Motogp
Le pagelle di Valencia
Un dieci meritatissimo a Stoner e alla Honda ma, in questa particolarissima gara, c'è chi merita ancora di più: Michele Pirro e Loris Capirossi
Stoner 10 Chiude l'era della 800 come la aveva iniziata: vincendo. Vincere è l'unico verbo che Casey conosce bene, altrimenti va in crisi. Al di la dei numeri, travolgenti, resta una splendida immagine: la sua ultima curva percorsa a una velocità impensabile e l'arrivo sul traguardo a bruciare Spies. Micidiale.
Spies 9
Grande gara tattica, fatta in scia alle Honda e con un bel colpo di reni nella fase finale. Insomma, fa tutto bene a parte l'ultima curva. Ma Ben fa vedere che quando sta bene è un brutto cliente.
Dovizioso 9
Raramente lo avevamo visto così determinato, agonisticamente cattivo, preciso in ogni millimetro di pista. Voleva lasciare la Honda con un podio e battere Pedrosa. Il terzo posto nel mondiale gli da carisma per la nuova avventura con la Yamaha e un bel premio in danaro. Ci è piaciuto molto.
Crutchlow 8,5
Fa la sua gara più bella dimostrando che su un fondo difficile, con poca aderenza e con molti rischi non teme confronti, se non con i top. Una buona base per ripartire alla grande con la 1000.
Pedrosa 5,5
Parte bene, poi si perde per strada. Non è la sua giornata e si vede. Subisce moltissimo Dovizioso e questo pe runo che si proclama leader come Dani, non è il massimo della vita.
Nakasuga e Hayes 8
Sembravano due figuranti alla vigilia e invece si rivelano piloti tosti e con la testa sulle spalle. Il giapponese, poi, fa intuire che sotto i panni del test rider c'è anche un combattente niente male.
Abraham 7
Buona prova con molto agonismo e impegno. Cade all'ultimo giro per una ingenuità, ma poi riesce a ripartire. Non si arrende mai. Orgoglio ceco.
Capirossi 10 e lode
Giù il cappello davanti ad un grandissimo del nostro sport. 22 anni di battaglie, vittorie, sconfitte, gioie e dolori. Commuove nel giorno dell'addio e fa commuovere. Sentimenti veri, come lui.
Elias, Barbera, Aoyama 5
A far numero o poco più.
De Puniet, Bautista, Rossi, Hayden ng
Una curva e tutti giù per terra. Non ci sono colpe evidenti, soprattutto per i ducatisti ufficiali che chiudono un anno disastroso nella ghiaia.
Honda 10
Con la sciabola o il fioretto, la 212 è sempre vincente. E dicono che la 213 di 1000 cc sia ancora meglio. Aiuto!
Yamaha 8
Con Spies si conferma cavallo di razza, con Nakasuga e Hayes, mezzo affidabile anche per chi è al debutto. Con Crutchlow, poi, arriva ad essere la moto per tutti.
Ducati ng
Non bastano i problemi tecnici, hanno anche una sfiga di dimensioni colossali.
Pirro 10 e lode
Vince alla grande, fa la dedica più sentita a Sic e si prepara al prossimo appuntamento della carriera: il concorso della Polizia di Stato. Merita maggior attenzione, perché la classe c'è. Tanta.
Terol 9
Campione di regolarità, serietà, impegno. Non è un fuoriclasse, ma un titolo lo ha vinto.
Bradl 9
Fa sognare e vincere la Germania e si conferma umanissimo: nel giorno del trionfo riesce anche a cadere. Ma la stagione non è stata niente male.
Vinales 10
E' il vero talento della Spagna del futuro, poche storie.
58
Di numeri 58 ce n'erano a migliaia. Mancava quello giusto.
2011
Stagione strana, a tratti (pochi) esaltante, molto più spesso caotica. Nel motomondiale, specie nella top class c'è molto da fare e alla svelta: la sensazione è che si stia sfaldando.
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