Motogp
MotoGP Qatar: Marquez in pole, Rossi 10°
Bautista e Smith in prima fila, big nelle retrovie. Il regolamento agevola la Ducati e Dovizioso ringrazia: 4° davanti a Lorenzo e Pedrosa. Aleix Espargarò, 9° dopo due cadute
L'effetto del nuovo regolamento tecnico si è subito fatto sentire. Pesantemente. Non per Marc Marquez che nonostante i guai fisici, che gli hanno impedito di disputare buona parte dei test invernali, ricomincia la stagione subito davanti a tutti. Prima pole 2014, ma dopo una qualifica tutt'altro che dominata. Sono infatti solo 57 i millesimi che lo mettono davanti alla Honda Gresini di Bautista, che diventano poi 94 per tenere dietro anche la Yamaha Tech3 di Smith. Due ragazzi che già dalla FP4 hanno dimostrato di avere parecchio da dire in questa notturna del Qatar. Una pole position con protagonisti anomali, ma che riporta la Ducati insieme ai migliori. Tirando, però, un bello sgambetto ai big.
Così Dovizioso sfrutta la mescola extra-soffice e i litri in più nel serbatoio, scaricando tutti i cavalli della Ducati. Un flash rosso sul rettilineo nel deserto come non lo si vedeva da tempo. Il risultato è il 4° tempo, massiccio a +0.137 dalla vetta! Quasi un miracolo se si pensa che Lorenzo è dietro, a +0.154 con la Yamaha Factory. Tallonato da Pedrosa, che piazza la sua Honda in scia, a +0.196. In pratica, tra i test fatti proprio a Losail dai team clienti pochi giorni fa, e complici le nuove variabili tecniche in gioco, la qualifica si è fatta davvero imprevedibile. Anche se in gara, probabilmente sarà tutta un'altra storia.
Almeno è quello che sperano i ragazzi dalla terza linea in giù. Ovvero Bradl, 7° +0.364, davanti a Crutchlow (+0.381) ed Aleix Espargaro (+0.479). Lo spagnolo, però, che non ha sfruttato al meglio le prestazioni della sua M1 Open, cadendo due volte proprio nella Q2. Occasione sfumata, forse, per colpa dell'eccessiva voglia di stupire.
E' invece una quarta fila dolce-amara, quella aperta da Rossi. Valentino è 10°, ma il distacco è di +0.589. Tutt'altro che drammatico. Anche se partire così in fondo, però, è un problema. Non gigantesco, se poi il passo promettere bene. Ma il primo giro e le prime curve, nel traffico, sono sempre insidiose. Lo sanno anche Iannone e Pol Espargaro, che intanto si affiancano con soddisfazione al 46.
Almeno è quello che sperano i ragazzi dalla terza linea in giù. Ovvero Bradl, 7° +0.364, davanti a Crutchlow (+0.381) ed Aleix Espargaro (+0.479). Lo spagnolo, però, che non ha sfruttato al meglio le prestazioni della sua M1 Open, cadendo due volte proprio nella Q2. Occasione sfumata, forse, per colpa dell'eccessiva voglia di stupire.
E' invece una quarta fila dolce-amara, quella aperta da Rossi. Valentino è 10°, ma il distacco è di +0.589. Tutt'altro che drammatico. Anche se partire così in fondo, però, è un problema. Non gigantesco, se poi il passo promettere bene. Ma il primo giro e le prime curve, nel traffico, sono sempre insidiose. Lo sanno anche Iannone e Pol Espargaro, che intanto si affiancano con soddisfazione al 46.
In queste condizioni, dunque, scommettere sul podio e sul vincitore del primo GP del 2014 non è cosa facile. Vedere un Marquez in fuga senza Lorenzo e Pedrosa scatenati all'assalto, potrebbe essere un peccato... Allo stesso modo, dopo le belle prestazioni dell'inverno, dare Rossi per (dis)perso, sembra azzardato. Voi che dite?