Motogp
Doha: lo stupore di Stoner dopo la pole
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Nelle interviste dopo le prove l’australiano è ancora incredulo di aver fatto il miglior tempo. Capirossi si sente pronto per lottare, mentre c’è tensione nel box di Melandri. Rossi la vede dura
Casey Stoner insieme al suo Team manager Lucio Cecchinello
Doha (Qat) - Casey Stoner comanda a sorpresa? Lo scopriremo più avanti, utilizzando il nostro superesperto, l'uomo che raramente sbaglia un giudizio, un ragazzo che di moto ne capisce, eccome. Nientemeno che Valentino Rossi.
Intanto sentiamo il poleman, già davanti a tutti alla seconda partenza in MotoGp: "Incredibile! Pensavo che la prima pole l'avrei conquistata dopo due anni di MotoGp e non alla seconda gara! La mia squadra ha lavorato benissimo ed ero già a posto con la moto fin dal primo turno.
Doha (Qat) - Casey Stoner comanda a sorpresa? Lo scopriremo più avanti, utilizzando il nostro superesperto, l'uomo che raramente sbaglia un giudizio, un ragazzo che di moto ne capisce, eccome. Nientemeno che Valentino Rossi.
Intanto sentiamo il poleman, già davanti a tutti alla seconda partenza in MotoGp: "Incredibile! Pensavo che la prima pole l'avrei conquistata dopo due anni di MotoGp e non alla seconda gara! La mia squadra ha lavorato benissimo ed ero già a posto con la moto fin dal primo turno.
In questo modo ho potuto allenarmi bene con le gomme da qualifica, che ho usato pochissime volte. Non sto ancora benissimo e mi sento debole, ma questa pole mi ha dato la carica giusta".
Con lui un altro giovane incredibile, Toni Elias. Lo spagnolo corre debilitato dalla febbre, stamattina ha rischiato il collasso dopo le libere del mattino, ma in pista non se n'è accorto nessuno. Toni è giustamente radioso per il suo risultato e sogna una gara finita sul podio, quello che gli è sfuggito per un soffio a Jerez. "Devo ringraziare il mio team, la Michelin e la Clinica Mobile, tutti hanno fatto un lavoro incredibile. Sono riuscito a sfruttare al meglio le gomme da tempo e, per la prima volta scatterò dalla prima fila. Certo, bisogna partire bene lo stesso, ma non c'è bisogno di dover recuperare da subito. Adesso vado a letto, sono letteralmente finito".
Largo ai giovani, ma l'esperienza e la classe di Loris Capirossi, unite alle doti della Ducati gommata Bridgestone, hanno il loro peso, eccome... "Pole mancata di un soffio 38 millesimi, niente... Però ho esagerato un po' nell'ultimo tratto di pista e la moto mi si è messa di traverso. In quel momento ho perso quello che mi serviva per la seconda pole consecutiva. La pole è bella ma non sempre serve. Lo scorso anno sono partito primo proprio qui, ma in gara non ero competitivo, mentre adesso ho un ottimo passo. Nelle libere del mattino abbiamo fatto un po' di esperimenti e non eravamo veloci, quindi abbiamo fatto un passo indietro, caricando di più l'avantreno e abbiamo ritrovato la competitività. Del resto queste moto sono prototipi e bisogna fare esperimenti. Il campionato è appena iniziato, però per stare davanti bisogna essere veloci su ogni tipo di pista e qui a Losail sto scoprendo che anche questo tracciato non è ostico come mi era sembrato in passato...".
Marco Melandri è indietro, eccome. La sua gara sarà difficile come lo sono state le prove, ecco il suo commento: "Con le gomme da gara non va male, ma con quelle da tempo, l'anteriore tendeva a chiudere. Parto dalla quarta fila e questo non mi aiuta di sicuro. Sono deluso, perché la moto non andava male".
Intanto una voce gira per il paddock e parla di un po’ di tensione nella squadra di Melandri. Forse non è una situazione idilliaca, ma è comprensibile: in casa Honda i giovani vanno forte, con l'eccezione di Melandri e Makoto Tamada. Qualche volta una bella sfuriata può servire a scaricare i nervi. Speriamo.
Daniel Pedrosa è un ragazzo di poche parole e anche qui in Qatar è stato concreto: "Ho la stessa posizione di griglia che avevo a Jerez, ma li conoscevo bene la pista e avevo gia girato lì tre giorni, qui è diverso. Questo circuito è nuovo per me con questa moto. Mi sento bene per la corsa. Ora la cosa più importante è fare una buona partenza ed arrivare ben messo alla prima curva.”.
-E la caduta di questa mattina cosa ti è successo?
"Questa mattina sono scivoltato perché sono passato sopra la linea bianca dove c’era della sabbia, appena ho frenato la moto è andata via. È stato un mio errore, ma mi è servito per capire e in futuro non si ripeterà."
Intanto Sete Gibernau parte più indietro, ma non certo battuto: "Il mio passo in assetto da gara non è male ed è un peccato aver mancato la seconda fila per così poco. Il warm-up di domani sarà utile per provare un ultima modifica all'anteriore della mia Ducati perché non è ancora perfetto: dobbiamo cercare di abbassare il passo con gomme da gara di due o tre decimi per essere davvero competitivi. La partenza sarà cruciale, ma prima di pensarci voglio concentrarmi sulla guidabilità della moto perché al momento forzo troppo con l'avantreno". Come a dire: dico questo, ma penso già a guadagnare due o tre posizioni alla seconda staccata!
E adesso, parola all'esperto, cioè a Valentino Rossi che ci spiega perché i giovani vanno forte: "Parlo di Stoner , ma anche di Elias e Pedrosa, loro vanno forte perché la Honda è molto a posto e aiuta molto i giovani che hanno pochi grilli nella testa. Nel senso che non si devono preoccupare dello sviluppo. Stoner in particolare va forte subito, ha un grande feeling. Diciamo che hanno poca pressione, salgono in sella e vai, senza pensare a troppe cose. Certo, andare forte subito con le gomme fredde, richiede coraggio, ma loro vanno, eccome!".
-Ma Rossi parte battuto domani?
"Sarà una gara dura, una vera bagarre perché Stoner, Capirossi, Colin e altri, tra i quali io e con l'eccezione di Hayden, abbiamo un grande passo. Peccato perché partiamo handicappati dalla vibrazione che, con la pista ben gommata e girando forte, viene fuori, eccome. Non come a Jerez, ma pur sempre forte. Ne viene fuori una situazione strana, nella quale dico che ce la possiamo giocare, ma al tempo stesso dobbiamo anche difenderci. A Jerez non ho fatto più di due punti, qui bisogna portare a casa un bottino interessante".
-E la M1 è davvero malata?
"E' una moto che sfoga nella vibrazione i problemi. E non è un fenomeno prevedibile. Quindi staremo qui domenica a provare e poi ci saranno tre settimane prima della gara in Turchia. Bisogna risolvere il problema ".
Con lui un altro giovane incredibile, Toni Elias. Lo spagnolo corre debilitato dalla febbre, stamattina ha rischiato il collasso dopo le libere del mattino, ma in pista non se n'è accorto nessuno. Toni è giustamente radioso per il suo risultato e sogna una gara finita sul podio, quello che gli è sfuggito per un soffio a Jerez. "Devo ringraziare il mio team, la Michelin e la Clinica Mobile, tutti hanno fatto un lavoro incredibile. Sono riuscito a sfruttare al meglio le gomme da tempo e, per la prima volta scatterò dalla prima fila. Certo, bisogna partire bene lo stesso, ma non c'è bisogno di dover recuperare da subito. Adesso vado a letto, sono letteralmente finito".
Largo ai giovani, ma l'esperienza e la classe di Loris Capirossi, unite alle doti della Ducati gommata Bridgestone, hanno il loro peso, eccome... "Pole mancata di un soffio 38 millesimi, niente... Però ho esagerato un po' nell'ultimo tratto di pista e la moto mi si è messa di traverso. In quel momento ho perso quello che mi serviva per la seconda pole consecutiva. La pole è bella ma non sempre serve. Lo scorso anno sono partito primo proprio qui, ma in gara non ero competitivo, mentre adesso ho un ottimo passo. Nelle libere del mattino abbiamo fatto un po' di esperimenti e non eravamo veloci, quindi abbiamo fatto un passo indietro, caricando di più l'avantreno e abbiamo ritrovato la competitività. Del resto queste moto sono prototipi e bisogna fare esperimenti. Il campionato è appena iniziato, però per stare davanti bisogna essere veloci su ogni tipo di pista e qui a Losail sto scoprendo che anche questo tracciato non è ostico come mi era sembrato in passato...".
Marco Melandri è indietro, eccome. La sua gara sarà difficile come lo sono state le prove, ecco il suo commento: "Con le gomme da gara non va male, ma con quelle da tempo, l'anteriore tendeva a chiudere. Parto dalla quarta fila e questo non mi aiuta di sicuro. Sono deluso, perché la moto non andava male".
Intanto una voce gira per il paddock e parla di un po’ di tensione nella squadra di Melandri. Forse non è una situazione idilliaca, ma è comprensibile: in casa Honda i giovani vanno forte, con l'eccezione di Melandri e Makoto Tamada. Qualche volta una bella sfuriata può servire a scaricare i nervi. Speriamo.
Daniel Pedrosa è un ragazzo di poche parole e anche qui in Qatar è stato concreto: "Ho la stessa posizione di griglia che avevo a Jerez, ma li conoscevo bene la pista e avevo gia girato lì tre giorni, qui è diverso. Questo circuito è nuovo per me con questa moto. Mi sento bene per la corsa. Ora la cosa più importante è fare una buona partenza ed arrivare ben messo alla prima curva.”.
-E la caduta di questa mattina cosa ti è successo?
"Questa mattina sono scivoltato perché sono passato sopra la linea bianca dove c’era della sabbia, appena ho frenato la moto è andata via. È stato un mio errore, ma mi è servito per capire e in futuro non si ripeterà."
Intanto Sete Gibernau parte più indietro, ma non certo battuto: "Il mio passo in assetto da gara non è male ed è un peccato aver mancato la seconda fila per così poco. Il warm-up di domani sarà utile per provare un ultima modifica all'anteriore della mia Ducati perché non è ancora perfetto: dobbiamo cercare di abbassare il passo con gomme da gara di due o tre decimi per essere davvero competitivi. La partenza sarà cruciale, ma prima di pensarci voglio concentrarmi sulla guidabilità della moto perché al momento forzo troppo con l'avantreno". Come a dire: dico questo, ma penso già a guadagnare due o tre posizioni alla seconda staccata!
E adesso, parola all'esperto, cioè a Valentino Rossi che ci spiega perché i giovani vanno forte: "Parlo di Stoner , ma anche di Elias e Pedrosa, loro vanno forte perché la Honda è molto a posto e aiuta molto i giovani che hanno pochi grilli nella testa. Nel senso che non si devono preoccupare dello sviluppo. Stoner in particolare va forte subito, ha un grande feeling. Diciamo che hanno poca pressione, salgono in sella e vai, senza pensare a troppe cose. Certo, andare forte subito con le gomme fredde, richiede coraggio, ma loro vanno, eccome!".
-Ma Rossi parte battuto domani?
"Sarà una gara dura, una vera bagarre perché Stoner, Capirossi, Colin e altri, tra i quali io e con l'eccezione di Hayden, abbiamo un grande passo. Peccato perché partiamo handicappati dalla vibrazione che, con la pista ben gommata e girando forte, viene fuori, eccome. Non come a Jerez, ma pur sempre forte. Ne viene fuori una situazione strana, nella quale dico che ce la possiamo giocare, ma al tempo stesso dobbiamo anche difenderci. A Jerez non ho fatto più di due punti, qui bisogna portare a casa un bottino interessante".
-E la M1 è davvero malata?
"E' una moto che sfoga nella vibrazione i problemi. E non è un fenomeno prevedibile. Quindi staremo qui domenica a provare e poi ci saranno tre settimane prima della gara in Turchia. Bisogna risolvere il problema ".
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