Motogp
Valencia: le interviste
Alla fine dell'ultimo GP della stagione ci sono piloti soddisfatti ed altri un pò meno. Per tutti, tanta la voglia di rifarsi nel 2005!
di Marco Masetti
Rossi sei l'eroe del giorno: hai vinto la nona gara, sei campione del mondo...
"Le nove vittorie, le stesse con la Honda sono il dato più importante di una stagione fantastica. Sono il massimo della vita. Certo che il titolo è importante".
Nove con la Honda e altrettante con la Yamaha, cosa cambia? "Fin dall'inizio era certo che con la Yamaha sarebbe stato più difficileed era vero, ma abbiamo vinto lo stesso nove gare e lo abbiamo fatto perché siamo stati bravi a sfruttare tutte le occasioni".
Hai vinto tu, la Yamaha e poi? "E' stato un anno indimenticabile per me, per la Yamaha e per il team. Abbiamo vinto anche la classifica per squadre".
Non sembrava facile la tua gara all'inizio? "Tamada faceva paura perché le sue gomme avevano un grip pazzesco, ma siamo riusciti a vincere la terza gara consecutiva davanti a un pubblico meraviglioso".
Finalmente ti riposi?"No, proviamo mercoledì e giovedì la moto nuova (in pratica il primo step della moto 2005) e di nuovo a metà novembre si torna in Malesia. Correrò anche due rally e poi scompaio".
Moto nuova?"Arriva dal Giappone domani e spero che sia da subito vicina a quello che ci serve. Troppe volte la differenza sui piloti Honda l'ho fatta io, ma adesso la Yamaha è lì, più vicina, non deve fare l'errore di fermarsi. Spero di avere maggiore accelerazione. Quella che non ho mai avuto in questa stagione".
I tuoi rivali come li giudichi? "Sete è stato forte e costante, nonostante la pressione, a parte i due errori a metà campionato. Biaggi quando è costante è il più forte, insieme a Gibernau. Il prossimo anno vedremo se ci sono tutte queste differenze tra essere un pilota ufficiale oppure no".
E via, a firmare autografi nel paddock, come fanno in Superbike.
Ma il vero eroe della giornata è stato Bayliss, sul podio alla gara d'addio...
"Probabilmente era molto tempo che non mi vedevate così! E' stata una stagione difficile per me e per tutti in Ducati, ma la Desmosedici è cresciuta molto nella seconda parte dell'anno. Oggi sono partito tranquillo (!) perché non volevo rischi inutili, mentre Sete e Makoto si sono buttati nella mischia come dei matti. Il resto della gara è andato bene: avrei voluto sorpassare Max ma mi sono reso conto che facevo fatica, quindi ho preferito accontentarmi del terzo posto. Ho vissuto bei momenti in questi anni trascorsi con Ducati, quindi è bello lasciarsi con un bel risultato".
Missione compiuta, Troy, un arrivederci alla prossima stagione in MotoGp, si perché, ed è notizia di adesso, oramai l'australiano fa parte del team Pons, quindi guiderà una Honda 211. La Ducati adesso ha un ex motivato e con una gran moto. Attenzione!
Loris Capirossi non è proprio felice: "E stato un weekend difficile, cominciato con alcuni problemi all'anteriore che sono stati risolti questa mattina, ma sono rimasti problemi di trazione, che si sono fatti sentire a partire dal secondo giro. Ho comunque cercato di finire la gara e portare a casa un po' di punti. Il podio di Troy dimostra che lui è un gran pilota e che la Ducati un'ottima moto".
Max Biaggi lascia Valencia con un bel piazzamento e la promessa della Honda di diventare leader del team interno. Per ora non c'è nero su bianco, però. Intanto c'è il commento della gara: “Il secondo posto non è il risultato migliore per chiudere la stagione ma è comunque soddisfacente. La gara è stata bella, dura e combattuta, specie nei primi giri. Mi sono trovato subito a lottare con Tamada, Hayden, Bayliss e Gibernau finché una manovra un po’ azzardata di quest’ultimo mi ha fatto quasi cadere. Per fortuna l’ho visto arrivare e ho potuto frenare e allargarmi. Recuperare è stato difficile ma anche divertente”.
Per Marco Melandri c'è la probabile gara d'addio con la Yamaha con l'ultima caduta della stagione. Il ragazzo di Ravenna non è certo felice: "All'inizio la moto andava abbastanza bene, tanto che sono riuscito a fare qualche bel sorpasso, ma nel dritto la mia M1 era lenta e perdevo troppo in accelerazione. Sono caduto perché mentre ero dietro a Capirossi, l'ho visto perdere l'anteriore della moto e istintivamente ho piegato di più e sono scivolato. Si è conclusa così nel peggiore dei modi una gara nella quale non avevo motivazioni, se non quella di tornarmene a casa con un contrattofirmato. Purtroppo ancora non ho nessun accordo e non posso dire nulla riguardo al mio futuro. La stagione è stata sicuramente al di sotto delle aspettative; ho il rimpianto di essere stato obbligato a cambiare squadra e questo ha indubbiamente inciso sui risultati".
Sete Gibernau non è certo contento... “Abbiamo sbagliato le gomme, siamo stati gli unici a montare la gomma più dura al posteriore, pensando che la temperatura sarebbe salita, cosa che non è successa. Così abbiamo perso la gara nei primi giri. Da metà abbiamo recuperato il passo, ma oramai il gruppo di testa era troppo lontano. Volevo vincere oggi, davanti al mio pubblico, poche storie. E' stata una bella stagione, con qualche problema di troppo da Brno in avanti".
"Le nove vittorie, le stesse con la Honda sono il dato più importante di una stagione fantastica. Sono il massimo della vita. Certo che il titolo è importante".
Nove con la Honda e altrettante con la Yamaha, cosa cambia? "Fin dall'inizio era certo che con la Yamaha sarebbe stato più difficileed era vero, ma abbiamo vinto lo stesso nove gare e lo abbiamo fatto perché siamo stati bravi a sfruttare tutte le occasioni".
Hai vinto tu, la Yamaha e poi? "E' stato un anno indimenticabile per me, per la Yamaha e per il team. Abbiamo vinto anche la classifica per squadre".
Non sembrava facile la tua gara all'inizio? "Tamada faceva paura perché le sue gomme avevano un grip pazzesco, ma siamo riusciti a vincere la terza gara consecutiva davanti a un pubblico meraviglioso".
Finalmente ti riposi?"No, proviamo mercoledì e giovedì la moto nuova (in pratica il primo step della moto 2005) e di nuovo a metà novembre si torna in Malesia. Correrò anche due rally e poi scompaio".
Moto nuova?"Arriva dal Giappone domani e spero che sia da subito vicina a quello che ci serve. Troppe volte la differenza sui piloti Honda l'ho fatta io, ma adesso la Yamaha è lì, più vicina, non deve fare l'errore di fermarsi. Spero di avere maggiore accelerazione. Quella che non ho mai avuto in questa stagione".
I tuoi rivali come li giudichi? "Sete è stato forte e costante, nonostante la pressione, a parte i due errori a metà campionato. Biaggi quando è costante è il più forte, insieme a Gibernau. Il prossimo anno vedremo se ci sono tutte queste differenze tra essere un pilota ufficiale oppure no".
E via, a firmare autografi nel paddock, come fanno in Superbike.
Ma il vero eroe della giornata è stato Bayliss, sul podio alla gara d'addio...
"Probabilmente era molto tempo che non mi vedevate così! E' stata una stagione difficile per me e per tutti in Ducati, ma la Desmosedici è cresciuta molto nella seconda parte dell'anno. Oggi sono partito tranquillo (!) perché non volevo rischi inutili, mentre Sete e Makoto si sono buttati nella mischia come dei matti. Il resto della gara è andato bene: avrei voluto sorpassare Max ma mi sono reso conto che facevo fatica, quindi ho preferito accontentarmi del terzo posto. Ho vissuto bei momenti in questi anni trascorsi con Ducati, quindi è bello lasciarsi con un bel risultato".
Missione compiuta, Troy, un arrivederci alla prossima stagione in MotoGp, si perché, ed è notizia di adesso, oramai l'australiano fa parte del team Pons, quindi guiderà una Honda 211. La Ducati adesso ha un ex motivato e con una gran moto. Attenzione!
Loris Capirossi non è proprio felice: "E stato un weekend difficile, cominciato con alcuni problemi all'anteriore che sono stati risolti questa mattina, ma sono rimasti problemi di trazione, che si sono fatti sentire a partire dal secondo giro. Ho comunque cercato di finire la gara e portare a casa un po' di punti. Il podio di Troy dimostra che lui è un gran pilota e che la Ducati un'ottima moto".
Max Biaggi lascia Valencia con un bel piazzamento e la promessa della Honda di diventare leader del team interno. Per ora non c'è nero su bianco, però. Intanto c'è il commento della gara: “Il secondo posto non è il risultato migliore per chiudere la stagione ma è comunque soddisfacente. La gara è stata bella, dura e combattuta, specie nei primi giri. Mi sono trovato subito a lottare con Tamada, Hayden, Bayliss e Gibernau finché una manovra un po’ azzardata di quest’ultimo mi ha fatto quasi cadere. Per fortuna l’ho visto arrivare e ho potuto frenare e allargarmi. Recuperare è stato difficile ma anche divertente”.
Per Marco Melandri c'è la probabile gara d'addio con la Yamaha con l'ultima caduta della stagione. Il ragazzo di Ravenna non è certo felice: "All'inizio la moto andava abbastanza bene, tanto che sono riuscito a fare qualche bel sorpasso, ma nel dritto la mia M1 era lenta e perdevo troppo in accelerazione. Sono caduto perché mentre ero dietro a Capirossi, l'ho visto perdere l'anteriore della moto e istintivamente ho piegato di più e sono scivolato. Si è conclusa così nel peggiore dei modi una gara nella quale non avevo motivazioni, se non quella di tornarmene a casa con un contrattofirmato. Purtroppo ancora non ho nessun accordo e non posso dire nulla riguardo al mio futuro. La stagione è stata sicuramente al di sotto delle aspettative; ho il rimpianto di essere stato obbligato a cambiare squadra e questo ha indubbiamente inciso sui risultati".
Sete Gibernau non è certo contento... “Abbiamo sbagliato le gomme, siamo stati gli unici a montare la gomma più dura al posteriore, pensando che la temperatura sarebbe salita, cosa che non è successa. Così abbiamo perso la gara nei primi giri. Da metà abbiamo recuperato il passo, ma oramai il gruppo di testa era troppo lontano. Volevo vincere oggi, davanti al mio pubblico, poche storie. E' stata una bella stagione, con qualche problema di troppo da Brno in avanti".