Motogp
Sachsenring: Marquez in pole, Rossi è 3°
Quello di Germania è un GP ad eliminazione: Lorenzo cade al venerdì e torna in Spagna. Pedrosa firma un brutto highside sabato mattina ed è incerto per la gara. Stessa sorte per Iannone. In qualifica quindi Marc vola, con Crutchlow e Valentino in scia
Fin qui il GP tedesco sembra un bollettino di guerra. Detto che la pista del Sachsenring sembra davvero poco adeguata ai cavalli delle MotoGP moderne, sono le gomme Bridgestone ad essere velatamente indicate dai piloti come il più significativo dei problemi nelle tante cadute, viste nei turni di libere e in qualifica. Dove la mescola dura faticherebbe a mantenere la temperatura sull'asfalto non caldissimo di questi giorni. In particolare nel curvone a destra in discesa, dove si sono letteralmente ribaltati in tanti. Praticamente tutte le Ducati, ma soprattutto Jorge Lorenzo. Finito a terra nelle libere del venerdì, sbattendo violentemente la clavicola già operata nel weekend di Assen. Un disastro, visto che il maiorchino è dovuto volare d'urgenza a Barcellona per un nuovo intervento, dove è stata sostituita la placca e inserite 10 viti. Jorge ora pensa solo al recupero fisico e dovrebbe rientrare non prima di Indianapolis. Quindi perdendo anche la gara della prossima settimana di Laguna Seca.
Un bello stop anche nella corsa mondiale, che però ha visto un nuovo colpo di scena già sabato mattina. Ovvero quando con un highside pauroso è finito a terra anche Dani Pedrosa. Portato all'ospedale in elicottero per scongiurare danni neurologici, lo spagnolo di Honda è tornato in circuito già nel pomeriggio. Gli esami hanno accertato una piccola frattura nella clavicola sinistra, già martoriata da precedenti cadute. Dani dovrebbe partecipare al GP, anche se per ora non si è espresso ufficialmente. I tempi delle libere comunque gli assegnano d'ufficio la 12.ma posizione in griglia. Nel lungo elenco dei piloti caduti e finiti in Clinica Mobile, figura anche Andrea Iannone. Il pilota della Ducati Pramac è atterrato nella sabbia lussandosi la spalla destra, dopo un errore nel settaggio dell'elettronica, costato caro in fase di staccata. E' il secondo volo per il pilota di Vasto, che già venerdì aveva completamente distrutto la sua GP13 "evoluzione". Anche andrea dovrebbe comunque prendere parte alla gara.
In qualifica dunque sono rimasti solo tre big, pronti a giocarsi realisticamente la pole. E per la terza volta in stagione, ovvero da quando cavalca la Honda RC213V in MotoGP, è stato Marc Marquez ad aggiudicarsi la pole position nel GP di Germania. Il tempo di 1:21.311 è bastato allo spagnolo per tenere dietro il solito esuberante Cal Crutchlow, 2° e staccato di +0.123. Detto che l'inglese è parecchio dolorante dopo due brutte cadute del venerdì, con tanto di un buco e un punto nella mano destra. Cal, che è bene ricordare guida una M1 privata, è riuscito ancora a tenere dietro la Yamaha ufficiale di Valentino Rossi. Seppur per soli 59 millesimi. Valentino comunque si è detto soddisfatto di tornare in prima fila, cosa che non succedeva da Le Mans 2010. Un digiuno lungo, che il Numero 46 vorrebbe festeggiare con una bella prestazione in gara. Consapevole di potersela giocare direttamente con Marquez, visto che sul passo Crutchlow non è altrettanto efficace.
Il quarto posto finisce invece nelle mani di Bradl che però scivola sprecando l'occasione di fare meglio nella qualifica del GP di casa. Segue il solito tonico Espargaro, che con l'ART prende solo +0.576 dalla vetta. Mentre continuano le difficoltà in casa Ducati, dove Hayden è 7° ma con oltre 8 decimi di ritardo. Comunque meglio di Dovizioso, nono e piuttosto rinunciatario in un weekend dove aleggia ancora la consapevolezza di non essere competitivo. Infine, applausi per l'impegno a Corti 10° e Petrucci 11°.
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