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Eterni ritorni: Checa in Ducati?
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Sfumata la trattativa con Melandri che resta con Gresini su una Honda gommata Bridgestone, a Borgo Panigale si ripensa al 'vecchio' Carlos, possibile alternativa a Gibernau, tentato però da Kawasaki
“Carlos è quello che ha il miglior rapporto qualità-prezzo”, dicono più o meno così alla Ducati di il pilota spagnolo, praticamente già al team D’Antin e pronto, naturalmente alla chiamata in Ducati, ufficiale, però.
Se si fanno questi discorsi significa che, a parte clamorosi colpi di scena, il matrimonio tra Melandri e la Ducati è finito prima di iniziare. Fausto, Gresini, che ha pareggiato l’offerta della squadra italiana, esercitando il suo diritto di prelazione, resta quindi “padrone” di Melandri anche nella prossima stagione.
Se si fanno questi discorsi significa che, a parte clamorosi colpi di scena, il matrimonio tra Melandri e la Ducati è finito prima di iniziare. Fausto, Gresini, che ha pareggiato l’offerta della squadra italiana, esercitando il suo diritto di prelazione, resta quindi “padrone” di Melandri anche nella prossima stagione.
Certo, il quadro non è ancora del chiaro, ma questo tassello lo possiamo mettere a posto, quasi al 100%. In ogni caso, come una coperta corta, questa situazione innesca una serie di reazioni, decisamente interessanti.
Ad esempio chi sarà al fianco di Melandri sulla Honda 800 del team Gresini, quasi certamente gommata Bridgestone? Difficile che resti Elias, fuori dall’ombrello protettivo della Fortuna “che se ne va, ed è un altro importante sponsor che molla…), quindi spazio ai giovani soprattutto Dovizioso e De Angelis, ma per ora i segnali non sono incoraggianti. Quindi ci potrebbe essere un chance per Tamada, pur sempre pilota ferratissimo sulle Honda e grande amante delle Bridgestone, o per un pilota HRC, possibilmente giapponese, visto che il boss dell’HRC Suguro Kanazawa non ha mai nascosto che in Moto GP di deve essere spazio per un pilota nipponico.
E sulla Ducati, al fianco di Capirossi chi sale, visto che la “belle histoire” di Melandri è finita?
Le opzioni per Ducati erano Melandri, Hayden o Gibernau e, visto che i primi due non sono più disponibili, resta solo Sete, reduce da un anno ben pagato ma avaro di risultati. Ma lo spagnolo ha avuto un contatto con la Kawasaki, quindi è possibile arrivare a Valencia con un posto importante ancora scoperto. E poi, perché a Sete è stata fatta provare la nuova 800 Ducati, sapendo che non aveva ancora firmato? Si rischia di avere un pilota “che sa” in un’altra squadra, cosa che la Honda ha sempre evitato accuratamente, visto che ai test di Motegi non c’era – e manco come spettatore - neanche meccanico che non fosse stato riconfermato dal team HRC.
E così si profila il ritorno di Carlos Checa, ottimo secondo pilota e già “pratico” di Ducati. Ma lo spagnolo costituisce la grande risorsa del suo attuale team Tech3 per continuare l’attività, mentre dalla Spagna tutti danno per avvenuta la conferma di Carlos con D’Antin.
Quindi ancora due team in crisi e la griglia che rischia di diventare ancora più povera, con squadre (Cecchinello, D’Antin, Poncharal) in difficoltà che, come solito, chiederanno aiuto a Ezpeleta e alla Dorna.
Fortunatamente da domenica 15 ottobre si corre sul serio e speriamo che il rombo dei motori schiarisca un po’ le idee.
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