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Motogp

Sarà un derby nel derby

di Paola Baronio il 18/01/2008 in Motogp

Presentato al lingotto di Torino il team Yamaha MotoGP. Rossi e Lorenzo correranno in box separati con due team distinti. La normale rivalità tra compagni di squadra sarà accesa dalla guerra tra Michelin e Bridgestone

Sarà un derby nel derby
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Torino – I contenuti sono tanti nella presentazione del Team Yamaha MotoGp che si è appena conclusa al Lingotto di Torino, nell'auditorium intitolato a Giovanni Agnelli, un tempo sede della fabbrica Fiat , sponsor principale del team che schiererà oltre a Valentino Rossi anche Jorge Lorenzo, lo spagnolo di Palma di Maiorca che debutta in MotoGP dopo due stagioni da campione della quarto di litro.

L'evento, vivacizzato dalla verve di Simona Ventura con camicia giallo "Rossi" davanti a una platea di oltre 400 persone - più due scolaresche di ragazzini venuti dalla provincia di Torino - era particolarmente atteso alla vigilia dei primi test invernali che prendono il via martedì prossimo a Sepang. Valentino, dopo l'anno nerissimo che lo ha portato a guai seri con il fisco italiano ("ormai sono diventato commercialista", ha scherzato), e a subire la vittoria di Casey Stoner in un campionato nel quale la Yamaha è stata raramente competitiva, per la prima volta nella sua carriera è il pilota "veterano"; a 29 anni e con l'esperienza di chi ha visto anche giorni brutti, impersona il ruolo con la consueta professionalità.
Altra novità: in squadra con lui non c'è il solito amico assoldato a fare da comprimario, ma un ragazzo di 20 anni che, sebbene consapevole di essere la seconda guida, afferma con simpatica, sincera, spietata baldanza di volerlo battere, se mai gli si presenterà l'occasione.
Si dice che il principale rivale di un pilota sia il compagno di squadra ma mai come per Rossi e Lorenzo il detto quest'anno sarà veritiero. Innanzitutto perché non sono "veri" compagni di squadra ma militeranno di fatto in due squadre separate, con due team manager diversi (Davide Brivio per Rossi, Daniele Romagnoli per Lorenzo) in due box separati, con due fornitori di gomme differenti e rivali: le Michelin per Lorenzo e le Bridgestone per Rossi, che le ha pretese dalla Yamaha dopo la debacle dello scorso anno.
In comune avranno solo la M1 2008 con la quale cercheranno di essere i più veloci. Un derby nel derby, l'ha definito con efficacia Simona Ventura. Perché i due gommisti, che corrono a loro volta la loro gara per il primato nel motomondiale, hanno preteso che tra i due team non ci siano scambi di dati e telemetrie e che gli staff siano rigidamente separati. Per questo Brivio, che fino alla scorsa stagione era Team manager Yamaha sovrintendendo sia alla squadra di Rossi che a quella di Edwards, quest'anno è stato dirottato sul solo team dell'italiano. Un ridimensionamento sul quale però è difficile trarre ora conclusioni: oltre alle richieste dei gommisti, Valentino per la Yamaha è un gioiello prezioso che va custodito e seguito con la massima attenzione dopo la delicata stagione trascorsa.
Negli ultimi mesi poi il pilota si è ulteriormente avvicinato al suo capo squadra dopo l'allontanamento del manager personale Gibo Badioli. In sintesi, la Yamaha ha nominato al posto di Brivio Masaiko Nakagima che, ammettendo che tutta la squadra è decisamente sotto pressione con l'imperativo di riprendersi un titolo che manca da due anni, ha dichiarato che il suo ruolo sarà in sostanza di fare da tramite tra il Giappone e le due squadre impegnate nel mondiale.
Insomma, dalle premesse viste oggi a Torino la Yamaha darà un grande spettacolo nel motomondiale 2008: un campione grandissimo affamato di rivalsa, un giovane pilota che non ha alcun timore reverenziale verso il suo blasonato compagno, una marchio alla ricerca di trofei, due gommisti impegnati in una guerra da spy story.
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