Motogp
MotoGP, Argentina: Marquez tris annunciato
Grande ritorno di Lorenzo, che lotta come un leone fin dal via, ma poi chiude 3° dietro a Pedrosa. Rossi arriva in scia, 4° dopo essere stato rallentato da Bradl. Capolavoro di Iannone, 6° e miglior Ducati in pista
Ok, il podio argentino era abbastanza "telefonato". Difficile pensare a grandi sorprese sul risultato, ma la gara al Rio Hondo ha regalato comunque emozioni e spunti interessanti sull'evoluzione della stagione. Andando con ordine, Marc Marquez ha dominato, ma con saggezza. Al via si è ritrovato nel traffico, assorbito da un gruppone indiavolato, che nei primi giri ha imitato le partenze arrembanti che di solito si vedono in Moto3. Un traffico da cui, però, è emerso subito Lorenzo. Il maiorchino è partito alla grande e si è portato al comando, lasciando i suoi inseguitori nella bagarre, impegnati a scambiarsi freneticamente le posizioni, in una mischia ad ogni curva. Una situazione potenzialmente pericolosa, che ha visto l'out nelle prime battute di Bautista e Pertucci. Ma dove si è anche subito messo in luce uno strepitoso Iannone, indiavolato e stabilmente con i big, nonostante anche un dritto.
Fasi concitate in cui cade anche Espargaro Aleix, tradito dall'anteriore. Ma la moto resta accesa, facendolo ripartire (chiuderà 15°). Le gomme e la benzina extra su questa pista dai lunghi rettilinei aiutano le Ducati. Così Dovizioso lotta con i primi, insieme a Rossi, che si distingue positivamente. Valentino è molto determinato e non vuole fare scappare i big: sulla sua strada trova però un Bradl un po' troppo in palla, che entra deciso-ma-abbondante in staccata, lungo in fondo al rettilineo. Il risultato è che i due riders finiscono larghi entrambi. E' un danno per il 46 che di fatto perde così l'occasione di lottare per il podio.
Passano i giri e Lorenzo si ritrova braccato da Marquez, risalito facilmente senza mettersi appunto nei guai. Marc è forte di un passo nettamente superiore a quello della M1, ma resta negli scarichi di Jorge fino a 9 giri dal termine. Poi affonda il colpo e si porta in testa alla gara, gestendo una fuga misurata quanto efficace.
Sprofonda intanto Dovizioso 9°, mentre resiste Iannone al 6° posto. Rimonta anche Pedrosa che si porta negli scarichi di Lorenzo e nel finale lo passa facilmente, prendendosi la seconda piazza in gara e confermandosi in classifica iridata. Sul podio sono quindi tutti spagnoli, con Marquez che si gode il trionfo e si porta a 75 punti nel mondiale. Rossi taglia invece il traguardo 4°, ma dimostra di essere lì, tonico e con il passo dei due che lo precedono. E' invece Aoyama che proprio nell'ultima curva beffa il compagno di marca Hayden, privandolo del 10° posto con la miglior Honda Open in pista.
Passano i giri e Lorenzo si ritrova braccato da Marquez, risalito facilmente senza mettersi appunto nei guai. Marc è forte di un passo nettamente superiore a quello della M1, ma resta negli scarichi di Jorge fino a 9 giri dal termine. Poi affonda il colpo e si porta in testa alla gara, gestendo una fuga misurata quanto efficace.
Sprofonda intanto Dovizioso 9°, mentre resiste Iannone al 6° posto. Rimonta anche Pedrosa che si porta negli scarichi di Lorenzo e nel finale lo passa facilmente, prendendosi la seconda piazza in gara e confermandosi in classifica iridata. Sul podio sono quindi tutti spagnoli, con Marquez che si gode il trionfo e si porta a 75 punti nel mondiale. Rossi taglia invece il traguardo 4°, ma dimostra di essere lì, tonico e con il passo dei due che lo precedono. E' invece Aoyama che proprio nell'ultima curva beffa il compagno di marca Hayden, privandolo del 10° posto con la miglior Honda Open in pista.