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Motogp

Motegi: vincono Capirossi, Kallio e Pasini

di Marco Masetti
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In MotoGp la pista umida rimescola le carte. Loris azzecca il cambio moto e domina poi De Puniet e Elias. 5° Melandri. L'australiano sesto è campione del mondo con la Ducati. Rossi solo 13°. Nella 250 il finlandese precede Dovizioso e Barbera. Solo 11° Lorenzo. Nella 125 la pista umida non frena il romagnolo

Loris Capirossi ha vinto per la terza volta a Motegi
Otto successi in questa stagione per Casey Stoner che conquista il titolo della MotoGp a 21 anni - La Ducati conquista il titolo costruttori
Motegi (GIA) - Loris Capirossi vince per la terza volta il Gp del Giappone, Casey Stoner è campione del mondo con tre gare di anticipo. La Ducati sbanca a Motegi, circuito della Honda, ma solo per il catasto. Una giornata trionfale per l'Italia che dopo aver vinto il mondiale costruttori della 250 con l'Aprilia si aggiudica il titolo più prestigioso con la Desmosedici guidata da Stoner.

Parlare della gara così a caldo non è facile, per l'emozione e per come è maturato il risultato. Proviamoci assieme rivivendo una giornata storica.
Pronti via e Dani Pedrosa scatta velocissimo con Hayden e West, ma l'australiano della Kawasaki, che a lungo è stato al comando, è costretto a fermarsi per un "ride through" causato da una partenza anticipata. Ma questa è un'altra gara… Infatti, i piloti sono partiti con le gomme rain, con una mescola dura visto che non piove ma la pista è bagnata.
Pochi giri e l'asfalto si asciuga. In pratica una gara bagnata alla rovescia. Nella pit-lane le squadre hanno già pronte le moto con le gomme slick montate e le regolazioni da asciutto.
Valentino Rossi è settimo e vede nel mirino Stoner che non sembra irresistibile, ma sul terreno infido può capitare di tutto, come vedere il test rider Suzuki Akiyoshi lottare per il podio e Stoner bersi in un attimo quelli che sono davanti e arrivare in seconda piazza.
È della partita anche Marco Melandri che al quinto giro fulmina Stoner e passa in vantaggio. Non si capisce bene quale sia il valore in campo delle gomme visto che le Bridgestone sembrano superiori, ma c'è Rossi che emerge rapidissimo. Valentino sa bene che questa è l'ultima spiaggia e attacca spietato a testa bassa. Mentre si lotta, nei box iniziano i cambi di moto. Hayden è il primo, seguito a ruota da Guintoli. Al nono passaggio oramai la corsia box è piena, tra questi Elias, De Puniet e Loris Capirossi. Chi ha cambiato alla svelta viene premiato, chi aspetta no. La differenza è mostruosa e quelli che escono dal box con le slick montate volano letteralmente, come Guintoli, a lungo il più rapido. Rossi è davanti, passa Stoner e poi Melandri e resta in testa.
Solo un giro. E poi arriva Capirossi come un treno che si insedia in testa infliggendo distacchi da paura. Stoner cambia moto, Pedrosa cade ( si sospetta la frattura di un piede ndr) e mentre viene infilato da Guintoli, Rossi decide che è il momento del cambio.
Forse è tardi, ma in linea con il rivale vero, cioè con Casey.
Mentre in testa si assesta il podio con Capirossi inattaccabile inseguito da De Puniet e Elias e Guintoli ad attaccare disperatamente, Rossi scopre che qualcosa non va nell'avantreno della sua M1. Un dritto gli impone un altro ritorno al box. Forse un problema ai freni, ma è in quel momento che il mondiale finisce. Stoner è campione, quindi non replica a Melandri e chiude sesto, 10 punti che valgono una stagione.
La classifica parla chiaro e suggerisce i primi verdetti. La prima moto gommata Michelin al traguardo è quella di Hayden in nona piazza. L'ex campione del mondo, un gran signore dal quale prendere esempio è il primo a fermarsi per fare le congratulazioni a quello che gli ha portato via il numero uno. Ma davanti alla prima moto gommata francese non ci sono solo Bridgestone, ma anche la Yamaha Dunlop di Guintoli che ha battagliato alla pari con la Honda di Elias. Insomma, abbiamo già capito tutti perché si parla di monogomma?
Rossi è 13.mo, triste finale per uno che meritava di poter lottare con il rivale. A occhio se la sarebbero giocata in volata e magari si festeggiava a Phillip Island, ma ancora una volta la Yamaha non ha aiutato il suo pilota di punta.
Nota interessante: tutti i piloti del podio sono alla fine della loro esperienza lavorativa con quella squadra. Capirossi va alla Suzuki, De Puniet con la Honda di Cecchinello. Elias al team D'Antin, assiem a Guintoli, quarto, mentre il quinto, Melandri sarà il secondo di Stoner alla Ducati. Curioso vero?

Adesso scusate, vado cinque minuti a dire a tutti che sono italiano. Ero un bambino quando Read vinse con la MV l'ultimo titolo con una moto italiana.
Motegi (GIA) - Meno 36 punti da Lorenzo, ecco il verdetto al termine del Gp del Giappone per Andrea Dovizioso, secondo alle spalle di un maiuscolo Mika Kallio e di una KTM ai limiti della perfezione.
Il forlivese avvicina Lorenzo nella lotta per il mondiale sfruttando la giornata a dir poco disastrosa del campione del mondo che, notoriamente, quando il fondo non è perfettamente asciutto perde buona parte delle sue doti.
La gara di Lorenzo sembrava quella di un dilettante, con tempi sul giro da onesto privato, nulla di più, anzi ad un certo punto era più lento persino di Oikawa, volenterosa wild card nipponica.
La corsa parte sotto il segno di Dovizioso che scatta bene, duella con i fratelli Aoyama, con Kallio, mentre Lorenzo fa vedere che la giornata non è propizia, perdendo posizioni ad ogni curva. Sparisce subito di scena Alex Baldolini per una caduta, mentre Alex De Angelis transita in 15.ma posizione dopo aver preso una grande imbarcata in cui ha sfondato con il casco il cupolino della sua Aprilia, ma il sammarinese non molla e da lì da vita ad una grande rimonta. I giovani spagnoli nel bene e nel male si mettono in evidenza: Alvaro Bautista con un dritto che lo fa ripartire dal fondo, Hector Barbera con una gara grintosa che lo mette in condizione di effettuare qualche sorpasso da brivido e di conquistare il podio in una giornata in cui le Aprilia non si giocano la vittoria. Il terzo posto di Barbera regala comunque alla Casa di Noale il titolo costruttori, proprio nella tana della Honda.
Altro eroe della giornata è stato Yuki Takahashi che ci teneva a fare bella figura con il pubblico di casa, ma si è fatto un po’ prendere la mano dopo aver condotto per qualche tornata. Scivolata e ripartenza. E’ andata peggio ad Hiroshi Aoyama, maestro di Motegi che, passato da Barbera a fine gara, ha pinzato sul cordolo finendo a terra.
Finisce con un duello sotto la pioggia tra Kallio e Dovizioso.
Ecco la cronaca di Andrea: “Beh, Mika andava fortissimo e io ho pensato che sarebbe stato facilissimo finire a terra. Volevo la vittoria, soprattutto in una giornata favorevole come questa, ma bisogna pensare al mondiale. Certo, adesso il distacco è calato, ma resta sempre un’impresa non facile”. Ma, aggiungiamo, che proprio alla fine Dovizioso è stato penalizzato da un doppiato restato in traiettoria, il britannico Laverty .
Sul podio Kallio, Dovizioso e Barbera (che però arriva a 21 secondi). Poi Takahashi e De Angelis davanti a Simon e a Simoncelli. A seguire Hiroshi e Shuhei Aoyama con Lorenzo in 11.ma piazza che batte nientemeno che Oikawa, il francese Cluzel e Youichi Ui, 37 anni e una Yamaha quasi d’epoca che, per qualche giro, ha fatto vedere numeri (e tempi) da fascia alta della classifica. Poi Bautista 15.mo davanti a Roberto Locatelli.
In classifica Lorenzo è a quota 262, Dovizioso a 226, De Angelis a 208, Bautista a 161.
1. KTM Mika KALLIO FIN 48'28.585
2. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 48'33.478
3. APRILIA Hector BARBERA SPA 48'50.112
4. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 48'52.073
5. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 48'53.963
6. HONDA Julian SIMON SPA 49'10.849
7. GILERA Marco SIMONCELLI ITA 49'17.367
8. KTM Hiroshi AOYAMA JPN 49'26.367
9. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 49'37.634
10. APRILIA Thomas LUTHI SWI 49'39.422
11. APRILIA Jorge LORENZO SPA 49'41.620
12. YAMAHA Seijin OIKAWA JPN 49'54.956
13. APRILIA Jules CLUZEL FRA 50'04.821
14. YAMAHA Youichi UI JPN 50'15.683
15. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 50'18.666
16. GILERA Roberto LOCATELLI ITA 50'27.326
17. APRILIA Aleix ESPARGARO SPA 50'35.367
18.
APRILIA Imre TOTH HUN 50'39.000
19. HONDA Eugene LAVERTY IRL 48'36.503
20. YAMAHA Yuki HAMAMOTO JPN 48'37.028
Non classificati
APRILIA Dan LINFOOT GBR 42'00.613 130.281 4 laps Team Sicilia
APRILIA Fabrizio LAI ITA 37'50.018 129.435 6 laps Campetella Racing
HONDA Takumi TAKAHASHI JPN 6'40.618 129.427 20 laps Burning Blood Racing
HONDA Ratthapark WILAIROT THA 4'34.905 125.742 21 laps Thai Honda PTT-SAG
APRILIA Dirk HEIDOLF GER 2'25.888 118.471 22 laps Kiefer - Bos - Sotin Racing
Non hanno finito il primo giro
APRILIA Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing
APRILIA Alex BALDOLINI ITA Kiefer - Bos - Sotin Racing
APRILIA Efren VAZQUEZ SPA Blusens Aprilia
Motegi (GIA) - Di solito il terreno infido, favorisce i piloti meno dotati ma più sensibili, ma Mattia Pasini, purosangue di altissimo livello anche sotto la pioggia fa eccezione. Come in prova sull’asciutto, anche nella gara bagnata di Motegi, il romagnolo dell’Aprilia danza sull’asfalto traditore che ha mandato a terra almeno una ventina di volte i rivali e vince, per la quarta volta in questa stagione, con facilità estrema.
In testa dall’inizio alla fine, insidiato, ma solo a tratti dal coriaceo Gabor Talmacsi che ha attaccato fino a quando dal muretto gli hanno esposto il cartello con scritto “P2 OK”, che vuole dire: accontentati e pensa al mondiale, visto che Hector Faubel sta remando con un distacco abissale.
Assieme a Pasini e alla sua classe immensa (andrà in 250 e farà bene, come capita a tutti quelli bravi) da segnalare il francese Mike Di Meglio che sull’acqua riesce a sfruttare la sua Honda, piuttosto avara di CV con rara maestria. Più veloce di tutti nel warm-up e quarto nonostante una caduta. Il francese del team Kopron Scot è ripartito, chiudendo quarto, ma era da podio.
Quinta piazza per Joan Olive davanti a Simone Corsi che con una moto così, così ha fatto i miracoli.
Gli altri piloti tagliano il traguardo con distacchi mostruosi, compreso Lukas Pesek che chiude dodicesimo dopo essere caduto due volte. Deludente prova di Tomoyoshi Koyama, partito bene ma solo 14.mo, mentre mancano di un soffio la zona punti Tamburini e Grotzky Giorgi.

Un raggiante Pasini a fine gara ha commentato: “La pista era bagnata e sporca, nel warm up ero 25.mo, poi abbiamo messo a posto tutto. La dedica della gara è solo per la squadra e l’Aprilia”.
1. APRILIA Mattia PASINI ITA 46'29.900
2. APRILIA Gabor TALMACSI HUN 46'32.885
3. APRILIA Hector FAUBEL SPA 46'52.305
4. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 47'03.651
5. APRILIA Joan OLIVE SPA 47'07.251
6. APRILIA Simone CORSI ITA 47'08.962
7. APRILIA Pablo NIETO SPA 47'14.388
8. APRILIA Sergio GADEA SPA 47'18.801
9. DERBI Michael RANSEDER AUT 47'20.572
10. APRILIA Andrea IANNONE ITA 47'26.574
11. APRILIA Dominique AEGERTER SWI 47'33.488
12. DERBI Lukas PESEK CZE 47'40.234
13. HONDA Danny WEBB GBR 47'44.479
14. KTM Tomoyoshi KOYAMA JPN 47'49.449
15. APRILIA Stefan BRADL GER 47'53.155
16. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 47'58.189
17. DERBI Nicolas TEROL SPA 47'59.961
18. HONDA Kazuma WATANABE JPN 48'00.454
19. KTM Randy KRUMMENACHE SWI 48'05.306
20. YAMAHA Nayuta MIZUNO JPN 48'12.693
21. HONDA Alexis MASBOU FRA 48'35.869
22. HONDA Shouya TOMIZAWA JPN 48'05.067
Non classificati
APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 45'48.153 1 lap
APRILIA Pol ESPARGARO SPA 38'21.617 4 laps
HONDA Iori NAMIHIRA JPN 33'16.847 7 laps
APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 27'54.454 9 laps
HONDA Bradley SMITH GBR 20'17.449 12 laps
HONDA Esteve RABAT SPA 20'29.014 12 laps
APRILIA Stefano BIANCO ITA 18'17.965 13 laps
DERBI Robert MURESAN ROU 18'21.126 13 laps
KTM Stevie BONSEY USA 16'01.429 14 laps
APRILIA Sandro CORTESE GER 17'33.107 14 laps
APRILIA Federico SANDI ITA 14'00.558 15 laps
APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 11'17.908 16 laps
HONDA Yuuchi YANAGISAWA JPN 11'44.295 16 laps
HONDA Dino LOMBARDI ITA 7'04.982 18 laps
1. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 47'05.484
2. KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 47'16.337
3. HONDA Toni ELIAS SPA 47'17.010
4. YAMAHA Sylvain GUINTOLI FRA 47'17.676
5. HONDA Marco MELANDRI ITA 47'34.053
6. DUCATI Casey STONER AUS 47'36.663
7. KAWASAKI Anthony WEST AUS 47'55.485
8. DUCATI Alex BARROS BRA 47'57.827
9. HONDA Nicky HAYDEN USA 47'59.113
10. SUZUKI John HOPKINS USA 48'05.199
11. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 48'08.288
12. YAMAHA Makoto TAMADA JPN 48'14.797
13. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 48'15.183
14. YAMAHA Colin EDWARDS USA 48'17.219
15. DUCATI Shinichi ITO JPN 48'17.774
16. HONDA Shinya NAKANO JPN 48'38.463
17. KAWASAKI Akira YANAGAWA JPN 47'34.190
18. HONDA Carlos CHECA SPA 18 48'03.727 1 giro
Non classificati
SUZUKI Kousuke AKIYOSHI JPN 40'07.818 4 giri
HONDA Dani PEDROSA SPA 28'09.647 10 giri
KR212V Kurtis ROBERTS USA 2'47.984 23 giri

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