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Motogp
Correre a Motegi? C'è chi dice no
di Marco Masetti
il 27/07/2011 in Motogp
Continua il dibattito se andare o non andare in Giappone a ottobre. Dorna, Irta e Honda hanno detto sì, mentre Stoner e gli altri piloti fanno muro. E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra
In Giappone, il 2 ottobre si correrà, eccome. I favorevoli ad andare in trasferta, dopo il disastro nucleare di Fukushima, sono noti: Dorna, IRTA e Honda, oltre ai giapponesi del paddock.
Contrari molti piloti (tutti quelli della MotoGP meno Hiroshi Aoyama, buona parte di quelli di 125 e della Moto2), almeno secondo una lista di firme raccolte tra il GP di Olanda e quello di Germania.
Quello che colpisce è la differenza di reazioni secondo la nazionalità: generalmente contrari i latini, poco amanti del nucleare, come Valentino Rossi e soprattutto Jorge Lorenzo, spalleggiati dai tedeschi, con Stefan Bradl che ha sempre giurato che non andrà in Giappone. Dall'altra parte si segnala il fiero disprezzo del pericolo di contaminazione messo subito in mostra dai britannici, nuclearisti convinti. L'Irta, associazione dei team il cui presidente è un francese, ma è britannica in grandissima parte è convintissima che si debba andare. E l'Irta è spalleggiata dalla stampa inglese che ha sempre sostenuto, anche prima dei controlli effettuati dall'Arpa, che "Ci sono più radiazioni a Madrid o a Roma che a Motegi".
Ma non tutti gli anglofoni la pensano così: Casey Stoner è da sempre convinto che non si debba andare, lo conferma anche recentemente in un'intervista al sito MCN: "Ci sono documenti ufficiali che parlano del reattore di Fukushima e sul fatto che non sia al 100% sotto controllo. Non credo che la Honda farà pressione sui suoi piloti per farli correre e io non andrò. Questa è la mia idea e questa resta".
Il pubblico inglese, in buona parte non lo perdona e c'è chi arriva a definire Casey "spineless", ovvero senza spina dorsale, uno smidollato, si direbbe in Italia. Forse, viene da pensare, che non lo abbiano mai visto guidare!
In Italia l'Arpa di Piacenza ha svolto una indagine approfondita, ma qualche dubbio resta: "Dai dati sperimentali, considerando il livello di dose gamma in aria mediamente riscontrato (0.144 Sv/h), dovuto sia al contributo del Cesio depositatosi al suolo dopo l'incidente alla centrale elettronucleare di Fukushima sia alla radioattività naturale presente a Motegi, si può stimare una
dose da irraggiamento ricevuta in una settimana, trascurando qualunque fattore di schermo, pari
a circa 24 Sv, valore che può essere considerato nella norma. Occorre infatti ribadire che i livelli
misurati risultano dello stesso ordine rispetto a valori ambientali normalmente rilevabili in altre
località (es. Piacenza =.0090 Sv/h, Roma = 0.330 Sv/h o Madrid = 0.190 ?Sv/h)".
Ma prima del disastro di Fukushima, Motegi cos'era, un'isola felice priva di radiazioni? Voi cosa ne pensate di Stoner, di Motegi, del nucleare? Diteci la vostra.
Quello che colpisce è la differenza di reazioni secondo la nazionalità: generalmente contrari i latini, poco amanti del nucleare, come Valentino Rossi e soprattutto Jorge Lorenzo, spalleggiati dai tedeschi, con Stefan Bradl che ha sempre giurato che non andrà in Giappone. Dall'altra parte si segnala il fiero disprezzo del pericolo di contaminazione messo subito in mostra dai britannici, nuclearisti convinti. L'Irta, associazione dei team il cui presidente è un francese, ma è britannica in grandissima parte è convintissima che si debba andare. E l'Irta è spalleggiata dalla stampa inglese che ha sempre sostenuto, anche prima dei controlli effettuati dall'Arpa, che "Ci sono più radiazioni a Madrid o a Roma che a Motegi".
Ma non tutti gli anglofoni la pensano così: Casey Stoner è da sempre convinto che non si debba andare, lo conferma anche recentemente in un'intervista al sito MCN: "Ci sono documenti ufficiali che parlano del reattore di Fukushima e sul fatto che non sia al 100% sotto controllo. Non credo che la Honda farà pressione sui suoi piloti per farli correre e io non andrò. Questa è la mia idea e questa resta".
Il pubblico inglese, in buona parte non lo perdona e c'è chi arriva a definire Casey "spineless", ovvero senza spina dorsale, uno smidollato, si direbbe in Italia. Forse, viene da pensare, che non lo abbiano mai visto guidare!
In Italia l'Arpa di Piacenza ha svolto una indagine approfondita, ma qualche dubbio resta: "Dai dati sperimentali, considerando il livello di dose gamma in aria mediamente riscontrato (0.144 Sv/h), dovuto sia al contributo del Cesio depositatosi al suolo dopo l'incidente alla centrale elettronucleare di Fukushima sia alla radioattività naturale presente a Motegi, si può stimare una
dose da irraggiamento ricevuta in una settimana, trascurando qualunque fattore di schermo, pari
a circa 24 Sv, valore che può essere considerato nella norma. Occorre infatti ribadire che i livelli
misurati risultano dello stesso ordine rispetto a valori ambientali normalmente rilevabili in altre
località (es. Piacenza =.0090 Sv/h, Roma = 0.330 Sv/h o Madrid = 0.190 ?Sv/h)".
Ma prima del disastro di Fukushima, Motegi cos'era, un'isola felice priva di radiazioni? Voi cosa ne pensate di Stoner, di Motegi, del nucleare? Diteci la vostra.
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