Motogp
Vincono Biaggi, Pedrosa e Locatelli
Con la vittoria in Germania Biaggi a un solo punto in classifica mondiale da Rossi che non riesce a portare la Yamaha oltre il quarto posto. Sul podio dietro a Max, le Honda ufficiali di Barros e Hayden. Clamorosa caduta di Gibernau. In 250 Pedrosa vince
Sachsenring (Ger) - Il mondiale ricomincia da qui, dalla Germania, da Max Biaggi, semplicemente il grande maestro del tracciato tedesco. In un giorno solo il romano del team Pons (seconda vittoria consecutiva, attenti a queste cose, hanno un significato) aggancia Rossi in testa alla classifica e ora è a un solo punto dal campione del mondo. Come non bastasse, sorpassa il primo dei suoi obiettivi, Sete Gibernau che conclude ancora la corsa anzitempo per una caduta. In un colpo solo, Max ritrova morale e rafforza la classifica. Quello che serve nella lotta al titolo della MotoGp.
Ma dal Sachsenring viene fuori anche un'altra verità, che era nell'aria anche in Brasile, ma che adesso è clamorosamente emersa: la moto da battere è di nuovo la Honda. Lo dimostra Barros, finalmente autorevole e secondo al traguardo e lo conferma puntualmente anche Hayden, oramai abbonato al podio. Non ci sono mosse strane o trucchi: bastava guardare nel paddock, c'era l'HRC al gran completo e non solo a far passerella. Per Barros è arrivato un motore rinnovato parecchio e riconoscibile dagli scarichi sotto la sella in stile Ducati, ma si parla anche di un telaio esternamente uguale a quello usato fino ad oggi, ma con misure diverse. Morale, il chattering sembra sparito, l'erogazione migliorata, così il podio vede tre 211 davanti a tutti e, dopo il quarto posto dell'unica Yamaha arrivata al traguardo (quella di un bravissimo Rossi) ci sono altre due RC, quelle di Edwards e Tamada.
Manca, e questo è grave, quella di Sete Gibernau che al decimo passaggio ripete la performance di Rio e si sdraia a terra. Poche storie, il grande malato del mondiale è proprio lo spagnolo di Gresini che, dopo le tre sconfitte patite da Rossi, ha accumulato un paio di battute a vuoto. Notte fonda per Sete, proprio nel giorno in cui Biaggi ritorna grande.
E Max è il vero eroe della giornata. Secondo noi ha fatto la gara più bella degli ultimi tempi: lucido quando c'era Rossi da tenere dietro e forte a resistere quando al posto di Valentino, in crisi di gomma e di prestazioni, si è affacciato un Barros carico a mille e deciso a riguadagnarsi la fiducia di Honda. Brutti clienti che Max ha domato vincendo. Dediche ovvie alla Honda e alla Michelin (segno anche questo che il chattering non c'è più), ma anche un ricordo per il suo tecnico Cobas. Biaggi aspettava da molto questa vittoria!
Quella che è veramente strana è la classifica: ieri Rossi era primo a pari merito con Gibernau, oggi è in testa da solo, ma con un solo punto su Biaggi. Ovvio che a Rossi non piace il sistema di attribuzione dei punti, ma il campione del mondo fa i complimenti a Biaggi e sprona la Yamaha a fare meglio: "La Honda da due gare è passata davanti e noi siamo ad inseguire".
Bisogna recuperare il terreno perduto e alla svelta, anche perché c'è da decidere la prossima stagione. La Altadis e la Yamaha, dopo l'annuncio della moto priva di sponsor che la Casa nipponica schiererà la prossima stagione, sono ai ferri corti, stesso discorso tra Phillip Morris (cioè Marlboro) e Ducati a causa della crisi di risultati della Casa bolognese.
Secondo noi grosse novità sono in arrivo, ad esempio che Rossi entri nell'orbita della Marlboro, ma forse è ancora presto.
Piuttosto torniamo alla gara per parlare proprio di Ducati: la gara dei due piloti ufficiali è finita prima del previsto a causa di due cadute. Capirossi e Bayliss stavano facendo una gara positiva nelle posizioni di immediato rincalzo. Il passo non è male per entrambi, ma il sospetto è che, anche con il nuovo motore, alla Desmosedici manchi qualcosa per essere all'altezza delle terribili Honda a Yamaha.
Miglior Ducati è quella di Xaus, 11esimo con la moto di D'Antin e non è il massimo ma, se vogliamo, alle Yamaha è andata peggio. Checa si è sdraiato in avvio mentre era nel gruppo di testa, mentre Abe e Melandri hanno dato vita ad un pauroso incidente in vista del rettifilo d'arrivo al 21esimo passaggio: Melandri viene sbalzato in aria dalla sua M1 e Abe centra in pieno la moto.
Tragedia sfiorata e giornataccia per la Yamaha che ha un solo obiettivo: riguadagnare terreno e consentire a Rossi di difendere la sua leadership.
Tra le altre case, la Kawasaki piazza Nakano in settima piazza e Hofmann decimo (niente male), quasi pareggio con Suzuki che ha Roberts ottavo e Hopkins nono. McWilliams, pur acciaccato mette l'Aprilia in 12esima piazza seguito da Byrne 14esimo.
Onore a Michel Fabrizio che porta a punti la sua WCM nonostante una serie di guai tecnici incredibili: ammortizzatore scoppiato (e quindi guidabilità da inventare) e air box che si sposta lasciando l'aria rovente che arrivava dal motore, direttamente sulla coscia del pilota che rischia l'ustione. Ma il ragazzo di Roma alla fine ci è arrivato e intero. Bravissimo!
Nemmeno il tempo di respirare e già si parte per Donington dove domenica, su di una pista che Rossi ama alla follia ci sarà la prossima puntata del campionato italiano. Si, perché i nostri sono davanti a tutti.
1. HONDA Max BIAGGI ITA
2. HONDA Alex BARROS BRA
3. HONDA Nicky HAYDEN USA
4. YAMAHA Valentino ROSSI ITA
5. HONDA Colin EDWARDS USA
6. HONDA Makoto TAMADA JPN
7. KAWASAKI Shinya NAKANO JPN
8. SUZUKI Kenny ROBERTS USA
9. SUZUKI John HOPKINS USA
10. KAWASAKI Alex HOFMANN GER
11. DUCATI Ruben XAUS SPA
12. APRILIA Jeremy McWILLIAMS GBR
13. DUCATI Neil HODGSON GBR
14. APRILIA Shane BYRNE GBR
15. HARRIS WCM Michel FABRIZIO ITA
16. HARRIS WCM Chris BURNS GBR
Non Classificati
80 PROTON KR Kurtis ROBERTS USA
33 YAMAHA Marco MELANDRI ITA
17 YAMAHA Norick ABE JPN
12 DUCATI Troy BAYLISS AUS
65 DUCATI Loris CAPIROSSI ITA
15 HONDA Sete GIBERNAU SPA
7 YAMAHA Carlos CHECA SPA
9 PROTON KR Nobuatsu AOKI JPN
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Sachsenring (Ger) - La Germania consegna una laurea e un pezzo di mondiale a un pilota che ha nella classe e nel totale inserimento nella moto il suo punto di forza. In una sola giornata Daniel conquista 25 punti pesantissimi, rinforza la sua classifica, impedisce all'Aprilia di conquistare la vittoria numero 100 in 250 e aggancia nella classifica dei costruttori la casa italiana a quota 180. Al casinò si direbbe un en plein ed è vero.
Pedrosa è andato al comando al terzo passaggio, superando Rolfo che aveva fatto una splendida partenza, poi ha martellato nella fase centrale girando sempre in "25 basso" e alla fine ha letteralmente tirato i remi in barca, girando due secondi più lento e controllando il secondo (e sempre ben staccato) Sebastian Porto.
L'argentino fin da ieri aveva capito che non era la pista ideale per l'Aprilia e ha pensato alla classifica di campionato chiudendo secondo e confermandosi terza forza del mondiale e in grande crescita.
Chi va per la prima volta sul podio in 250 è Alex De Angelis che nel finale infila De Puniet (molto remissivo a dir la verità) ed entra nella fascia alta del mondiale. Alex è davvero bravo e anche se guida un moto non proprio ultimo grido, ha dimostrato di meritare il massimo.
Fa clamore il quarto posto di Aoyama che dopo prove travagliatissime nel corso delle quali aveva fatto capire di non riuscire a memorizzare la pista, in gara si è scatenato arrivando quarto e confermando il buon periodo Honda. Ma questa affermazione ha due facce. Quella di Pedrosa che trionfa e quella di Rolfo, arrabbiatissimo in sesta piazza. Anche oggi in accelerazione la sua moto perdeva il confronto con tutti. E poi l'assetto totalmente deficitario. A occhio si vede un pilota che letteralmente non trova posto sulla troppo piccola RSW. Bisogna passare presto in MotoGp!
De Puniet è una sfinge, non ha più lo smalto delle prime gare, forse sente la pressione, le voci di mercato che lo vogliono alla Yamaha in MotoGp, però, Randy oggi proprio non ha inciso. Magari le gomme non lo hanno aiutato però arrivare quinti nel giorno del trionfo di Pedrosa non è il massimo.
Elias spreca tutto con una scivolata, mentre West è il primo dei privati davanti ad un disastroso Nieto che batte a fatica Battaini e Guintoli.
Tra i nostri cade Poggiali (che resta con lo stivale rotto e la leva del cambio incastrata tra suola e tomaia: record di sfiga della giornata), mentre Sabbatani infila i box per problemi alla gomma anteriore, imitato da Baldolini per problemi tecnici alla ciclistica.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
1. HONDA Daniel PEDROSA SPA
2. APRILIA Sebastian PORTO ARG
3. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM
4. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN
5. APRILIA Randy DE PUNIET FRA
6. HONDA Roberto ROLFO ITA
7. APRILIA Anthony WEST AUS
8. APRILIA Fonsi NIETO SPA
9. APRILIA Franco BATTAINI ITA
10. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA
11. HONDA Alex DEBON SPA
12. APRILIA Chaz DAVIES GBR
13. APRILIA Joan OLIVE SPA
14. HONDA Eric BATAILLE FRA
15. HONDA Jakub SMRZ CZE
16. YAMAHA Naoki MATSUDO JPN
17. YAMAHA Taro SEKIGUCHI JPN
18. APRILIA Dirk HEIDOLF GER
19. YAMAHA Erwan NIGON FRA
20. APRILIA Johan STIGEFELT SWE
21. HONDA Klaus NÖHLES GER
22. HONDA Toni ELIAS SPA
Non Classificati
9 APRILIA Hugo MARCHAND FRA
77 APRILIA Gregory LEFORT FRA
12 APRILIA Arnaud VINCENT FRA
25 APRILIA Alex BALDOLINI ITA
40 YAMAHA Max SABBATANI ITA
54 APRILIA Manuel POGGIALI RSM
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Avere esperienza serve, eccome e oggi i giovanotti della 125, i ragazzi che vogliono crescere, si sono mangiati le mani... e la gara.
Vince da maestro Locatelli davanti ad oltre 93.000 paganti una gara che in partenza lo vedeva quasi tagliato fuori: decimo tempo, qualche ammaccatura e la rabbia per essere stato abbattuto in prova da un pilota che cercava la solita scia (Pellino), in gara il bergamasco che con corre con l'Aprilia del team Carrera non ha avuto pietà soprattutto di due piloti che, guarda caso, sono i suoi veri rivali nella lotta al titolo mondiale.
Barbera ha fatto una gara assolutamente folle: brutta partenza, poi una rimonta incredibile fino alla conquista della prima piazza, lasciata al 21esimo passaggio con una manovra plateale nelle mani di Nieto e Dovizioso che si sono trovati davanti. In questo frangente il trio di testa ha perso una manciata di decimi che ha permesso l'aggancio a Locatelli che non aspettava altro per dare la zampata.
Una volta davanti, il Loca non ha fatto tattiche e strategie, ha aperto e si è presentato all'ultimo giro davanti cercando solo di contenere gli attacchi di Barbera, giunto secondo e di Nieto, terzo. Chi non sale sul podio è Dovizioso che secondo noi ha effettuato un ultimo giro ricco di errori. Strano, per uno che dice sempre di correre cercando il miglior piazzamento possibile senza rischi inutili, questa gara suona come una sconfitta.
E la classifica prontamente ci sorregge: Dovizioso è ancora primo, ma a quota 138, solo 7 punti davanti a Locatelli e 9 da Barbera che anche oggi ha fatto vedere di essere il più veloce, di avere un'ottima moto (a proposito, podio tutto Aprilia) ma di non essere un grande tattico. Tra le cose incredibili di questa giornata c'è senza dubbio il doppio sorpasso con bandiere gialle di Simoncelli e Jenkner (compagni di squadra e degni del podio) punito giusto con un ride trough che ha tolto dalla classifica due possibili protagonisti.
Tra gli altri che sono spariti di scena ci sono Pasini, caduto in avvio, Sanna, caduto al rientro nel mondo della 125 al posto di Ballerini, Ui, scivolato mentre era protagonista nel gruppo di testa. Alla fine i protagonisti dichiarano con chiarezza alcune cose interessanti. Locatelli: "E' stata una gara incredibile, ero 11esimo e non avrei mai pensato di farcela, alla fine, quando mi sono trovato insieme ai primi, ho dato il massimo. Incredibile". E bravo, aggiungiamo.
Barbera si consola con i 20 punti del secondo, ma ha la faccia di chi ha fatto una gara non perfetta, mentre Dovizioso analizza la situazione: "Potevo tentare l'attacco solo in quel punto e non mi è andata affatto bene. Comunque me la sono giocata male, ma in questo periodo ho bisogno di due cose. Fortuna e imparare a ragionare di più in queste condizioni".
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
1. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA
2. APRILIA Hector BARBERA SPA
3. APRILIA Pablo NIETO SPA
4. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA
5. KTM Mika KALLIO FIN
6. DERBI Jorge LORENZO SPA
7. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA
8. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA
9. HONDA Julian SIMON SPA
10. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA
11. APRILIA Steve JENKNER GER
12. HONDA Simone CORSI ITA
13. APRILIA Gioele PELLINO ITA
14. APRILIA Sergio GADEA SPA
15. GILERA Stefano PERUGINI ITA
16. MALAGUTI Gabor TALMACSI HUN
17. HONDA Lukas PESEK CZE
18. HONDA Thomas LUTHI SWI
19. HONDA Robbin HARMS DAN
20. APRILIA Mattia PASINI ITA
21. APRILIA Patrick UNGER GER
22. APRILIA Vesa KALLIO FIN
23. HONDA Georg FRÖHLICH GER
24. APRILIA Jordi CARCHANO SPA
25. HONDA Vaclav BITTMAN CZE
26. MALAGUTI Manuel MANNA ITA
27. HONDA Manuel MICKAN GER
Non Classificati
41 APRILIA Youichi UI JPN
23 APRILIA Gino BORSOI ITA
70 APRILIA Julian MIRALLES SPA
25 APRILIA Imre TOTH HUN
32 GILERA Fabrizio LAI ITA
63 APRILIA Mike DI MEGLIO FRA
18 APRILIA Simone SANNA ITA
47 DERBI Angel RODRIGUEZ SPA
Not finished first lap
16 HONDA Raymond SCHOUTEN NED
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.