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Motogp

Indianapolis: le pagelle

di Marco Masetti
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Pedrosa si merita 10, Lorenzo prende 8, Dovizioso 7,5 e lo stoico Stoner 9. Raffica di quattro a partire da Rossi e la Ducati. E voi cosa ne pensate? Dite la vostra

AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l'estensore, può commentare qui sotto, naturalmente senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe. Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.


 

Indianapolis 4 – Questo tracciato è definito il tempio dell'automobilismo, non del motociclismo e si vede. Dal bestiale "soccorso" a Barbera, alla qualità del circuito e dell'asfalto, tutto fa capire che a Indy noi siamo, al massimo, serie B. C'è molto da fare e poi tra USA e MotoGP l'amore non si scalda... 


Spagna 10 – Saranno in crisi, ma in moto ci sanno andare: vincono in tutte le categorie e in Moto2 fanno tris sul podio. Giù il cappello. 

Ducati 4 – Il tema è serio e merita qualcosa di più di una battuta o di una dichiarazione da curva sud. Rossi ciondola in pista ad un passo dalle CRT, Abraham... è Abraham, Elias sembra un figurante. Con Hayden rotto emergono i problemi di una moto che è rimasta indietro. Che fare? 

Pedrosa 10 – Ha vinto alla grandissima guidando in maniera favolosa con una sola piccola sbavatura a metà gara. E adesso ha accorciato le distanze da Lorenzo. La sua stagione migliore continua. 

Lorenzo 8 – In prova capisce che sarà dura e si adegua cercando di restare a galla anche con qualche problema. La pista proprio non gli piace e rischia persino una "media" pur di avere un po' di feeling in più. Gli va bene e porta a casa 20 punti, ma a Brno bisogna provare a vincere. 


Dovizioso 7,5 – Come sempre usa la testa e va sul podio con la sua Yamaha satellite. Certo, Stoner stava male e Spies aveva rotto, ma quelli bravi sanno sfruttare le situazioni positive e Andrea è uno bravo. 


Stoner 9 – Non scrivo "eroe" perché il termine oggi è sfruttato e svalutato. So bene che un chirurgo che opera i bambini o una madre con due figli a carico e mille euro al mese sono più "eroici", ma Casey ha fatto una bella impresa sportiva. Ossa e legamenti rotti fanno male, soprattutto quando sei "ingarellato" con bestie da 250 CV.   Rossi 4 – La gomma molla il colpo dopo pochi giri, ma uno come lui non può beccare quasi un minuto dal primo e 25 secondi da Bradl. L'onore va difeso. Bautista 6,5 - Bel quinto posto in scia ai migliori e dopo aver salutato Bradl. Non male. 


Bradl 6 - Peccato cali nel finale e non riesca sempre ad essere veloce come in prova e in avvio, ma il campione della Moto2 ha buona stoffa. 


Hernandez 7 – Primo tra i CRT con una moto non proprio al top della tecnologia. Il colombiano ha attributi e manetta meritevoli di attenzione. 


Edwards 4 – Il Rossi della CRT è alle prese con una moto inguidabile e il morale è sotto i tacchi. 


Spies 7 – Stava facendo una bella gara quando il motore della sua Yamaha è esploso sul rettilineo. Dopo il forcellone di Laguna, ecco il propulsore di Indy. Leggo sul web che qualcuno pensa che ci sia un complotto Yamaha ai suoi danni: va bene pensare male, ma nessun giapponese manderebbe volontariamente in fumo in mondovisione la propria moto. 


Crutchlow 5 – Aveva grosse aspettative per il futuro, ma in Yamaha è chiuso e alla Ducati pure. Come non bastasse ha un compagno di team più forte di lui. Ne soffre. 


Fenati 7 – Sta scoprendo un mondo nuovo: prima il Mondiale, adesso l'America e lo fa con molta intelligenza, ragionando e portando a casa punti preziosi. Il ragazzo cresce bene. 


Vinales 4 – Tradito dal temperamento sbaglia clamorosamente all'ultimo giro buttando via gara e compromettendo la classifica. Forte, ma troppo caliente. 


Marc Marquez 10 – E' di un altro pianeta e, come non bastasse, ha un team perfetto che gli mette in mano una moto sempre a posto. Non è poco... Ah, dicono che la Honda lo aiuti, ma non è vero: i motori della Moto2 sono assegnati con sorteggio pubblico.

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