Motogp
Le Mans: le preview
Con la Francia inizia un filotto di tre appuntamenti europei. Tassativo quindi evitare gli errori. Nella MotoGP è vitale la reazione della Honda, nella 250 ci si aspetta la riscossa di Pedrosa mentre per la 125 il pronostico è impossibile...
Gara importante quella di domenica e non solo perché si corre in Francia, sulla pista di Le Mans, nome magico nella storia degli sport del motore.
Infatti, da domenica 15 maggio a domenica 12 giugno si corrono ben tre gare, tutte in Europa e senza troppo tempo per recuperare. Ovvio che con Francia, Italia e Catalunya così vicine, ogni risultato e ogni decisione, negativa o positiva - diventano estremamente significativi per la classifica delle tre classi mondiali che potrebbe subire modifiche importanti.
Sempre in tema di modifiche, c’è grande attesa anche per il “dopo Le Mans”, quando la Honda si fermerà a provare. Si attendono novità tecniche (ad esempio un diverso funzionamento del freno motore) richiesto a gran voce da Max Biaggi. Del resto immaginiamo che l’HRC farà tutto il possibile per trasformare i risultati della sua squadra ufficiale che, fino ad ora, lasciano parecchio a desiderare. Infatti, il team Repsol in classifica è preceduta dalle squadre clienti della Movistar e della Camel. E poi la Honda non ci sta a subire ancora dalla Yamaha.
Le Mans è una pista che non piace a tutti: piuttosto stretta, poco veloce, fatta di grandi frenate (a proposito, da questo Gp vi forniamo i dati di frenata che arrivano direttamente dalla Brembo) e di ripartenze. Bell’ambiente con i motard francesi che tengono molto all’evento e si danno da fare a ravvivare uno scenario un po’ triste carburando con birra e affini. E poi vedremo se funzionerà “l’effetto Jacque”, ovvero un francese che è reduce da un podio: ci si aspetta un pubblico da record.
Insomma, gara da non perdere, soprattutto se non vi chiamate Rossi…
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Il mondiale parla italiano, senza dubbio, con Valentino Rossi in testa quasi a punteggio pieno dopo tre gare nelle quali ha due vittorie e un secondo posto. Alle spalle del Cannibale, c’è Marco Melandri, sontuosa finestra sul futuro della categoria, che si è messo dietro tutti i grandi vecchi della moto, compreso il suo compagno di squadra Gibernau. Per Sete non è l’ultima spiaggia, ma quasi… Ha 37 punti di ritardo da Rossi e in Cina ha fatto vedere di non essere proprio al top della tranquillità. Sempre veloce in prova, in gara lo spagnolo incanta meno. Per lui una vittoria avrebbe il sapore del rilancio.
Rossi fa sfoggio di tranquillità, sa di avere una moto un po’ inferiore e lo amette senza problemi, ma in gara c’è sempre. E’ questa la sua grande forza, oltre alla testa, suo tradizionale punto forte. Lottare contro di lui è un’impresa stressante, faticosa, logorante e nel mazzo è difficile individuare qualcuno in grado di farlo. Forse Melandri è quello più in forma e motivato, ma sarebbe deludente non vedere la voglia di riscossa di Gibernau, di Biaggi e di Barros. Qui non si scherza: ci si gioca parecchio a Le Mans, ad esempio l’attenzione dell’HRC nella continuazione della stagione. Sempre più Honda contro Rossi, quindi e per Vale il problema sarà come sempre la mancanza di un secondo in grado di dare fastidio alle 211. Elias e Xaus sono ancora acerbi, Edwards si piazza ma non graffia. Ma Rossi è abituato a questo difficile ruolo.
Fuori da questa lotta al vertice, vediamo chi si farà sotto dalle retrovie. C’è Jacque e se piove, evento non impossibile in Francia, potrebbe esserci un’altra bella gara, c’è Nakano con l’altra Kawasaki in crescita e poi? Le Suzuki che sembrano le sorelline svogliate delle moto che vincono in Superbike, nonostante le buone prove di Roberts e Hopkins in Cina e poi le Ducati.
La pista non sembra ideale terreno di caccia per le Rosse, visto il tratto lento che imbriglia la potenza del V4 italiano, ma c’è bisogno di un risultato per rilanciare l’ambiente. Del resto a Monza si è vista la resurrezione della squadra SBK Ducati e quindi non è del tutto fuori luogo sperare in Capirossi e Checa più avanti in classifica.
Tutto da scoprire l’impegno KTM nella classe regina: il rapporto con la KR di Roberts sembra rotto per sempre e si attendono sviluppi della situazione. In ogni caso i costi della MotoGp tendono a fare fuori i più deboli, e la moto anglo austriaca non è proprio una delle più forti…
Un in bocca al lupo a Roby Rolfo e Franco Battaini, sperando che “qualcosa” li porti fuori dalle zone più basse della classifica. Potrebbe essere un miracolo, oppure un impegno maggiore da parte della Dunlop.
A proposito, nella guerra di gomme la Michelin è sempre data in netto vantaggio e, visto che questa è la sua gara di casa, ci aspettiamo un grande impegno: tempi duri per chi non monta le gomme francesi…
Pronostico |
Consigli agli scommettitori: Rossi, eterno favorito, e una delle tante Honda. |
Anche in questa classe si parla italiano, a conferma che la nostra scuola è fatta di grandi talenti. Andrea Dovizioso è il primo della classe, il debuttante che punta al mondiale e corre su di una pista che ama molto. Potrebbe essere il giorno del primo successo in 250 per Andrea.
A fermare le sue ambizioni senza dubbio il campione del mondo Dani Pedrosa (il più forte di tutti a meno che non piova…) e Casey Stoner, che viene da due vittorie consecutive. In più Randy De Puniet che ci tiene molto a vincere in casa, il suo compagno di squadra Sebastian Porto (l’uomo delle pole) e De Angelis che, a suon di piazzamenti, è nei quartieri alti della classifica. Metto volentieri un’altra incognita, ovvero Aoyama, il compagno di team di Pedrosa, che è pilota valido e in grande crescita. Occhio anche a Lorenzo e Barbera che, su una pista adatta alle loro caratteristiche di guida, potrebbero fare buone cose.
Tecnicamente, Aprilia vince ma non ha stabilità, mentre la Honda macina risultati con regolarità. Morale: a Noale bisogna lavorare sodo per far evolvere la RSW. Altre Case non ci sono o quasi: la KTM difficilmente ci sarà, mentre la Fantic, dopo aver saltato la Cina, potrebbe puntare ai primi punti con l’idolo locale Arnaud Vincent.
Pronostico |
Incerto, ma lieve preferenza a Pedrosa che non sopporta di essere terzo in classifica e, per Barcellona, punta alla leadership. |
Un finlandese al comando (ma di un punto…) e tre italiani a inseguire. Bella la 125, bellissima. Mika Kallio e la KTM saranno fortissimi, quindi attenti anche a Talmacsi e a Simon, ma i nostri volano e daranno battaglia. Pasini, vincitore di Shanghai, Lai, miglior pilota Honda e Simoncelli costituiscono un tris che difficilmente non manderà qualcuno sul podio.
Ma attenti a Luthi, pilota che ha raccolto meno di quanto meriti, e alle Derbi - Gilera che se supereranno i problemi di ciclistica, hanno tre piloti di vertice come Poggiali, Nieto e Pesek. Da vedere, nella grande sfida tra costruttori (ben sei!), anche la Malaguti che correrà con Pellino al posto del tedesco Hommel.
Pronostico |
Impossibile, come sempre in 125 |
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