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Il motomondiale senza soste si sposta velocemente a Phillip Island e se nella MotoGp si annuncia un altro duello tra Rossi Capirossi, nella 250 occhi puntati sulla sfida tra Lorenzo e Dovizioso. Più prevedibile la 125 con Bautista pronto a vincere il tit
Rossi vinse la gara inseguito da Hayden
Ecco, tutto il paddock sparpagliato tra Malesia, Thailandia, Singapore, Australia, una diaspora alla ricerca delle ultime ore di relax prima della prossima battaglia, a Phillip Island, domenica 10 settembre.
Se la pista di Sepang ha fatto vedere una grande battaglia, Phillip Island può dare ancora di più.
Il mattino dopo la corsa si è visto un Loris Capirossi far colazione con famiglia e meccanici, Nicky Hayden uscito dall'ascensore dell'hotel Pan Pacific con bicicletta da corsa pieghevole e casco in testa pronto ad allenarsi, Marco Melandri a sentire le ultime novità dal suo manager Vergani (Ducati molto vicina, pare), Valentino Rossi a letto a dormire senza sveglie puntate e cellulari accesi. Caratteri diversi che vengono fuori anche nel tempo libero, situazioni distanti ma domenica ci si ritrova tutti in pista.
In Malesia fa un bel caldo, in Australia un freddo pazzesco, più del solito, quindi sotto i 10 gradi, sarà un bello shock! Ma si va, titoli da assegnare tre, uno quasi sicuro per Alvaro Bautista, uno più difficile per Jorge Lorenzo, uno, quello più importante della Moto Gp tutto da giocare.
Iniziamo da questo, l'ultimo della serie 990 e prima della svolta a 800.
Prima però una bella notizia: la Ducati a Motegi porterà la sua nuova GP7 per farla girare il lunedì dopo la gara assieme alle Honda, alla Suzuki e alla Yamaha. Non ci sarà la Kawasaki perché al banco il nuovo motore rompe oltre i 18.000 giri e dovrebbe farne mille di più!
Ci si aspetta anche la firma del contratto di Hayden con la Honda e a questo punto di affari clamorosi se ne vedono pochi.
Shinya Nakano piace a Fausto Gresini, Makoto Tamada a D'Antin, ma stiamo parlando di seconde scelte. Quelli "buoni", Melandri a parte, si sono già accasati o stanno per farlo. Quindi via, in Australia.
Ecco, tutto il paddock sparpagliato tra Malesia, Thailandia, Singapore, Australia, una diaspora alla ricerca delle ultime ore di relax prima della prossima battaglia, a Phillip Island, domenica 10 settembre.
Se la pista di Sepang ha fatto vedere una grande battaglia, Phillip Island può dare ancora di più.
Il mattino dopo la corsa si è visto un Loris Capirossi far colazione con famiglia e meccanici, Nicky Hayden uscito dall'ascensore dell'hotel Pan Pacific con bicicletta da corsa pieghevole e casco in testa pronto ad allenarsi, Marco Melandri a sentire le ultime novità dal suo manager Vergani (Ducati molto vicina, pare), Valentino Rossi a letto a dormire senza sveglie puntate e cellulari accesi. Caratteri diversi che vengono fuori anche nel tempo libero, situazioni distanti ma domenica ci si ritrova tutti in pista.
In Malesia fa un bel caldo, in Australia un freddo pazzesco, più del solito, quindi sotto i 10 gradi, sarà un bello shock! Ma si va, titoli da assegnare tre, uno quasi sicuro per Alvaro Bautista, uno più difficile per Jorge Lorenzo, uno, quello più importante della Moto Gp tutto da giocare.
Iniziamo da questo, l'ultimo della serie 990 e prima della svolta a 800.
Prima però una bella notizia: la Ducati a Motegi porterà la sua nuova GP7 per farla girare il lunedì dopo la gara assieme alle Honda, alla Suzuki e alla Yamaha. Non ci sarà la Kawasaki perché al banco il nuovo motore rompe oltre i 18.000 giri e dovrebbe farne mille di più!
Ci si aspetta anche la firma del contratto di Hayden con la Honda e a questo punto di affari clamorosi se ne vedono pochi.
Shinya Nakano piace a Fausto Gresini, Makoto Tamada a D'Antin, ma stiamo parlando di seconde scelte. Quelli "buoni", Melandri a parte, si sono già accasati o stanno per farlo. Quindi via, in Australia.
MotoGp: Hayden in pericolo
Nicky Hayden a 214 si trova una pista che gli piace, ma la sua situazione è in pericolo.
Dietro, a 192, cioè a uno sputo c'è Dani Pedrosa, l'uomo che ha corso con un ginocchio KO e che usava uno sgabello per scendere dalla moto. E che gli è stato davanti.
Per Nicky la Malesia è stata una sconfitta, interna, per colpa di Pedrosa, ed esterna, a causa della gara di un altro pianeta di Rossi e Capirossi.
Valentino dopo quella vittoria strepitosa è a 188, quindi a 26 punti dall'americano, una distanza praticabile per Valentino che come lo squalo ha fiutato l'odore del sangue e sta per attaccare.
Rossi a Phillip Island fa paura per quanto va forte, quindi giornata tutta vedere.
In Australia ci sarà da vedere ancora la Ducati che a Sepang ha perso di un soffio, ma che ha Capirossi in gran spolvero pronto a giocare per la vittoria.
Non crediamo che Loris abbia molte speranze per il titolo, ma, non si sa mai, 171 punti possono essere un buon trampolino per provare l'assalto finale, anche perché la Ducati ha provato e sta provando a Valencia e Estoril, in vista dell'attacco finale. E la rossa con le gomme a posto è una moto con la M maiuscola. Da tenere sotto controllo anche Sete Gibernau che vuole dimostrare di essere ancora un pilota di serie A ed è rientrato in forma.
Motivazioni extra per gli australiani Casey Stoner (uno che cerca la squadra per il prossimo anno) e Chris Vermeulen che a Phillip Island è cresciuto e, per una volta, potrà correre alla pari su una pista nota.
Da non dimenticare che la Suzuki si presenta con particolari evoluzione di motore che hanno convinto Hopkins a Sepang.
Melandri spera di trovare una Honda a posto, cosa che non gli capita sempre a sentire le sue dichiarazioni.
Insomma pronostico difficile due favoriti ci sono, gli stessi di Sepang, Rossi e Capirossi, i più in palla del circo della Moto Gp. Gli artisti dell'accademia italiana.
Dietro, a 192, cioè a uno sputo c'è Dani Pedrosa, l'uomo che ha corso con un ginocchio KO e che usava uno sgabello per scendere dalla moto. E che gli è stato davanti.
Per Nicky la Malesia è stata una sconfitta, interna, per colpa di Pedrosa, ed esterna, a causa della gara di un altro pianeta di Rossi e Capirossi.
Valentino dopo quella vittoria strepitosa è a 188, quindi a 26 punti dall'americano, una distanza praticabile per Valentino che come lo squalo ha fiutato l'odore del sangue e sta per attaccare.
Rossi a Phillip Island fa paura per quanto va forte, quindi giornata tutta vedere.
In Australia ci sarà da vedere ancora la Ducati che a Sepang ha perso di un soffio, ma che ha Capirossi in gran spolvero pronto a giocare per la vittoria.
Non crediamo che Loris abbia molte speranze per il titolo, ma, non si sa mai, 171 punti possono essere un buon trampolino per provare l'assalto finale, anche perché la Ducati ha provato e sta provando a Valencia e Estoril, in vista dell'attacco finale. E la rossa con le gomme a posto è una moto con la M maiuscola. Da tenere sotto controllo anche Sete Gibernau che vuole dimostrare di essere ancora un pilota di serie A ed è rientrato in forma.
Motivazioni extra per gli australiani Casey Stoner (uno che cerca la squadra per il prossimo anno) e Chris Vermeulen che a Phillip Island è cresciuto e, per una volta, potrà correre alla pari su una pista nota.
Da non dimenticare che la Suzuki si presenta con particolari evoluzione di motore che hanno convinto Hopkins a Sepang.
Melandri spera di trovare una Honda a posto, cosa che non gli capita sempre a sentire le sue dichiarazioni.
Insomma pronostico difficile due favoriti ci sono, gli stessi di Sepang, Rossi e Capirossi, i più in palla del circo della Moto Gp. Gli artisti dell'accademia italiana.
250: Dovizioso all'attaco di Lorenzo
Jorge Lorenzo () allunga il passo e va a 224 punti, 12 in più di un arrabbiatissimo Andrea Dovizioso che è secondo, come a Sepang. L'impresa dell'italiano, sempre bravissimo anche se la sua Honda non vale le Aprilia, non è facile, ma la regolarità di Dovizioso, sempre a punti (e quasi sempre a podio, salvo due occasioni) giocano dalla sua parte.
In compenso Lorenzo ha vinto cinque delle ultime sette gare: un ruolino di marcia da far paura. Terza piazza per Alex De Angelis (nella foto sotto) a 147 che sembra vicino alla riconferma in Aprilia anche per la prossima stagione dopo i “rumors” sul suo possibile passaggio in Moto Gp.
Alex a Sepang ha dato una bella mano a Lorenzo impegnando in duello Dovizioso e questo fa capire che si sta comportando da vero pilota Aprilia, dando una mano al pilota della Casa messo meglio in classifica.
Bello il duello tra Yuki Takahashi e Roberto Locatelli, rispettivamente a quota 138 e 132, per la quarta piazza, con il giapponese ancora frenato dall'incidente estivo e il Loca autore di un bellissima stagione e miglior privato del lotto.
Hiroshi Aoyama scivola in sesta piazza a causa di una rottura della sua KTM, moto competitiva ma un po' fragile. Un altro che si deve svegliare è barbera, partito tra i favoriti della stagione, ma che non ha raccolto molto.
Tra i nostri Marco Simoncelli deve fare un buon risultato, visto che per ora la sua stagione non ha avuto molti acuti, stesso discorso per Manuel Poggiali.
Andrea Ballerini, che qui vinse una storica gara in 125 sogna la pioggia, mentre Espargaro ha già firmato per il team Wurth anche per la prossima stagione.
Pronostico difficile a causa delle previsioni meteo che possono condizionare i piloti soprattutto se la temperatura sarà bassa.
Ma Lorenzo e Dovizioso sul podio ci sono quasi fissi: loro hanno un titolo da giocarsi.
In compenso Lorenzo ha vinto cinque delle ultime sette gare: un ruolino di marcia da far paura. Terza piazza per Alex De Angelis (nella foto sotto) a 147 che sembra vicino alla riconferma in Aprilia anche per la prossima stagione dopo i “rumors” sul suo possibile passaggio in Moto Gp.
Alex a Sepang ha dato una bella mano a Lorenzo impegnando in duello Dovizioso e questo fa capire che si sta comportando da vero pilota Aprilia, dando una mano al pilota della Casa messo meglio in classifica.
Bello il duello tra Yuki Takahashi e Roberto Locatelli, rispettivamente a quota 138 e 132, per la quarta piazza, con il giapponese ancora frenato dall'incidente estivo e il Loca autore di un bellissima stagione e miglior privato del lotto.
Hiroshi Aoyama scivola in sesta piazza a causa di una rottura della sua KTM, moto competitiva ma un po' fragile. Un altro che si deve svegliare è barbera, partito tra i favoriti della stagione, ma che non ha raccolto molto.
Tra i nostri Marco Simoncelli deve fare un buon risultato, visto che per ora la sua stagione non ha avuto molti acuti, stesso discorso per Manuel Poggiali.
Andrea Ballerini, che qui vinse una storica gara in 125 sogna la pioggia, mentre Espargaro ha già firmato per il team Wurth anche per la prossima stagione.
Pronostico difficile a causa delle previsioni meteo che possono condizionare i piloti soprattutto se la temperatura sarà bassa.
Ma Lorenzo e Dovizioso sul podio ci sono quasi fissi: loro hanno un titolo da giocarsi.
125: Bautista è pronto al titolo
E' prevista la solita gara del leader Alvaro Bautista (255): forte sin dalle prove e spietato in gara.
Oramai solo Mika Kallio ha remote speranze di infastidirlo con i suoi 181 punti, ma il finlandese della KTM sa che quando tutto gira per il verso giusto, il suo rivale è più forte.
Terza piazza da difendere per Mattia Pasini (che spinge per salire di categoria il prossimo anno, proprio come Mika e Alvaro) con i suoi 156 punti e un sogno: vincere qualcosa da qui a fine stagione, obiettivo vitale per convincere i team per la prossima stagione.
Dietro c'è il mucchio dal quale potrebbe uscire un outsider tipo Faubel o Gadea, ma anche la voglia di ritornare competitivo di Pesek o la grinta di Talmacsi (quello che prenderà il posto di Bautista sulla Aprilia del team Aspar).
Per i nostri piloti, invece, un obbligo: fare bella figura, quella che non si è fatta a Sepang.
Oramai solo Mika Kallio ha remote speranze di infastidirlo con i suoi 181 punti, ma il finlandese della KTM sa che quando tutto gira per il verso giusto, il suo rivale è più forte.
Terza piazza da difendere per Mattia Pasini (che spinge per salire di categoria il prossimo anno, proprio come Mika e Alvaro) con i suoi 156 punti e un sogno: vincere qualcosa da qui a fine stagione, obiettivo vitale per convincere i team per la prossima stagione.
Dietro c'è il mucchio dal quale potrebbe uscire un outsider tipo Faubel o Gadea, ma anche la voglia di ritornare competitivo di Pesek o la grinta di Talmacsi (quello che prenderà il posto di Bautista sulla Aprilia del team Aspar).
Per i nostri piloti, invece, un obbligo: fare bella figura, quella che non si è fatta a Sepang.
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