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MotoGP: la Ducati vede la luce

di Stefano Borzacchiello il 12/03/2014 in Motogp

A Borgo Panigale c'è un rinnovato ottimismo, lo dicono le parole e gli sguardi dei piloti Dovizioso e Crutchlow e del direttore generale di Ducati Corse Luigi Dall'Igna

MotoGP: la Ducati vede la luce
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"Stiamo andando meglio rispetto a quanto mi aspettassi, i test però non dicono tutta la verità... So che per essere competitivi in gara ci sarà molto lavoro da fare". Con queste parole Luigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, sintetizza durante la conferenza nella "Casa dei motori" di Sky a Milano lo stato dei lavori del team MotoGP di Borgo Panigale.
Del resto in pochi mesi di lavoro, sotto la sua guida, la Ducati sembra già un po' cambiata e i risultati positivi dei test invernali in Malesia e Australia sono la conferma che la cura dell'ingegnere veneto inizia a dare i suoi effetti.
Lo confermano con le parole e con gli sguardi vivi i piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow che seppure non facciano proclami, ammettono senza esitazioni che la nuova Desmosedici GP14 è un passo avanti rispetto alla GP13 ed è sicuramente più veloce. Certo, nessuno dei due si fa illusioni di essere già in grado di lottare per la vittoria, ma saper di aver preso la strada giusta dà morale e qualcosa in più nel polso destro. Dovizioso, poi che la Rossa la conosce bene, ha ripetuto che finalmente si inizia a vedere la luce e il nuovo metodo di lavoro adottato funziona perché è più logico. Il forlivese è consapevole che di certo quel secondo e mezzo di gap non si ricuce in poche settimane di lavoro, certo è che le basi per tornare competitivi ci son tutte. 

E la nuova Desmosedici, la prima GP rosso opaco della Ducati con grafica realizzata sempre nel quartiere generale a Bologna, è il primo passo concreto per tornare la davanti. Un risultato cui Dall'Igna e il suo team vogliono arrivare lavorando a piccoli passi, evolvendo la moto ascoltando le valutazioni di tutti i piloti che la useranno per farla crescere più in fretta.
"Non scarto il lavoro fatto nei mesi scorsi, questa Ducati ha delle cose buone e devo capirla e valutarla ancora molto prima di poter iniziare a pensare a un nuovo progetto" ha, infatti, precisato l'Ingegnere. E anche i piloti dal canto loro sono pronti a mettersi in gioco e ancora di più in discussione...
"Devo far in fretta a cambiare il mio stile di guida per dare il meglio con la D16 - esordisce Cal Crutchlow - so di poter fare bene - e aggiunge sorridendo - devo arrivare davanti a Dovi!". Che pronto replica: "Se Cal mi arriva davanti per me è un disastro.. ma mi piace che fra noi ci sia questa competitività, è uno stimolo in più".
Factory, Open e... ora la Factory2. In questi giorni non si parla che di regole e anche oggi si è tornato sull'argomento. E si farà anche nei giorni successivi probabilmente. Del resto la proposta di variazione al regolamento, arrivata a meno di due settimane dall'inizio della stagione, ha destabilizzato un po' il paddock.

Va detto che in Ducati nei mesi scorsi il regolamento l'avevano letto bene e la decisione di iscriversi come Open è stata presa perché si adattava meglio al percorso di crescita e di sviluppo delineato dall'ingegner Dall'Igna, essendo meno restrittiva della Factory.

Di fatto, oggi l'introduzione della nuova categoria Factory2 rimescola ancora le carte e potrebbe aprire anche nuovi scenari. Staremo a vedere...

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