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MotoGP, Qatar/2: Bautista e Honda alla riscossa
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L'orgoglio delle Factory emerge nella seconda serata di test a Losail, dove Alvaro firma il miglior tempo davanti a Bradl ed Aleix Espargaro. Migliora anche Iannone (6°) seguito da Edwards
Da 1:56.081 a 1:55.194, il passo non è affatto breve! Anzi, trattasi di un salto di qualità importante, che vale quasi 9 decimi. Il giorno e la notte se vogliamo, per il tempo stampato nel day 2 dei test del Qatar da Alvaro Bautista. Lo spagnolo in forza al team Honda Gresini si è così portato al comando della classifica di giornata, andando ad accarezzare anche il record della pista (Stoner 2008, 1:55.153), rimasto inviolato per 41 millesimi.
Dunque una grande grinta e tanto orgoglio per Bautista, che riporta in vetta anche la categoria Factory; seguito dal collega di casa Honda LCR, Stefan Bradl. Il tedesco si piazza 2°, ma prende 3 decimi, e ritrova ancora la "scomoda" Open Yamaha di Aleix Espargaro alle spalle. Dove sono solo 78 i millesimi che separano la spagnolo dalla RC2013V... Per la gioia del marchio di Tokyo, che quella Open "fatta così" non la vede affatto di buon occhio. Mentre alle sue spalle ecco arrivare quasi a tempo scaduto la M1 di Bradley Smith. L'inglese forza la mano con la Yamaha del team Tech3, riuscendo ad accodarsi a quella del team Forward per un soffio che vale 41 millesimi. Mentre l'altro Espargaro, Pol, è più staccato e vede la vetta lontana di quasi 7 decimi.
Posizione invariata invece per Andrea Iannone, che però non ha ancora provato le gomme extra-soft. Quindi 6°, ma in netto miglioramento: il riferimento cronologico infatti lo indica circa 6 decimi più veloce! Passanto dal +1.4 del primo giorno, al +0.8 dalla vetta odierna. Non male davvero per l'abruzzese, che trotta in top ten in compagnia di Colin Edwards e Yonny Fernandez (con problemi tecnici e una scivolata), staccati di pochi decimi.
Detto che è altrettanto incoraggiante (ma sempre poco efficace) la prestazione delle Honda RC1000V, con cui Nicky Hayden riesce a passare dai +2.2 di ieri, ad un +1.7 che se non altro fa morale. Tra l'altro in tandem con Scott Redding sulla stessa moto, ma gestita dal team Gresini, che invece si accoda per 2 decimi all'americano. E' un "bene ma non benissimo", infine per Danilo Petrucci, che segna un gap di +4.111 peggiorando il suo ritardo della prima giornata, che era di +3.9. Ma visto di quanto si è alzato il ritmo - complice anche la pista nettamente più pulita e gommata - si può dire che in Ioda stiano stringendo i denti per sistemare l'elettronica dell'Aprilia e cercare di non perdere il treno. Impresa non facile a pochi passi dall'accendersi del riflettori del primo GP... E proprio a tal proposito, in pista si sono viste anche le prime simulazioni di gara. Ma anche in questo secondo giorno, i piloti hanno preferito comunque attendere ai box all'inizio del turno, con l'obiettivo di trovare un asfalto in condizioni ideali e più simili a quelle della corsa.
Posizione invariata invece per Andrea Iannone, che però non ha ancora provato le gomme extra-soft. Quindi 6°, ma in netto miglioramento: il riferimento cronologico infatti lo indica circa 6 decimi più veloce! Passanto dal +1.4 del primo giorno, al +0.8 dalla vetta odierna. Non male davvero per l'abruzzese, che trotta in top ten in compagnia di Colin Edwards e Yonny Fernandez (con problemi tecnici e una scivolata), staccati di pochi decimi.
Detto che è altrettanto incoraggiante (ma sempre poco efficace) la prestazione delle Honda RC1000V, con cui Nicky Hayden riesce a passare dai +2.2 di ieri, ad un +1.7 che se non altro fa morale. Tra l'altro in tandem con Scott Redding sulla stessa moto, ma gestita dal team Gresini, che invece si accoda per 2 decimi all'americano. E' un "bene ma non benissimo", infine per Danilo Petrucci, che segna un gap di +4.111 peggiorando il suo ritardo della prima giornata, che era di +3.9. Ma visto di quanto si è alzato il ritmo - complice anche la pista nettamente più pulita e gommata - si può dire che in Ioda stiano stringendo i denti per sistemare l'elettronica dell'Aprilia e cercare di non perdere il treno. Impresa non facile a pochi passi dall'accendersi del riflettori del primo GP... E proprio a tal proposito, in pista si sono viste anche le prime simulazioni di gara. Ma anche in questo secondo giorno, i piloti hanno preferito comunque attendere ai box all'inizio del turno, con l'obiettivo di trovare un asfalto in condizioni ideali e più simili a quelle della corsa.
Losail/2: i tempi