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Motegi: parlano i protagonisti

il 19/09/2004 in Motogp

La parola ai protagonisti dell'avvincente giornata di gare del GP del Giappone a Motegi

di Marco Masetti


Motegi (Jap) - "Vincere mi piace di più". Rossi inizia così la sua dichiarazione dopo gara e continua, pieno di buon senso, come si conviene a chi pensa alla classifica. "Però devo pensare al campionato e noi corriamo per questo".
E la gara e soprattutto Tamada? "Ho cercato di andare via subito, ma lui stava li, sempre dietro. Dopo dieci giri la mia moto ha iniziato a muoversi, la sua no, in più lui aveva una grande stabilità e riusciva ad aprire il gas dove io non ci pensavo nemmeno. Non sgrido la Michelin, ma bisogna continuare a lavorare perché io oggi ero molto a posto, come solito, ma da metà gara le gomme calano come al solito, ma le sue no!".
E l'incidente di inizio gara l'hai visto? Ti ha favorito? "Non ho visto nulla ma ho capito che era successo qualcosa per il rumore che ho sentito alle mie spalle. Non mi sento avvantaggiato dall'incidente, perché a me dei piloti coinvolti poteva stare davanti forse Biaggi, ma Sete ci ha guadagnato di più, perché oggi gli sarebbero arrivati davanti in tanti. Lui resta l' avversario anche se 39 punti sono tantissimi e c'è una gara in meno da disputare".
E del Quatar, la prossima trasferta? "Sarà caldissimo e questo condizionerà moto e piloti, ma Quatar vuol dire una pista nuova, sulla quale si vedrà chi è più bravo a trovare le traiettorie giuste e la messa a punto ideale".
Cos'ha Gibernau, perché non incide più? "Non è facile restare per 16 gare al top, forse c'è stato un calo di tensione. E poi questo è un campionato terribile, se prendi sei decimi al giro, in un attimo passi da secondo a sesto. E poi non c'è solo la Honda e l'evoluzione tocca il pilota: con le gomme attuali si derapa poco perché hanno molta aderenza e lui invece guidava bene quando derapava".

Già, Sete Gibernau, lo sconfitto. Come vive questo momento? "Questo è stato il gp più complicato e difficile della stagione. Ho sofferto a causa del pneumatico anteriore fin dal venerdì e oggi poteva andare anche peggio. Le mie gomme erano distrutte dopo pochi giri e stavo per rientrare ai box, ma ero sesto e ho deciso di arrivare sino alla fine per guadagnare punti. Sono arrabbiato ma la cosa importante è che adesso sappiamo la natura del problema".
Ovvero, le nuove Michelin non permettono a Sete di entrare di traverso come piace a lui e questo gli ha tolto lo smalto: ovvero quando lo sviluppo fa delle vittime!

Passiamo all'incidente ecco il parere dei piloti coinvolti, partendo da Capirossi: "Non so cosa sia successo, mi sono trovato a terra e Ko. Peccato, ma le gare sono queste, certo che questa è una pista un po' strana e anche l'anno scorso ci fu una caduta di gruppo alla prima curva. Adesso ho una frattura al piede destro, nulla di grave in Quatar ci sarò".
John Hopkins si è appena ripreso: ha una ferita al fondoschiena e qualche costola rotta, ma commenta così: "Non ho parole per esprimere quello che penso: l'anno scorso io ho colpito dei piloti nello stesso punto e quest'anno sono stato io ad essere colpito. E' una cosa che mi disgusta, ma l'unica cosa che penso adesso è di essere in Quatar. Mi sono rotto alcuno costole e spero di correre ugualmente. Stavo entrando in curva, secondo dietro Rossi non ho avuto nessuna avvisaglia ma ad un certo punto è come se fossi stato investito da un treno".
Biaggi invece l'ha vista così: "Mentre impostavo la prima curva ho visto una Ducati e un'altra moto che stavano andando completamente di traverso in una direzione opposta a quella in cui dovevano andare. Ho sentito un colpo fortissimo sulla fiancata ma sono rimasto in piedi. Sono finito nella sabbia e li un'altra moto mi è caduta davanti e sono finito a terra anch'io. Non ci voleva proprio. Sono delusissimo perché volevo fare una gran gara".

Spazio al grande vincitore, Makoto Tamada che sull'incidente ha un'idea molto chiara: "Alla prima curva ho capito che tutti stavano andando troppo veloci per impostarla correttamente e avete visto come è andata a finire. Dopo mi sono ritrovato secondo dopo Rossi e mi è venuta in mente la gara dell'Estoril dove ho chiuso alle sue spalle. Volevo una gara diversa da quella e ho stretto i tempi per l'attacco. La mia moto andava benissimo e le gomme pure, ho seguito i consigli dei tecnici Bridgestone e ho fatto una scelta di gomme perfetta. Avevo tutto per vincere e ho vinto".

Marco Melandri ha fatto una gara coraggiosa, premiata da un buon quinto posto: "Stamattina mi sono svegliato con la schiena bloccata e poi nel warm up sono caduto a causa di un problema in frenata, problema comune ad altri piloti causato dalle troppe frenate brusche che si fanno su questa pista. In partenza ho visto una confusione incredibile, ma non ho capito cosa sia successo di preciso".
Nakano oggi era forte, come mai? "Aveva un vantaggio notevole dato dalle gomme".

Spazio al grandissimo dominatore della 125, Andrea Dovizioso che è anche polemico: "Non è giusto il regolamento, non capisco perché bisogna buttare via il vantaggio di dieci giri. Ho rischiato perché al secondo via ero piuttosto scarico di fisico, però ho dato il massimo lo stesso. Locatelli era più aggressivo, soprattutto in staccata, non so come facesse a starci dentro... Quindi l'ho passato sfruttando il vantaggio di motore che avevo. Questa è la mia gara della svolta, ho fatto vedere che ci sono, eccome. Il mondiale non è ancora finito, certo che per gli altri è stata una bella mazzata".

Locatelli è invece lo sconfitto, ma con classe: "Oggi Dovizioso era più forte di tutti e più a posto e io ho provato a tenergli testa. Sta guidando benissimo e ha una moto veloce e competitiva, quindi è difficile tenere il suo ritmo. Ce l'ho fatta per 12 giri, ma all'ultimo passaggio ho forzato troppo per non fargli prendere vantaggio sul rettilineo. Ero già al limite, evidentemente e sono scivolato, ma in questa condizioni una caduta ci sta. Un secondo posto mi sarebbe servito poco visto il distacco e ho dato tutto per vincere. Ho sbagliato ma non ho nulla da recriminare".
Bravo e sportivo, Loca.

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