Motogp
A Motegi, con lo spettro delle radiazioni
Nelle dichiarazioni ufficiali i piloti appaiono tranquilli e concentrati sulla gara, anche se nei box son tutti in allerta. Lunedì Simoncelli proverà la nuova Honda 1000
Lo spettro delle radiazioni della vicina centrale di Fukushima c'è sempre, anche se i piloti, nelle sempre più stucchevoli interviste del giovedì, parlano di "pista preferita" e di "miglior GP dell'anno". Sarà un caso ma io, che per scelta non sono andato a Motegi (come il 99% della stampa italiana) mi sono sentito dire "beato te che puoi stare a casa" da gente che invece è là. E che dichiara di essere felicissima di trovarsi a Motegi!
Tutto tranquillo, nessun problema, persino i terremoti non ci son più secondo la propaganda. E invece no, poco tempo fa siamo arrivati a 5,6 della scala Richter e se ne sono accorti tutti.
E a radiazioni come siamo messi? Bene, dicono, però la Ducati, per stare più tranquilla, ha portato con se due fisici nucleari, dotati di strumenti di misurazione della radioattività che perlustrano continuamente tutte le zone della pista. Per ora le lancette degli strumenti non hanno messo in allarme nessuno, ma in molti, tra il personale del paddock, preferirebbero essere altrove.
Tutto tranquillo, nessun problema, persino i terremoti non ci son più secondo la propaganda. E invece no, poco tempo fa siamo arrivati a 5,6 della scala Richter e se ne sono accorti tutti.
E a radiazioni come siamo messi? Bene, dicono, però la Ducati, per stare più tranquilla, ha portato con se due fisici nucleari, dotati di strumenti di misurazione della radioattività che perlustrano continuamente tutte le zone della pista. Per ora le lancette degli strumenti non hanno messo in allarme nessuno, ma in molti, tra il personale del paddock, preferirebbero essere altrove.
Nella consueta conferenza stampa pre-gara, i protagonisti della MotoGP hanno lasciato da parte le polemiche per concentrarsi sul campionato. L'australiano Casey Stoner, potrebbe sfatare la maledizione di Motegi, andando a vincere la gara, come fece lo scorso anno su Ducati. La pista della Honda, infatti, non vede una moto HRC vincere dal 2004 e Stoner sa che un suo successo qui gli aprirebbe le porte per pensare di vincere il mondiale a Phillip Island. Il problema di Stoner, però si chiama Lorenzo. Lo scorso anno, lo spagnolo aveva perso il duello di sportellate con Valentino Rossi, finendo quarto alle spalle del pilota pesarese.
"Casey - dichiara Lorenzo - ha vinto tanto e ha terminato più gare sul podio degli altri, quindi è normale che abbia tanti punti. Forse è troppo tardi per lottare con lui per il campionato, comunque ci sono ancora quattro gare da disputare, 100 punti a disposizione, e non si sa mai cosa possa accadere. Bisogna dare tutto e tutto è possibile. Dobbiamo lottare per la vittoria in ogni gara".
Diverso il punto di vista di Valentino Rossi: "L'anno scorso qui a Motegi è stata una buona gara con un buon risultato, ero sul podio e non così lontano dalla vittoria, quindi spero di fare lo stesso passo con la Ducati".
Nonostante i test segretissimi di Jerez della scorsa settimana, non ci saranno aggiornamenti tecnici per la GP11.1 di Rossi per questa gara. "Useremo la stessa configurazione che abbiamo portato ad Aragon dove avevamo avuto dei problemi con il posteriore. La gomma posteriore si era deteriorata molto, ma qui in Giappone le condizioni sono diverse, vedremo. Il risultato di Aragon non è stato il massimo, anzi è stato pessimo, al di sotto di quello che ci aspettavamo. Comunque anche lo scorso anno ero nei guai in quella pista. Qui lo scorso anno ero sul podio nonostante la spalla che mi faceva male".
"Casey - dichiara Lorenzo - ha vinto tanto e ha terminato più gare sul podio degli altri, quindi è normale che abbia tanti punti. Forse è troppo tardi per lottare con lui per il campionato, comunque ci sono ancora quattro gare da disputare, 100 punti a disposizione, e non si sa mai cosa possa accadere. Bisogna dare tutto e tutto è possibile. Dobbiamo lottare per la vittoria in ogni gara".
Diverso il punto di vista di Valentino Rossi: "L'anno scorso qui a Motegi è stata una buona gara con un buon risultato, ero sul podio e non così lontano dalla vittoria, quindi spero di fare lo stesso passo con la Ducati".
Nonostante i test segretissimi di Jerez della scorsa settimana, non ci saranno aggiornamenti tecnici per la GP11.1 di Rossi per questa gara. "Useremo la stessa configurazione che abbiamo portato ad Aragon dove avevamo avuto dei problemi con il posteriore. La gomma posteriore si era deteriorata molto, ma qui in Giappone le condizioni sono diverse, vedremo. Il risultato di Aragon non è stato il massimo, anzi è stato pessimo, al di sotto di quello che ci aspettavamo. Comunque anche lo scorso anno ero nei guai in quella pista. Qui lo scorso anno ero sul podio nonostante la spalla che mi faceva male".
Dopo il gp che sarà la festa dei piloti nipponici, la Honda farà provare la sua 1000 al confermato Marco Simoncelli. Il test si svolgerà lunedì sempre sulla pista di Motegi. Altro test Honda in programma per Marc Marquez che a Valecia, dopo il GP proverà la 800 Honda. Non è però probabile il suo passaggio alla top class il prossimo anno.