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Motogp
Sepang: vincono Stoner, Aoyama e Talmacsi
di Marco Masetti
il 21/10/2007 in Motogp
Stoner vince ancora in MotoGP davanti a Melandri, secondo, e Pedrosa terzo. In 250 vince Hiroshi Aoyama ma Lorenzo, terzo dietro Barbera, si laurea campione del mondo. In 125 Talmacsi mette dieci punti in classifica tra sé e Faubel
Sepang (MAL) - Decima vittoria di Stoner, senza discussione. Il campione del mondo se ne va al via, prende un po' di vantaggio su Pedrosa e poi attende solo il momento di festeggiare sul podio.
Grande prova di Marco Melandri, bravissimo a lottare ad ogni giro, ad ogni curva, battendo Pedrosa nella battaglia per il secondo posto. Di fronte ai dirigenti Honda, Melandri fa capire che una moto di serie A lui l'avrebbe meritata, ma è tardi oramai, visto che Marco dopo Valencia salirà sulla Ducati.
Grande prova di Marco Melandri, bravissimo a lottare ad ogni giro, ad ogni curva, battendo Pedrosa nella battaglia per il secondo posto. Di fronte ai dirigenti Honda, Melandri fa capire che una moto di serie A lui l'avrebbe meritata, ma è tardi oramai, visto che Marco dopo Valencia salirà sulla Ducati.
All'HRC (che oggi ha prima bocciato al 100%, poi non escluso la candidatura di Biaggi) resta Pedrosa che è bravo e va forte, ma che in una gara può dire di aver subito un sorpasso e basta.
Rossi è quinto, alle spalle di un ottimo De Puniet e della sua Kawasaki. Per Valentino una gara in solitario senza duelli e punti di riferimento, dopo una bella rimonta iniziale dalla decima piazza. La Yamaha perde un'altra battaglia, visto che ha fatto vedere prestazioni velocistiche inferiori alla concorrenza, ma almeno il distacco è inferiore ai 5 secondi.
Il distacco si fa pesante da Elias in giù, con lo spagnolo, sempre autore di numeri fantastici specie nel duello con Hayden, che ha firmato per correre con la Ducati del team D'Antin Pramac. A 20 secondi, ecco le Suzuki, fuori dalla lotta a con buoni sprazzi nel duello tra Vermeulen e Hopkins. In casa Suzuki da segnalare anche la buona prova di Aoki che ha portato in gara il prototipo della moto 2008.
Hayden è indietro, ma a causa di un dritto mentre era in lotta con Elias. Insomma, la Honda esce a testa alta, pur sconfitta dalla Ducati, dimostrando che può andare sul podio con la moto satellite come con l'ufficiale, con le gomme Michelin come con le Bridgestone.
E nel gran rumore sulle gomme di questi giorni la Yamaha fa nascere un sospetto: Rossi ha bisogno di coperture affidabili ma anche di qualche cavallo in più. Sul dritto non c'è stata mai lotta, oltre 7 chilometri di divario nei confronti della Ducati, ma a Sepang i rettilinei sono due, quindi il disagio si raddoppia.
Altre storie di italiani: Capirossi fatica non poco con una moto che non ha mai brillato in tutto il weekend e chiude in 11esima piazza davanti a Barros, mentre Melandri rischia di… affogare.
Si, Marco sin dal via ha iniziato a pasticciare con l'erogatore della borraccia che viene ospitata nella gobba della tuta. Prima lo ha aperto troppo con il risultato di trovarsi il casco pieno d'acqua in staccata. Infine lo ha strappato. Meglio la sete dell'acqua nel casco. Bravo Marco, bella gara e la Ducati può dire di avere già due suoi piloti sul podio…
1. Casey STONER AUS DUCATI 43'04.405
2. Marco MELANDRI ITA HONDA 43'06.106
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 43'06.731
4. Randy DE PUNIET FRA KAWASAKI 43'08.170
5. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 43'09.178
6. Toni ELIAS SPA HONDA 43'22.072
7. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 43'25.355
8. John HOPKINS USA SUZUKI 43'26.603
9. Nicky HAYDEN USA HONDA 43'26.855
10. Colin EDWARDS USA YAMAHA 43'34.151
11. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 43'39.328
12. Alex BARROS BRA DUCATI 43'40.072
13. Nobuatsu AOKI JPN SUZUKI 43'48.518
14. Carlos CHECA SPA HONDA 43'48.891
15. Anthony WEST AUS KAWASAKI 43'54.063
16. Shinya NAKANO JPN HONDA 43'56.131
17. Chaz DAVIES GBR DUCATI 44'03.310
18. Makoto TAMADA JPN YAMAHA 44'04.001
19. Sylvain GUINTOLI FRA YAMAHA 44'27.524
20. Kurtis ROBERTS USA KR212V 44'55.365
2. Marco MELANDRI ITA HONDA 43'06.106
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 43'06.731
4. Randy DE PUNIET FRA KAWASAKI 43'08.170
5. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 43'09.178
6. Toni ELIAS SPA HONDA 43'22.072
7. Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 43'25.355
8. John HOPKINS USA SUZUKI 43'26.603
9. Nicky HAYDEN USA HONDA 43'26.855
10. Colin EDWARDS USA YAMAHA 43'34.151
11. Loris CAPIROSSI ITA DUCATI 43'39.328
12. Alex BARROS BRA DUCATI 43'40.072
13. Nobuatsu AOKI JPN SUZUKI 43'48.518
14. Carlos CHECA SPA HONDA 43'48.891
15. Anthony WEST AUS KAWASAKI 43'54.063
16. Shinya NAKANO JPN HONDA 43'56.131
17. Chaz DAVIES GBR DUCATI 44'03.310
18. Makoto TAMADA JPN YAMAHA 44'04.001
19. Sylvain GUINTOLI FRA YAMAHA 44'27.524
20. Kurtis ROBERTS USA KR212V 44'55.365
Sepang (MAL) - Lorenzo è campione del mondo della 250, per la seconda volta consecutiva. Non vince alla sua maniera, dominando, ma si accontenta del podio, arrivato in maniera a dir poco rocambolesca.
Per Dovizioso una caduta ha chiuso il sogno di tenere viva la lotta per il titolo e magari di vincere una gara che avrebbe meritato nettamente.
Pronti via e Dovizioso se ne va con le KTM e Lorenzo in scia. Non importano i ragionamenti, bisogna vincere. Non è facile, visto che la gara è lunga e le gomme possono anche mollare sul più bello, ma provarci è un imperativo. Due secondi e passa di vantaggio dopo quattro giri, mentre Lorenzo lotta con Bautista, Luthi, Kallio Aoyama. Simoncelli e Locatelli corrono con grinta, ma sono già indietro, con De Angelis, partito indietro dopo prove sofferte. Settimo passaggio e Bautista si deve ritirare, uno zero che gli costa la lotta per la terza piazza del mondiale.
A metà gara Lorenzo passa davanti, segno che Dovizioso non può andarsene in fuga. Mentre succede questo, De Angelis, che aveva agganciato il gruppo di testa cade per una chiusura dell’avantreno. Per Alex il terzo posto mondiale matematico è l’unica consolazione.
A fine gara Dovizioso si accorge che Lorenzo è in crisi di gomme (come testimonia una paurosa sbandata a tre giri dalla fine, e se ne va. Le KTM però dimostrano di avere qualcosa in più e puntano alla vittoria. Peccato che Kallio alla fine del rettilineo arrivi di traverso all’interno con una staccata folle che lo porta a tamponare Dovizioso che finisce a terra. Aoyama si ritrova in testa e vince davanti a Barbera, Lorenzo è terzo e campione, poi Kallio, Luthi e Simon che precede il duo Gilera Locatelli e Simoncelli. Dovizioso riesce a ripartire e chiude 11esimo.
“Questo è il coronamento di un grande percorso iniziato quando avevo tre anni, quando ho iniziato con la moto. Ringrazio la mia famiglia, la gente che mi è vicina l’Aprilia. Oggi ho fatto il possibile, ma contava il risultato”.
Spagna in festa, nulla da dire, Jorge è campione, l’Italia va peggio, con Baldolini 14esimo e Lai 20esimo, mentre Sandi, che stava facendo una bella gara, si è dovuto ritirare.
Ma sono piccole storie davanti al campione del mondo che ha festeggiato con la vestaglia e i guantoni come un massimo sul ring del Caesar’s Palace di Las Vegas. Se avesse vinto oggi, Jorge poteva eguagliare il record di 10 vittorie di Hailwood e Mang e tentare l’undicesima a Valencia, ma Lorenzo lo sa che queste cose servono solo agli statistici. Lui voleva il titolo e lo ha trovato, così può presentarsi in Moto GP con un palmares di tutto rispetto.
Nella classe regina troverà Andrea, quindi un meritato “bravo” a Dovizioso che ci ha sempre provato, ma per lui il killer è venuto dal freddo, dalla Finlandia.
Per Dovizioso una caduta ha chiuso il sogno di tenere viva la lotta per il titolo e magari di vincere una gara che avrebbe meritato nettamente.
Pronti via e Dovizioso se ne va con le KTM e Lorenzo in scia. Non importano i ragionamenti, bisogna vincere. Non è facile, visto che la gara è lunga e le gomme possono anche mollare sul più bello, ma provarci è un imperativo. Due secondi e passa di vantaggio dopo quattro giri, mentre Lorenzo lotta con Bautista, Luthi, Kallio Aoyama. Simoncelli e Locatelli corrono con grinta, ma sono già indietro, con De Angelis, partito indietro dopo prove sofferte. Settimo passaggio e Bautista si deve ritirare, uno zero che gli costa la lotta per la terza piazza del mondiale.
A metà gara Lorenzo passa davanti, segno che Dovizioso non può andarsene in fuga. Mentre succede questo, De Angelis, che aveva agganciato il gruppo di testa cade per una chiusura dell’avantreno. Per Alex il terzo posto mondiale matematico è l’unica consolazione.
A fine gara Dovizioso si accorge che Lorenzo è in crisi di gomme (come testimonia una paurosa sbandata a tre giri dalla fine, e se ne va. Le KTM però dimostrano di avere qualcosa in più e puntano alla vittoria. Peccato che Kallio alla fine del rettilineo arrivi di traverso all’interno con una staccata folle che lo porta a tamponare Dovizioso che finisce a terra. Aoyama si ritrova in testa e vince davanti a Barbera, Lorenzo è terzo e campione, poi Kallio, Luthi e Simon che precede il duo Gilera Locatelli e Simoncelli. Dovizioso riesce a ripartire e chiude 11esimo.
“Questo è il coronamento di un grande percorso iniziato quando avevo tre anni, quando ho iniziato con la moto. Ringrazio la mia famiglia, la gente che mi è vicina l’Aprilia. Oggi ho fatto il possibile, ma contava il risultato”.
Spagna in festa, nulla da dire, Jorge è campione, l’Italia va peggio, con Baldolini 14esimo e Lai 20esimo, mentre Sandi, che stava facendo una bella gara, si è dovuto ritirare.
Ma sono piccole storie davanti al campione del mondo che ha festeggiato con la vestaglia e i guantoni come un massimo sul ring del Caesar’s Palace di Las Vegas. Se avesse vinto oggi, Jorge poteva eguagliare il record di 10 vittorie di Hailwood e Mang e tentare l’undicesima a Valencia, ma Lorenzo lo sa che queste cose servono solo agli statistici. Lui voleva il titolo e lo ha trovato, così può presentarsi in Moto GP con un palmares di tutto rispetto.
Nella classe regina troverà Andrea, quindi un meritato “bravo” a Dovizioso che ci ha sempre provato, ma per lui il killer è venuto dal freddo, dalla Finlandia.
1. Hiroshi AOYAMA JPN KTM 43'09.316
2. Hector BARBERA SPA APRILIA 43'11.567
3. Jorge LORENZO SPA APRILIA 43'12.273
4. Mika KALLIO FIN KTM 43'12.281
5. Thomas LUTHI SWI APRILIA 43'16.621
6. Julian SIMON SPA HONDA 43'18.063
7. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'25.421
8. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'35.417
9. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'37.348
10. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'44.070
11. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 43'45.204
12. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 43'51.830
13. Shuhei AOYAMA JPN HONDA 43'57.336
14. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 43'57.374
15. Dirk HEIDOLF GER APRILIA 43'58.506
16. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'58.589
17. Eugene LAVERTY IRL HONDA 44'02.784
18. Taro SEKIGUCHI JPN APRILIA 44'11.981
19. Jules CLUZEL FRA APRILIA 44'24.941
20. Fabrizio LAI ITA APRILIA 44'26.340
21. Imre TOTH HUN APRILIA 44'41.962
Non Classificati
Federico SANDI ITA APRILIA 38'23.368
Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 36'41.978
Alex DE ANGELIS RSM APRILIA 21'41.049
Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 21'06.795
Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 13'02.432
2. Hector BARBERA SPA APRILIA 43'11.567
3. Jorge LORENZO SPA APRILIA 43'12.273
4. Mika KALLIO FIN KTM 43'12.281
5. Thomas LUTHI SWI APRILIA 43'16.621
6. Julian SIMON SPA HONDA 43'18.063
7. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'25.421
8. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'35.417
9. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'37.348
10. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'44.070
11. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 43'45.204
12. Karel ABRAHAM CZE APRILIA 43'51.830
13. Shuhei AOYAMA JPN HONDA 43'57.336
14. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 43'57.374
15. Dirk HEIDOLF GER APRILIA 43'58.506
16. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'58.589
17. Eugene LAVERTY IRL HONDA 44'02.784
18. Taro SEKIGUCHI JPN APRILIA 44'11.981
19. Jules CLUZEL FRA APRILIA 44'24.941
20. Fabrizio LAI ITA APRILIA 44'26.340
21. Imre TOTH HUN APRILIA 44'41.962
Non Classificati
Federico SANDI ITA APRILIA 38'23.368
Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 36'41.978
Alex DE ANGELIS RSM APRILIA 21'41.049
Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 21'06.795
Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 13'02.432
Sepang (MAL) - A Valencia farà freddo, molto freddo per Hector Faubel, valenciano, di un team valenciano che esce da Sepang con un meno 10 in classifica che non è certo la condizione ideale per la sfida finale con Gabor Talmacsi. L’ungherese non ha fatto prigionieri: dopo qualche metro condotto in testa da Pol Espargaro, coraggioso e folle come è giusto che sia un sedicenne, passa al comando e saluta tutti. Una macchia da guerra che scava un solco con un gruppo nel quale ci si batte senza tanti complimenti.
Pasini, Faubel, ma anche un grande Corsi e poi Gadea, Koyama defilato ma sempre pronto, Cortese in gran spolvero. Più dietro Pesek e Espargaro.
Giro dopo giro, si scatena Talmacsi e dietro ci si infila di qua e di la, tanto per aiutare il vincitore… Faubel si sveglia, ma è tardi, troppo tardi e bisogna passare lo scatenato Olive, compagno di squadra di Pasini determinatissimo ed è dire poco. Si arriva alla fine della gara e Koyama fa capire di avere i tempi giusti e infila senza pietà Faubel che tenta di arrivare almeno sul podio per limitare i danni. Lo spagnolo dopo la gara balbetta… “La moto non andava come ieri e a inizio gara ho avuto qualche problema, me la dovrò giocare a Valencia”.
Talmacsi esulta: “Abbiamo fatto un grandissimo lavoro e io in pista ho fatto davvero il massimo. Ho rischiato di rompere il filo del gas…”.
Giù dal podio Olive, Gadea, Pesek, Corsi e Pasini, davanti a Smith e Masbou. Pasini nel finale ha mollato, stesso discorso per Corsi: probabilmente avevano chiesto troppo alle loro coperture durante la mischia iniziale.
Caduto De Rosa che stava facendo bene, i nostri raccolgono le briciole, anzi nemmeno quelle. 16esimo Bianco, 19esimo Zanetti, più indietro Giorgi e Lamborghini. Sul podio non ci andiamo, a punti raccogliamo poco.
In classifica Talmacsi a 262, Faubel a 252, poi Koyama a 186, Pesek a 171, Corsi 164, Pasini 161.
Pasini, Faubel, ma anche un grande Corsi e poi Gadea, Koyama defilato ma sempre pronto, Cortese in gran spolvero. Più dietro Pesek e Espargaro.
Giro dopo giro, si scatena Talmacsi e dietro ci si infila di qua e di la, tanto per aiutare il vincitore… Faubel si sveglia, ma è tardi, troppo tardi e bisogna passare lo scatenato Olive, compagno di squadra di Pasini determinatissimo ed è dire poco. Si arriva alla fine della gara e Koyama fa capire di avere i tempi giusti e infila senza pietà Faubel che tenta di arrivare almeno sul podio per limitare i danni. Lo spagnolo dopo la gara balbetta… “La moto non andava come ieri e a inizio gara ho avuto qualche problema, me la dovrò giocare a Valencia”.
Talmacsi esulta: “Abbiamo fatto un grandissimo lavoro e io in pista ho fatto davvero il massimo. Ho rischiato di rompere il filo del gas…”.
Giù dal podio Olive, Gadea, Pesek, Corsi e Pasini, davanti a Smith e Masbou. Pasini nel finale ha mollato, stesso discorso per Corsi: probabilmente avevano chiesto troppo alle loro coperture durante la mischia iniziale.
Caduto De Rosa che stava facendo bene, i nostri raccolgono le briciole, anzi nemmeno quelle. 16esimo Bianco, 19esimo Zanetti, più indietro Giorgi e Lamborghini. Sul podio non ci andiamo, a punti raccogliamo poco.
In classifica Talmacsi a 262, Faubel a 252, poi Koyama a 186, Pesek a 171, Corsi 164, Pasini 161.
1. Gabor TALMACSI HUN APRILIA 42'50.831
2. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 42'57.584
3. Hector FAUBEL SPA APRILIA 42'58.624
4. Joan OLIVE SPA APRILIA 42'59.011
5. Sergio GADEA SPA APRILIA 42'59.778
6. Lukas PESEK CZE DERBI 43'00.766
7. Simone CORSI ITA APRILIA 43'00.963
8. Mattia PASINI ITA APRILIA 43'01.166
9. Bradley SMITH GBR HONDA 43'14.257
10. Alexis MASBOU FRA HONDA 43'15.639
11. Nicolas TEROL SPA DERBI 43'15.740
12. Pablo NIETO SPA APRILIA 43'17.025
13. Stefan BRADL GER APRILIA 43'20.321
14. Mike DI MEGLIO FRA HONDA 43'20.606
15. Esteve RABAT SPA HONDA 43'21.842
16. Stefano BIANCO ITA APRILIA 43'26.286
17. Randy KRUMMENACHE SWI KTM 43'26.660
18. Andrea IANNONE ITA APRILIA 43'45.497
19. Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 43'47.787
20. Simone GROTZKYJ ITA APRILIA 43'48.187
21. Roberto TAMBURINI ITA APRILIA 43'56.257
22. Danny WEBB GBR HONDA 43'59.372
23. Robert MURESAN ROU DERBI 43'59.380
24. Joey LITJENS NED HONDA 44'10.308
25. Cyril CARRILLO FRA HONDA 44'13.213
26. Stevie BONSEY USA KTM 44'21.205
27. Ferruccio LAMBORGHINI ITA APRILIA 44'24.567
28. Raffaele DE ROSA ITA APRILIA 44'31.844
Non Classificati
Sandro CORTESE GER APRILIA 40'43.612
Pol ESPARGARO SPA APRILIA 33'55.754
Dominique AEGERTER SWI APRILIA 11'51.685
2. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 42'57.584
3. Hector FAUBEL SPA APRILIA 42'58.624
4. Joan OLIVE SPA APRILIA 42'59.011
5. Sergio GADEA SPA APRILIA 42'59.778
6. Lukas PESEK CZE DERBI 43'00.766
7. Simone CORSI ITA APRILIA 43'00.963
8. Mattia PASINI ITA APRILIA 43'01.166
9. Bradley SMITH GBR HONDA 43'14.257
10. Alexis MASBOU FRA HONDA 43'15.639
11. Nicolas TEROL SPA DERBI 43'15.740
12. Pablo NIETO SPA APRILIA 43'17.025
13. Stefan BRADL GER APRILIA 43'20.321
14. Mike DI MEGLIO FRA HONDA 43'20.606
15. Esteve RABAT SPA HONDA 43'21.842
16. Stefano BIANCO ITA APRILIA 43'26.286
17. Randy KRUMMENACHE SWI KTM 43'26.660
18. Andrea IANNONE ITA APRILIA 43'45.497
19. Lorenzo ZANETTI ITA APRILIA 43'47.787
20. Simone GROTZKYJ ITA APRILIA 43'48.187
21. Roberto TAMBURINI ITA APRILIA 43'56.257
22. Danny WEBB GBR HONDA 43'59.372
23. Robert MURESAN ROU DERBI 43'59.380
24. Joey LITJENS NED HONDA 44'10.308
25. Cyril CARRILLO FRA HONDA 44'13.213
26. Stevie BONSEY USA KTM 44'21.205
27. Ferruccio LAMBORGHINI ITA APRILIA 44'24.567
28. Raffaele DE ROSA ITA APRILIA 44'31.844
Non Classificati
Sandro CORTESE GER APRILIA 40'43.612
Pol ESPARGARO SPA APRILIA 33'55.754
Dominique AEGERTER SWI APRILIA 11'51.685
Sepang: vincono Stoner, Aoyama e Talmacsi
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