Motogp
Valencia: interviste di fine anno
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti del GP di Valencia al termine della gara: il primo a parlare è il neo-campione della 250 Aoyama, l'ultimo è la promessa della MotoGP Ben Spies
Valencia (SPA) - Apertura d'obbligo per Aoyama, fresco campione del mondo della 250, l'ultimo della serie:
"Che gara. Volevo assolutamente vincere, ed ho spinto fin dai primi metri per riuscirci. Anche troppo, forse. Sta di fatto che sono finito largo; mentre viaggiavo nella ghiaia, pensavo che nel cross sono sempre andato bene. Calcolavo: ho il cinquanta per cento di possibilità di rimanere in piedi, non di più. Sono riuscito a rientrare, ma così indietro da non capire subito quale fosse la situazione. Ed ho ricominciato a spingere. Non posso dire sia stata una gran gara, ma che bello uscirne con il titolo in tasca! Ringrazio tutti. Davvero tutti. Ed in particolare il box, che mi ha offerto il massimo sostegno durante una grande stagione. Grazie, grazie, grazie! E se oggi si realizza un sogno lungo 23 anni, incredibile ma corro da 23 anni, domani ne inizia un altro, la Moto GP".
Nota di colore: davanti alla nostra postazione, quella di due colleghi giapponesi. Non sono poi così freddi come sembrano e quando Aoyama è uscito di pista hanno smadonnato peggio di un latino. E non hanno nemmeno chiesto scusa!
"Che gara. Volevo assolutamente vincere, ed ho spinto fin dai primi metri per riuscirci. Anche troppo, forse. Sta di fatto che sono finito largo; mentre viaggiavo nella ghiaia, pensavo che nel cross sono sempre andato bene. Calcolavo: ho il cinquanta per cento di possibilità di rimanere in piedi, non di più. Sono riuscito a rientrare, ma così indietro da non capire subito quale fosse la situazione. Ed ho ricominciato a spingere. Non posso dire sia stata una gran gara, ma che bello uscirne con il titolo in tasca! Ringrazio tutti. Davvero tutti. Ed in particolare il box, che mi ha offerto il massimo sostegno durante una grande stagione. Grazie, grazie, grazie! E se oggi si realizza un sogno lungo 23 anni, incredibile ma corro da 23 anni, domani ne inizia un altro, la Moto GP".
Nota di colore: davanti alla nostra postazione, quella di due colleghi giapponesi. Non sono poi così freddi come sembrano e quando Aoyama è uscito di pista hanno smadonnato peggio di un latino. E non hanno nemmeno chiesto scusa!
Pedrosa è sorridente. Per lui questa vittoria vale molto: "Certo, il fatto che Casey sia caduto ha facilitato le cose, ma oggi avevo un passo molto migliore rispetto alle prove e me la sarei giocata. A proposito: nel giro di allineamento ho visto i marshall che si agitavano parecchio e non capivo cosa stesse succedendo. Nel dubbio mi ripetevo di stare calmo con il gas, perché era difficile stare in piedi. Oggi tutto è andato per il verso giusto e la vittoria in Spagna, su questa pista dove ho vinto in tutte le classi, era importante".
Ma la storia della tabella nella quale anche oggi ti indicavano un distacco minore da quello reale? Come mai fanno sempre questo trucchetto?
"Per me è normale, me lo facevano anche da piccolo, ci sono abituato". E ride. Bravo Dani.
Rossi, che gara è stata la tua? "Buona e competitiva, ho guidato bene e mi sono anche divertito. Questa volta ci è riuscito di mettere a posto la moto nel warm up: abbiamo capito gli errori fatti e abbiamo rimediato e si poteva anche vincere".
Ma come? "La caduta di Stoner mi ha reso prudente, troppo e nei primi giri a gomme fredde ho perso troppo tempo. Però va bene: ieri ero disperato e oggi me la sarei potuta giocare con Pedrosa, solo che lui ha avuto il tempo di andarsene".
Oggi Spies ha fatto buone cose, come ti è sembrato?
"Spies mi ha stupito, mi ha fatto una grande impressione, può fare bene, anche se credo che a inizio stagione Simoncelli sarà più veloce. Parlando di debuttanti, mi vengono in mente Stoner e Pedrosa, quando arrivarono loro in MotoGP mi fecero paura".
Come chiudi la stagione? "Bene, sono campione e quello che ha fatto il maggior numero di vittorie, di pole e di podi. Insomma, una grande stagione chiusa con un secondo posto su una pista che da un pezzo non mi vedeva protagonista".
Anche Lorenzo chiude con il sorriso: "Sono secondo nel mondiale e questo per me è importante, ma quello che mi è piaciuto è stata la mia reazione ad un problema avuto alla prima curva. Non ho perso la testa e ho raggiunto il mio obiettivo, cioè arrivare secondo. Una buona base per affrontare la prossima stagione e che mi ha fatto capire di essere molto migliorato nel corso del 2009. Ho meno alti e bassi, sono più regolare e quasi sempre sono sul podio. L'esperienza mi ha insegnato che in certe gare si lotta per vincere e in altre per il podio. Per adesso Valentino è più bravo di me, ma il prossimo anno…".
Ma c'è anche chi non è contento, ad esempio Marco Simoncelli: "Prima di cadere ho preso una sbandata e le mie ruote hanno raccolto della sabbia che c'era nell'erba sintetica. Poi, all'ingresso della seconda curva, sono caduto, ma quando sono andato a staccare non mi aspettavo di finire in terra! Ho cercato di fare quello che potevo, stavo cercando di vincere e ci stavo riuscendo, peccato. Non ho visto l'errore fatto da Aoyama all'inizio, ma dai box mi hanno segnalato che era indietro.
In ogni caso non era facile per me: il vento dava molto fastidio e mi sono preso dei bei rischi, del resto ero spesso al limite. Mi dispiace finire un mondiale e la gara così, ma capita. In ogni caso faccio i complimenti a Aoyama che è stato bravo e non ha rubato nulla. Voglio ringraziare la Gilera per gli anni passati insieme, sono stati veramente belli, certo che mi sarebbe piaciuto finire diversamente questa stagione".
E Ben Spies, l'uomo con i gomiti più larghi del West, cosa dice? "Davvero una buona giornata, partenza compresa, un momento nel quale mi poteva capitare di tutto. Ho cercato di trovare il ritmo senza fare sciocchezze Dopo ho iniziato a spingere e a lottare e quando ho passato Dovizioso ho visto in lontananza anche Elias e Hayden. Volevo andarli a prendere, ma era tardi. Un grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di correre questa gara: hanno fatto un gran lavoro".
Anche tu ben non hai scherzato, bravo.
Ma la storia della tabella nella quale anche oggi ti indicavano un distacco minore da quello reale? Come mai fanno sempre questo trucchetto?
"Per me è normale, me lo facevano anche da piccolo, ci sono abituato". E ride. Bravo Dani.
Rossi, che gara è stata la tua? "Buona e competitiva, ho guidato bene e mi sono anche divertito. Questa volta ci è riuscito di mettere a posto la moto nel warm up: abbiamo capito gli errori fatti e abbiamo rimediato e si poteva anche vincere".
Ma come? "La caduta di Stoner mi ha reso prudente, troppo e nei primi giri a gomme fredde ho perso troppo tempo. Però va bene: ieri ero disperato e oggi me la sarei potuta giocare con Pedrosa, solo che lui ha avuto il tempo di andarsene".
Oggi Spies ha fatto buone cose, come ti è sembrato?
"Spies mi ha stupito, mi ha fatto una grande impressione, può fare bene, anche se credo che a inizio stagione Simoncelli sarà più veloce. Parlando di debuttanti, mi vengono in mente Stoner e Pedrosa, quando arrivarono loro in MotoGP mi fecero paura".
Come chiudi la stagione? "Bene, sono campione e quello che ha fatto il maggior numero di vittorie, di pole e di podi. Insomma, una grande stagione chiusa con un secondo posto su una pista che da un pezzo non mi vedeva protagonista".
Anche Lorenzo chiude con il sorriso: "Sono secondo nel mondiale e questo per me è importante, ma quello che mi è piaciuto è stata la mia reazione ad un problema avuto alla prima curva. Non ho perso la testa e ho raggiunto il mio obiettivo, cioè arrivare secondo. Una buona base per affrontare la prossima stagione e che mi ha fatto capire di essere molto migliorato nel corso del 2009. Ho meno alti e bassi, sono più regolare e quasi sempre sono sul podio. L'esperienza mi ha insegnato che in certe gare si lotta per vincere e in altre per il podio. Per adesso Valentino è più bravo di me, ma il prossimo anno…".
Ma c'è anche chi non è contento, ad esempio Marco Simoncelli: "Prima di cadere ho preso una sbandata e le mie ruote hanno raccolto della sabbia che c'era nell'erba sintetica. Poi, all'ingresso della seconda curva, sono caduto, ma quando sono andato a staccare non mi aspettavo di finire in terra! Ho cercato di fare quello che potevo, stavo cercando di vincere e ci stavo riuscendo, peccato. Non ho visto l'errore fatto da Aoyama all'inizio, ma dai box mi hanno segnalato che era indietro.
In ogni caso non era facile per me: il vento dava molto fastidio e mi sono preso dei bei rischi, del resto ero spesso al limite. Mi dispiace finire un mondiale e la gara così, ma capita. In ogni caso faccio i complimenti a Aoyama che è stato bravo e non ha rubato nulla. Voglio ringraziare la Gilera per gli anni passati insieme, sono stati veramente belli, certo che mi sarebbe piaciuto finire diversamente questa stagione".
E Ben Spies, l'uomo con i gomiti più larghi del West, cosa dice? "Davvero una buona giornata, partenza compresa, un momento nel quale mi poteva capitare di tutto. Ho cercato di trovare il ritmo senza fare sciocchezze Dopo ho iniziato a spingere e a lottare e quando ho passato Dovizioso ho visto in lontananza anche Elias e Hayden. Volevo andarli a prendere, ma era tardi. Un grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di correre questa gara: hanno fatto un gran lavoro".
Anche tu ben non hai scherzato, bravo.