Motogp
Le pagelle di Motegi
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Mesta bocciatura per Gibernau, Ducati, De Puniet e l'Aprilia 250. Nessun voto ai protagonisti del crash della MotoGP: il vero colpevole per Masetti è un altro, o un'altra... E' aperto dibattito sul forum
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l’estensore, può rispondere nel forum, senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe.
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- Vabbè aveva delle gomme con quali andavo forte anch'io, ma lui ha guidato come un grande, come uno che merita una Honda ufficiale il prossimo anno. Rossi non gli ha regalato nulla, è lui che se lo è guadagnato. In prova ha fatto un tempo che sembra un errore di stampa, invece è vero. Spaziale.
Rossi: - Lui voleva vincere, stravincere in casa del nemico, far morire di dolore l'odiato Nakayima e invece si deve "accontentare" di un altro titolo mondiale che, a meno di miracoli di Gibernau, ha già in tasca. Sempre concentrato e tonico, è fortissimo, come sempre: prove, warm up, gara.
Gibernau: - In prova soffre, in gara pure, colpa delle gomme Michelin "evoluzione" che gli impediscono di derapare come piace a lui. Certo che questi esperimenti in gara e con un titolo in ballo non si fanno. Certo, non ha la faccia luminosa di inizio stagione. Vede Rossi che se ne va... Nakano: - Anche lui trova nelle Bridgestone un alleato fantastico e non dite che sta lì davanti solo perché sono caduti sei big in un colpo solo. I tempi sono di vertice e Nakano pesta a dovere con il gas. Adesso bisogna capire a che livello è la Kawasaki.
Barros: - La sua moto non è perfetta, specie in frenata e questo a Motegi è un brutto andare, visto che ha i freni sempre in mano. Alla fine la sua è la miglior Honda Michelin al traguardo, niente male.
Honda: - Nella stagione più incredibile della sua storia, esce da Motegi senza aver annunciato le squadre per la prossima stagione. A parte leggete cosa sta succedendo e pensate cosa potrebbero fare con un direttore sportivo di alto livello, libero di agire senza essere nelle mani di sponsor e gabole varie. E poi Ukawa che fa una gara opaca con una moto che dovrebbe anticipare il futuro... Anche il test rider ci sembra incerto. Resta un fantastico tris di vittorie e due titoli mondiali quasi conquistati.
Melandri: - In prova non era messo bene, solo un giro veloce e un passo non eccezionale, poi schiena bloccata, cadute varie, nervosismo. In gara si sblocca e, se non fosse stato per la gomma posteriore che lo molla sul più bello, poteva essere da podio.
Capirossi: - Lo so che vorreste la polemica, tipo che Loris è un assassino o una vittima (a seconda dei casi). Vado contro il mio interesse, ma dico che di colpe non ne ho viste e ho passato un pomeriggio a guardare immagini tv, sequenze fotografiche, ad ascoltare pareri, ma non ne viene fuori nulla di preciso. Capita, specie a Motegi, e in fondo vi spiego perché.
Biaggi: - Era il probabile protagonista di una grande gara. La sorte lo ha tolto di mezzo prima ancora di mettere la terza. Le gare sono così, crudeli.
Hopkins: - Motegi gli porta male, ma non vedo colpe nel suo entrare in curva. Trova Capirossi e così sia.
Yamaha: - Non rischiano il nuovo materiale provato in Portogallo da Rossi e fanno bene: in gara non si provano le novità, è la regola.
Ducati: - Vero, la moto è in crescita e Bayliss era da podio o giù di li. In prova Capirossi poteva fare il quarto se non lo avessero fatto uscire in ritardo dal box e quindi bloccare sul più bello dalla bandiera a scacchi. Però ci sono troppi "se" e troppe entrate in curva con la moto che sbandiera.
Kawasaki: - Giornata storica: dal 1981 la Kawa non saliva sul podio della classe regina. Nakano ha fatto il miracolo, le Bridgestone pure, ma la moto quanto vale? Lo vedremo in Quatar.
Suzuki: - Due su due fuori alla prima curva e forse anche in Quatar. Giornata nerissima.
Bayliss e McWilliams: - Gli anglosassoni, quando si mettono d'impegno, fanno grandi cose. Troy guida come un leone e, sbandierando a destra e a manca, lotta per il podio. Poi vola a terra. Ci sta. McW finalmente sfrutta i cavalli della Cube fino a quando cade sotto il tunnel. La moto resta accesa e lui riparte, veloce come nulla fosse: idoli.
Pedrosa: - Più che un pilota è un caso. Si stanno scrivendo regolamenti folli per punire il fatto che lui è leggero, ma non è colpa sua se la Honda gli ha fatto una moto su misura. Lui si limita a vincere, in pratica gara e titolo.
Elias: - Ad inizio gara prova di tutto per battere Pedrosa, poi capisce che non può farcela e si accontenta. Si arrabbia per il peso del suo rivale e lo capisco.
Youichi Ui:- La storia è questa: un pilota licenziato da un team, nemmeno di punta, della 125, sale su una MotoGp e va a punti pur girando con tempi da 125. Sembra un gioco di parole, ma è lo stile WCM che, tanto per rimpinguare le casse, ha affittato un posto in griglia alla Moriwaki. E qui si vede Jacque che oramai ha smesso con le corse e arriva qui con una fidanzata giovane e sexy. Va a punti e guida bene. Complimenti, anche a lei.
De Angelis: - Senza gomme si va poco avanti, ma oggi le Honda non si prendevano nemmeno con un missile.
Poggiali: - Una pipetta della candela pazza lo fa arrivare fuori dalla zona punti. Certo per lui il 2004 è un anno terribile.
De Puniet: - Si sdraia cercando di difendere una posizione che gli permetta di lottare ancora per il mondiale. Colpa sua o della moto?
Aprilia 250: - Forse un'era sta finendo, oppure è solo Motegi che risulta indigeribile alle RSW. Certo è che le moto italiane non hanno toccato palla.
Dovizioso: - Non bastano due partenze a metterlo in crisi. La sua moto vola e lui la sfrutta a dovere. Un grande pilota pronto per la 250.
Locatelli: - Cade ma ha il merito di provarci, sa bene che il secondo posto non basta e prova a vincere. Onesto, generoso, un vero sportivo.
Barbera: - Un carburatore dispettoso lo frena proprio al momento della ripartenza. Sale sulla seconda moto, ma anche li c'è qualcosa che non va. A questo punti si sgonfia. Il mondiale però non lo ha perso oggi, ma strada facendo, con molti errori. Per lui si parla di 250 sicura, invece un altro anno in 125 gli farebbe bene.
La prima curva di Motegi: - Oramai è un classico per i fotografi che dicono: mettiamoci lì che ci scappa la foto ad effetto del botto alla prima curva. Ovvio è una curva nella quale si arriva forte, tutti assieme e con poco spazio. Rifacciamola, please. Oppure spostiamo la linea di partenza. Insomma: cambiamo o aspettiamo la tragedia?
- Vabbè aveva delle gomme con quali andavo forte anch'io, ma lui ha guidato come un grande, come uno che merita una Honda ufficiale il prossimo anno. Rossi non gli ha regalato nulla, è lui che se lo è guadagnato. In prova ha fatto un tempo che sembra un errore di stampa, invece è vero. Spaziale.
Rossi: - Lui voleva vincere, stravincere in casa del nemico, far morire di dolore l'odiato Nakayima e invece si deve "accontentare" di un altro titolo mondiale che, a meno di miracoli di Gibernau, ha già in tasca. Sempre concentrato e tonico, è fortissimo, come sempre: prove, warm up, gara.
Gibernau: - In prova soffre, in gara pure, colpa delle gomme Michelin "evoluzione" che gli impediscono di derapare come piace a lui. Certo che questi esperimenti in gara e con un titolo in ballo non si fanno. Certo, non ha la faccia luminosa di inizio stagione. Vede Rossi che se ne va... Nakano: - Anche lui trova nelle Bridgestone un alleato fantastico e non dite che sta lì davanti solo perché sono caduti sei big in un colpo solo. I tempi sono di vertice e Nakano pesta a dovere con il gas. Adesso bisogna capire a che livello è la Kawasaki.
Barros: - La sua moto non è perfetta, specie in frenata e questo a Motegi è un brutto andare, visto che ha i freni sempre in mano. Alla fine la sua è la miglior Honda Michelin al traguardo, niente male.
Honda: - Nella stagione più incredibile della sua storia, esce da Motegi senza aver annunciato le squadre per la prossima stagione. A parte leggete cosa sta succedendo e pensate cosa potrebbero fare con un direttore sportivo di alto livello, libero di agire senza essere nelle mani di sponsor e gabole varie. E poi Ukawa che fa una gara opaca con una moto che dovrebbe anticipare il futuro... Anche il test rider ci sembra incerto. Resta un fantastico tris di vittorie e due titoli mondiali quasi conquistati.
Melandri: - In prova non era messo bene, solo un giro veloce e un passo non eccezionale, poi schiena bloccata, cadute varie, nervosismo. In gara si sblocca e, se non fosse stato per la gomma posteriore che lo molla sul più bello, poteva essere da podio.
Capirossi: - Lo so che vorreste la polemica, tipo che Loris è un assassino o una vittima (a seconda dei casi). Vado contro il mio interesse, ma dico che di colpe non ne ho viste e ho passato un pomeriggio a guardare immagini tv, sequenze fotografiche, ad ascoltare pareri, ma non ne viene fuori nulla di preciso. Capita, specie a Motegi, e in fondo vi spiego perché.
Biaggi: - Era il probabile protagonista di una grande gara. La sorte lo ha tolto di mezzo prima ancora di mettere la terza. Le gare sono così, crudeli.
Hopkins: - Motegi gli porta male, ma non vedo colpe nel suo entrare in curva. Trova Capirossi e così sia.
Yamaha: - Non rischiano il nuovo materiale provato in Portogallo da Rossi e fanno bene: in gara non si provano le novità, è la regola.
Ducati: - Vero, la moto è in crescita e Bayliss era da podio o giù di li. In prova Capirossi poteva fare il quarto se non lo avessero fatto uscire in ritardo dal box e quindi bloccare sul più bello dalla bandiera a scacchi. Però ci sono troppi "se" e troppe entrate in curva con la moto che sbandiera.
Kawasaki: - Giornata storica: dal 1981 la Kawa non saliva sul podio della classe regina. Nakano ha fatto il miracolo, le Bridgestone pure, ma la moto quanto vale? Lo vedremo in Quatar.
Suzuki: - Due su due fuori alla prima curva e forse anche in Quatar. Giornata nerissima.
Bayliss e McWilliams: - Gli anglosassoni, quando si mettono d'impegno, fanno grandi cose. Troy guida come un leone e, sbandierando a destra e a manca, lotta per il podio. Poi vola a terra. Ci sta. McW finalmente sfrutta i cavalli della Cube fino a quando cade sotto il tunnel. La moto resta accesa e lui riparte, veloce come nulla fosse: idoli.
Pedrosa: - Più che un pilota è un caso. Si stanno scrivendo regolamenti folli per punire il fatto che lui è leggero, ma non è colpa sua se la Honda gli ha fatto una moto su misura. Lui si limita a vincere, in pratica gara e titolo.
Elias: - Ad inizio gara prova di tutto per battere Pedrosa, poi capisce che non può farcela e si accontenta. Si arrabbia per il peso del suo rivale e lo capisco.
Youichi Ui:- La storia è questa: un pilota licenziato da un team, nemmeno di punta, della 125, sale su una MotoGp e va a punti pur girando con tempi da 125. Sembra un gioco di parole, ma è lo stile WCM che, tanto per rimpinguare le casse, ha affittato un posto in griglia alla Moriwaki. E qui si vede Jacque che oramai ha smesso con le corse e arriva qui con una fidanzata giovane e sexy. Va a punti e guida bene. Complimenti, anche a lei.
De Angelis: - Senza gomme si va poco avanti, ma oggi le Honda non si prendevano nemmeno con un missile.
Poggiali: - Una pipetta della candela pazza lo fa arrivare fuori dalla zona punti. Certo per lui il 2004 è un anno terribile.
De Puniet: - Si sdraia cercando di difendere una posizione che gli permetta di lottare ancora per il mondiale. Colpa sua o della moto?
Aprilia 250: - Forse un'era sta finendo, oppure è solo Motegi che risulta indigeribile alle RSW. Certo è che le moto italiane non hanno toccato palla.
Dovizioso: - Non bastano due partenze a metterlo in crisi. La sua moto vola e lui la sfrutta a dovere. Un grande pilota pronto per la 250.
Locatelli: - Cade ma ha il merito di provarci, sa bene che il secondo posto non basta e prova a vincere. Onesto, generoso, un vero sportivo.
Barbera: - Un carburatore dispettoso lo frena proprio al momento della ripartenza. Sale sulla seconda moto, ma anche li c'è qualcosa che non va. A questo punti si sgonfia. Il mondiale però non lo ha perso oggi, ma strada facendo, con molti errori. Per lui si parla di 250 sicura, invece un altro anno in 125 gli farebbe bene.
La prima curva di Motegi: - Oramai è un classico per i fotografi che dicono: mettiamoci lì che ci scappa la foto ad effetto del botto alla prima curva. Ovvio è una curva nella quale si arriva forte, tutti assieme e con poco spazio. Rifacciamola, please. Oppure spostiamo la linea di partenza. Insomma: cambiamo o aspettiamo la tragedia?
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