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MotoGP: Le nuove regole per il 2005

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Tra la necessità di assecondare le esigenze televisive ed il delirio di chi pretende di porre limiti di peso e statura ai piloti, Witteveen ci spiega cosa cambierà nel regolamento della prossima stagione

Motegi (Jap) - In arrivo ci sono parecchie novità, soprattutto in MotoGp, che oramai si avvia a diventare un altro sport, rispetto alle cenerentole 125 e 250. Vediamo un po' quello che ci ha raccontato Jan Witteveen, questa volta non in veste di top manager dell'attività sportiva Aprilia ma di rappresentante MSMA (associazione dei costruttori).
E' confermata la regola del flag to flag in MotoGp, ovvero si parte e si arriva con qualunque tempo, senza soste, senza stop. "Questa regola non è passata all'unanimità, ma a maggioranza e io non ero d'accordo, perché in passato ci sono stati incidenti causati dal lavoro troppo concitato nel box in momenti di emergenza. Ricordo quello che capitò ad Hansford nel '78 ma anche a Lawson a Laguna Seca nell'82. Quindi la maggioranza ha detto si e si fa. In pratica Dorna e Federazione Internazionale ci hanno chiesto un regolamento di attuazione per questa regola e noi, cercando di avere il massimo della sicurezza, ci siamo orientati a due moto per pilota. Una settata da asciutto e una da bagnato. Il pilota arriva al box e può cambiarla in caso di pioggia. Lo si può fare una volta solo e solo dopo un segnale che verrà dato dalla direzione di gara. Sostituire al volo le gomme, e ovviamente anche l'impianto frenante può essere pericoloso perché i meccanici lavorano in condizioni di grande pressione. Non ci sono ancora i dettagli, ma lo metteremo a punto con l'aiuto di piloti e tecnici, in pratica un gruppo di lavoro che preparerà il regolamento di attuazione. Ovviamente per fare questo ci vorrà la pit lane sgombra da persone che non siano direttamente coinvolte nella gestione dei mezzi”.

Poi si passa al punto numero due, ovvero le prove al sabato, le uniche valide per lo schieramento. Anche qui parliamo di una regola fatta a posta per la TV, vera padrona delle gare. Il venerdì due turni per mettere a punto la moto, un altro il sabato mattino e poi il sabato lotta contro il tempo per conquistare il posto buono in griglia. Come in formula uno, grande modello per il motomondiale. Un appuntamento fisso e meno spese per i gommisti che dovranno allestire meno gomme da qualifica.

E in caso di pioggia il sabato un pilota che magari cade e salta il turno come fa? "Se il venerdì ha girato nel 107% del tempo è qualificato risponde Witteveen.

E poi si arriva al grottesco, ovvero alla regola che sta per essere studiata di porre una zavorra in tutte le classi. "Si ragionerà sul peso, ma anche sulla struttura e la forza di un pilota". Witteveen qui fatica a spiegarci il perché di questa incredibile regola che sta per essere varata. Si parte dalla storia di questo problema, dalle vittorie di Raudies, peso piuma delle piccole cilindrate, alla zavorra di Sabbatani e si passa per discorsi incredibili.
Tutto perché in 250 in parecchi si sono lamentati per le vittorie di Pedrosa e della sua Honda fatta su misura. Ma allora perché non mettere un canestro che si alza e si abbassa a seconda dell'altezza del giocatore di basket?
Morale, se le due prime regole sono fatte per la Tv, per lo spettacolo, questa del peso (ma anche delle dimensioni di un pilota) sembra davvero un delirio. E lo è.
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