Motogp
Valencia: vincono Stoner, Simoncelli e Corsi!
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In MotoGP vince l'australiano, in testa sin dall'inizio della gara. Sul podio ci sono anche Pedrosa, secondo, e Rossi terzo dopo una rimonta. In 250 Simoncelli è primo e precede Takahashi, secondo, e Bautista terzo. In 125 Corsi saluta con una vittoria l'ultima gara della stagione
Valencia (SPA) - Quando tutto gira per il verso giusto, ed è la sesta volta che succede in questa stagione (complimenti), Stoner ammazza tutti fin dal via e a Valencia l'ex campione del mondo non fa eccezione. E nemmeno sconti.
Scatta la gara e Casey va in fuga, seguito da Pedrosa (con la bella livrea celebrativa dei 40 anni di corse Repsol) da Edwards e Hayden.
Scatta la gara e Casey va in fuga, seguito da Pedrosa (con la bella livrea celebrativa dei 40 anni di corse Repsol) da Edwards e Hayden.
A ruota un fulmine argento, Andrea Dovizioso con Capirossi e Rossi a braccare.
Poche tornate e Hayden passa Colin, ma da dietro Rossi spinge in maniera incredibile e salta uno dopo l'altro tutti gli ostacoli. Notevole il duello tra Rossi e Dovizioso, bell'anticipo sulla prossima stagione, meno sofferto il salto di Edwards, sempre con Dovizioso sulle tracce che infatti, come Rossi, salta rapido anche Colin. Rossi aggancia il terzo posto e da li non si muove più, mentre Stoner controlla senza il minimo problema la gara e Pedrosa si regola di conseguenza.
Stoner conferma una cosa: quando è posto, di moto e di fisico (a proposito, si opera la prossima settimana, subito dopo i test) resta un missile difficilmente prendibile. Pedrosa pure, resta bravissimo ma gli manca qualcosa, cosa di preciso, lo dice lui: "Devo essere veloce in tutto il week end, in tutte le sessioni, ma questo podio davanti a questo pubblico mi da la carica".
Rossi è il solito grande animale da gara. Parte indietro, quarta fila, ma riesce in un attimo ad arrivare su podio, di più no: "Non avevo il passo per andare a prendere Pedrosa. E' stata una gara noiosa e quando ho rischiato di cadere ho pensato che così avrei dato la sveglia a quelli del mio box. Adesso dobbiamo pensare ai test, trovo poco giusto che si debba ricominciare senza nemmeno un giorno di pausa, ma da qui ai test di Jerez di novembre, dobbiamo dare ottime indicazioni ai tecnici".
Strano ma vero, tutti pensano a domani, all'inizio dell'era monogomma, alla prima uscita del 2009. E allora gli altri in pillole. Dovizioso è quarto a 12 secondi, a conferma che lui è pilota di caratura notevole, visto che va più forte di tanti ufficiali, ad esempio di Hayden. Poi Edwards, Nakano (il suo futuro è in Superbike a fianco di Biaggi) e Lorenzo. Lo spagnolo ha fatto una brutta gara delle sue. Male le prove, male l'inizio, poi si sblocca e salta Capirossi, De Angelis e Toseland. Tra questi il più combattivo è Capirex che però, come sempre, mette a nudo le pecche della Suzuki. Poi i bassifondi con Vermeulen, Hopkins (gomma distrutta da metà gara), De Puniet (un altro che si farà operare alla svelta al polso), Melandri (che stava facendo una gara da top ten, prima che un folle preso al tornantino lo portasse sulla ghiaia), West e Elias, davvero disastroso in questo week end.
Finisce così il mondiale 2008, quello di Rossi ritornato gigante e campione (oggi 16esimo podio di stagione e 151esimo in carriera) l'ultimo dei gommisti al potere. Da domani inizia il 2009. Meno soldi, meno gomme, sempre Rossi contro Stoner?
A proposito, noi restiamo a Valencia per seguire i test di lunedì e martedì. State con noi.
Poche tornate e Hayden passa Colin, ma da dietro Rossi spinge in maniera incredibile e salta uno dopo l'altro tutti gli ostacoli. Notevole il duello tra Rossi e Dovizioso, bell'anticipo sulla prossima stagione, meno sofferto il salto di Edwards, sempre con Dovizioso sulle tracce che infatti, come Rossi, salta rapido anche Colin. Rossi aggancia il terzo posto e da li non si muove più, mentre Stoner controlla senza il minimo problema la gara e Pedrosa si regola di conseguenza.
Stoner conferma una cosa: quando è posto, di moto e di fisico (a proposito, si opera la prossima settimana, subito dopo i test) resta un missile difficilmente prendibile. Pedrosa pure, resta bravissimo ma gli manca qualcosa, cosa di preciso, lo dice lui: "Devo essere veloce in tutto il week end, in tutte le sessioni, ma questo podio davanti a questo pubblico mi da la carica".
Rossi è il solito grande animale da gara. Parte indietro, quarta fila, ma riesce in un attimo ad arrivare su podio, di più no: "Non avevo il passo per andare a prendere Pedrosa. E' stata una gara noiosa e quando ho rischiato di cadere ho pensato che così avrei dato la sveglia a quelli del mio box. Adesso dobbiamo pensare ai test, trovo poco giusto che si debba ricominciare senza nemmeno un giorno di pausa, ma da qui ai test di Jerez di novembre, dobbiamo dare ottime indicazioni ai tecnici".
Strano ma vero, tutti pensano a domani, all'inizio dell'era monogomma, alla prima uscita del 2009. E allora gli altri in pillole. Dovizioso è quarto a 12 secondi, a conferma che lui è pilota di caratura notevole, visto che va più forte di tanti ufficiali, ad esempio di Hayden. Poi Edwards, Nakano (il suo futuro è in Superbike a fianco di Biaggi) e Lorenzo. Lo spagnolo ha fatto una brutta gara delle sue. Male le prove, male l'inizio, poi si sblocca e salta Capirossi, De Angelis e Toseland. Tra questi il più combattivo è Capirex che però, come sempre, mette a nudo le pecche della Suzuki. Poi i bassifondi con Vermeulen, Hopkins (gomma distrutta da metà gara), De Puniet (un altro che si farà operare alla svelta al polso), Melandri (che stava facendo una gara da top ten, prima che un folle preso al tornantino lo portasse sulla ghiaia), West e Elias, davvero disastroso in questo week end.
Finisce così il mondiale 2008, quello di Rossi ritornato gigante e campione (oggi 16esimo podio di stagione e 151esimo in carriera) l'ultimo dei gommisti al potere. Da domani inizia il 2009. Meno soldi, meno gomme, sempre Rossi contro Stoner?
A proposito, noi restiamo a Valencia per seguire i test di lunedì e martedì. State con noi.
MotoGP: i risultati
1. Casey STONER AUS DUCATI 46'46.114
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 46'49.504
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 46'58.308
4. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 47'10.273
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 47'12.346
6. Colin EDWARDS USA YAMAHA 47'18.323
7. Shinya NAKANO JPN HONDA 47'20.685
8. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 47'21.775
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 47'24.342
10. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 47'33.697
11. James TOSELAND GBR YAMAHA 47'38.221
12. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 47'38.464
13. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 47'38.947
14. John HOPKINS USA KAWASAKI 47'39.341
15. Randy DE PUNIET FRA HONDA 47'39.525
16. Marco MELANDRI ITA DUCATI 47'54.501
17. Anthony WEST AUS KAWASAKI 47'57.295
18. Toni ELIAS SPA DUCATI 48'23.169
2. Dani PEDROSA SPA HONDA 46'49.504
3. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 46'58.308
4. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 47'10.273
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 47'12.346
6. Colin EDWARDS USA YAMAHA 47'18.323
7. Shinya NAKANO JPN HONDA 47'20.685
8. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 47'21.775
9. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 47'24.342
10. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 47'33.697
11. James TOSELAND GBR YAMAHA 47'38.221
12. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 47'38.464
13. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 47'38.947
14. John HOPKINS USA KAWASAKI 47'39.341
15. Randy DE PUNIET FRA HONDA 47'39.525
16. Marco MELANDRI ITA DUCATI 47'54.501
17. Anthony WEST AUS KAWASAKI 47'57.295
18. Toni ELIAS SPA DUCATI 48'23.169
250: Simoncelli è un altro mondo
Valencia (SPA) - La classe che volevano uccidere regala ancora spettacolo ed emozioni e soprattutto la sesta vittoria di Marco Simoncelli, che chiude una stagione magica per il riccio volante che conquista il successo alla sua maniera. Di forza, di classe, demolendo gli avversari.
La gara inizia con uno scoppiettante start di Kallio, all'ultima uscita in 250 (da domani Ducati Paramac in MotoGP), tallonato da Simon con la KTM del team Repsol e da uno strepitoso Locatelli che ha poca voglia di smettere con il manubrio e lo dimostra.
Simoncelli è dietro a Debon e Bautista e da quelle parti c'è anche Takahashi che con la Honda va… come le Aprilia. Non è un caso che il prossimo anno ci saranno più di quattro moto giapponesi. Ufficialmente non le costruiscono più, non le sviluppano più, eppure le moto a disposizione ci sono e vanno sempre più forte. Misteri orientali!
Ottavo giro, e dietro Kallio ci sono Simon e soprattutto un Simoncelli in palla come non mai: infatti, al nono giro Sic è primo e continua a spingere, come a dire, per voi c'è solo la lotta per il secondo posto.
E in questa lotta Kallio e Takahashi fanno scintille, mentre Locatelli perde contatto con i ragazzi del podio e si ritrova a sgomitare con un Bautista meno preciso del solito.
13esimo passaggio, cadono Pesek e Lai, in due distinte scivolate, altri sei giri e Simon saluta la 250 con un ritiro. Ritorna in 125 a ricostruire carriera e morale.
A fine gara l'implacabile Simoncelli allunga, Kallio prova a stargli dietro e rischia parecchio, stessa cosa per Debon che però vola senza problemi al giro 22.
Ultimo giro, ultima emozione: Kallio si stende e quindi la classifica fotografa così la gara, seconda della giornata con l'inno di Mameli che suona.
Primo Simoncelli, secondo Takahashi, poi Bautista, Locatelli, Aoyama, Faubel, Espargaro, Wilairot, Pasini (brutto finale di stagione per il riccionese che forse correrà con il team di Abraham nel prossimo mondiale), Kallio che con la moto distrutta riesce a ripartire e a chiudere davanti a Baldolini, Toth e Grotzkyi Giorgi. 18esima piazza per Sandi, eroico a riprendere dopo la caduta di inizio gara.
Un solo commento: Kallio non è stato furbo, Bautista non aveva più carica, Locatelli è prodigioso e merita un'altra stagione. Ma Simoncelli è davvero di un'altra misura. "Una gara perfetta anche se non sono partito molto bene, ma ho spinto forte e ce l'ho fatta. Non mi sono accorto della caduta di Kallio e ho spinto fino alla fine. Volevo chiudere così e ce l'ho fatta".
La gara inizia con uno scoppiettante start di Kallio, all'ultima uscita in 250 (da domani Ducati Paramac in MotoGP), tallonato da Simon con la KTM del team Repsol e da uno strepitoso Locatelli che ha poca voglia di smettere con il manubrio e lo dimostra.
Simoncelli è dietro a Debon e Bautista e da quelle parti c'è anche Takahashi che con la Honda va… come le Aprilia. Non è un caso che il prossimo anno ci saranno più di quattro moto giapponesi. Ufficialmente non le costruiscono più, non le sviluppano più, eppure le moto a disposizione ci sono e vanno sempre più forte. Misteri orientali!
Ottavo giro, e dietro Kallio ci sono Simon e soprattutto un Simoncelli in palla come non mai: infatti, al nono giro Sic è primo e continua a spingere, come a dire, per voi c'è solo la lotta per il secondo posto.
E in questa lotta Kallio e Takahashi fanno scintille, mentre Locatelli perde contatto con i ragazzi del podio e si ritrova a sgomitare con un Bautista meno preciso del solito.
13esimo passaggio, cadono Pesek e Lai, in due distinte scivolate, altri sei giri e Simon saluta la 250 con un ritiro. Ritorna in 125 a ricostruire carriera e morale.
A fine gara l'implacabile Simoncelli allunga, Kallio prova a stargli dietro e rischia parecchio, stessa cosa per Debon che però vola senza problemi al giro 22.
Ultimo giro, ultima emozione: Kallio si stende e quindi la classifica fotografa così la gara, seconda della giornata con l'inno di Mameli che suona.
Primo Simoncelli, secondo Takahashi, poi Bautista, Locatelli, Aoyama, Faubel, Espargaro, Wilairot, Pasini (brutto finale di stagione per il riccionese che forse correrà con il team di Abraham nel prossimo mondiale), Kallio che con la moto distrutta riesce a ripartire e a chiudere davanti a Baldolini, Toth e Grotzkyi Giorgi. 18esima piazza per Sandi, eroico a riprendere dopo la caduta di inizio gara.
Un solo commento: Kallio non è stato furbo, Bautista non aveva più carica, Locatelli è prodigioso e merita un'altra stagione. Ma Simoncelli è davvero di un'altra misura. "Una gara perfetta anche se non sono partito molto bene, ma ho spinto forte e ce l'ho fatta. Non mi sono accorto della caduta di Kallio e ho spinto fino alla fine. Volevo chiudere così e ce l'ho fatta".
250: i risultati
1. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'29.003
2. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'34.167
3. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 43'37.651
4. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'44.608
5. Hiroshi AOYAMA JPN KTM 43'49.994
6. Hector FAUBEL SPA APRILIA 43'51.215
7. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'52.202
8. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'52.324
9. Mattia PASINI ITA APRILIA 44'06.427
10. Thomas LUTHI SWI APRILIA 44'07.890
11. Mika KALLIO FIN KTM 44'13.068
12. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 44'40.002
13. Imre TOTH HUN APRILIA 45'00.953
14. Daniel ARCAS SPA APRILIA 45'08.113
15. Simone GROTZKYJ ITA GILERA 45'10.212
16. Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 43'30.468
17. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 43'46.647
18. Federico SANDI ITA APRILIA 43'59.590
19. Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 44'03.379 20.
Non Classificati
Alen GYORFI HUN APRILIA 40'40.215
Alex DEBON SPA APRILIA 34'07.514
Julian SIMON SPA KTM 30'46.089
Fabrizio LAI ITA GILERA 19'51.935
Lukas PESEK CZE APRILIA 17'58.974
Toni WIRSING GER HONDA 19'09.130
2. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'34.167
3. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 43'37.651
4. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'44.608
5. Hiroshi AOYAMA JPN KTM 43'49.994
6. Hector FAUBEL SPA APRILIA 43'51.215
7. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'52.202
8. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'52.324
9. Mattia PASINI ITA APRILIA 44'06.427
10. Thomas LUTHI SWI APRILIA 44'07.890
11. Mika KALLIO FIN KTM 44'13.068
12. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 44'40.002
13. Imre TOTH HUN APRILIA 45'00.953
14. Daniel ARCAS SPA APRILIA 45'08.113
15. Simone GROTZKYJ ITA GILERA 45'10.212
16. Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 43'30.468
17. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 43'46.647
18. Federico SANDI ITA APRILIA 43'59.590
19. Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 44'03.379 20.
Non Classificati
Alen GYORFI
Alex DEBON SPA APRILIA 34'07.514
Julian SIMON SPA KTM 30'46.089
Fabrizio LAI ITA GILERA 19'51.935
Lukas PESEK CZE APRILIA 17'58.974
Toni WIRSING GER HONDA 19'09.130
125: vince Corsi!
Valencia (SPA) - Grandiosa prova e netta vittoria in volata di Simone Corsi, che lascia la 125 per passare in 250 a fianco a Simoncelli con una splendida prestazione.
La gara inizia sotto il segno di Talmacsi ma l'ungherese dura poco: un problema alla leva del cambio prima lo rallenta, poi lo costringe al ritiro per caduta.
Lo show lo fanno in due, soprattutto, Corsi e Terol, che se le danno di santa ragione esaltando la folla. Non piove, anche se pista non da molta confidenza ai piloti visto che è umidiccia e fredda. Ma i ragazzi sembra che non se ne accorgano. E si forma un trenino nel quale più o meno tutti hanno la possibilità di vincere. Di Meglio che vuole lasciare la categoria da campione e da vincente, Gadea che forse corre per l'ultima volta nel mondiale e Bradl, il tedesco che fa sognare la Germania dopo tanti anni di digiuno, l'italo tedesco Cortese e Bradley Smith.
Volano a terra Bradl e Gadea, falciato dalla moto del tedesco e la gara diventa una splendida lotta a cinque che dura fino alla fine.
Simone fin da venerdì aveva la faccia di chi voleva solo un risultato: il primo. Missione compiuta, Simone, e, grazie al ritiro di Talmacsi, arriva anche il secondo posto nel mondiale e la vittoria in volata su Terol. Merito di un giro finale a dir poco perfetto e di Di Meglio che, a un paio di giri dalla fine, complice la gomma anteriore che aveva perso grip, rischia addirittura la caduta e deve accontentarsi del terzo posto davanti a Smith e Cortese.
Alle loro spalle, ma già a 21 secondi, c'è Andrea Iannone che ha fatto gara in solitario senza nessuno che lo tirasse. Cosa della quale Andrea aveva bisogno, visto che la sua RSV non ha la spinta delle altre moto, cioè le RSA. Alle spalle di Iannone, ecco Koyama, forse all'ultima apparizione con la KTM, poi Redding e Nieto che chiude con una top ten la sua ultima gara da pilota.
Dopo 158 partenze, Pablo chiude per diventare manager della squadra che schiererà fin da domani, nei test, Gibernau in sella alla Ducati.
Dopo c'è un monomarca KTM con Rabat, Zanetti e Vazquez e soprattutto una delle migliori new entry, Lorenzo Savadori. Per ora wild card, dal prossimo anno sull'Aprilia di Corsi nel team di Italo Fontana, il quindicenne di Cesena ha corso con uno scafoide rotto. Complimenti!
A punti Masbou, riconfermato con la Loncin lamellare (la versione a disco ha debuttato con successo nel corso delle prove ma verrà usata solo l'anno prossimo).
Ventesimo Ravaioli.
La gara inizia sotto il segno di Talmacsi ma l'ungherese dura poco: un problema alla leva del cambio prima lo rallenta, poi lo costringe al ritiro per caduta.
Lo show lo fanno in due, soprattutto, Corsi e Terol, che se le danno di santa ragione esaltando la folla. Non piove, anche se pista non da molta confidenza ai piloti visto che è umidiccia e fredda. Ma i ragazzi sembra che non se ne accorgano. E si forma un trenino nel quale più o meno tutti hanno la possibilità di vincere. Di Meglio che vuole lasciare la categoria da campione e da vincente, Gadea che forse corre per l'ultima volta nel mondiale e Bradl, il tedesco che fa sognare la Germania dopo tanti anni di digiuno, l'italo tedesco Cortese e Bradley Smith.
Volano a terra Bradl e Gadea, falciato dalla moto del tedesco e la gara diventa una splendida lotta a cinque che dura fino alla fine.
Simone fin da venerdì aveva la faccia di chi voleva solo un risultato: il primo. Missione compiuta, Simone, e, grazie al ritiro di Talmacsi, arriva anche il secondo posto nel mondiale e la vittoria in volata su Terol. Merito di un giro finale a dir poco perfetto e di Di Meglio che, a un paio di giri dalla fine, complice la gomma anteriore che aveva perso grip, rischia addirittura la caduta e deve accontentarsi del terzo posto davanti a Smith e Cortese.
Alle loro spalle, ma già a 21 secondi, c'è Andrea Iannone che ha fatto gara in solitario senza nessuno che lo tirasse. Cosa della quale Andrea aveva bisogno, visto che la sua RSV non ha la spinta delle altre moto, cioè le RSA. Alle spalle di Iannone, ecco Koyama, forse all'ultima apparizione con la KTM, poi Redding e Nieto che chiude con una top ten la sua ultima gara da pilota.
Dopo 158 partenze, Pablo chiude per diventare manager della squadra che schiererà fin da domani, nei test, Gibernau in sella alla Ducati.
Dopo c'è un monomarca KTM con Rabat, Zanetti e Vazquez e soprattutto una delle migliori new entry, Lorenzo Savadori. Per ora wild card, dal prossimo anno sull'Aprilia di Corsi nel team di Italo Fontana, il quindicenne di Cesena ha corso con uno scafoide rotto. Complimenti!
A punti Masbou, riconfermato con la Loncin lamellare (la versione a disco ha debuttato con successo nel corso delle prove ma verrà usata solo l'anno prossimo).
Ventesimo Ravaioli.
125: i risultati
1. Simone CORSI ITA APRILIA 40'45.715
2. Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'45.821
3. Mike DI MEGLIO FRA DERBI 40'45.938
4. Bradley SMITH GBR APRILIA 40'46.491
5. Sandro CORTESE GER APRILIA 40'47.048
6. Andrea IANNONE ITA APRILIA 41'07.293
7. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 41'15.102
8. Scott REDDING GBR APRILIA 41'15.134
9. Pablo NIETO SPA KTM 41'23.774
10. Esteve RABAT SPA KTM 41'24.196
11. Lorenzo ZANETTI ITA KTM 41'24.656
12. Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 41'34.181
13. Lorenzo SAVADORI ITA APRILIA 41'34.517
14. Alexis MASBOU FRA LONCIN 41'36.055
15. Enrique JEREZ SPA ISPA KTM 41'36.290
16. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 41'37.935
17. Randy KRUMMENACHE SWI KTM 41'40.762
18. Jonas FOLGER GER KTM 41'40.854
19. Jules CLUZEL FRA LONCIN 41'41.261
20. Marco RAVAIOLI ITA APRILIA 41'46.004
21. Robert MURESAN ROU APRILIA 41'55.857
22. Bastien CHESAUX SWI APRILIA 42'11.880
23. Louis ROSSI FRA HONDA 42'12.122
24. Daniel SAEZ SPA APRILIA 42'27.435
25. Cristian TRABALON SPA APRILIA 41'06.206
26. Julian MIRALLES SPA APRILIA 41'09.624 27.
Non Classificati
Pere TUTUSAUS SPA APRILIA 40'22.891
Stevie BONSEY USA APRILIA 25'36.210
Joan OLIVE SPA DERBI 24'47.194
Adrian MARTIN SPA APRILIA 19'10.305
Raffaele DE ROSA ITA KTM 13'52.548
Gabor TALMACSI HUN APRILIA 10'20.926
Danny WEBB GBR APRILIA 10'35.076
Robin LASSER GER APRILIA 10'35.891
Dominique AEGERTER SWI DERBI 5'50.042
Sergio GADEA SPA APRILIA 3'31.402
Stefan BRADL GER APRILIA 3'31.912
Non partito
Pol ESPARGARO SPA DERBI
Primo giro non ultimato
Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA
Ricard CARDUS SPA DERBI
2. Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'45.821
3. Mike DI MEGLIO FRA DERBI 40'45.938
4. Bradley SMITH GBR APRILIA 40'46.491
5. Sandro CORTESE GER APRILIA 40'47.048
6. Andrea IANNONE ITA APRILIA 41'07.293
7. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 41'15.102
8. Scott REDDING GBR APRILIA 41'15.134
9. Pablo NIETO SPA KTM 41'23.774
10. Esteve RABAT SPA KTM 41'24.196
11. Lorenzo ZANETTI ITA KTM 41'24.656
12. Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 41'34.181
13. Lorenzo SAVADORI ITA APRILIA 41'34.517
14. Alexis MASBOU FRA LONCIN 41'36.055
15. Enrique JEREZ SPA ISPA KTM 41'36.290
16. Takaaki NAKAGAMI JPN APRILIA 41'37.935
17. Randy KRUMMENACHE SWI KTM 41'40.762
18. Jonas FOLGER GER KTM 41'40.854
19. Jules CLUZEL FRA LONCIN 41'41.261
20. Marco RAVAIOLI ITA APRILIA 41'46.004
21. Robert MURESAN ROU APRILIA 41'55.857
22. Bastien CHESAUX SWI APRILIA 42'11.880
23. Louis ROSSI FRA HONDA 42'12.122
24. Daniel SAEZ SPA APRILIA 42'27.435
25. Cristian TRABALON SPA APRILIA 41'06.206
26. Julian MIRALLES SPA APRILIA 41'09.624 27.
Non Classificati
Pere TUTUSAUS
Stevie BONSEY USA APRILIA 25'36.210
Joan OLIVE SPA DERBI 24'47.194
Adrian MARTIN SPA APRILIA 19'10.305
Raffaele DE ROSA ITA KTM 13'52.548
Gabor TALMACSI HUN APRILIA 10'20.926
Danny WEBB GBR APRILIA 10'35.076
Robin LASSER GER APRILIA 10'35.891
Dominique AEGERTER SWI DERBI 5'50.042
Sergio GADEA SPA APRILIA 3'31.402
Stefan BRADL GER APRILIA 3'31.912
Non partito
Pol ESPARGARO
Primo giro non ultimato
Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA
Ricard CARDUS SPA DERBI
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