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Dopo Le Mans: parlano i protagonisti

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La parola al simpaticissimo Edwards e poi a Rossi, Gibernau, Melandri, Biaggi e Capirossi

Colin Edwards terzo al GP di Francia: "Quando ho visto che Vale e Sete giravano sull'1.33 mi sono detto: se volete che mi ammazzi, almeno datemi una pistola!"

Le Mans (Fra) - Il dominatore lo sappiamo tutti chi è, ma per una volta apertura d'obbligo al più simpatico del podio, Colin Edwards: "Qui tutti ringraziano la Michelin, il team, la moto; tutti dicono che avrebbero voluto vincere. Anche a me sarebbe piaciuto vincere, il problema è che c’era gente che andava più forte di me! Avevo la moto giusta per fare bene, ci ho anche provato, poi ho capito che non che l’avrei fatta. Le mie gomme nel finale si sono scaldate moltissimo, in un paio di momenti ho preso dei rischi; ho capito che sarebbe stato meglio salvare il podio”.
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Però sei stato al comando...
"Quando ero in testa mi sembrava di avere un buon ritmo, e forse lo avevo; poi Gibernau e Valentino hanno iniziato a spingere di più e mi hanno passato. Fino a quando giravamo sull’1’34 e mezzo andava bene. Ma quando hanno iniziato a girare sull’1’33” mi sono detto: se volete che mi ammazzi, almeno datemi una pistola!"

Valentino Rossi esulta e ha ragione: una grande vittoria, sul serio... “Non è stato facile, ma questo è stato un grande week-end. Non è stata una gara semplice: ho sbagliato la partenza e ho dovuto recuperare, spendendo molte energie. Ad un certo punto mi sono calmato, quando ero dietro a Colin. A forza di riposarmi mi sono un po' addormentato... Poi è arrivato Gibernau che andava fortissimo, ed è stato un bene: mi ha dato la sveglia. Anche perché in quella fase della gara lui andava più forte di me e Colin. A quel punto ho cambiato ritmo e, negli ultimi cinque-sei giri ho tirato al limite, guidando bene senza fare alcun errore. La nostra moto questa volta era veramente a posto, era proprio bella, è stata perfetta. Lottare con la Honda, che è più veloce, vedere che però posso guidare bene la mia Yamaha e sfruttaare la sua facilità di guida è una cosa molto bella, mi da molta soddisfazione".
- Hai un vantaggio di trentasette punti sul secondo: già vinto?
"Siamo stati bravi a sfruttare tutte le occasioni, siamo stati veloci in tutte le condizioni, anche nei giorni in cui la nostra moto non era a posto. Ma attenzione, qui le cose cambiano dall’oggi al domani, in un attimo. E io non voglio che cambino. Lavoriamo e sviluppiamo questa moto, altro che riposarsi".

Max Biaggi è piaciuto, ha lottato e ci ha creduto. Come sempre è meglio in gara che in prova e speriamo che la Honda gli dia ciò che vuole. "E' stata una gara stradifficile. Dopo la caduta nel warm up non ero certo di correre, visto che il dolore non mi ha mai abbandonato. Quando ho infilato la tuta la schiena era talmente bloccata che credevo di non farcela. Poi l'adrenalina della gara mi ha dato una carica incredibile, ma alla fine della gara, in pratica non riuscivo a scendere dalla moto. Con queste premesse non posso che essere contento del quinto posto, 11 punti importanti per noi e la squadra. Da domani si inizia a lavorare, c'è molto da fare per essere competitivi al Mugello".
Ad esempio la nuova carenatura che si dovrebbe vedere domani nei test?
Ma c'è un'altra domanda interessante: è vero Max che la Kawasaki ti ha cercato proponendoti un contratto da 3,5 milioni di euro?
"No comment e in ogni caso il fatto che la Kawasaki mi abbia cercato (non risulta, però) è bello. Ma io sono un pilota HRC e voglio vincere con la Honda. So che il momento è vicino, basta fare uno sforzo".

Sforzi che fa Loris Capirossi, smagliante ad inizio gara, poi condannato dalle gomme. E' un peccato, perché lui e la Desmosedici non vanno affatto piano: "Purtroppo dal decimo giro in poi ho avuto dei problemi con la gomma posteriore. Abbiamo avuto solo un turno di prove sull'asciutto e abbiamo potuto provare poche gomme. Io ho scelto questa, con cui ieri avevo ho fatto 10 giri mantenendo un buon passo. Mi sembrava la migliore e infatti fino al decimo giro sono stato con facilità nel gruppo di testa. Poi il pneumatico posteriore ha avuto un calo e ho dovuto rallentare. Certo il settimo posto mi sta stretto, ma sono comunque soddisfatto: sono andato forte per 10 giri e la Desmosedici era in grado di lottare per il podio". Chissà come sarebbe andata con la Michelin?

Sete Gibernau, è uno sconfitto? "No, oggi siamo tornati a stare al nostro posto, dove ci compete e a lottare per la vittoria – ribatte lo spagnolo -.Ho sofferto molto nelle prove, non ero a posto e devo ringraziare la Michelin e il mio team per l'ottimo lavoro. Nella prima parte di gara ho faticato ad adattarmi alla moto e alle gomme, poi ho fatto una grande rimonta, volevo anche recuperare un po' rallentando il ritmo, ma non è stato possibile. Quando ho visto Rossi passare Edwards ho capito che dovevo attaccare e l'ho passato subito. Ero pronto ad attaccare anche Valentino, ma ho fatto un errore nella "s" in discesa e non sono riuscito a tentare un altro sorpasso. Comunque questo è un buon risultato".

Secondo nel mondiale Melandri non ha però la faccia molto soddisfatta: "Ho fatto fatica nella prima parte di gara, visto che avevo scelto una gomma dura per poter attaccare a fine gara. Infatti, da metà gara ho preso il ritmo giusto e finire quarto. E' la mia seconda gara sulla Honda con la pista asciutta: ho imparato tante cose e domani nei test voglio imparare a farla andare bene anche nella prima metà di gara". Bravo Marco, parli proprio da pilota che guarda alla classifica del mondiale!
250 - Jorge Lorenzo
Brivio tra i suoi piloti Yamaha
Umbrella girls Kawasaki
Prospettive
250 - De Puniet e Pedrosa
250 - Il podio
MotoGP - Loris Capirossi
250 - Andrea Dovizioso
MotoGP - Rossi e Melandri dopo la pole
Le Mans
MotoGP - La gioia di Rossi
MotoGP - Biaggi e Melandri
MotoGP - Rossi, Gibernau e Edwards
L'umbrella girl di Capirossi
125 - La gara di Mika Kallio - Foto Bergamaschi
125 - L'esultanza di Thomas Luethi
125 - Il podio
250 - Alex De Angelis
Ragazze sulla linea dello start

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