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Ducati: sei milioni di euro per Melandri!

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Tre all’anno per un contratto biennale: è questa l’offerta ricevuta dal pilota italiano che mette in serie difficoltà l’attuale team manager Gresini: ha la prelazione ma non la possibilità di rilanciare…

Marco Melandri  (nella foto)
L'offerta è di circa tre milioni di euro l'anno per il prossimo biennio ed è stata presentata adalla Ducati a Phillip Island. Si apre così un interessante scenario che da un lato esalta i colori italiani (due top rider italiani in sella alla Ducati) ma dall'altro getta in una situazione molto complicata un top team come quello di Fausto Gresini.
La squadra Honda ha un diritto di prelazione sul pilota che può esercitare da qui alla fine di settembre e che gli permetterebbe di restare in possesso del cartellino del pilota, naturalmente a parità di offerta.
Ma la cifra è troppo alta e per Gresini che non ha un grosso sponsor in grado di pagargli i costi di Melandri è molto arrabbiato. "Con Gibernau fecero lievitare l'ingaggio due anni fa, lo scorso anno me lo portarono via e adesso Melandri...". Come a dire: a Fausto non piace l'idea che la Ducati venga sempre a rifornirsi di piloti a casa propria.
L'arrivo, molto probabile, di Melandri alla Ducati rilancia l'idea che ha sempre avuto la Casa italiana: due top rider e non una prima e una seconda guida. Certo, la situazione dell'azienda non è florida, c'è la cassa integrazione e una scelta di avere due piloti molto pagati potrebbe anche non piacere, ma nelle corse si guarda solo al risultato, magari mettendo in difficoltà una squadra.
A Gresini potrebbe arrivare l'aiuto dell'HRC sotto forma di sconti sul materiale e di una seconda guida pagata, magari un giapponese come Hiroshi Aoyama. Resta da dire che Melandri non ha dimostrato grande riconoscenza al team che lo ha rilanciato quando era in difficoltà (praticamente a piedi) al termine della stagione 2004 con la Yamaha, ma anche per questo sentimento nella Moto GP non c'è più molto spazio.
Un'altra indiscrezione riguarda una possibile manovra che vedrebbe l'offerta fatta a Gresini di avere il secondo team Ducati (quasi una compensazione...) tagliando fuori D'Antin. Insomma, manovre da fine stagione e senza badare troppo al cuore. Che negli affari si usa poco. Ora resta una prova della verità: ai test dopo gara di Motegi, Gibernau guiderà la Ducati 800? Se non lo farà sarà il segnale vero che tra lui e la Ducati tutto è finito (come capita sempre alle seconde guide Ducati che vengono licenziate a fine anno) e che sarà il tempo di Melandri sulla D16 07. Per Sete ci potrebbe essere un futuro alla Kawasaki.
Marco Melandri  (nella foto)
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