Motogp
Le pagelle di Rio
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Per dare un voto meditato alle ragazze brasiliane Masetti ci ha chiesto un mese di trasferta, ma per il resto è stato più rapido. E severo: bocciati Rossi, Gibernau, Melandri, Yamaha, orari...Il dibattito sul forum
AVVERTENZE: questa rubrica è riservata ai maggiorenni (ci può essere qualche parolaccia), la Direzione non è responsabile dei deliri in essa contenuti. Chi non è in sintonia con l’estensore, può rispondere nel
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, senza tirare in ballo le doti morali della madre dello stesso che non ha colpe.
Può creare dipendenza, non somministrare oltre il sesto mese di gravidanza. In caso di disturbi, contattare il medico.
Makoto "Bridgestone" Tamada: - Il sogno di ogni giapponese, compiere la Grande Impresa, ovvero vincere con una Honda, gommata Bridgestone il 4 di luglio (data di nascita di Kato, suo grande amico). Lui ci è riuscito, e lo ha fatto da grande. Makoto a Rio va forte (podio anno scorso). Tutto merito delle gomme? E allora le gare perse A CAUSA delle gomme? Un idolo.
Biaggi: - Se avesse tentato l'attacco a Tamada sarebbe finito a terra, visto che era già al limite. I detrattori diranno che ha perso un altro duello, la classifica (che non fa il tifo per nessuno) invece segnala che Max è di nuovo in corsa per il mondiale. Incomprensibile la sfuriata di venerdì contro una moto e una squadra che il sabato lo portano in prima fila e la domenica sul podio. Un po' nervoso, ma in lotta.
Gibernau: - Teoricamente sarebbe da 0, visto che aveva una moto minimo da podio, ma Don Sete è partito allegro e si è steso in avvio di gara. Un errore che potrebbe costare caro, visto che Rossi annaspava con una moto inguidabile. Lo ha capito, vista la faccia cupa nel box e i sensi di colpa.
Rossi: - Con Gibernau a terra doveva controllare la gara e conquistare i punti necessari al sorpasso. Ha cappellato e lo ha ammesso senza cercare scuse. In pratica ha sbagliato un rigore. Capita anche ai campioni e lui è uno che fatica a cercare la vittoria. Comunque, con una M1 da comiche, era lì davanti. Yamaha: - A Rio la M1 riscopre gli orrori dell'anno scorso. Moto inguidabile e salterina. Non è un caso che Abe sia il migliore al traguardo. Una moto che se non può usare la sua miglior configurazione (qui a causa delle buche, da altre per la pioggia) torna mediocre. Misteri dei tre diapason!
Honda: - Torna ad essere la moto migliore, ma ancora una volta due satelliti sono davanti agli ufficiali. Saranno affari loro, però si capisce che all'interno dell'HRC c'è una lotta per il potere tra varie correnti. Molta politica, della peggiore. Per me fanno meglio le moto.
Capirossi: - Più ci penso e più mi convinco che ha fatto una gara incredibile. Partito indietro (scattava su una parte sporca di pista) ha rimontato una dozzina di posti. Nel finale ha controllato la situazione, ma i suoi tempi erano da podio. Morale: la Ducati c'è e Capirex pure. Tra un po' ci si diverte.
Melandri: - Giornata nera: la moto che non sta in pista, uno sbaffo d'olio sulla visiera a limitare la vista, un errore in staccata e il botto con Checa. Insomma, voltiamo pagina e ricominciamo.
Bayliss: - L'altra faccia della Ducati: fuori dopo poche battute in sella alla moto Four Pulse, quella che Capirex non vuole più. Qualcuno lo convinca alla svelta a passare alla svelta alla Twin Pulse.
Edwards: - L'americano gioca all'italiana: pochi acuti, piazzamenti costanti. Una formichina, ma dal Tornado del Texas ci si aspetta molto di più. Troppo ragioniere!
Hayden: - Un bel podio, ma anche nessun tentativo di andare a prendere i due fulmini gialli là davanti. Non è un fenomeno, ma a Rio fa la cosa giusta e la classifica migliora.
Barros: - Personalmente mi ha commosso per l'affetto del suo pubblico e per la voglia di fare che aveva il pilota brasiliano. Fa il possibile, ma in gara sente la pressione e qualcosa che non va a livello di gomme. Avrebbe dato un anno di vita per vincere, ma è solo quinto. Triste final.
Kenny Roberts: - Va in pole, in gara scatta in testa ma ha una moto alla quale mancano almeno 25 cavalli. Di più non si può fare. Però il manico c'è ancora e dicono che piaccia alla Ducati...
Ducati: - La mossa del Twin Pulse dimostra che i ragazzi rossi sanno anche fare i miracoli nella lotta contro il tempo. Capirex è il vero capitano della squadra, il problema adesso è Bayliss, davvero in confusione.
Nakano: - Gara onesta e nulla più a causa di un motore pigro. Lui chiede cavalli e aggiornamenti tecnici. Speriamo che la Kawasaki si sbrighi.
Bridgestone: - Al Mugello il dramma e la resa, a Rio il trionfo. I jap lavorano sodo e hanno realizzato gomme magiche che consentivano a Tamada di aprire dove gli altri erano ancora con il gas in mano. Adesso bisogna trovare continuità.
Orari: - Concomitanze tv di vario genere costringono gli organizzatori a cambiare il programma e così, alla fine della gara della MotoGp, gli spettatori se ne sono andati e mentre 125 e 250 correvano, nei box si smontavano le strutture della MotoGp. Per i piccoli non c'è rispetto: ma allora perché costringere tutti a trasferte costose facendoli sentire come i proverbiali figli della serva?
Poggiali: - Con somma gioia annunciamo al mondo che il re è tornato sul trono! Impeccabile, tirato a lucido. E' bastata un po' di attenzione da parte di Aprilia e la testa del campione è tornata vincente. Bentornato.
Pedrosa: - Tutta la sua gara è nel cartello che gli hanno esposto alla fine dal muretto. C'era scritto L1, P2, OK che vuol dire: manca un giro, sei secondo, va bene così. E lui controlla la situazione e incrementa la classifica. Spietato e ben guidato.
De Puniet: - Ovviamente non è colpa sua se la gomma anteriore lo molla sul più bello, come non è colpa di Porto se la sua moto si mette ad andare a un cilindro. Strana giornata per Aprilia.
Elias: - Ancora a podio e con una gara grintosa. La moto fa il possibile ma non va come l'Aprilia di Poggiali e nemmeno come la Honda gemella di Pedrosa. Comunque Toni è sempre davanti.
Rolfo:- C'è qualcosa che non va: la sua moto sul dritto sembra una Yamaha kit e il pilota è arrabbiatissimo. Non capisco che senso abbia ingaggiare il numero due dello scorso anno e poi farlo correre in condizioni di inferiorità evidente.
De Angelis: - Ancora una gara nel gruppo di testa con una moto non proprio al top. Alex è bravo e sa gestire la corsa.
Barbera: - Questo secondo Rossi è il più gran talento della sua leva. Credo proprio che Vale non sbagli. Ha carattere, grinta micidiale e una squadra che lavora molto bene. Quindi, attenzione.
Dovizioso: - Moto non perfetta che non gli permetteva di dare il massimo, ma lui resta con il gruppo che conta, non fa errori, incassa e da colpi in bagarre e va sul podio. Uno che pensa al mondiale fa così.
Locatelli: - Fa quello che può con una moto che non spingeva più di tanto. Gara così così, ma i punti arrivano.
Giansanti: - Non avrà la miglior moto del lotto, però riesce ad agganciare il gruppo dei primi con una bella rimonta. Di più non poteva fare.
Stoner: - Un anno fa sarebbe caduto nel tentativo di vincere. Oggi incassa un bel secondo posto. Il ragazzo australiano ha messo giudizio.
Ragazze: - Per poter dare un voto ragionato ho chiesto alla redazione un mese supplementare a Rio. Troppo materiale da visionare, troppi approfondimenti da fare.
Makoto "Bridgestone" Tamada: - Il sogno di ogni giapponese, compiere la Grande Impresa, ovvero vincere con una Honda, gommata Bridgestone il 4 di luglio (data di nascita di Kato, suo grande amico). Lui ci è riuscito, e lo ha fatto da grande. Makoto a Rio va forte (podio anno scorso). Tutto merito delle gomme? E allora le gare perse A CAUSA delle gomme? Un idolo.
Biaggi: - Se avesse tentato l'attacco a Tamada sarebbe finito a terra, visto che era già al limite. I detrattori diranno che ha perso un altro duello, la classifica (che non fa il tifo per nessuno) invece segnala che Max è di nuovo in corsa per il mondiale. Incomprensibile la sfuriata di venerdì contro una moto e una squadra che il sabato lo portano in prima fila e la domenica sul podio. Un po' nervoso, ma in lotta.
Gibernau: - Teoricamente sarebbe da 0, visto che aveva una moto minimo da podio, ma Don Sete è partito allegro e si è steso in avvio di gara. Un errore che potrebbe costare caro, visto che Rossi annaspava con una moto inguidabile. Lo ha capito, vista la faccia cupa nel box e i sensi di colpa.
Rossi: - Con Gibernau a terra doveva controllare la gara e conquistare i punti necessari al sorpasso. Ha cappellato e lo ha ammesso senza cercare scuse. In pratica ha sbagliato un rigore. Capita anche ai campioni e lui è uno che fatica a cercare la vittoria. Comunque, con una M1 da comiche, era lì davanti. Yamaha: - A Rio la M1 riscopre gli orrori dell'anno scorso. Moto inguidabile e salterina. Non è un caso che Abe sia il migliore al traguardo. Una moto che se non può usare la sua miglior configurazione (qui a causa delle buche, da altre per la pioggia) torna mediocre. Misteri dei tre diapason!
Honda: - Torna ad essere la moto migliore, ma ancora una volta due satelliti sono davanti agli ufficiali. Saranno affari loro, però si capisce che all'interno dell'HRC c'è una lotta per il potere tra varie correnti. Molta politica, della peggiore. Per me fanno meglio le moto.
Capirossi: - Più ci penso e più mi convinco che ha fatto una gara incredibile. Partito indietro (scattava su una parte sporca di pista) ha rimontato una dozzina di posti. Nel finale ha controllato la situazione, ma i suoi tempi erano da podio. Morale: la Ducati c'è e Capirex pure. Tra un po' ci si diverte.
Melandri: - Giornata nera: la moto che non sta in pista, uno sbaffo d'olio sulla visiera a limitare la vista, un errore in staccata e il botto con Checa. Insomma, voltiamo pagina e ricominciamo.
Bayliss: - L'altra faccia della Ducati: fuori dopo poche battute in sella alla moto Four Pulse, quella che Capirex non vuole più. Qualcuno lo convinca alla svelta a passare alla svelta alla Twin Pulse.
Edwards: - L'americano gioca all'italiana: pochi acuti, piazzamenti costanti. Una formichina, ma dal Tornado del Texas ci si aspetta molto di più. Troppo ragioniere!
Hayden: - Un bel podio, ma anche nessun tentativo di andare a prendere i due fulmini gialli là davanti. Non è un fenomeno, ma a Rio fa la cosa giusta e la classifica migliora.
Barros: - Personalmente mi ha commosso per l'affetto del suo pubblico e per la voglia di fare che aveva il pilota brasiliano. Fa il possibile, ma in gara sente la pressione e qualcosa che non va a livello di gomme. Avrebbe dato un anno di vita per vincere, ma è solo quinto. Triste final.
Kenny Roberts: - Va in pole, in gara scatta in testa ma ha una moto alla quale mancano almeno 25 cavalli. Di più non si può fare. Però il manico c'è ancora e dicono che piaccia alla Ducati...
Ducati: - La mossa del Twin Pulse dimostra che i ragazzi rossi sanno anche fare i miracoli nella lotta contro il tempo. Capirex è il vero capitano della squadra, il problema adesso è Bayliss, davvero in confusione.
Nakano: - Gara onesta e nulla più a causa di un motore pigro. Lui chiede cavalli e aggiornamenti tecnici. Speriamo che la Kawasaki si sbrighi.
Bridgestone: - Al Mugello il dramma e la resa, a Rio il trionfo. I jap lavorano sodo e hanno realizzato gomme magiche che consentivano a Tamada di aprire dove gli altri erano ancora con il gas in mano. Adesso bisogna trovare continuità.
Orari: - Concomitanze tv di vario genere costringono gli organizzatori a cambiare il programma e così, alla fine della gara della MotoGp, gli spettatori se ne sono andati e mentre 125 e 250 correvano, nei box si smontavano le strutture della MotoGp. Per i piccoli non c'è rispetto: ma allora perché costringere tutti a trasferte costose facendoli sentire come i proverbiali figli della serva?
Poggiali: - Con somma gioia annunciamo al mondo che il re è tornato sul trono! Impeccabile, tirato a lucido. E' bastata un po' di attenzione da parte di Aprilia e la testa del campione è tornata vincente. Bentornato.
Pedrosa: - Tutta la sua gara è nel cartello che gli hanno esposto alla fine dal muretto. C'era scritto L1, P2, OK che vuol dire: manca un giro, sei secondo, va bene così. E lui controlla la situazione e incrementa la classifica. Spietato e ben guidato.
De Puniet: - Ovviamente non è colpa sua se la gomma anteriore lo molla sul più bello, come non è colpa di Porto se la sua moto si mette ad andare a un cilindro. Strana giornata per Aprilia.
Elias: - Ancora a podio e con una gara grintosa. La moto fa il possibile ma non va come l'Aprilia di Poggiali e nemmeno come la Honda gemella di Pedrosa. Comunque Toni è sempre davanti.
Rolfo:- C'è qualcosa che non va: la sua moto sul dritto sembra una Yamaha kit e il pilota è arrabbiatissimo. Non capisco che senso abbia ingaggiare il numero due dello scorso anno e poi farlo correre in condizioni di inferiorità evidente.
De Angelis: - Ancora una gara nel gruppo di testa con una moto non proprio al top. Alex è bravo e sa gestire la corsa.
Barbera: - Questo secondo Rossi è il più gran talento della sua leva. Credo proprio che Vale non sbagli. Ha carattere, grinta micidiale e una squadra che lavora molto bene. Quindi, attenzione.
Dovizioso: - Moto non perfetta che non gli permetteva di dare il massimo, ma lui resta con il gruppo che conta, non fa errori, incassa e da colpi in bagarre e va sul podio. Uno che pensa al mondiale fa così.
Locatelli: - Fa quello che può con una moto che non spingeva più di tanto. Gara così così, ma i punti arrivano.
Giansanti: - Non avrà la miglior moto del lotto, però riesce ad agganciare il gruppo dei primi con una bella rimonta. Di più non poteva fare.
Stoner: - Un anno fa sarebbe caduto nel tentativo di vincere. Oggi incassa un bel secondo posto. Il ragazzo australiano ha messo giudizio.
Ragazze: - Per poter dare un voto ragionato ho chiesto alla redazione un mese supplementare a Rio. Troppo materiale da visionare, troppi approfondimenti da fare.
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