Motogp
Sepang: gli umori del giovedì
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Ordinaria giornata di vigilia tra vapori malesi e promesse di vittoria. Ci credono Rossi che è pronto a festeggiare il settimo titolo, Capirossi che vuole un altro successo, Biaggi che punta al secondo posto nel mondiale. Melandri spera di correre
Sepang (Malesia) - La vigilia ha quattro facce, una diversa dall'altra, ma anche la calma piatta del paddock, dove, sotto la tradizionale cappa d'umidità malese, si parla di mercato, con poche bombe e pochi soldi, e si cercano scooter per muoversi con un po' di fresco.
Valentino Rossi è pronto a fare festa, corre sulla sua pista, quella sulla quale prova un mese l'anno. La sua Yamaha qui non ha problemi, visto che di fatto è nata girando su questo tracciato, modellata dalle abili mani di Rossi. Gli altri sono tranquilli, la lotta per il secondo posto non è il massimo della vita e, solo ha voglia di lottare e dichiara: "Pensate senza Rossi che bel mondiale combattuto sarebbe stato".
E' lui la prima faccia, quella della voglia di fare bene, di continuare il suo finale di stagione, quello iniziato a Brno e continuato con la vittoria di Motegi. Stamattina è salito sullo scafo F1 di Cappellini, pluri iridato di motonautica. "La velocità non fa impressione, solo 200 orari sull'acqua, ma quello che sconvolge sono i G nei cambi di direzione, si stacca la testa!".
Ma la gara come la vedi? "Un altro appuntamento importante, qui abbiamo fatto test positivi, ma con le Bridgestone evoluzione la situazione è cambiata in meglio. Dobbiamo capire subito quale sia il nostro potenziale fin dalle libere. Parlare di podio è prematuro, ma il nostro pacchetto è molto competitivo".
- Avrai rivisto la gara in TV, come ti è sembrata?
"Non l'ho rivista, ma lo farò a casa con calma, certi momenti vanno goduti in tranquillità".
- E' stata una gara perfetta, la più intelligente della tua carriera?
"No, di gare ne ho vinte tante, e ne ho fatte anche di più intelligenti".
- Ti avranno fatto mille complimenti...
"Si, anche quelli che non sentivo da un anno si sono fatti vivi, magari per dirmi: te lo avevo detto...".
- Punti al secondo posto anche tu?
"No, non so se secondo o terzo, ma a Brno avevo detto che a fine anno non sarei stato ottavo".
E poi c'è la faccia di Melandri, quello che soffre. Ieri il piede stava un po' meglio, ma non si sa ancora se correrà. Ppreoccupa il calore che viene dagli scarichi e la possibilità di infezione.
- Marco, come va?
"Tutto sommato bene, inizio a camminare e il piede migliora, ho fatto i primi passi e i dottori sono ottimisti. La verità la saprò domani, dopo la visita dei medici malesi. Ho solo paura che si riapra e che si infetti, fosse per me salirei già adesso. Però ho sfiga, tre gare in fila e io mi faccio male alla prima".
- Cosa ne pensi del reclamo fatto dalla Honda?
"Io e Gresini non ci abbiamo pensato neppure alla lontana, incidente di gara".
- Hai degli stivali speciali per proteggere il piede?
"Qualcosa lo stiamo studiando e sennò vado a Chinatown (dove c'è il più grande mercato di falsi, scarpe, soprattutto)".
Intanto, la Honda ha modificato i terminali delle pedane per evitare altre pericolose interferenze. Ora c'è una protezione in nylon.
La faccia più divertente è quella di Jacque, riserva di Hofmann che si è operato in Germania per il malleolo della caviglia rotto. Il francese, strepitoso in Cina sotto la pioggia è stato convocato in diretta: "Stavo guardando il Gp in TV e mi ha telefonato Heckl, team manager della Kawasaki, dicendomi di preparare le valigie e partire, dovevo correre. Insomma, mi ha detto, vieni a farti un week end in Malesia. preferivo arrivarci un po' più allenato, non salgo su una moto dal Gp di Germania, dove ho fatto non più di 150 metri. Mah, speriamo in bene".
La faccia più serena è quella di Rossi, per lui basta un quarto posto...
"Sì ho 112 punti e un quarto basterebbe, ma io proverò a fare una gara normale non da ragioniere. Qui non ci saranno i problemi in frenata che abbiamo avuto in Giappone. Questa è una pista vera, sulla quale ho sempre vinto. Qui ci giro tutto inverno, sembra la Jerez di quando correvo in 125 e 250: conosco ogni metro, ogni buca, ogni molecole. E non sono il solo".
- Conseguenze dell'incidente?
"Per fortuna nessuno, mi spiace per Marco, ma è stato un incidente normale e sfortunato, visto che andavamo piano e non stavo attaccando. Marco è stato sfortunato e spero che corra presto".
- E sul reclamo della Honda?
"Non dico nulla, se non che è stato un incidente di gara".
Max Biaggi è la solita sfinge. E non a caso: si parla di una possibilità per lui alla Honda ufficiale e, in ogni caso, al secondo posto lui ci tiene, eccome: "Dopo la gara giapponese, sono convinto che farò un bel finale di stagione. Qui mi sento a posto e lotterò per piazzarmi al secondo posto del mondiale".
- E' arrivato qualcosa di nuovo dalla Honda?
"No, nulla di nuovo".
- E la nuova moto qui si vedrà?
"Secondo me non è ancora pronta e quindi io non la userò, almeno nelle prossime tre gare".
E una voce sostiene che sia un problema legato alla trasmissione e al cambio. Alle volte a miniaturizzare il tutto, qualche problema c'è.
Da domani si fa sul serio, e magari sale la pressione: questa è una vigilia importante, ma non sembra. Calma piatta, per ora.
News
E' morto ieri Maurice Büla, fotografo svizzero, veterano del motomondiale con ben 56 stagioni alle spalle. In carriera ha anche corso in 250 e nel mondiale sidecar come passeggero. Lascia la moglie e un grande ricordo si se. Domenica verrà ricordato con un minuto di silenzio.
Valentino Rossi è pronto a fare festa, corre sulla sua pista, quella sulla quale prova un mese l'anno. La sua Yamaha qui non ha problemi, visto che di fatto è nata girando su questo tracciato, modellata dalle abili mani di Rossi. Gli altri sono tranquilli, la lotta per il secondo posto non è il massimo della vita e, solo ha voglia di lottare e dichiara: "Pensate senza Rossi che bel mondiale combattuto sarebbe stato".
E' lui la prima faccia, quella della voglia di fare bene, di continuare il suo finale di stagione, quello iniziato a Brno e continuato con la vittoria di Motegi. Stamattina è salito sullo scafo F1 di Cappellini, pluri iridato di motonautica. "La velocità non fa impressione, solo 200 orari sull'acqua, ma quello che sconvolge sono i G nei cambi di direzione, si stacca la testa!".
Ma la gara come la vedi? "Un altro appuntamento importante, qui abbiamo fatto test positivi, ma con le Bridgestone evoluzione la situazione è cambiata in meglio. Dobbiamo capire subito quale sia il nostro potenziale fin dalle libere. Parlare di podio è prematuro, ma il nostro pacchetto è molto competitivo".
- Avrai rivisto la gara in TV, come ti è sembrata?
"Non l'ho rivista, ma lo farò a casa con calma, certi momenti vanno goduti in tranquillità".
- E' stata una gara perfetta, la più intelligente della tua carriera?
"No, di gare ne ho vinte tante, e ne ho fatte anche di più intelligenti".
- Ti avranno fatto mille complimenti...
"Si, anche quelli che non sentivo da un anno si sono fatti vivi, magari per dirmi: te lo avevo detto...".
- Punti al secondo posto anche tu?
"No, non so se secondo o terzo, ma a Brno avevo detto che a fine anno non sarei stato ottavo".
E poi c'è la faccia di Melandri, quello che soffre. Ieri il piede stava un po' meglio, ma non si sa ancora se correrà. Ppreoccupa il calore che viene dagli scarichi e la possibilità di infezione.
- Marco, come va?
"Tutto sommato bene, inizio a camminare e il piede migliora, ho fatto i primi passi e i dottori sono ottimisti. La verità la saprò domani, dopo la visita dei medici malesi. Ho solo paura che si riapra e che si infetti, fosse per me salirei già adesso. Però ho sfiga, tre gare in fila e io mi faccio male alla prima".
- Cosa ne pensi del reclamo fatto dalla Honda?
"Io e Gresini non ci abbiamo pensato neppure alla lontana, incidente di gara".
- Hai degli stivali speciali per proteggere il piede?
"Qualcosa lo stiamo studiando e sennò vado a Chinatown (dove c'è il più grande mercato di falsi, scarpe, soprattutto)".
Intanto, la Honda ha modificato i terminali delle pedane per evitare altre pericolose interferenze. Ora c'è una protezione in nylon.
La faccia più divertente è quella di Jacque, riserva di Hofmann che si è operato in Germania per il malleolo della caviglia rotto. Il francese, strepitoso in Cina sotto la pioggia è stato convocato in diretta: "Stavo guardando il Gp in TV e mi ha telefonato Heckl, team manager della Kawasaki, dicendomi di preparare le valigie e partire, dovevo correre. Insomma, mi ha detto, vieni a farti un week end in Malesia. preferivo arrivarci un po' più allenato, non salgo su una moto dal Gp di Germania, dove ho fatto non più di 150 metri. Mah, speriamo in bene".
La faccia più serena è quella di Rossi, per lui basta un quarto posto...
"Sì ho 112 punti e un quarto basterebbe, ma io proverò a fare una gara normale non da ragioniere. Qui non ci saranno i problemi in frenata che abbiamo avuto in Giappone. Questa è una pista vera, sulla quale ho sempre vinto. Qui ci giro tutto inverno, sembra la Jerez di quando correvo in 125 e 250: conosco ogni metro, ogni buca, ogni molecole. E non sono il solo".
- Conseguenze dell'incidente?
"Per fortuna nessuno, mi spiace per Marco, ma è stato un incidente normale e sfortunato, visto che andavamo piano e non stavo attaccando. Marco è stato sfortunato e spero che corra presto".
- E sul reclamo della Honda?
"Non dico nulla, se non che è stato un incidente di gara".
Max Biaggi è la solita sfinge. E non a caso: si parla di una possibilità per lui alla Honda ufficiale e, in ogni caso, al secondo posto lui ci tiene, eccome: "Dopo la gara giapponese, sono convinto che farò un bel finale di stagione. Qui mi sento a posto e lotterò per piazzarmi al secondo posto del mondiale".
- E' arrivato qualcosa di nuovo dalla Honda?
"No, nulla di nuovo".
- E la nuova moto qui si vedrà?
"Secondo me non è ancora pronta e quindi io non la userò, almeno nelle prossime tre gare".
E una voce sostiene che sia un problema legato alla trasmissione e al cambio. Alle volte a miniaturizzare il tutto, qualche problema c'è.
Da domani si fa sul serio, e magari sale la pressione: questa è una vigilia importante, ma non sembra. Calma piatta, per ora.
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E' morto ieri Maurice Büla, fotografo svizzero, veterano del motomondiale con ben 56 stagioni alle spalle. In carriera ha anche corso in 250 e nel mondiale sidecar come passeggero. Lascia la moglie e un grande ricordo si se. Domenica verrà ricordato con un minuto di silenzio.
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