Motogp
Donington: il circuito
Il tracciato di inglese è caratterizzato da molti tratti in contro-pendenza e da una serie di curve velocissime che mettono molto alla prova l’abilità dei piloti
Il circuito di Donington Park fu costruito nel 1931 per ospitare varie gare motociclistiche e chiuso durante la Seconda Guerra Mondiale.
Lasciato all’abbandono per diversi anni, fu poi recuperato nel 1971 da Tom Wheatcroft, un imprenditore locale appassionato di motori. Il circuito fu riaperto nel 1997 dopo un importante finanziamento ed è sempre rimasto uno dei migliori in Inghilterra. E’ situato nella verde campagna di Leicestershire, nel Midland inglese e nelle vicinanze di Castle Donington. Il suo anfiteatro naturale favorisce molto la visione agli spettatori.
Il circuito è piuttosto veloce ed il suo tracciato mette molto alla prova l’abilità dei piloti, con zone come la famosa ed impressionante discesa e con varie curve veloci che obbligano a frenate ed accelerazioni molto brusche. La caratteristica contro-pendenza della maggior parte della pista è uno dei fattori principali in gioco nel GP inglese, dato che tende a caricare molto la ruota anteriore, facendo della destra-sinista-destra della “Craner Curve” una sezione che toglie il respiro come una corsa nella montagne russe. Questa sequenza di curve è una delle più veloci del mondo e, secondo il telemetrista di Valentino Rossi, Matteo Flamigni, il punto dove i “top rider” possono fare davvero la differenza.
“Non so se esista un altro circuito al mondo con una serie di curve veloci come le Craner,” dice Flamigni. “Il pilota è più importante della moto in quel punto perché ci vuole talento e coraggio per fare il tempo nella prima sezione del tracciato. In ogni caso la moto deve essere abbastanza stabile da dare al pilota la fiducia per affrontarla a 200 chilometri all’ora e abbastanza agile da affrontare bene i rapidi cambi di direzione.”
“Donington è come due piste in una. Dopo le prime velocissime due sezioni, la seconda metà del tracciato risulta molto lenta a causa dell’ultimo settore, che prevede due punti di frenata molto brusca. La curva numero nove, in particolare, è un punto cruciale perché lì i piloti passano da circa 280 chilometri all’ora a circa 60. La moto deve quindi essere perfetta in frenata, anche perché è un punto ottimo per i sorpassi alla fine della gara. La regolazione della moto è sempre una questione di compromesso ma a Donington Park questo è ancora più vero. La messa a punto migliore su questa pista deve offrire l’equilibrio migliore tra queste due particolarità così contrastanti della pista”. I dati della pista
Costruzione: 1931
Lunghezza: 4.023 m
Curve a destra: 7
Curve a sinistra: 4
Rettilineo più lungo: 564 m
MotoGp: 30 giri pari a 120,690 km
250: 27 giri pari a 108,621 km
125: 25 giri pari a 100,575 km
Larghezza: 10 m
Pole Position: a sinistra
Direzione: senso orario
I vincitori del 2005
MotoGp
1. V. Rossi, 2 K.Roberts 3 A.Barros
Pole: V. Rossi (Yamaha) 1'27'897
250cc
1.R.De Puniet, 2 A.West, 3. C.Stoner
Pole: Pedrosa (Honda) 1'31'834
125cc
1.J.Simon, 2. M.Di Meglio,3. F.Lai
Pole: M.Kallio (KTM)1'37'263
Lasciato all’abbandono per diversi anni, fu poi recuperato nel 1971 da Tom Wheatcroft, un imprenditore locale appassionato di motori. Il circuito fu riaperto nel 1997 dopo un importante finanziamento ed è sempre rimasto uno dei migliori in Inghilterra. E’ situato nella verde campagna di Leicestershire, nel Midland inglese e nelle vicinanze di Castle Donington. Il suo anfiteatro naturale favorisce molto la visione agli spettatori.
Il circuito è piuttosto veloce ed il suo tracciato mette molto alla prova l’abilità dei piloti, con zone come la famosa ed impressionante discesa e con varie curve veloci che obbligano a frenate ed accelerazioni molto brusche. La caratteristica contro-pendenza della maggior parte della pista è uno dei fattori principali in gioco nel GP inglese, dato che tende a caricare molto la ruota anteriore, facendo della destra-sinista-destra della “Craner Curve” una sezione che toglie il respiro come una corsa nella montagne russe. Questa sequenza di curve è una delle più veloci del mondo e, secondo il telemetrista di Valentino Rossi, Matteo Flamigni, il punto dove i “top rider” possono fare davvero la differenza.
“Non so se esista un altro circuito al mondo con una serie di curve veloci come le Craner,” dice Flamigni. “Il pilota è più importante della moto in quel punto perché ci vuole talento e coraggio per fare il tempo nella prima sezione del tracciato. In ogni caso la moto deve essere abbastanza stabile da dare al pilota la fiducia per affrontarla a 200 chilometri all’ora e abbastanza agile da affrontare bene i rapidi cambi di direzione.”
“Donington è come due piste in una. Dopo le prime velocissime due sezioni, la seconda metà del tracciato risulta molto lenta a causa dell’ultimo settore, che prevede due punti di frenata molto brusca. La curva numero nove, in particolare, è un punto cruciale perché lì i piloti passano da circa 280 chilometri all’ora a circa 60. La moto deve quindi essere perfetta in frenata, anche perché è un punto ottimo per i sorpassi alla fine della gara. La regolazione della moto è sempre una questione di compromesso ma a Donington Park questo è ancora più vero. La messa a punto migliore su questa pista deve offrire l’equilibrio migliore tra queste due particolarità così contrastanti della pista”. I dati della pista
Costruzione: 1931
Lunghezza: 4.023 m
Curve a destra: 7
Curve a sinistra: 4
Rettilineo più lungo: 564 m
MotoGp: 30 giri pari a 120,690 km
250: 27 giri pari a 108,621 km
125: 25 giri pari a 100,575 km
Larghezza: 10 m
Pole Position: a sinistra
Direzione: senso orario
I vincitori del 2005
MotoGp
1. V. Rossi, 2 K.Roberts 3 A.Barros
Pole: V. Rossi (Yamaha) 1'27'897
250cc
1.R.De Puniet, 2 A.West, 3. C.Stoner
Pole: Pedrosa (Honda) 1'31'834
125cc
1.J.Simon, 2. M.Di Meglio,3. F.Lai
Pole: M.Kallio (KTM)1'37'263