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Motogp
MotoGP: Rossi vince e allunga
di Marco Masetti
il 16/08/2009 in Motogp
Il campione del mondo domina dal primo giro. Solo Lorenzo prova a batterlo, ma scivola ancora. Sul podio Pedrosa e Elias. In 250 doppietta italiana con Simoncelli e Pasini, terzo Bautista. Terol vince la125
Brno (Rep.Ceca) - Vittoria numero 102 e probabile nono titolo conquistato da Valentino Rossi che in un weekend caratterizzato da una gara di rara bruttezza porta a casa pole position, giro veloce, gara e ormai ha il mondiale in tasca con 50 punti di vantaggio. Adesso non vi arrabbiate e non smettete di seguire il mondiale e non dite che è colpa di Rossi.
Non è certo colpa di Rossi se Pedrosa ha passato metà stagione a curarsi.
E nemmeno se Stoner ha deciso di restare a casa per tre gare. Se poi dessimo la colpa a Valentino della leggerezza fatta da Lorenzo, saremmo davvero crudeli.
La gara, fin dal via, parte nel segno di Rossi che se ne va, prima contrastato da Daniel Pedrosa, poi in solitaria.
Jorge Lorenzo si dimena e lotta con l'altro spagnolo. Non vuol far fuggire Rossi e ingaggia una lotta a distanza con il pilota Honda. Lotta è una parola grossa in una gara che ha solo un commento: "Ridate indietro i soldi del biglietto agli spettatori!".
Tutti, dal terzo al quindicesimo, a girare con gli stessi tempi, tutti in fila indiana e forse c'è un perché.
A parte Nicky Hayden che passa Colin Edwards, Tony Elias che lotta con Andrea Dovizioso.
Lorenzo a tre quarti di gara attacca Rossi, deciso e combattivo. Rossi replica, Jorge accetta la bagarre e dopo poche curve, si butta per terra tentando di passare dove nessuno potrebbe passare. Cioè larghissimo e sullo sporco. Naturalmente tutto si chiude nella via di fuga, con l'air bag della tuta che si gonfia, un guanto tirato via con rabbia, qualche parolaccia. E non è la gara che se ne va. E' un mondiale che si chiude per mancanza di contendenti, con il futuro che è interessante, ma molto acerbo. Pensiamo a Dovizioso che, a moto pari (nella peggiore delle ipotesi) sta dietro a Elias, uno che è stato licenziato dalla sua squadra. Ma anche a Mika Kallio, attesissimo sostituto di Stoner che prende paga da Hayden e si butta per terra dopo aver tamponato Melandri, molto migliore di lui con la Kawasaki.
Pedrosa è onesto. Sa che gli oltre 10 secondi di distacco pesano come macigni da 10 tonnellate e qui, cattivo come può esserlo solo un appassionato dopo aver visto una gara così noiosa, dico che le bizze di mercato sono anche stimolanti per parlare al bar, ma quello che si è visto oggi è una cosa sola. Prima di chiedere milioni, bisogna almeno provarci a meritarli.
Bene. Allora applausi a chi ha fatto cose interessanti come Loris Capirossi che ha sfiorato il podio con una Suzuki in crescita ma non ancora esaltante, ad Hayden che non sarà un fenomeno ma è sempre onesto, a Edwards che ha corso con l'intestino in rivolta, ad Alex De Angelis che ha lottato fino a quando non gli è entrato un insetto in un occhio, giù giù fino a Talmacsi che porta a casa tre punti esaltando gli ungheresi venuti ad applaudirlo.
Fabrizio, alla sua prima uscita sulla D16 in MotoGP, si è invece ritirato per un dolore al braccio, lo rivedremo in azione nel suo campionato: il mondiale SBK.
La classifica adesso parla chiaro: Rossi 212, Lorenzo 162, Stoner (fermo per almeno altre due gare), Pedrosa 135. Insomma 50 punti sul secondo a sei gare dalla fine e l'ultimo rivale sgretolato. Giochi finiti, Rossi ha in tasca un bel pezzo del mondiale numero 9.
Tutti, dal terzo al quindicesimo, a girare con gli stessi tempi, tutti in fila indiana e forse c'è un perché.
A parte Nicky Hayden che passa Colin Edwards, Tony Elias che lotta con Andrea Dovizioso.
Lorenzo a tre quarti di gara attacca Rossi, deciso e combattivo. Rossi replica, Jorge accetta la bagarre e dopo poche curve, si butta per terra tentando di passare dove nessuno potrebbe passare. Cioè larghissimo e sullo sporco. Naturalmente tutto si chiude nella via di fuga, con l'air bag della tuta che si gonfia, un guanto tirato via con rabbia, qualche parolaccia. E non è la gara che se ne va. E' un mondiale che si chiude per mancanza di contendenti, con il futuro che è interessante, ma molto acerbo. Pensiamo a Dovizioso che, a moto pari (nella peggiore delle ipotesi) sta dietro a Elias, uno che è stato licenziato dalla sua squadra. Ma anche a Mika Kallio, attesissimo sostituto di Stoner che prende paga da Hayden e si butta per terra dopo aver tamponato Melandri, molto migliore di lui con la Kawasaki.
Pedrosa è onesto. Sa che gli oltre 10 secondi di distacco pesano come macigni da 10 tonnellate e qui, cattivo come può esserlo solo un appassionato dopo aver visto una gara così noiosa, dico che le bizze di mercato sono anche stimolanti per parlare al bar, ma quello che si è visto oggi è una cosa sola. Prima di chiedere milioni, bisogna almeno provarci a meritarli.
Bene. Allora applausi a chi ha fatto cose interessanti come Loris Capirossi che ha sfiorato il podio con una Suzuki in crescita ma non ancora esaltante, ad Hayden che non sarà un fenomeno ma è sempre onesto, a Edwards che ha corso con l'intestino in rivolta, ad Alex De Angelis che ha lottato fino a quando non gli è entrato un insetto in un occhio, giù giù fino a Talmacsi che porta a casa tre punti esaltando gli ungheresi venuti ad applaudirlo.
Fabrizio, alla sua prima uscita sulla D16 in MotoGP, si è invece ritirato per un dolore al braccio, lo rivedremo in azione nel suo campionato: il mondiale SBK.
La classifica adesso parla chiaro: Rossi 212, Lorenzo 162, Stoner (fermo per almeno altre due gare), Pedrosa 135. Insomma 50 punti sul secondo a sei gare dalla fine e l'ultimo rivale sgretolato. Giochi finiti, Rossi ha in tasca un bel pezzo del mondiale numero 9.
1. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 1'56.145
2. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'56.195
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'56.528
4. Toni ELIAS SPA HONDA 1'56.817
5. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'56.954
6. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'57.108
7. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 1'57.775
8. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'57.803
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 1'57.811
10. Mika KALLIO FIN DUCATI 1'57.994
11. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 1'58.087
12. Niccolo CANEPA ITA DUCATI 1'58.208
13. Randy DE PUNIET FRA HONDA 1'58.298
14. James TOSELAND GBR YAMAHA 1'58.331
15. Marco MELANDRI ITA KAWASAKI 1'58.477
16. Michel FABRIZIO ITA DUCATI 1'58.680
17. Gabor TALMACSI HUN HONDA 1'58.749
2. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 1'56.195
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 1'56.528
4. Toni ELIAS SPA HONDA 1'56.817
5. Colin EDWARDS USA YAMAHA 1'56.954
6. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 1'57.108
7. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 1'57.775
8. Nicky HAYDEN USA DUCATI 1'57.803
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 1'57.811
10. Mika KALLIO FIN DUCATI 1'57.994
11. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 1'58.087
12. Niccolo CANEPA ITA DUCATI 1'58.208
13. Randy DE PUNIET FRA HONDA 1'58.298
14. James TOSELAND GBR YAMAHA 1'58.331
15. Marco MELANDRI ITA KAWASAKI 1'58.477
16. Michel FABRIZIO ITA DUCATI 1'58.680
17. Gabor TALMACSI HUN HONDA 1'58.749
I romagnoli dominano la duemmezzo con il campione del mondo che beffa Pasini. Terzo Bautista che si ribalta dopo il traguardo festeggiando in impennata. Giù dal podio Aoyama, poi Locatelli e De Rosa
Brno (Rep.Ceca) - Marco b>Simoncelli ha vinto di un soffio su Pasini al termine di una gara esaltante fatta di sorpassi e controsorpassi. Finisce quindi 1 a 1 il derby romagnolo fra Pasini e Simoncelli iniziato al Mugello con la vittoria di Mattia. La corsa inizia con Locatelli in fuga fino al quarto passaggio, Roberto ama Brno e ha voglia di fare una bella gara. Dietro al veterano si incolla Barbera, ma sono i piloti di alta classifica a venir fuori subito, senza pietà. Hiroshi Aoyama oggi però non brilla: la sua Honda soffre il caldo e ha meno motore delle Aprilia; il giapponese capisce che non c'è molto da fare e limita i danni.
Chi si scatena è Simoncelli che, per la prima volta dopo tante gare opache, è in gran spolvero su una pista che non ama molto. Con il campione c'è Mattia Pasini, l'uomo che domani proverà la Ducati D16 del team Pramac, il pilota che deve sempre aspettare l'ultimo minuto per sapere se la sua squadra è in regola con i pagamenti. La gara intanto perde Alex Debon che si ritira per un guasto tecnico dopo prove esaltanti.
Là davanti è guerra: i due ragazzi di Riccione ne hanno di più e non solo di Aoyama, ma anche di Alvaro Bautista che dopo prove sofferte, un cambio radicale di tutto l'avantreno saggiato solo nel warm up, in gara si scopre più veloce rispetto alle qualifiche. Ma non basta per andare a prendere il la coppia dei romagnoli, anche perché sul finire le gomme iniziano a mollare e un'imbarcata fa desistere lo spagnolo dall'attaccare ancora.
Il duello tra Simoncelli e Pasini è lo spettacolo più bello non solo della 250, ma di tutta la giornata. Nessuna scorrettezza, sorpassi puliti, nessuna carognata, segno che non c'è poi così bisogno di usare sempre il coltello per andare forte.
Con Simoncelli che allunga di qualche metro e chiude l'ultimo giro con sei decimi di vantaggio su Pasini, Bautista porta a casa un podio davanti a Aoyama e Locatelli e a un bravissimo Raffaele De Rosa. Il napoletano della Honda sta facendo vedere buoni progressi gara dopo gara, cosa che non è riuscita a Barbera, poco incisivo in gara e che riesce solo a precedere i francesi Cluzel e Di Meglio, con quest'ultimo autore di un tentativo di sorpasso ai danni di Aoyama che ha avuto come unico risultato l'uscita di pista del campione in carica della 125.
Due considerazioni sulla gara e sul dopo. Simoncelli ha corso con due gomme dure che gli hanno permesso di essere veloce nel finale. Testimonianza che quando si lavora bene al box, in gara ci si diverte. Bautista invece dimostra che non basta correre nel mondiale per essere bravi a far le impennare. A fine gara, per festeggiare, si è cappottato. Va bene, il podio consola tutto, anche le figuracce.
In classifica Aoyama resta al comando a 172 seguito da Bautista a 160, Simoncelli allunga a 140. Pasini arriva a 100. Insomma il finale di stagione della 250 si preannuncia divertentissimo. Ah, l'aria per i migliori è già da MotoGP: Gresini corre ad abbracciare Simoncelli, suo prossimo pilota, Pasini domani sarà sulla Ducati Pramac.
Brno (Rep.Ceca) - Marco b>Simoncelli ha vinto di un soffio su Pasini al termine di una gara esaltante fatta di sorpassi e controsorpassi. Finisce quindi 1 a 1 il derby romagnolo fra Pasini e Simoncelli iniziato al Mugello con la vittoria di Mattia. La corsa inizia con Locatelli in fuga fino al quarto passaggio, Roberto ama Brno e ha voglia di fare una bella gara. Dietro al veterano si incolla Barbera, ma sono i piloti di alta classifica a venir fuori subito, senza pietà. Hiroshi Aoyama oggi però non brilla: la sua Honda soffre il caldo e ha meno motore delle Aprilia; il giapponese capisce che non c'è molto da fare e limita i danni.
Chi si scatena è Simoncelli che, per la prima volta dopo tante gare opache, è in gran spolvero su una pista che non ama molto. Con il campione c'è Mattia Pasini, l'uomo che domani proverà la Ducati D16 del team Pramac, il pilota che deve sempre aspettare l'ultimo minuto per sapere se la sua squadra è in regola con i pagamenti. La gara intanto perde Alex Debon che si ritira per un guasto tecnico dopo prove esaltanti.
Là davanti è guerra: i due ragazzi di Riccione ne hanno di più e non solo di Aoyama, ma anche di Alvaro Bautista che dopo prove sofferte, un cambio radicale di tutto l'avantreno saggiato solo nel warm up, in gara si scopre più veloce rispetto alle qualifiche. Ma non basta per andare a prendere il la coppia dei romagnoli, anche perché sul finire le gomme iniziano a mollare e un'imbarcata fa desistere lo spagnolo dall'attaccare ancora.
Il duello tra Simoncelli e Pasini è lo spettacolo più bello non solo della 250, ma di tutta la giornata. Nessuna scorrettezza, sorpassi puliti, nessuna carognata, segno che non c'è poi così bisogno di usare sempre il coltello per andare forte.
Con Simoncelli che allunga di qualche metro e chiude l'ultimo giro con sei decimi di vantaggio su Pasini, Bautista porta a casa un podio davanti a Aoyama e Locatelli e a un bravissimo Raffaele De Rosa. Il napoletano della Honda sta facendo vedere buoni progressi gara dopo gara, cosa che non è riuscita a Barbera, poco incisivo in gara e che riesce solo a precedere i francesi Cluzel e Di Meglio, con quest'ultimo autore di un tentativo di sorpasso ai danni di Aoyama che ha avuto come unico risultato l'uscita di pista del campione in carica della 125.
Due considerazioni sulla gara e sul dopo. Simoncelli ha corso con due gomme dure che gli hanno permesso di essere veloce nel finale. Testimonianza che quando si lavora bene al box, in gara ci si diverte. Bautista invece dimostra che non basta correre nel mondiale per essere bravi a far le impennare. A fine gara, per festeggiare, si è cappottato. Va bene, il podio consola tutto, anche le figuracce.
In classifica Aoyama resta al comando a 172 seguito da Bautista a 160, Simoncelli allunga a 140. Pasini arriva a 100. Insomma il finale di stagione della 250 si preannuncia divertentissimo. Ah, l'aria per i migliori è già da MotoGP: Gresini corre ad abbracciare Simoncelli, suo prossimo pilota, Pasini domani sarà sulla Ducati Pramac.
1. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 41'06.490
2. Mattia PASINI ITA APRILIA 41'07.174
3. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 41'10.871
4. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'15.236
5. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 41'16.211
6. Raffaele DE ROSA ITAHONDA 41'17.360
7. Hector BARBERA SPA APRILIA 41'22.129
8. Jules CLUZEL FRA APRILIA 41'24.901
9. Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 41'25.053
10. Hector FAUBEL SPA HONDA 41'26.448
11. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 41'26.574
12. Lukas PESEK CZE APRILIA 41'37.122
13. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 41'43.608
14. Balazs NEMETH HUN APRILIA 42'23.974
15. Valentin DEBISE FRA HONDA 42'31.174
16. Axel PONS SPA APRILIA 42'31.622
17. Imre TOTH HUN APRILIA 42'53.415
18. Aitor RODRIGUEZ SPA APRILIA 42'58.955
19. Vladimir LEONOV RUS APRILIA 43'06.284
Non classficati
Bastien CHESAUX SWI HONDA 8 giri
Alex DEBON SPA APRILIA 11 giri
Alex BALDOLINI ITA WTR APRILIA 14 giri
Toby MARKHAM GBR APRILIA 2'19.072 139.861 19 giri
Non hanno finito il primo giro
Thomas LUTHI SWI
Karel ABRAHAM CZE
2. Mattia PASINI ITA APRILIA 41'07.174
3. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 41'10.871
4. Hiroshi AOYAMA JPN HONDA 41'15.236
5. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 41'16.211
6. Raffaele DE ROSA ITAHONDA 41'17.360
7. Hector BARBERA SPA APRILIA 41'22.129
8. Jules CLUZEL FRA APRILIA 41'24.901
9. Mike DI MEGLIO FRA APRILIA 41'25.053
10. Hector FAUBEL SPA HONDA 41'26.448
11. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 41'26.574
12. Lukas PESEK CZE APRILIA 41'37.122
13. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 41'43.608
14. Balazs NEMETH HUN APRILIA 42'23.974
15. Valentin DEBISE FRA HONDA 42'31.174
16. Axel PONS SPA APRILIA 42'31.622
17. Imre TOTH HUN APRILIA 42'53.415
18. Aitor RODRIGUEZ SPA APRILIA 42'58.955
19. Vladimir LEONOV RUS APRILIA 43'06.284
Non classficati
Bastien CHESAUX SWI HONDA 8 giri
Alex DEBON SPA APRILIA 11 giri
Alex BALDOLINI ITA WTR APRILIA 14 giri
Toby MARKHAM GBR APRILIA 2'19.072 139.861 19 giri
Non hanno finito il primo giro
Thomas LUTHI SWI
Karel ABRAHAM CZE
Brno (Rep.Ceca) - Nico Terol conquista una vittoria netta in volata e si conferma la seconda forza del mondiale.
Nico con il successo di oggi ha rafforzato la sua fama di pilota veloce e affidabile, ma la classifica del GP della Repubblica Ceca ha di fatto assegnato a Julian Simon il titolo mondiale della ottavo di litro.
Nella classifica il pilota del team Aspar è a salito a quota 174 punti contro i 119,5 di Terol. Mondiale chiuso? Terol la vede così: "Certo, Julian è molto avanti, ma non si sa mai, io ci proverò fino alla fine".
Terol ha guidato bene una moto praticamente perfetta dall'inizio alla fine. La sua Aprilia del team Pons ha dimostrato di avere un motore stellare, ma anche una ciclistica a posto nonostante montasse le gomme più dure del rivale Simon.
Al via scatta Terol, inseguito da Andrea Iannone con cui ha litigato un po', dando vita a bei sorpassi, ma i salitoni di Brno non sono certo il territorio di caccia di Andrea che pesa "solo" 13 chili in più rispetto al rivale!
Intanto dal gruppone viene fuori quello che scombussola tutto, ovvero Julian Simon.
Iannone è bravo a capire che Terol è imprendibile e non ci mette molto ad accorgersi che anche Simon ne ha di più, quindi… "Quindi ho preferito portare a casa 16 punti piuttosto che uno zero" – conclude Iannone.
Alle spalle del tris di testa viene fuori Bradley Smith che all'inizio era rimasto nel gruppo a darle e prenderle prima di riuscire ad allungare e portare a casa un comodo quarto posto davanti ad un gruppo che ha divertito il folto pubblico di Brno.
In fila chiudono Espargaro (che grinta nelle mischie!), Cortese, Bradl, Marquez, acciaccato dopo la caduta in prova e partito molto indietro, Gadea, Olive, Zarco Folger e il bravissimo tedesco Marcel Schroetter che con una Honda ha fatto vedere ottime cose. Il campioncino tedesco ha stoffa e si era messo in evidenza in questa stagione vincendo la gara di apertura del Civ 2009 a Misano.
Sofferto il finale di Iannone che, con le gomme alla frutta, ha potuto solo proteggersi le spalle dall'attacco a lunga gittata di Smith.
Infine quello che non avremmo mai voluto scrivere: nessun italiano (a parte Andrea) nella zona punti. Caduto Zanetti, ritirato Simone Corsi per problemi di carburazione, i migliori sono i ragazzini che arrivano da Junior GP e dal CIV, ovvero Gigio Morciano che chiude in 22.ma posizione in volata su Alessandro Tonucci. Hano fatto la loro gara insieme, lottando e imparando: meritano di essere rivisti, magari non solo come wild card.
A seguire Vitali e Marconi, 25.mo e 26.mo. Insomma, una volta eravamo i re della 125, adesso abbiamo solo Iannone.
Nico con il successo di oggi ha rafforzato la sua fama di pilota veloce e affidabile, ma la classifica del GP della Repubblica Ceca ha di fatto assegnato a Julian Simon il titolo mondiale della ottavo di litro.
Nella classifica il pilota del team Aspar è a salito a quota 174 punti contro i 119,5 di Terol. Mondiale chiuso? Terol la vede così: "Certo, Julian è molto avanti, ma non si sa mai, io ci proverò fino alla fine".
Terol ha guidato bene una moto praticamente perfetta dall'inizio alla fine. La sua Aprilia del team Pons ha dimostrato di avere un motore stellare, ma anche una ciclistica a posto nonostante montasse le gomme più dure del rivale Simon.
Al via scatta Terol, inseguito da Andrea Iannone con cui ha litigato un po', dando vita a bei sorpassi, ma i salitoni di Brno non sono certo il territorio di caccia di Andrea che pesa "solo" 13 chili in più rispetto al rivale!
Intanto dal gruppone viene fuori quello che scombussola tutto, ovvero Julian Simon.
Iannone è bravo a capire che Terol è imprendibile e non ci mette molto ad accorgersi che anche Simon ne ha di più, quindi… "Quindi ho preferito portare a casa 16 punti piuttosto che uno zero" – conclude Iannone.
Alle spalle del tris di testa viene fuori Bradley Smith che all'inizio era rimasto nel gruppo a darle e prenderle prima di riuscire ad allungare e portare a casa un comodo quarto posto davanti ad un gruppo che ha divertito il folto pubblico di Brno.
In fila chiudono Espargaro (che grinta nelle mischie!), Cortese, Bradl, Marquez, acciaccato dopo la caduta in prova e partito molto indietro, Gadea, Olive, Zarco Folger e il bravissimo tedesco Marcel Schroetter che con una Honda ha fatto vedere ottime cose. Il campioncino tedesco ha stoffa e si era messo in evidenza in questa stagione vincendo la gara di apertura del Civ 2009 a Misano.
Sofferto il finale di Iannone che, con le gomme alla frutta, ha potuto solo proteggersi le spalle dall'attacco a lunga gittata di Smith.
Infine quello che non avremmo mai voluto scrivere: nessun italiano (a parte Andrea) nella zona punti. Caduto Zanetti, ritirato Simone Corsi per problemi di carburazione, i migliori sono i ragazzini che arrivano da Junior GP e dal CIV, ovvero Gigio Morciano che chiude in 22.ma posizione in volata su Alessandro Tonucci. Hano fatto la loro gara insieme, lottando e imparando: meritano di essere rivisti, magari non solo come wild card.
A seguire Vitali e Marconi, 25.mo e 26.mo. Insomma, una volta eravamo i re della 125, adesso abbiamo solo Iannone.
1. Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'57.378
2. Julian SIMON SPA APRILIA 40'57.546
3. Andrea IANNONE ITA APRILIA 41'06.097
4. Bradley SMITH GBR APRILIA 41'09.821
5. Pol ESPARGARO SPA DERBI 41'13.384
6. Sandro CORTESE GER DERBI 41'13.444
7. Stefan BRADL GER APRILIA 41'14.483
8. Marc MARQUEZ SPA KTM 41'14.580
9. Sergio GADEA SPA APRILIA 41'14.601
10. Joan OLIVE SPA DERBI 41'14.622
11. Johann ZARCO FRA APRILIA 41'14.996
12. Jonas FOLGER GER. APRILIA 41'19.355
13. Marcel SCHROTTER GER HONDA 41'31.865
14. Efren VAZQUEZ SPA DERBI 41'31.890
15. Scott REDDING GBR APRILIA 41'38.936 ì
16. Danny WEBB GBR APRILIA 41'40.476
17. Randy KRUMMENACHE SWI APRILIA
18. Dominique AEGERTER SWI DERBI 41'40.542
19. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 41'40.831
20. Michael RANSEDER AUT APRILIA 41'41.295
21. Tomoyoshi KOYAMA JPN LONCIN 41'48.088
22. Luigi MORCIANO ITA APRILIA 42'07.354
23. Alessandro TONUCCI ITA APRILIA 42'08.011
24. Alexis MASBOU FRA LONCIN 42'32.385
25. Luca VITALI ITA APRILIA 42'36.863
26. Luca MARCONI ITA APRILIA 42'37.117
27. Karel PESEK CZE DERBI 42'37.397
28. Ivan VISAK CRO HONDA 41'32.489 1 giro
29. Ladislav CHMELIK CZE HONDA 41'32.937 1 giro
30. Lukas SEMBERA CZE APRILIA 42'49.752 1 giro
Non classificati
24 Simone CORSI ITA Fontana Racing APRILIA 7 giri
32 Lorenzo SAVADORI ITA Fontana Racing APRILIA 1 giri
12 Esteve RABAT SPA Blusens Aprilia APRILIA 12 giri
39 Luis SALOM SPA Jack & Jones Team APRILIA 14 giri
53 Jasper IWEMA NED Racing Team Germany HONDA 18 giri
8 Lorenzo ZANETTI ITA
2. Julian SIMON SPA APRILIA 40'57.546
3. Andrea IANNONE ITA APRILIA 41'06.097
4. Bradley SMITH GBR APRILIA 41'09.821
5. Pol ESPARGARO SPA DERBI 41'13.384
6. Sandro CORTESE GER DERBI 41'13.444
7. Stefan BRADL GER APRILIA 41'14.483
8. Marc MARQUEZ SPA KTM 41'14.580
9. Sergio GADEA SPA APRILIA 41'14.601
10. Joan OLIVE SPA DERBI 41'14.622
11. Johann ZARCO FRA APRILIA 41'14.996
12. Jonas FOLGER GER. APRILIA 41'19.355
13. Marcel SCHROTTER GER HONDA 41'31.865
14. Efren VAZQUEZ SPA DERBI 41'31.890
15. Scott REDDING GBR APRILIA 41'38.936 ì
16. Danny WEBB GBR APRILIA 41'40.476
17. Randy KRUMMENACHE SWI APRILIA
18. Dominique AEGERTER SWI DERBI 41'40.542
19. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 41'40.831
20. Michael RANSEDER AUT APRILIA 41'41.295
21. Tomoyoshi KOYAMA JPN LONCIN 41'48.088
22. Luigi MORCIANO ITA APRILIA 42'07.354
23. Alessandro TONUCCI ITA APRILIA 42'08.011
24. Alexis MASBOU FRA LONCIN 42'32.385
25. Luca VITALI ITA APRILIA 42'36.863
26. Luca MARCONI ITA APRILIA 42'37.117
27. Karel PESEK CZE DERBI 42'37.397
28. Ivan VISAK CRO HONDA 41'32.489 1 giro
29. Ladislav CHMELIK CZE HONDA 41'32.937 1 giro
30. Lukas SEMBERA CZE APRILIA 42'49.752 1 giro
Non classificati
24 Simone CORSI ITA Fontana Racing APRILIA 7 giri
32 Lorenzo SAVADORI ITA Fontana Racing APRILIA 1 giri
12 Esteve RABAT SPA Blusens Aprilia APRILIA 12 giri
39 Luis SALOM SPA Jack & Jones Team APRILIA 14 giri
53 Jasper IWEMA NED Racing Team Germany HONDA 18 giri
8 Lorenzo ZANETTI ITA
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