Motogp
Misano: vincono Stoner, Lorenzo e Pasini
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Rossi si ritira al 5°giro e l'australiano vince in solitario, davanti alle Suzuki di Vermeulen e Hopkins. 4° Melandri, 5° Capirossi. In 250 lo spagnolo è primo davanti ad Aoyama e Barbera. Il riminese domina la 125 e conquista la 100° vittoria per l'Aprilia; secondo Talmacsi, terzo Koyama
Misano - Possiamo anche prepararci ai test precampionato, naturalmente a quello del 2008. La battuta, di un collega, fotografa alla perfezione la situazione dopo la terza vittoria consecutiva di Stoner e della Ducati che in classifica sono a quota 271, e complice lo zero incassato da Rossi che resta a 186 (rottura del motore all'inizio del quinto giro) e da Pedrosa (168), coinvolto nella caduta alla prima curva di De Puniet diventa quasi titolo mondiale.
Chi ha perso, però, non sono solo Rossi e, soprattutto, la Yamaha, ma il pubblico. Quasi 60.000, grande festa di bandiere e di colori, ma alla fine mutismo assoluto. Come a Brno la supremazia di Stoner che non ha mai avuto rivali lascia basito il pubblico che vorrebbe vedere qualcsa di più di un seppur perfetto monologo.
Pronti e via e succede quasi tutto. Stoner se ne va, da dietro arriva velocissimo Capirossi, e le due Suzuki si attaccano come un'ombra alla Ducati. Rossi è subito dietro, prende un piccolo rischio a causa delle gomme che non vanno subito in temperatura, ma fa vedere di essere pronto a lottare per il podio. Poi, nemmeno il tempo di iniziare il quinto giro (ma il problema era iniziato al terzo) e Valentino deve infilare la via dei box. Non si arrabbia e non spacca niente, tanto qualcosa è già rotto. Il pilota, senza accampare scuse pietose e giochi di parole, spiega il motivo: "Il motore si è stretto, vedremo cos'è". Ma lo ha già detto. Il colpevole è il nuovo motore a valvole pneumatiche che dopo il debutto nei test di Brno, è stato mandato al fronte, come i ragazzini schierati nelle guerre del terzo mondo. Ancora acerbo, non maturo e chiamato a un grande compito.
Un tecnico (anonimo, naturalmente) mi spiega qualcosa di interessante: probabilmente è salita la temperatura del liquido refrigerante (che nelle Moto GP è solo acqua) e il motore ha iniziato a perdere vistosamente potenza, rischiando anche di bloccarsi. Questa è un'ipotesi, ma si parla anche di qualcosa di più serio che potrebbe aver coinvolto la testata e quindi la distribuzione.
Poco cambia. La Yamaha ha fatto vedere di essere tremendamente indietro, almeno in gara. In effetti, in prova aveva chiuso in prima fila, ma il cammino di Stoner e delle Suzuki gommate Bridgestone in gara, lasciava poche speranze a Rossi. Diciamo che si poteva giocare il podio, ma nulla di più
Bene, mondiale finito, probabile festa a Motegi il 23 settembre, e Suzuki in gran spolvero. Vermeulen è secondo a 4 secondi e 8, terzo Hopkins a 16. In fila seguono poi Melandri (grande gara considerando le condizioni fisiche nelle quali ha corso) a 22 e che precede l'altra Ducati di Capirossi che, rispetto al disastro delle prove si è riscattato. Ma siamo già a distacchi biblici, al mezzo minuto e passa della moto di Checa, prima Michelin all'arrivo a ben 34 secondi e al duo Elias – West, autore di qualche bel sorpasso.
Ecco i sorpassi sono i grandi assenti di questa gara assieme allo spettacolo. Un perfetto esercizio di stile del futuro campione del mondo, senza la minima emozione.
Non è colpa di Stoner, bravo e perfetto che dedica alla Ducati la vittoria, ma della situazione che si è venuta a creare. La Honda non è una moto eccezionale e in una curva perde le due moto di punta, la Yamaha è un pianto, la Michelin non sembra aver recuperato più di tanto sulla Bridgestone.
Nessuno ne ha colpa, ma una gara così brutta non la vedevamo da tempo.
MotoGp: i risultati
1. DUCATI Casey STONER AUS 1 44'34.720
2. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 2 44'39.571
3. SUZUKI John HOPKINS USA 3 44'50.722
4. HONDA Marco MELANDRI ITA 4 44'57.457
5. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 5 44'59.507
6. HONDA Carlos CHECA SPA 6 45'09.706
7. HONDA Toni ELIAS SPA 7 45'15.616
8. KAWASAKI Anthony WEST AUS 8 45'16.494
9. YAMAHA Colin EDWARDS USA 9 45'21.866
10. HONDA Shinya NAKANO JPN 10 45'23.528
11. DUCATI Alex HOFMANN GER 11 45'24.019
12. YAMAHA Sylvain GUINTOLI FRA 12 45'43.896
13. HONDA Nicky HAYDEN USA 13 45'55.144
14. YAMAHA Makoto TAMADA JPN 14 46'08.943
15. KR212V Kurtis ROBERTS USA 15 45'14.795 a 1giro
Non classificati
DUCATI Alex BARROS BRA 24'17.361 13 giri
YAMAHA Valentino ROSSI ITA 8'58.083 a 23 giri
Non ha finito il primo giro
KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA Kawasaki Racing Team
HONDA Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team
2. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 2 44'39.571
3. SUZUKI John HOPKINS USA 3 44'50.722
4. HONDA Marco MELANDRI ITA 4 44'57.457
5. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 5 44'59.507
6. HONDA Carlos CHECA SPA 6 45'09.706
7. HONDA Toni ELIAS SPA 7 45'15.616
8. KAWASAKI Anthony WEST AUS 8 45'16.494
9. YAMAHA Colin EDWARDS USA 9 45'21.866
10. HONDA Shinya NAKANO JPN 10 45'23.528
11. DUCATI Alex HOFMANN GER 11 45'24.019
12. YAMAHA Sylvain GUINTOLI FRA 12 45'43.896
13. HONDA Nicky HAYDEN USA 13 45'55.144
14. YAMAHA Makoto TAMADA JPN 14 46'08.943
15. KR212V Kurtis ROBERTS USA 15 45'14.795 a 1giro
Non classificati
DUCATI Alex BARROS BRA 24'17.361 13 giri
YAMAHA Valentino ROSSI ITA 8'58.083 a 23 giri
Non ha finito il primo giro
KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA Kawasaki Racing Team
HONDA Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team
250: sempre Lorenzo
Misano - La sfiga dicono che abbia una mira portentosa e al Santa Monica non ha sbagliato di un micron, colpendo in pieno i cilindri della Honda di Dovizioso a sette giri dalla fine. Chiamasi grippaggio, vecchio male della moto soprattutto a due tempi: sarà per questo che la Honda ha deciso di non costruire più moto a due tempi?
Finisce così, al giro numero 19 il grande sogno di Andrea Dovizioso, andato in fuga fin dal via, perfetto in ogni momento, semplicemente bravissimo.
Ma dietro di lui, fin dal via, l'ombra rossa numero 1, Jorge Lorenzo, l'Hispanico, quello che avrà la testa un po' strana, ma che va come un missile. Lo spagnolo si è messo in scia e ha aspettato fino al giro numero 17, poi ha iniziato ad attaccare. Forte lui, forte, fortissima la sua moto. Decisamente più forte di quella di Andrea che per stare con Lorenzo ha tirato fino a far scoppiare il motore. Non c'era altra strada, nessun'altra soluzione. E il ragazzo di Forlì è stato perfetto, fino alla fine, cioè alla resa.
Gara bella e gagliarda, con le KTM in grande evidenza fino alla caduta di Kallio a fine gara che ha tolto al team arancione la gioia di un doppio podio. Le KTM vanno davvero forte dove serve accelerazione e scatto e la pista di Misano è una pista fatta così.
Il secondo posto di Aoyama è strameritato, anche perché il giapponese (record in gara) era partito dietro e ha rimontato senza mollare mai. Sul podio anche Hector Barbera che ha fatto una gara delle sue: sorpassi fatti e subiti errori e miracoli. Ma meno di Luthi, velocissimo a tratti, ma non incisivo come al solito.
Mastica amaro Alex De Angelis, solo quinto. In teoria dovrebbe essere felicissimo perché è secondo nel mondiale, ma al pilota di casa non piace sfruttare i guai altrui e la sua gara è stata tutta in difesa con una gomma davanti ko dopo pochi giri e un setting poco in linea con la psta.
Bravi e soddisfatti Shuehei Aoyama e Roberto Locatelli, sesto e settimo, rispettivamente, davanti a Bautista che se non si fosse buttato per terra era minimo da podio. E finisce con Lorenzo vestito da centurione, travestimento azzeccato a una ventina di chilometri dal Rubicone, ma lo spagnolo, anzi l'Hispanico, si gode il trionfo senza a problemi. 54 punti di vantaggio su De Angelis, uno di più per Dovizioso. Mondiale finito, palla al centro. E bravo Jorge. "Il mondiale però non è ancora matematicamente chiuso", ha dichiarato saggiamente Lorenzo che si è anche lasciato andare a dichiarazioni cavalleresche sulla vicissitudini di Dovizioso: "Lo avevo messo dietro e stavamo combattendo. A un certo punto ho visto una macchia gialla allontanarsi. Non posso dire di non essere contento per questa vittoria, ma farlo così mi ha tolto un po' di gusto".
Giornata nera per Marco Simoncelli, partito pimpante e fermato dal ko della sua moto, per Lai (stessa gara) e per Baldolini.
Finisce così, al giro numero 19 il grande sogno di Andrea Dovizioso, andato in fuga fin dal via, perfetto in ogni momento, semplicemente bravissimo.
Ma dietro di lui, fin dal via, l'ombra rossa numero 1, Jorge Lorenzo, l'Hispanico, quello che avrà la testa un po' strana, ma che va come un missile. Lo spagnolo si è messo in scia e ha aspettato fino al giro numero 17, poi ha iniziato ad attaccare. Forte lui, forte, fortissima la sua moto. Decisamente più forte di quella di Andrea che per stare con Lorenzo ha tirato fino a far scoppiare il motore. Non c'era altra strada, nessun'altra soluzione. E il ragazzo di Forlì è stato perfetto, fino alla fine, cioè alla resa.
Gara bella e gagliarda, con le KTM in grande evidenza fino alla caduta di Kallio a fine gara che ha tolto al team arancione la gioia di un doppio podio. Le KTM vanno davvero forte dove serve accelerazione e scatto e la pista di Misano è una pista fatta così.
Il secondo posto di Aoyama è strameritato, anche perché il giapponese (record in gara) era partito dietro e ha rimontato senza mollare mai. Sul podio anche Hector Barbera che ha fatto una gara delle sue: sorpassi fatti e subiti errori e miracoli. Ma meno di Luthi, velocissimo a tratti, ma non incisivo come al solito.
Mastica amaro Alex De Angelis, solo quinto. In teoria dovrebbe essere felicissimo perché è secondo nel mondiale, ma al pilota di casa non piace sfruttare i guai altrui e la sua gara è stata tutta in difesa con una gomma davanti ko dopo pochi giri e un setting poco in linea con la psta.
Bravi e soddisfatti Shuehei Aoyama e Roberto Locatelli, sesto e settimo, rispettivamente, davanti a Bautista che se non si fosse buttato per terra era minimo da podio. E finisce con Lorenzo vestito da centurione, travestimento azzeccato a una ventina di chilometri dal Rubicone, ma lo spagnolo, anzi l'Hispanico, si gode il trionfo senza a problemi. 54 punti di vantaggio su De Angelis, uno di più per Dovizioso. Mondiale finito, palla al centro. E bravo Jorge. "Il mondiale però non è ancora matematicamente chiuso", ha dichiarato saggiamente Lorenzo che si è anche lasciato andare a dichiarazioni cavalleresche sulla vicissitudini di Dovizioso: "Lo avevo messo dietro e stavamo combattendo. A un certo punto ho visto una macchia gialla allontanarsi. Non posso dire di non essere contento per questa vittoria, ma farlo così mi ha tolto un po' di gusto".
Giornata nera per Marco Simoncelli, partito pimpante e fermato dal ko della sua moto, per Lai (stessa gara) e per Baldolini.
250: i risultati
1. APRILIA Jorge LORENZO SPA 42'54.427
2. KTM Hiroshi AOYAMA JPN 42'58.005
3. APRILIA Hector BARBERA SPA 43'01.468
4. APRILIA Thomas LUTHI SWI 43'01.640
5. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 43'02.091
6. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 43'30.661
7. GILERA Roberto LOCATELLI ITA 43'31.345
8. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 43'31.363
9. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 43'31.569
10. HONDA Julian SIMON SPA 43'34.720
11. APRILIA Jules CLUZEL FRA 43'46.147
12. APRILIA Aleix ESPARGARO SPA 43'51.047
13. HONDA Ratthapark WILAIROT THA 43'54.487
14. APRILIA Karel ABRAHAM CZE 43'55.927
15. HONDA Eugene LAVERTY IRL 44'04.377
16. APRILIA Efren VAZQUEZ SPA 44'04.486
17. APRILIA Imre TOTH HUN 44'12.292 1 giro
18. APRILIA Omar MENGHI ITA 44'18.042 1 giro
Non classificati
KTM Mika KALLIO FIN 38'58.422 148.007 3 giri
APRILIA Alex BALDOLINI ITA 32'19.735 147.397 7 giri
HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 34'37.748 137.606 7 giri
APRILIA Dan LINFOOT GBR 29'32.056 144.361 9 giri
APRILIA Dirk HEIDOLF GER 22'08.348 147.268 13 giri
APRILIA Fabrizio LAI ITA 7'19.685 136.898 22 giri
GILERA Marco SIMONCELLI ITA 5'34.595 134.921 23 giri
2. KTM Hiroshi AOYAMA JPN 42'58.005
3. APRILIA Hector BARBERA SPA 43'01.468
4. APRILIA Thomas LUTHI SWI 43'01.640
5. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 43'02.091
6. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 43'30.661
7. GILERA Roberto LOCATELLI ITA 43'31.345
8. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 43'31.363
9. HONDA Yuki TAKAHASHI JPN 43'31.569
10. HONDA Julian SIMON SPA 43'34.720
11. APRILIA Jules CLUZEL FRA 43'46.147
12. APRILIA Aleix ESPARGARO SPA 43'51.047
13. HONDA Ratthapark WILAIROT THA 43'54.487
14. APRILIA Karel ABRAHAM CZE 43'55.927
15. HONDA Eugene LAVERTY IRL 44'04.377
16. APRILIA Efren VAZQUEZ SPA 44'04.486
17. APRILIA Imre TOTH HUN 44'12.292 1 giro
18. APRILIA Omar MENGHI ITA 44'18.042 1 giro
Non classificati
KTM Mika KALLIO FIN 38'58.422 148.007 3 giri
APRILIA Alex BALDOLINI ITA 32'19.735 147.397 7 giri
HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 34'37.748 137.606 7 giri
APRILIA Dan LINFOOT GBR 29'32.056 144.361 9 giri
APRILIA Dirk HEIDOLF GER 22'08.348 147.268 13 giri
APRILIA Fabrizio LAI ITA 7'19.685 136.898 22 giri
GILERA Marco SIMONCELLI ITA 5'34.595 134.921 23 giri
125: Pasini vince in casa
Misano - Si fa così: si va via alla partenza e si saluta il gruppo, anche perché quando si sta troppo vicini a si va forte si rischia troppo. Mattia Pasini vince come ha sempre fatto capire, la gara di casa da dominatore, senza bisogno di aiuti e spinte. Così ha fatto e si alza sul traguardo a prendere l'applauso del suo pubblico e va a quota 111, un numero che alla fine dei conti ha la sua importanza.
E' una gara importante questa, "Specialissima e perfetta", la definisce nelle interviste, la centesima nella 125 per l'Aprilia, la settima nella carriera di questo ragazzo, nato a Riccione ventidue anni fa e da quattro nel motomondiale.
A metà gara Pasini saluta tutti e se ne va, facendo vedere una superiorità devastante. Dietro è lotta ai ferri corti tra Corsi, Talmacsi, Faubel e Pesek. Più indietro Gadea e Koyama, poi il vuoto.
A fine gara si scatena il colpo di scena. Prima Pesek butta nel mare una giornata da podio con una scivolata in uscita di curva. Gomme alla frutta, ma il ceco, poleman della gara, dimostra una volta di più che il controllo non è la sua specialità, poi il patatrak.
Nella lotta per il podio Corsi si infila in una curva in netto vantaggio, mentre alle sue spalle Talmacsi e Faubel, teorici compagni di squadra ma in lotta per il mondiale pasticciano un po'. L'ungherese conquista la corda e lo spagnolo resta centrale, a velocità assolutamente superiore a quella della curva. E centra clamorosamente l'incolpevole Corsi che si ritrova a terra.
In un colpo la classifica ha un rivolgimento e così Talmacsi è leader a quota 189, Faubel alla fine 17° resta a 179, mentre al terzo posto (grazie al podio di Misano) c'è Koyama con la KTM a 145. Pesek resta a 129, Corsi a 119 e Pasini a 111… Lo ha sempre detto il romagnolo: "Se da qui alla fine le vinco tutte…". E ci sta provando Mattia, poche storie.
Giù dal podio Gadea davanti a Espargaro, uno dei più brillanti giovani usciti dalla scuola spagnola poi Krummenacher, Bradl, Smith.
De Rosa è nono, Iannone 14esimo. Fine delle trasmissioni in Italia, ma almeno c'è qualcosa di buono che si sta muovendo: Lamborghini, proveniente da Junior GP chiude dopo una gara positiva e lo stesso fa Federico Biaggi, nipote di Max che ha corso con l'artigianale Friba. Moto lontanamente derivata da un'Aprilia e realizzata a Dicomano, passo del Muraglione, terra di motori.
E' una gara importante questa, "Specialissima e perfetta", la definisce nelle interviste, la centesima nella 125 per l'Aprilia, la settima nella carriera di questo ragazzo, nato a Riccione ventidue anni fa e da quattro nel motomondiale.
A metà gara Pasini saluta tutti e se ne va, facendo vedere una superiorità devastante. Dietro è lotta ai ferri corti tra Corsi, Talmacsi, Faubel e Pesek. Più indietro Gadea e Koyama, poi il vuoto.
A fine gara si scatena il colpo di scena. Prima Pesek butta nel mare una giornata da podio con una scivolata in uscita di curva. Gomme alla frutta, ma il ceco, poleman della gara, dimostra una volta di più che il controllo non è la sua specialità, poi il patatrak.
Nella lotta per il podio Corsi si infila in una curva in netto vantaggio, mentre alle sue spalle Talmacsi e Faubel, teorici compagni di squadra ma in lotta per il mondiale pasticciano un po'. L'ungherese conquista la corda e lo spagnolo resta centrale, a velocità assolutamente superiore a quella della curva. E centra clamorosamente l'incolpevole Corsi che si ritrova a terra.
In un colpo la classifica ha un rivolgimento e così Talmacsi è leader a quota 189, Faubel alla fine 17° resta a 179, mentre al terzo posto (grazie al podio di Misano) c'è Koyama con la KTM a 145. Pesek resta a 129, Corsi a 119 e Pasini a 111… Lo ha sempre detto il romagnolo: "Se da qui alla fine le vinco tutte…". E ci sta provando Mattia, poche storie.
Giù dal podio Gadea davanti a Espargaro, uno dei più brillanti giovani usciti dalla scuola spagnola poi Krummenacher, Bradl, Smith.
De Rosa è nono, Iannone 14esimo. Fine delle trasmissioni in Italia, ma almeno c'è qualcosa di buono che si sta muovendo: Lamborghini, proveniente da Junior GP chiude dopo una gara positiva e lo stesso fa Federico Biaggi, nipote di Max che ha corso con l'artigianale Friba. Moto lontanamente derivata da un'Aprilia e realizzata a Dicomano, passo del Muraglione, terra di motori.
125: i risultati
1. APRILIA Mattia PASINI ITA 39'47.944
2. APRILIA Gabor TALMACSI HUN 39'52.718
3. KTM Tomoyoshi KOYAMA JPN 39'56.520
4. APRILIA Sergio GADEA SPA 40'03.763
5. APRILIA Pol ESPARGARO SPA 40'11.916
6. KTM Randy KRUMMENACHE SWI 40'13.103
7. APRILIA Stefan BRADL GER 40'13.335
8. HONDA Bradley SMITH GBR 40'13.457
9. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 9 40'13.938
10. DERBI Michael RANSEDER AUT 10 40'14.183
11. HONDA Esteve RABAT SPA 11 40'14.637
12. APRILIA Joan OLIVE SPA 12 40'14.916
13. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 13 40'15.437
14. APRILIA Andrea IANNONE ITA 14 40'20.838
15. APRILIA Sandro CORTESE GER 15 40'27.249
16. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 16 40'27.979
17. APRILIA Hector FAUBEL SPA 17 40'28.069
18. DERBI Nicolas TEROL SPA 18 40'28.101
19. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 19 40'36.235
20. DERBI Lukas PESEK CZE 20 40'37.565
21. HONDA Alexis MASBOU FRA 21 40'38.440
22. APRILIA Simone SANCIONI ITA 22 40'45.463
23. APRILIA Dominique AEGERTER SWI 23 40'45.610
24. APRILIA Ferruccio LAMBORGHINI ITA 24 40'47.624
25. APRILIA Roberto LACALENDOLA ITA 25 40'53.053
26. KTM Steve BONSEY USA 26 40'53.220
27. HONDA Joey LITJENS NED 27 40'56.701
28. APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 28 40'58.339
29. DERBI Robert MURESAN ROU 29 41'06.516
30. HONDA Daniel WEBB GBR 30 41'08.907
31. APRILIA Hugo VAN DEN BERG NED 31 41'09.620
32. FRIBA Federico BIAGGI ITA 32 41'42.172
Non classificati
24 APRILIA Simone CORSI ITA 36'23.773 144.707 2 giri
27 APRILIA Stefano BIANCO ITA 28'39.577 140.015 7 giri
13 HONDA Dino LOMBARDI ITA 20'01.558 137.761 12 giri
22 APRILIA Pablo NIETO SPA 16'23.858 137.654 14 giri
Non ha conncluso il primo giro
15 APRILIA Federico SANDI ITA Skilled Racing Team
2. APRILIA Gabor TALMACSI HUN 39'52.718
3. KTM Tomoyoshi KOYAMA JPN 39'56.520
4. APRILIA Sergio GADEA SPA 40'03.763
5. APRILIA Pol ESPARGARO SPA 40'11.916
6. KTM Randy KRUMMENACHE SWI 40'13.103
7. APRILIA Stefan BRADL GER 40'13.335
8. HONDA Bradley SMITH GBR 40'13.457
9. APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 9 40'13.938
10. DERBI Michael RANSEDER AUT 10 40'14.183
11. HONDA Esteve RABAT SPA 11 40'14.637
12. APRILIA Joan OLIVE SPA 12 40'14.916
13. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 13 40'15.437
14. APRILIA Andrea IANNONE ITA 14 40'20.838
15. APRILIA Sandro CORTESE GER 15 40'27.249
16. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 16 40'27.979
17. APRILIA Hector FAUBEL SPA 17 40'28.069
18. DERBI Nicolas TEROL SPA 18 40'28.101
19. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 19 40'36.235
20. DERBI Lukas PESEK CZE 20 40'37.565
21. HONDA Alexis MASBOU FRA 21 40'38.440
22. APRILIA Simone SANCIONI ITA 22 40'45.463
23. APRILIA Dominique AEGERTER SWI 23 40'45.610
24. APRILIA Ferruccio LAMBORGHINI ITA 24 40'47.624
25. APRILIA Roberto LACALENDOLA ITA 25 40'53.053
26. KTM Steve BONSEY USA 26 40'53.220
27. HONDA Joey LITJENS NED 27 40'56.701
28. APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 28 40'58.339
29. DERBI Robert MURESAN ROU 29 41'06.516
30. HONDA Daniel WEBB GBR 30 41'08.907
31. APRILIA Hugo VAN DEN BERG NED 31 41'09.620
32. FRIBA Federico BIAGGI ITA 32 41'42.172
Non classificati
24 APRILIA Simone CORSI ITA 36'23.773 144.707 2 giri
27 APRILIA Stefano BIANCO ITA 28'39.577 140.015 7 giri
13 HONDA Dino LOMBARDI ITA 20'01.558 137.761 12 giri
22 APRILIA Pablo NIETO SPA 16'23.858 137.654 14 giri
Non ha conncluso il primo giro
15 APRILIA Federico SANDI ITA Skilled Racing Team
Gallery: la domenica di Misano