Motogp
Le Mans: le interviste prima della gara
La parola i protagonisti delle prove di qualifica: Rossi, Edwards, Melandri, Biaggi, Capirossi, Xaus, Pedrosa e Corsi
Rossi e Melandri partono dalla prima fila. Meno bene è andata a Biaggi, ottavo: la sua squadra gli ha montato le gomme da gara invece che quelle da tempo!
Le Mans (Fra) - Il Rossi che forse non ti aspetti (in pole) e quello che invece ti aspetti, quello tagliente e lucido, in pista e di fronte alle interviste. Si inizia così: "Siamo stati fortunati per il tempo che ha avuto condizioni certe: asciutto nel pomeriggio e bagnato la mattina, quindi abbiamo potuto mettere a posto la moto per entrambe le evenienze. Quindi, speriamo che domani non ci siano condizioni miste. E io purtroppo non sono ancora in grado di cambiare e influenzare il meteo!".
Bravo anche quando analizza la possibilità di correre con il flag to flag: "Spero proprio di no, perché si farebbe una gran confusione con il cambio di moto".
Come a dire, e come abbiamo detto: una regola che danneggia i primi. "Qui - continua - la pole è molto importante, visto che siamo tutti molto vicini, 12 in un secondo e quindi partire davanti risparmia sorpassi difficili".
Ma siamo in Francia e il mondo è in fibrillazione dopo le prime pagine dei giornali sportivi nazionali di ieri. Le hanno riprese gli spagnoli, persino gli inglesi sono sorpresi e chiedono: ma è vero che vai in Formula Uno? Rossi, ridendo ma fino ad un certo punto, puntualizza: "Per me questo sta diventando un problema serio. Usano le mie parole e non è bello. Comunque finirò la carriera in MotoGp, altri dieci anni". Ridono tutti, forse non quelli che stanno costruendo un caso (inter)nazionale".
Ma come due Yamaha sul podio, si è svegliato anche Colin?
"Io fino ad ora - precisa Edwards - non ho raccolto molto perché c'erano dei problemi. Oggi la moto aveva un set up che andava bene e sono qui a parlare della prima fila". Kiss my ass, dice e forse non è massimo dell'eleganza, però fa capire quanto sia simpatico l'americano che ovviamente subito dopo si mette a ridere. Si sa che in Texas non sono il massimo su queste cose.
Le gomme, grandi protagoniste, anche perché qui i problemi ci sono con le rain che, se c'è poca acqua in pista si degradano. Ce lo spiega Rossi: "La temperatura si alza e se non le raffreddi si degradano soprattutto in mezzo. In questo la Bridgestone è messa meglio di noi. E poi a proposito di gomme ve ne dico un'altra: con il progresso dei pneumatici (provate a far dire a Rossi "degli pneumatici" se ci riuscite) ogni anno si va più forte e cambiano i riferimenti, le frenate. Oggi ho fatto due dritti per questo".
Gomme si, gomme no, a Biaggi ne è capitata una pesante davvero: "A dieci minuti dalla fine del turno, mi hanno montato una copertura normale al posto di una da qualifica. Sono entrato in pista cercando il limite, ma ho scoperto, rischiando, che non si poteva fare. Mi piacerebbe scherzarci sopra, ma è troppo grave, perché una cosa del genere può essere anche molto pericolosa. Questi errori sono inammissibili in un team che punta al massimo dei risultati. Poi con l'unica gomma da tempo che potevo usare ho ottenuto l'ottavo tempo a quasi mezzo secondo dalla pole. Nulla di strano, questo rispecchia i problemi che mi seguono dall'inizio stagione. La ruota anteriore è instabile in frenata, mentre si impenna in uscita e nei cambi di marcia. Mi aspetto un'altra gara in salita, visto che parto dalla terza fila".
Le accuse di Biaggi sono gravissime e forse non è un caso che il miglior pilota Honda sia un cliente, per di più alla prima stagione sulla 211, un felicissimo Marco Melandri. Aggiungiamo che la scena è avvenuta con Suguro Kanazawa al muretto. Immaginiamo la gioia del massimo dirigente HRC alla vista del suo team di punta che fa un errore da Sport Production vecchia maniera. Il sospetto è che cambierà qualcosa nella gerarchia delle squadre Honda, magari con l'arrivo di un altro boss, quello della Telefonica, venuto fin qui, immaginiamo per incontrare Kanazawa, magari per preparare lo squadrone del prossimo anno: Gibernau e Pedrosa. Fantasie? Forse, ma occhio è possibile anche questo...
Mentre Thomas Luthi si gode la prima pole svizzera dalla fine degli anni ‘60, Pedrosa fa vedere che appena la pista è asciutta si può stare davanti. Infatti ammette: "Tutti dicono che non fa differenza asciutto o bagnato. Per me no, spero non piova davvero". Onesto.
Torniamo alle Honda e soprattutto a Melandri, sempre più abbonato alle posizioni di vertice della classifica ma non del tutto convinto del risultato... In positivo: "Avevo parecchi problemi di set up e mi sono sorpreso positivamente di come la mia squadra abbia trovato la direzione giusta e così i risultati sono cresciuti uscita dopo uscita. Però quando ho visto il tempo che aveva fatto Colin non pensavo che ci potesse andare vicino che sarebbe stato molto duro e invece. La pioggia non mi spaventa più di tanto e poi ho imparato molto nella guida sull'acqua, specie dopo il corso fatto a Shanghai".
Loris Capirossi e la Ducati agganciano la top ten per un pelo. Non c'è trionfalismo, ma nemmeno pessimismo: "Nonostante la mia posizione sulla griglia di partenza per la gara di domani non lo testimoni, la moto e le gomme vanno bene. Con la gomma da qualifica stavo andando forte ma sono andato largo all'ultima curva e ho perso tempo. Comunque ho fatto 10 giri consecutivi con coperture da gara mantenendo un buon ritmo. Sono davvero soddisfatto del comportamento della moto su questa pista, sia sull'asciutto sia sul bagnato. Certamente partire dalla quarta fila non aiuterà...". In bocca al lupo Loris ma anche a Sete Gibernau che mimetizza con i muscoli il momento opaco: "Alla fine ho sfruttato bene la gomma da qualifica e a chiudere quarto ma abbiamo sofferto più del previsto. Sono in un momento di buona forma fisica e sono riuscito a compensare con la mia guida i problemi di messa a punto. Abbiamo un problema di trazione al posteriore e dobbiamo studiare i dati con la squadra".
Ma c'è chi sta peggio. Ruben Xaus è indietro, sedicesimo, con la moto che ha due piloti in prima fila... "Non so se sono io che non mi adatto alla moto o viceversa o se non riesco a spiegarmi con la squadra. Le spiegazioni potrebbero essere tante. In ogni caso non penso di essere arrivato in MotoGp perché mi è apparsa la Madonna".
ma alla fine chi sta peggio è Simone Corsi:"Stavo uscendo dall'ultima curva e la moto mi è partita davanti e mi sono ritrovato con la mano sotto il manubrio e mi sono rialzato con la mano sanguinante". Cinque dolorosi punti al mignolo destro dati dal dott. Costa per ridurre la brutta escoriazione.
Bravo anche quando analizza la possibilità di correre con il flag to flag: "Spero proprio di no, perché si farebbe una gran confusione con il cambio di moto".
Come a dire, e come abbiamo detto: una regola che danneggia i primi. "Qui - continua - la pole è molto importante, visto che siamo tutti molto vicini, 12 in un secondo e quindi partire davanti risparmia sorpassi difficili".
Ma siamo in Francia e il mondo è in fibrillazione dopo le prime pagine dei giornali sportivi nazionali di ieri. Le hanno riprese gli spagnoli, persino gli inglesi sono sorpresi e chiedono: ma è vero che vai in Formula Uno? Rossi, ridendo ma fino ad un certo punto, puntualizza: "Per me questo sta diventando un problema serio. Usano le mie parole e non è bello. Comunque finirò la carriera in MotoGp, altri dieci anni". Ridono tutti, forse non quelli che stanno costruendo un caso (inter)nazionale".
Ma come due Yamaha sul podio, si è svegliato anche Colin?
"Io fino ad ora - precisa Edwards - non ho raccolto molto perché c'erano dei problemi. Oggi la moto aveva un set up che andava bene e sono qui a parlare della prima fila". Kiss my ass, dice e forse non è massimo dell'eleganza, però fa capire quanto sia simpatico l'americano che ovviamente subito dopo si mette a ridere. Si sa che in Texas non sono il massimo su queste cose.
Le gomme, grandi protagoniste, anche perché qui i problemi ci sono con le rain che, se c'è poca acqua in pista si degradano. Ce lo spiega Rossi: "La temperatura si alza e se non le raffreddi si degradano soprattutto in mezzo. In questo la Bridgestone è messa meglio di noi. E poi a proposito di gomme ve ne dico un'altra: con il progresso dei pneumatici (provate a far dire a Rossi "degli pneumatici" se ci riuscite) ogni anno si va più forte e cambiano i riferimenti, le frenate. Oggi ho fatto due dritti per questo".
Gomme si, gomme no, a Biaggi ne è capitata una pesante davvero: "A dieci minuti dalla fine del turno, mi hanno montato una copertura normale al posto di una da qualifica. Sono entrato in pista cercando il limite, ma ho scoperto, rischiando, che non si poteva fare. Mi piacerebbe scherzarci sopra, ma è troppo grave, perché una cosa del genere può essere anche molto pericolosa. Questi errori sono inammissibili in un team che punta al massimo dei risultati. Poi con l'unica gomma da tempo che potevo usare ho ottenuto l'ottavo tempo a quasi mezzo secondo dalla pole. Nulla di strano, questo rispecchia i problemi che mi seguono dall'inizio stagione. La ruota anteriore è instabile in frenata, mentre si impenna in uscita e nei cambi di marcia. Mi aspetto un'altra gara in salita, visto che parto dalla terza fila".
Le accuse di Biaggi sono gravissime e forse non è un caso che il miglior pilota Honda sia un cliente, per di più alla prima stagione sulla 211, un felicissimo Marco Melandri. Aggiungiamo che la scena è avvenuta con Suguro Kanazawa al muretto. Immaginiamo la gioia del massimo dirigente HRC alla vista del suo team di punta che fa un errore da Sport Production vecchia maniera. Il sospetto è che cambierà qualcosa nella gerarchia delle squadre Honda, magari con l'arrivo di un altro boss, quello della Telefonica, venuto fin qui, immaginiamo per incontrare Kanazawa, magari per preparare lo squadrone del prossimo anno: Gibernau e Pedrosa. Fantasie? Forse, ma occhio è possibile anche questo...
Mentre Thomas Luthi si gode la prima pole svizzera dalla fine degli anni ‘60, Pedrosa fa vedere che appena la pista è asciutta si può stare davanti. Infatti ammette: "Tutti dicono che non fa differenza asciutto o bagnato. Per me no, spero non piova davvero". Onesto.
Torniamo alle Honda e soprattutto a Melandri, sempre più abbonato alle posizioni di vertice della classifica ma non del tutto convinto del risultato... In positivo: "Avevo parecchi problemi di set up e mi sono sorpreso positivamente di come la mia squadra abbia trovato la direzione giusta e così i risultati sono cresciuti uscita dopo uscita. Però quando ho visto il tempo che aveva fatto Colin non pensavo che ci potesse andare vicino che sarebbe stato molto duro e invece. La pioggia non mi spaventa più di tanto e poi ho imparato molto nella guida sull'acqua, specie dopo il corso fatto a Shanghai".
Loris Capirossi e la Ducati agganciano la top ten per un pelo. Non c'è trionfalismo, ma nemmeno pessimismo: "Nonostante la mia posizione sulla griglia di partenza per la gara di domani non lo testimoni, la moto e le gomme vanno bene. Con la gomma da qualifica stavo andando forte ma sono andato largo all'ultima curva e ho perso tempo. Comunque ho fatto 10 giri consecutivi con coperture da gara mantenendo un buon ritmo. Sono davvero soddisfatto del comportamento della moto su questa pista, sia sull'asciutto sia sul bagnato. Certamente partire dalla quarta fila non aiuterà...". In bocca al lupo Loris ma anche a Sete Gibernau che mimetizza con i muscoli il momento opaco: "Alla fine ho sfruttato bene la gomma da qualifica e a chiudere quarto ma abbiamo sofferto più del previsto. Sono in un momento di buona forma fisica e sono riuscito a compensare con la mia guida i problemi di messa a punto. Abbiamo un problema di trazione al posteriore e dobbiamo studiare i dati con la squadra".
Ma c'è chi sta peggio. Ruben Xaus è indietro, sedicesimo, con la moto che ha due piloti in prima fila... "Non so se sono io che non mi adatto alla moto o viceversa o se non riesco a spiegarmi con la squadra. Le spiegazioni potrebbero essere tante. In ogni caso non penso di essere arrivato in MotoGp perché mi è apparsa la Madonna".
ma alla fine chi sta peggio è Simone Corsi:"Stavo uscendo dall'ultima curva e la moto mi è partita davanti e mi sono ritrovato con la mano sotto il manubrio e mi sono rialzato con la mano sanguinante". Cinque dolorosi punti al mignolo destro dati dal dott. Costa per ridurre la brutta escoriazione.