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Motogp

Qatar: lotta per il secondo posto

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Ormai matematicamente assegnato il titolo a Rossi, la MotoGP vive il Gran Premio del Qatar essenzialmente in attesa di vedere come terminerà il Mondiale per gli inseguitori. Tutt’altro che chiusi i giochi nelle altre due classi

di Marco Masetti
Doha (Qua) - Un anno dopo la polemica degli spazzoloni, (ricordate La Rapida, con Burgess e Rossi trasformati in un'impresa di pulizie in una gag spettacolare?) si torna in Qatar. Dove Valentino e Biaggi vennero retrocessi in griglia di partenza per aver fatto pulire la casella di partenza dal loro staff.
Fu l'inizio della fine del rapporto tra Rossi e Gibernau (mandante del reclamo, secondo Rossi) e anche del mondiale 2004. Dal Qatar, infatti, Rossi iniziò la progressione vincente che è in pratica durata fino Brno 2005!


Capirossi e Checa: le loro Ducati sono attualmente le moto più in forma del Campionato
Polemiche a parte, che verranno ritirate fuori fino alla nausea, la gara nel paese arabo ha il valore relativo di una sfida per il secondo posto (Rossi è matematico campione del mondo a quota 281) che di colpo si accesa per le concomitanti vittorie di Capirossi (142) e il difficile rapporto di Biaggi con la Honda (142). Un'altra bella sfida tra italiani, esaltata dal fatto che uno dei due è in sella alla moto più in forma del momento, la strepitosa Ducati Desmosedici vincitrice in Giappone e Malesia. E, come non bastasse, alla bella lotta per il secondo posto, si aggiungono Edwards a 139, Melandri a 136 e Hayden a 134. Come a dire il derby tra americani, ma anche tra i due migliori giovani della stagione!
Tecnicamente non sappiamo che valore avrà questa gara: la temperatura del Qatar, 45 gradi ieri, non è certo l'ideale per far lavorare gomme e piloti al meglio e francamente non si capisce perché si debba correre in queste condizioni. Infatti dall'anno prossimo la data è stata spostata alla più fresca primavera. La Ducati si presenta con la moto adattata alle nuove gomme. Funziona così: assieme alle nuove gomme Bridgestone, la Ducati ha messo a punto un retrotreno e link della sospensione fatti apposta per assecondare le coperture. Messa a punto di fino, che continuerà con un test dopo gara.
Dall'altro lato della barricata, la Yamaha non cambia di una virgola rispetto a quanto visto fino a questo punto e così la Honda. La nuova moto non ha disputato i previsti (e annullati) test dopo gara in Malesia. L'idea Honda di ridurre la lunghezza del motore per posizionarlo più in alto e in avanti nel telaio, è buona, ma il problema è che la trasmissione non lavora come ci si aspettava con problemi di affidabilità.
Quindi, debutto in gara rinviato non si sa bene a quando e la solita lotteria di adattamento tra la 211 e la pista. Può andare bene, ma anche toppare di brutto, quasi una lotteria. In ogni caso, dietro Valentino, che è di un altro pianeta, c'è una Honda...
Chi si aspetta un riscatto Honda è senza dubbio Gibernau, che quest'anno ha collezionato cadute, pochi punti ( è a quota 115) e rapporti in calo con la squadra e il costruttore. Nervoso, molto agitato, visto che dopo la gara di Sepang si è sfogato nel box con una scenata che oramai nel paddock tutti raccontano.
Un frigo che vola, un pannello disintegrato, persino una torta spazzata via. Un normale sfogo dopo la quinta caduta di stagione o i veleni per quel reclamo dello scorso anno qui in Qatar. Il punto in cui Rossi lo ha preso di mira, demolendolo psicologicamente?
In ogni caso, speriamo di vedere una pista degna della MotoGp e non di una gara di cross (come dice Rossi), qualche spettatore in più (l’anno scorso ci si chiamava per nome!) e di non sentire le solite voci sulla Formula Uno e Rossi, manna per la stampa quotidiana, arrivata oramai a livelli di puro gossip. Io ne parlo (poco) perché me lo chiede la redazione, credetemi.

Classe 250
La caduta di Pedrosa (226 punti) in Malesia riapre in mondiale. Stoner ci crede ancora e a quota 118, ma attenzione, lo spagnolo sbaglia pochissimo, quindi l'australiano di Cecchinello dovrà puntare alla vittoria senza pensare ad altro per tenere vivo il mondiale. L'australiano, con la sua bella stagione, si è guadagnato la fiducia di Burgess, il tecnico di Rossi che, sicuro della partenza del suo pilota numero uno alla fine della prossima stagione, sta pensando al futuro.
Quindi è pensabile un suo inserimento in MotoGp, in una squadra (magari satellite) Yamaha la prossima stagione.
Andrea Dovizioso è un altro che deve rifarsi dopo una caduta. Il forlivese (che il prossimo anno avrà una Honda al top dell'evoluzione, in pratica prendendo il posto di Pedrosa nella scala di valori dell'HRC) è a quota 144, quindi il secondo posto si allontana notevolmente, ma deve stare attento ad Aoyama, in grande forma in questo scorcio di stagione e a De Angelis che sta vivendo un ottimo momento di forma (secondo a Sepang e tremendamente competitivo a Motegi).
Ritorna, carico come non mai, Jorge Lorenzo, dopo aver scontato un turno di squalifica. Lo spagnolo vuole vincere la sua prima gara in 250 e promette scintille. Speriamo solo verbali...
Il resto è la rabbia di Porto e De Puniet che stanno chiudendo la stagione, iniziata con propositi di vittoria, solo con piazzamenti, e poco più. La 250 non esalta e c'è bisogno di novità, magari da parte della KTM che sta vivendo un periodo nero dopo il bel debutto a metà stagione. Un in bocca al lupo ai privati, sempre più senza speranze: chissà che condizioni meteo estreme non permettano a qualcuno di loro di fare bella figura.


Classe 125
Lotta dura
sotto il sole per due abituati a ben altri climi: la 125 vive sulla sfida tra Luthi, privatissimo ma efficace pilota svizzero che corre con una Honda e Mika Kallio, finlandese, punta di diamante dello squadrone KTM. Siamo 189 a 181 per lo svizzero e si annuncia una gara molto divertente.
Il migliore dei nostri è Pasini è a quota 127, dietro Talmacsi a 131. Per nessuno di loro ci sono speranze mondiali, ma bisogna pur sempre lottare per il mondiale costruttori (KTM a 258, Honda a 231, Aprilia a 228).
Ma la gara del Qatar ha un protagonista obbligato: Manuel Poggiali che lo scorso anno qui visse il momento più basso della sua carriera, costretto al forfait per una ferita che si era procurato giocando a squash. Il pilota di San Marino sta lasciandosi alle spalle il suo terribile 2004, anno orribile, e sta ricostruendo la sua carriera in 125: se la sua Gilera fosse in forma, potremmo vederlo sul podio.
Un Pedrosa non troppo soddisfatto: la sua caduta in Malesia ha riaperto il mondiale
Thomas Luthi in azione a Sepang
Rossi ha già vinto il titolo, ma difficilmente terrà il gas chiuso in Qatar...

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