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MotoGP Austin: Marquez farà da lepre

di Matt Cape
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Il round texano offrirà a Dani Pedrosa e al duo Yamaha l'occasione per prendersi un'immediata rivincita dopo il Qatar. Ma non sarà una caccia facile...

Rossi e Marquez in bagarre in Qatar
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A Marquez gli USA piacciono e il fatto che nel 2013, al debutto, Marc abbia autografato subito pole e vittoria (la prima in MotoGP) al Circuit of the Americas, è già un indicatore significativo sul pronostico per il prossimo weekend di gara. E dopo quanto visto in Qatar, è lecito aspettarsi che il campione di mondo sia in grande forma e abbia tutte le carte in regola per provare a fare una gara in fuga. Forte di una Honda che, in particolare nel "rollercoster" del Texas, ha una marcia in più. Complice il cambio e l'impressionate trazione, che rende la RC213V imprendibile fuori dalle curve più "spigolose". Roba che, unita all'esperienza accumulata, potrebbe garantire allo spagnolo un margine importante per scappare come una lepre. Ma attenzione a sottovalutare gli avversari, e le variabili che intanto sono cambiate.
Prima di tutto la Yamaha avrà più dati a disposizione per i set-up della M1. Una telemetria importante più che mai, per provare a ricucire quel gap che nella gara dell'anno scorso fu di +3.3 per Lorenzo (3°). Questa volta, però, il Maiorchino ha dalla sua l'adrenalina del segugio pronto alla caccia. Arricchita dalla voglia di rivalsa dopo lo zero pesante rimediato alla prima stagionale. Non solo. Infatti, Jorge disporrà anche delle gomme Bridgestone 2013! Decisione avvolta da qualche dubbio - ufficialmente si dice per difficoltà di produzione, ma alla seconda gara di campionato pare piuttosto strano - arrivata dopo che il numero 99 aveva dimostrato più volte tutto il suo disappunto per le coperture in versione 2014.
Lorenzo punta quindi su un miglior feeling in accelerazione, mentre sembra che invece Rossi l'abbia già trovato. Dopo la bella gara di Losail, il 46 dovrà comunque cercare di dare continuità alle sue prestazioni. Cosa non facile, soprattutto su una pista che nel 2013 era stata più che indigesta al campione di Tavullia, arrivato 6° a +16.6 dalla vetta. Misura che però verrà già buona per capire quanto realmente sono migliorate le performance di Valentino. Anche se per lui il podio di Austin non sarà ugualmente un obiettivo facile. Notevoli infatti anche le motivazioni di Pedrosa, che se davvero vuole pensare al titolo iridato, qui dovrà assolutamente provare a battere il compagno di box. Lo scorso anno prese +1.5, arrivando secondo. Ripetersi, per Dani non sarebbe una grande mossa strategica...
Coccolano invece grandi ambizioni i clienti Honda. Bradl e Bautista che hanno iniziato l'anno facendo vedere di essere molto in forma, anche se poi non hanno concretizzato il loro impegno, cadendo nel GP del Qatar. In America dovranno dimostrare di aver fatto il salto di qualità, e che le prestazioni della prima gara non erano solo figlie dei test fatti pochi giorni prima sulla stessa pista. Allo stesso modo sarà interessante vedere cosa combineranno i clienti Yamaha. Sul fronte delle prestazioni: visto che già le M1 ufficiali potrebbero soffrire, i ragazzi del team Tech3, potrebbero vedersi costretti ad una gara tutta in salita. Mentre già nelle prove vedremo come si comporterà l'Open M1 di Forward con in sella Aleix Espargaro. Una verifica attesa da tutti, per capire meglio un potenziale che sembra già di alto profilo.

Infine occhio a Ducati, che punta a dimezzare nuovamente i distacchi e portare avanti un lavoro di sviluppo fatto in corsa. Tradotto, per i ragazzi in rosso significa lavorare con la consapevolezza di dover rimboccarsi le maniche, ma con la sensazione di poter stare nei primi posti sotto il podio. Motivazione espressa sia da Andrea Dovizioso, ma anche da Cal Crutchlow che l'anno scorso spuntò un quarto posto interessante. Segno che la pista piace molto all'inglese e potrebbe essere la sua prima occasione per mettersi in luce con la GP14. Senza dimenticare Andrea Iannone, che sembra aver trovato un buon feeling con la Rossa e potrebbe dar fastidio a più di uno dei sopracitati riders.

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