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MotoGP: Marquez ridefinisce il record di Jerez

di Matt Cape
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Quarta pole di fila per il numero 93 che tiene tutti a distanza. Lorenzo prova a difendersi, 2° davanti a Pedrosa. Per Rossi c'è il 4° posto, con 7 decimi di ritardo

MotoGP: Marquez ridefinisce il record di Jerez
MotoGP: Marquez ridefinisce il record di Jerez
Per un attimo Lorenzo ha accarezzato il sogno di prendersi la pole nel suo GP numero 200. Invece no. Alla fine, al limite del tempo utile, il ragazzino terribile della MotoGP ha piazzato una zampata pesante. Una replica dura quanto un cazzotto in faccia agli avversari, che vale la quarta pole di fila e il record della pista con il tempo di 1:38.120. Segnale inequivocabile che il 2014 per ora è Marquez-centrico. Il numero 93 pronto alla sua corsa numero 100, però, non ha avuto vita facile in questo Q2, costretto a cambiare moto per provare tre volte a battere il 99. Una faticaccia, che alla fine ha pagato con 4 decimi di vantaggio proprio su Lorenzo. Jorge resiste, è 2° e bravo ad infilarsi tra le Honda nonostante una Yamaha apparsa meno efficace.
Tanto che Pedrosa si è portato a soli 89 millesimi dagli scarichi della M1 del connazionale, chiudendo una terza fila caldissima. Torrida come l'asfalto di Jerez, che per la gara condizionerà pesantemente l'usura delle gomme. Una variabile che tiene alta la guardia di tutti i piloti, consapevoli che nulla è ancora scritto. Anche se un po' si abbatte Rossi, costretto a leggere sulla tabella dei tempi un +0.7. Troppa roba, viste le ambizioni di lotta con chi lo precede. Troppo ostiche le curve del toboga spagnolo, dove il 46 è apparso più affaticato del previsto. Nonostante una guida grintosa e un telaio nuovo che potrebbe aiutarlo proprio in gara, stressando meno le gomme.

Situazione da valutare però al termine della corsa, che per ora obbliga Valentino a considerare Aleix Espargaro e Dovizioso come due ossi duri da tenere ben d'occhio al via. Detto che lo spagnolo con la M1 Open potrebbe sfoggiare una gara da protagonista, mentre Andrea sembra meno ottimista sul fronte dei risultati importanti.
Intanto si prospetta un GP in salita per Bradl e Bautista, che non hanno apparentemente mai ingranato davvero in questo weekend, al punto da trovarsi separati e in lotta costante con le Tech3 di Espargaro Pol e Smith. Situazione difficile su una pista così tanto guidata, che permette anche ad Edwards e Hayden di emergere dalle retrovie e piazzarsi addirittura ai margini della Q2, rispettivamente 11° e 12°.

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