il livello mettendo in chiaro se stai andando veloce o piano. Mi piace confrontarmi con il tempo: le indicazioni sulla lavagna del muretto dei box non sono mai uno stress, anzi mi aiutano a mantenere la concentrazione. I minuti che precedono il via poi sono preziosi, li trovo la concentrazione e determino la strategia della partenza, è in quel momento che decido se scappare subito o se dovrò stare nel gruppo".

Al Mugello Valentino Rossi correrà la sua 300esima gara. Tu che rapporto hai col tempo che passa?
"Oggi non penso troppo al mio futuro. Non riesco a pensare a come sarò e cosa sarà di me fra qualche anno, l'unica cosa che posso dirti e che spero di continuare a divertirmi in sella ad una moto, qualunque essa sia…".

Hai parlato di esperienza, ma finora qual è stata la categoria che hai trovato più difficile?
"La MotoGP non ho dubbi. Anche se ho vinto il titolo all'esordio per me è la classe più difficile perché si deve lavorare molto per essere al top. Se invece dovessi dirti la moto che ho trovato più difficoltosa da guidare per me è stata la Moto2: ho avuto sempre molti problemi di chattering all'anteriore e ho fatto più fatica ad adattarla al mio stile di guida".

Il tempo ha scandito la nostra chiacchierata, se ora avessi a disposizione una macchina del tempo dove vorresti scendere?
"Dipende, vorrei almeno una volta provare una GP 500, poi magari correre una gara negli Anni 80 e una negli Anni 90 e se potessi, vorrei fare un salto anche negli anni in cui correva Agostini. A suoi tempi le gare erano molto, molto diverse e forse il pilota faceva ancora di più la differenza".
Marc Marquez: "Mi sarebbe piaciuto correre ai tempi di Agostini"
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV