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Motogp

Chi è Casey Stoner?

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Ecco una breve biografia per conoscere meglio il neo campione del mondo della MotoGp

Casey Stoner, fin da piccolo, ha dato prova di una grandissima passione per le moto, straordinaria anche per gli standard di una famiglia come la sua, profondamente innamorata delle due ruote. Non aveva più di tre anni quando si è appropriato della PeeWee 50cc della sorella maggiore per lanciarsi nella prima corsa della sua vita, nel giardino di casa. Aveva scoperto un nuovo mondo, che lo appassionava tantissimo, e che non avrebbe più lasciato.

Casey ha trascorso tutto l'anno successivo alla guida di qualsiasi cosa avesse un motore e delle ruote, sui terreni che circondavano la fattoria di famiglia, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. E' stato il successivo trasferimento nel Queensland, dove era nato, a segnare l'inizio della sua carriera agonistica.
A 4 anni ha corso la sua prima gara di Dirt Track, nella categoria minori di 9 anni, ad Hatchers nella Gold Coast. A 6 ha vinto il suo primo titolo australiano della categoria. Da quel momento la sua vita si è praticamente divisa unicamente tra allenamenti, viaggi e gare: dai 6 ai 14 anni, accompagnato dal padre Colin che gli faceva da meccanico, dalla madre Bronwyn, nella veste di insegnante scolastico e dalla sorella che seguiva la vita nomade della famiglia, ha gareggiato in tutti gli stati australiani.
In questo arco di tempo il giovane pilota "down under" ha conquistato qualcosa come 41 titoli australiani di Dirt e Long Track e 70 titoli statali, gareggiando in cinque categorie diverse, in competizioni di sette round ciascuna. Questo significa che, ogni fine settimana di gara, Casey guidava cinque moto di cilindrate diverse per un totale di 35 gare a week end. In un'occasione ne ha vinte 32 su 35.
Appena compiuti i 14 anni la famiglia ha deciso di trasferirsi in
Europa, in Inghilterra, dov’è cominciata la sua carriera in pista. In Australia non sarebbe stato legalmente possibile fino ai 16 anni di età. E’ stata una decisione difficile, ma ne è valsa la pena.
In Inghilterra Casey ha attratto subito l’attenzione dell’ambiente ed ha trovato il necessario supporto economico per affrontare il campionato dopo una sola gara. Al termine della sua prima stagione, nel 2000, ha vinto il titolo inglese del Campionato Aprilia 125cc.
Nello stesso anno aveva corso anche due gare del competitivo Campionato Spagnolo 125cc dove è stato notato da Alberto Puig, che lo ha ingaggiato nel team Telefonica Movistar 125cc per disputare il Campionato Spagnolo 125cc dell’anno seguente.
Nel 2001 Casey ha corso sia nella serie inglese sia in quella spagnola e, nonostante non abbia disputato diverse gare a causa di un infortunio, è arrivato secondo in entrambi i campionati.
Sempre nel 2001 ha corso come wild card nel mondiale 125cc in Inghilterra ed in Australia arrivando rispettivamente 18° e 12° ed ottenendo così un’offerta per correre l’intera stagione mondiale 2002 nel team LCR.
Appena sedicenne, Casey ha corso nel 2002 la sua stagione d’esordio nel mondiale nella classe 250cc dando prova di talento e velocità. Il suo miglior risultato è stato un quinto posto a Brno ma spesso è arrivato tra i migliori dieci.
Nel 2003, sempre nel team diretto da Lucio Cecchinello, ma questa volta nella classe 125cc, è arrivato anche il primo successo iridato, nella gara di Valencia di fine anno, dopo tre secondi posti nel corso della stagione. Alla fine del campionato sarà ottavo assoluto.
Nel 2004, a 18 anni Casey è passato alla KTM, sempre nella classe 125cc, dove ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del progetto della Casa austriaca, alla quale ha regalato anche la prima vittoria mondiale, nel GP di Assen. Nel mondiale si è classificato quinto assoluto.

Nel 2005 il pilota australiano è tornato nel team LCR per guidare l’Aprilia ufficiale 250cc. Ha lottato per il titolo con Dani Pedrosa salendo sul podio dieci volte, cinque delle quali sul gradino più alto: in Portogallo, a Shanghai, in Qatar, a Sepang e ad Istanbul. Alla fine è arrivato secondo ma la sua è stata una stagione emozionante e bellissima, fatta di duelli serrati, qualche delusione e grandi vittorie.
Nel 2006 Casey Stoner è approdato nella classe regina ad appena vent’anni, sempre con i colori del team LCR di Lucio Cecchinello dimostrandosi subito velocissimo. Ha realizzato la pole position alla sua seconda gara di MotoGP, in Qatar, ed ha lottato per la vittoria fino all’ultima curva, nel GP della Turchia, concluso al secondo posto a 2 decimi dal vincitore Melandri. Qualche errore di troppo ha condizionato la seconda parte della sua stagione, ma Casey, ottavo assoluto nel suo anno d’esordio, ha dimostrato di essersi già perfettamente inserito tra i top rider della classe regina, della quale è il pilota più giovane in assoluto.
Nel 2007 Stoner passa alla Ducati, a fianco dell’esperto Loris Capirossi, con il quale ha un bel rapporto di amicizia.
Nei test invernali è stato spesso tra i più veloci dimostrando di essersi adattato rapidamente alla Desmosedici GP7 e alle gomme Bridgestone.
La stagione parte alle grande con il successo, inatteso, nella gara del Qatar. Da lì in avanti Stoner lotterà sempre per la vittoria e chi lo considerava solo “Rolling-Stoner” presto si dovrà ricredere.
Alla terza gara della stagione ottiene la seconda vittoria in Turchia. Il binomio Stoner-Ducati è irresistibile e nella gara successiva in Cina l’australiano conquista un’altra vittoria.
In Francia sotto al diluvio è terzo, mentre in Italia sfiora il podio. Torna a vincere nel Gp di Catalunya e la settimana successiva si ripete in Inghilterra. Nel Gran premio di Assen al termine di un estenuante e appassionante duello con Valentino Rossi, Casey è secondo.
In Germania nel giorno della disfatta di Rossi, scivolato nei primi passaggi, ottiene un quinto posto, e il vantaggio nella classifica del mondiale aumenta.
In America sulla pista di Laguna Seca è un trionfo. Casey non ha rivali, domina dal primo turno di prove e vince la gara con una superiorità imbarazzante. Nelle sue mani la Ducati GP7 è un missile.
Dopo la pausa estiva del motondiale ad agoto sulla pista a Brno Stoner ottiene un’altra affermazione, mentre Rossi solo settimo vede il mondiale sempre più distante.
Sul rinnovato circuito di Misano l’australiano fa un’altra gara in solitario e vince davanti al pubblico italiano, mentre Rossi questa volta è fermo per un guasto.
Il mondiale per la Ducati e Stoner è sempre più vicino.
Nel Gp del Portogallo Casey perde il confronto con Rossi e Pedrosa ed è terzo. La settimana dopo in Giappone sulla pista di Motegi, di proprietà della Honda, la corsa al titolo giunge al termine. Stoner è Campione del Mondo sulla Ducati Desmosedici GP7.
La gara condizionata da un asfalto umido che obbliga i piloti a cambiare moto in corsa è vinta da Loris Capirossi. Rossi attardato da problemi è solo 13.mo e il distacco in classifica sale a 86 punti… il titolo è matematicamente nelle mani di Casey che a soli 21 anni è campione nella Top Class con tre gare di anticipo rispetto alla fine della stagione e ben 297 punti.
Era dal 1998 - l'ultimo titolo di Mick Doohan nella 500 - che un pilota australiano non vinceva il titolo nella classe regina.
Data e luogo di nascita: 16 ottobre 1985 a Kurri-Kurri, Australia
Residenza: Monaco
Stato civile: sposato con Adriana
Altezza: 1,70m
Peso: 58 kg
Hobbies: ciclismo, snorkeling, videogames
Vittorie in GP: 15 (8 MotoGp; 5 250; 2 125)
Prima vittoria in GP: Valencia 2003 (125)
Primo GP: Grand Bretagna, 2001 (125)
Pole position: 10 (6 MotoGP; 2 250; 2 125)
Prima pole: Italia, 2003 (125)

2007: 1°Campione del mondo MotoGp (Ducati)
2006: 8° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda)
2005: 2° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)
2004: 5° nel Campionato del Mondo 125cc (KTM)
2003: 8° nel Campionato del Mondo 125cc (Aprilia)
2002: 12° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)
2001: 2° nel Campionato Inglese 125 (Honda)
2001: 2° nel Campionato Spagnolo 125 (Honda)
2000: Aprilia Challange UK Champion (Aprilia)
1989 – 1999: vincitore di 41 titoli dirt track e long track Australiano
Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 799cc
Potenza massima: oltre 200 cv
Velocità massima: oltre 310km/h
Trasmissione: Cambio estraibile a 6 marce, con rapporti alternativi disponibili. Frizione multidisco
a secco con dispositivo meccanico
antisaltellamento. Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli,
4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla.
Farfalle controllate dal sistema EVO TCF (Throttle Control & Feedback).
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Accensione: Magneti Marelli
Scarico: Termignoni
Telaio: Traliccio di tubi d'acciaio. Forcellone in alluminio
Sospensioni: Forcella Öhlins 42mm upside-down
ed ammortizzatore posteriore Öhlins,
con regolazione di precarico, freno idraulico in compressione ed estensione.
Pneumatici: Bridgestone, anteriore e posteriore 16.5"
Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini.
Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini.
Peso a secco: 148kg
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