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Motogp

Valencia: parole prima dell'epilogo

di Marco Masetti
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Alla vigilia dell'ultimo GP della stagione e con solo il titolo 125 da assegnare, è tempo di bilanci e molti, senza nascondersi, sono già concentrati sul 2008

Valentino Rossi: discusso il suo passaggio da Michelin a Bridgestone
Valencia (SPA) - Più pubblico che a Sepang, musica a manetta, stunt in azione, moto e moteros, Pedrosa che firma autografi e sorride. Valencia è la faccia festosa del motomondiale e in una bellissima giornata di sole inizia la grande fiesta.
E pensare che in palio c'è solo il titolo della 125, tra Faubel e Talmacsi ci sarà lo scontro finale. Mattia Pasini non fa pronostici ma quasi… "Credo che Talmacsi sia più forte, più aggressivo, quindi non cambierà strategia di gara, mentre Faubel di solito sta più defilato".
Ma un pilota spagnolo in Spagna non verrà favorito?
"Non credo". Ma lo dice poco convinto.
Ma non c'è solo questo a Valencia. In parata, nella conferenza stampa il vecchio e il nuovo, chi va e chi viene, le gomme e il campione del mondo. Insomma, menù molto ricco, servito da Elias che lascia Gresini, da Pedrosa, da Stoner, da Checa e da Alex Barros, prossimo alla sua ultima gara.
Per il grande rispetto che merita uno che corre nel mondiale del 1986, quando debuttò a Jarama, iniziamo dal brasiliano:
"Faccio fatica a credere che lunedì smetterò per sempre, dopo 21 anni di mondiale. Non ho mai vinto un mondiale, ma ci ho provato in tutti i modi, insomma, sono contento della mia carriera".
Cosa ricordi più volentieri?
"Ci vorrebbe un giorno, da quando correvo in 250 o con la 800, alle sfide con Rossi nel 2002 con le prime MotoGP, al podio di Assen con una 500 contro le mille, al podio con la 500 bicilindrica".
Deciso davvero di smettere? "E' giusto smettere quando sei al momento giusto. Io ho ancora qualche offerta in SBK, ma ci andrei solo per vincere".

Stoner invece è meno romantico, del resto il campione del mondo è animale da pista e da li inizia…
"La pista mi piace, ho fatto bene in tutte le classi e qui ho fatto il primo test con la Ducati lo scorso anno. Un anno fa non pensavo di tornare qui da campione, quindi voglio onorare questa posizione".
Progetti per il futuro? "Preparare me e la moto al meglio per la stagione 2008".
Ecco il programma di uno che è salito in alto e non vuole più scendere.

Rossi invece vuole tornare in alto e ha il suo programma. Che passa anche dalle gomme Bridgestone. Infatti tutta la giornata se n'è andata tra meeting tecnici tra lui, la Yamaha e il fabbricante di coperture. Si cerca il modo migliore di dare l'annuncio e definirne i contatti. Ma lo sanno tutti che martedì Rossi inizierà i test con le Bridgestone…
Ma l'impegno di Rossi non è tutto qui: Valentino ha annullato la sua partecipazione a RAC, il rally mondiale che si corre in Inghilterra. Sarà quindi ai test di Jerez a fine novembre, perché la Yamaha deve crescere e parecchio. La sua carriera è influenzata senza dubbio dall'immediato futuro, infatti Rossi non ha ancora programmi certi per il domani. Chiudere da campione con la Yamaha, oppure altre strade. Interessante ma troppo in la nel tempo, meglio restare all'oggi…
"Pensavo di avere una risposta già da oggi sulle gomme e invece non ho nulla di ufficiale da dirvi. Sono appena tornato da un meeting e ce ne saranno altri. Quindi non posso ancora dire con che gomme correrò nel 2008".
Si è anche parlato del team diviso dal muro con te da una parte e Lorenzo (gommato Michelin) dall'altra? Non è un problema in più?
"Questa è una possibilità, una convivenza particolare, ma è già successo in passato, non credo sia un problema".
Non ti sembra che la questione monogomma (poi abortita) sia stata gestita male? "Da me o dalla Yamaha?".
No, da chi organizza il mondiale…
"Boh, chiedi a loro, ma non capisco che legame ci sia tra la mia richiesta di cambiare gome e la proposta del monogomma. Sono discorsi staccati tra loro e l'attuale sistema va bene a tuttti, non il monogomma che avrebbe causato molti problemi".
Mah, siamo sempre più convinti che il monogomma sia stato tirato fuori per fare pressione sulla Bridgestone per dare le gomme a Rossi. Impressione personale, ma non troppo lontana dalla verità.

Chiusura per due piloti spagnoli che hanno voglia di fare bella figura in casa. Pedrosa e Elias.
Daniel ragiona più in prospettiva: "Dobbiamo fare tesoro degli errori fatti in questa stagione e presentarci alla prossima nella miglior condizione possibile. Avrò le Michelin, ma l'importante è che tutto il pacchetto crescia ad alto livello. Durante l'inverno ci sarà molto da fare, perché il prossimo anno battere Stoner non sarà facile e oltre a Casey ci sono altri molto combattivi".
Insomma, Pedrosa è allineatissimo e pensa al 2008, stagione che inizierà martedì su questa pista con i primi test.
Elias invece è pronto a salutare il team Gresini per il team Pramac D'Antin che proprio oggi ha un nuovo sponsor, Alice. Due anni il contratto fonte di buona stabilità per la squadra italo-iberica. Ma Elias pensa solo alla gara: "Voglio lasciare il mio team facendo un bel regalo alla squadra, soprattutto al mio capotecnico Fabrizio Cecchini che mi ha aiutato e fatto crescere tantissimo".
Bravo Toni, uno che si ricorda degli amici.

Mentre succede tutto questo nessuno si accorge del campione del mondo in carica che domenica partirà per l'ultima volta con il numero 1 sulla carena. Che effetto ti fa lasciare questo numero?
"Fino a domenica ce l'ho io e quindi corro per vincere, Poi cercherò di riprenderlo".
Bravo Nicky, campione anche nella vita, come sempre.

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