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Pasini: 'Adesso volto pagina'

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Il pilota Aprilia si lascia alle spalle una stagione sfortunata e caratterizzata da scarso feeling nel box. L'obiettivo ora è il titolo con il nuovo team. Ma non chiedetegli di Bautista…

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Miglior italiano della 125, quarto a fine campionato, Mattia Pasini () è senza dubbio il nostro pilota più competitivo della ottavo di litro, eppure la stagione non lo ha soddisfatto molto.
- Ma come, non sei contento di essere il miglior italiano?
"Certo che lo sono, però si poteva fare meglio. A mio avviso è stata decisamente più interessante la fine del 2006 di tutto l'anno.
..".
- Come sarebbe a dire?
"Adesso mi sto preparando per andare in vacanza. Parto per la montagna a Madonna di Campiglio dove mi aspettano almeno dieci giorni di snow board e di relax. Ne ho bisogno perché è stata una stagione stressante. Anche alla fine per la definizione della nuova squadra".
- Come ti sei accasato?
"Con il team SSM e con un organico di gente brava, appassionata e di fiducia. Con me il capotecnico Mario Martini, il team manager Roger Marcaccini (che è anche il manager del pilota di Riccione) e David, il capomeccanico che avevo anche nella stagione 2005. Insomma sono circondato da persone che mi trasmettono fiducia e questo è stato l'aspetto che forse è mancato nel 2006".
- Correrai con la nuova Aprilia RSA, quella con il disco rotante superiore?
"Si, e questa è decisamente un'ottima notizia, credo che l'avranno solo Hector Faubel e Sergio Gadea, almeno ad inizio stagione".
- E con quali sponsor?
"Stiamo lavorando, anzi, i lavori sono in corso.” (In realtà la squadra è iscritta con i colori della Toshiba ndr).
- Alvaro Bautista è andato in 250, quindi il parco rivali ha perso il suo bomber: chi ti fa paura adesso?
"Difficile dirlo ora, sarà una stagione molto dura, questa è l'unica certezza. Tra i tanti scelgo Gabor Talmacsi che viene da un anno difficile, ma che ha forti motivazioni".
- Anche tu vieni da una stagione difficile, almeno a livello di risultati... recriminazioni?
"Vero, recrimino soprattutto sui miei errori, sul fatto che a un certo punto abbiamo perso la retta via e ci siamo fatti prendere dal nervosismo. Sono stato un po' debole psicologicamente e mi sono fatto condizionare da tante cose. Bene, adesso si volta pagina e spero che il prossimo anno parleremo non di questi aspetti, ma con i fatti".
-Hai visto le nuove liste ci sono meno italiani in 125?
"Credo sia un bene, perché quando prendi quattro secondi al giro e fai confusione durante le prove, vuol dire che non sei da mondiale. Siamo al top e bisogna meritare questo posto, altrimenti è meglio fare dell'altro".
- Ma torniamo ad Alvaro Bautista, era davvero così forte, al punto da distruggere tutti i rivali? "Secondo me lo è diventato con la stagione che gli hanno fatto fare (chiaro il riferimento ad una moto superiore affidata allo spagnolo), però lui è molto bravo ed è anche un ottimo ragazzo. A inizio stagione era al nostro livello e parlo di chi lottava per la vittoria, poi gli è venuta una specie di invincibilità mentale ed ha fatto un salto in avanti".
-Ed è saltato in 250: ci volevi andare anche tu, vero?
"Dopo la posizione delle ultime stagioni, visto il mio peso e la statura, volevo cambiare aria e salire in 250, ma non c'erano le condizioni per farlo ad un livello decoroso. Per fortuna resto in 125 nella miglior situazione possibile, anche a livello di moto".
-Già, la nuova Aprilia, che nelle mani di Bautista ha fatto vedere una grande superiorità a fine stagione, com'è?
"Non so, non l'ho ancora provata e mi prudono le mani dalla voglia, purtroppo fino al 20 gennaio dovrò pazientare, poi farò il primo test a Jerez".
- E le altre moto come ti sembrano?
"Guardandole in pista, vedo che la KTM va molto forte e lavora tanto e poi ha preso Koyama che è veloce e molto piccolo, mi ricorda un po' Max Sabbatani. La Honda mi sembra più indietro".
- A chi fai gli auguri?
"Agli appassionati, ai piloti non si può dire, porta male".
Come dire "buona pesca" a un pescatore...
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