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Capolavoro Valentino!
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Ad Assen Valentino svernicia Gibernau all'ultimo giro. Alla fine suo è il primo posto ed il record della pista. Secondo Gibernau, terzo un fenomenale Melandri, che strappa il podio a Biaggi. In 250 Porto firma una vittoria che compatta il vertice dell
Assen - E adesso sono pari! Con la vittoria di Rossi davanti a Gibernau, il duo magico è appaiato in testa alla classifica a quota 126. Mondiale tutto da giocare (probabilmente si deciderà all'ultima gara) e tante cose interessanti che emergono dalla gara olandese.
Rossi è una macchina da vittorie: oggi è stato dietro a Sete per tutta la gara, a parte un'intrusione di Barros al 10mo passaggio, e lo ha fulminato con due ultimi giri da favola. In quello conclusivo ha fatto veramente il massimo e anche di più: sorpasso e urto (alla moto di Gibernau mancava mezzo parafango anteriore) e allungo finale.
Rossi nell'uno contro uno è quasi imbattibile in questo momento ed è in una condizione (di testa, soprattutto) invidiabile: tra l'altro ha riportato la Yamaha in testa al mondiale costruttori per la prima volta dopo 11 anni.
Sete a fine gara aveva la faccia che può avere uno che perde di un soffio per la terza volta di fila. In più un velo di incazzatura. Gibernau pensava che Rossi lo avesse danneggiato volontariamente, poi si sono spiegati e Vale gli ha detto di averlo passato in maniera un po' ardita (nell'unico mezzo metro che Gibernau ha lasciato scoperto) ma regolare e che nella curva dopo gli si è chiuso lo sterzo ed è per questo che ha allargato la traiettoria. Lo spagnolo incassa la spiegazione, e fa i complimenti al campione del mondo. Pace, ma resta un fatto: il mondiale è cosa loro e se la Honda non si sveglia un po' affidando ai satellite qualcosa di meglio, rischia davvero di perdere il mondiale.
Ma veniamo alla gara. Checa parte a razzo, ma già dopo poche curve Sete si istalla in testa seguito da Rossi. Dietro si danno un gran da fare Checa, Barros, Melandri, Biaggi, Xaus, Hopkins e Capirossi.
Al sesto giro qualcosa di interessante: Vale tenta l'attacco a Sete, Melandri passa Biaggi e Fabrizio viene catapultato in aria dalla sua WCM. Nessun danno ma gara finita.
Al decimo passaggio Barros che stava facendo una bella gara, passa anche Rossi ed è secondo. Nemmeno il tempo di pensare e il brasiliano, entrato in curva a velocità notevolissima, si sdraia. Al 12esimo Melandri fa un dritto tagliando da vero crossista una variante. La sua corsa d'attacco è finita, ora inizia la difesa dagli attacchi di un Biaggi molto motivato.
Al 15esimo gli americani Edwards e soprattutto Hayden iniziano a fare una gara degna del loro nome e popolano le prime posizioni alle spalle dei quattro di testa.
Al 18esimo Rossi fa il giro record (1’58.4) e prepara la vittoria agganciando da vicino Gibernau. Melandri torna terzo e soffia il podio a Biaggi nel giorno del suo 33esimo compleanno (auguri, Max).
Hayden fa la più bella gara dell'anno e precede il redivivo Edwards che regola le Ducati di Xaus (bravo e decisamente più maturo rispetto al troppo aggressivo Ruben della Superbike) e Capirossi che porta al traguardo la Desmosedici Twin Pulse, promuovendola a pieni voti nonostante un chattering pronunciatissimo.
Da qui in avanti distacchi pesanti e punti per Checa, Hodgson, Abe, Tamada, Hofmann, Hopkins e McWilliams con l'Aprilia. Bayliss si ritira (ma con il motore a scoppi normali) e smadonna al cielo nuvoloso che non ci ha "regalato" nemmeno una goccia d'acqua.
, a conferma di una scuola superiore anche nei giovani: Melandri è stabilmente un uomo da podio, fieri di dirlo da parecchio, Rossi è il più grande, Biaggi sta venendo fuori. Due Yamaha sul podio, ma la Honda sembra meno lontana. Biaggi parla di nuove mappature che rendono l'erogazione più dolce, anche se il comportamento in curva non gli pare perfetta. Morale: secondo noi a Rio la HRC starà (un po') più vicina a tutti i suoi piloti perché a regalare il mondiale a Rossi proprio non ci sta. Ora il problema è ricaricare Gibernau, la miglior punta della HRC, perché dopo tre sconfitte, si può anche andare in crisi.
Notizia importante: dietro il buon piazzamento di Biaggi c'è un intervento della Honda che gli ha fornito una mappatura che rende più dolce l'erogazione della sua 211. Insomma, per risolvere i problemi di Max (chattering e comportamento in curva, soprattutto) ci vuole una moto docile ai comandi e non i cavalli sgarbati degli ultimi tempi. Per ora non è proprio così ma siamo sulla buona strada.
MotoGP: i risultati
1. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 38'11.831
2. HONDA Sete GIBERNAU SPA 38'12.287
3. YAMAHA Marco MELANDRI ITA 38'21.740
4. HONDA Max BIAGGI ITA 38'22.014
5. HONDA Nicky HAYDEN USA 38'22.131
6. HONDA Colin EDWARDS USA 38'22.632
7. DUCATI Ruben XAUS SPA 38'25.536
8. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 38'25.922
9. YAMAHA Carlos CHECA SPA 38'26.990
10. DUCATI Neil HODGSON GBR 38'45.897
11. YAMAHA Norick ABE JPN 38'46.245
12. HONDA Makoto TAMADA JPN 38'51.017
13. KAWASAKI Alex HOFMANN GER 38'53.337
14. SUZUKI John HOPKINS USA 39'06.400
15. APRILIA Jeremy McWILLIAMS GBR 39'16.592
16. SUZUKI Kenny ROBERTS USA 39'34.097
17. HARRIS WCM Chris BURNS GBR 40'12.300
Non Classificati
12 DUCATI Troy BAYLISS AUS 34'41.377
4 HONDA Alex BARROS BRA 20'10.685
67 APRILIA Shane BYRNE GBR 16'52.840
56 KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 14'20.488
9 PROTON KR Nobuatsu AOKI JPN 14'36.834
80 PROTON KR Kurtis ROBERTS USA 10'58.532
84 HARRIS WCM Michel FABRIZIO ITA 8'24.722
2. HONDA Sete GIBERNAU SPA 38'12.287
3. YAMAHA Marco MELANDRI ITA 38'21.740
4. HONDA Max BIAGGI ITA 38'22.014
5. HONDA Nicky HAYDEN USA 38'22.131
6. HONDA Colin EDWARDS USA 38'22.632
7. DUCATI Ruben XAUS SPA 38'25.536
8. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 38'25.922
9. YAMAHA Carlos CHECA SPA 38'26.990
10. DUCATI Neil HODGSON GBR 38'45.897
11. YAMAHA Norick ABE JPN 38'46.245
12. HONDA Makoto TAMADA JPN 38'51.017
13. KAWASAKI Alex HOFMANN GER 38'53.337
14. SUZUKI John HOPKINS USA 39'06.400
15. APRILIA Jeremy McWILLIAMS GBR 39'16.592
16. SUZUKI Kenny ROBERTS USA 39'34.097
17. HARRIS WCM Chris BURNS GBR 40'12.300
Non Classificati
12 DUCATI Troy BAYLISS AUS 34'41.377
4 HONDA Alex BARROS BRA 20'10.685
67 APRILIA Shane BYRNE GBR 16'52.840
56 KAWASAKI Shinya NAKANO JPN 14'20.488
9 PROTON KR Nobuatsu AOKI JPN 14'36.834
80 PROTON KR Kurtis ROBERTS USA 10'58.532
84 HARRIS WCM Michel FABRIZIO ITA 8'24.722
250: ok Porto
Assen - Tre pole in stagione e due vittorie: Sebastian Porto esce da Assen con il morale alle stelle e la classifica più robusta e con una vittoria netta sulla sua pista preferita. L'argentino scatta fin dal via in testa ed è sempre lì, nelle posizioni che contano, anzi fa di più, a metà allunga e se ne va lasciando gli altri con un palmo di naso.
Tra gli altri sul podio, due storie particolari. Daniel che oramai ha agganciato la vetta del mondiale (è a un solo punto da De Puniet, terminato quarto), inizia in maniera tragica: "Ho fatto una bruttissima partenza, il motore si è quasi spento. Mi era successo anche nel warm up, ma i meccanici mi hanno detto che non si poteva intervenire, quindi sono scattato dalla ventesima piazza!".
La sua rimonta ha avuto i contorni della grande impresa, visto che dopo cinque giri era già nel gruppo di testa. E qui inizia il bello con una sfida intensa tra Porto, che poi abbandona gli indugi regalandosi un due-tre secondi di vantaggio sul secondo, Elias e Pedrosa.
C'è anche De Puniet ma la sua non è una gran giornata e progressivamente, forse a causa di problemi alle gomme, perde contatto. Elias è grande nel tentativo di tenere testa a Pedrosa, ma non ci riesce, accontentandosi del podio. "Però - conferma Toni - sento che la vittoria è vicina".
Sesto è il bravissimo West che con una moto ufficiale si mette dietro un bel numero di ufficiali e si accoda a De Angelis che esce da qui con la fama di pilota maturo: "Ho fatto bene ad accodarmi al gruppo di testa e a controllare la gara. Avrei potuto fare di più, tentare un attacco, ma avrei rischiato di rovinare tutto".
Poggiali, sul finale, precede Nieto e Rolfo (che si è trovato ad inizio gara con il motore afflitto da un problema tecnico che ne ha limitato la potenza) ma i 26 secondi che lo distaccano dal primo gli fanno dire: "Qualche problema ci deve essere, perché normalmente un distacco così pesante non lo prenderei".
Bravo Baldolini, che chiude 11esimo, con la Aprilia kit di Matteoni: il ragazzo ha del talento.
250: i risultati
1. APRILIA Sebastian PORTO ARG 2'03.950
2. HONDA Daniel PEDROSA SPA 2'04.159
3. HONDA Toni ELIAS SPA 2'04.291
4. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 2'04.541
5. APRILIA Manuel POGGIALI RSM 2'05.069
6. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 2'05.193
7. HONDA Roberto ROLFO ITA 2'05.559
8. APRILIA Fonsi NIETO SPA 2'05.668
9. APRILIA Anthony WEST AUS 2'05.938
10. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 2'06.104
11. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 2'06.444
12. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 2'06.566
13. APRILIA Franco BATTAINI ITA 2'06.644
14. HONDA Eric BATAILLE FRA 2'07.060
15. HONDA Alex DEBON SPA 2'07.533
16. APRILIA Hector FAUBEL SPA 2'07.921
17. YAMAHA Naoki MATSUDO JPN 2'08.053
18. HONDA Jakub SMRZ CZE 2'08.070
19. APRILIA Johan STIGEFELT SWE 2'08.226
20. APRILIA Chaz DAVIES GBR 2'08.258
21. APRILIA Hugo MARCHAND FRA 2'08.381
22. YAMAHA Taro SEKIGUCHI JPN 2'08.541
23. APRILIA Arnaud VINCENT FRA 2'09.693
24. YAMAHA Erwan NIGON FRA 2'10.056
25. APRILIA Ivan SILVA SPA 2'10.605
26. HONDA Klaus NÖHLES GER 2'12.036
27. APRILIA Gregory LEFORT FRA 2'12.585
28. APRILIA Joan OLIVE SPA 6'40.062
2. HONDA Daniel PEDROSA SPA 2'04.159
3. HONDA Toni ELIAS SPA 2'04.291
4. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 2'04.541
5. APRILIA Manuel POGGIALI RSM 2'05.069
6. APRILIA Randy DE PUNIET FRA 2'05.193
7. HONDA Roberto ROLFO ITA 2'05.559
8. APRILIA Fonsi NIETO SPA 2'05.668
9. APRILIA Anthony WEST AUS 2'05.938
10. HONDA Hiroshi AOYAMA JPN 2'06.104
11. APRILIA Sylvain GUINTOLI FRA 2'06.444
12. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 2'06.566
13. APRILIA Franco BATTAINI ITA 2'06.644
14. HONDA Eric BATAILLE FRA 2'07.060
15. HONDA Alex DEBON SPA 2'07.533
16. APRILIA Hector FAUBEL SPA 2'07.921
17. YAMAHA Naoki MATSUDO JPN 2'08.053
18. HONDA Jakub SMRZ CZE 2'08.070
19. APRILIA Johan STIGEFELT SWE 2'08.226
20. APRILIA Chaz DAVIES GBR 2'08.258
21. APRILIA Hugo MARCHAND FRA 2'08.381
22. YAMAHA Taro SEKIGUCHI JPN 2'08.541
23. APRILIA Arnaud VINCENT FRA 2'09.693
24. YAMAHA Erwan NIGON FRA 2'10.056
25. APRILIA Ivan SILVA SPA 2'10.605
26. HONDA Klaus NÖHLES GER 2'12.036
27. APRILIA Gregory LEFORT FRA 2'12.585
28. APRILIA Joan OLIVE SPA 6'40.062
125: vince Lorenzo
Assen - Jorge Lorenzo è diventato grande, questo è il verdetto di Assen. Jorge non ha l'età per l'università ma dall'Olanda esce con una laurea e la lode. La gara l'ha fatta lui, combattendo in gruppo feroce agganciato di forza dopo una partenza non troppo brillante e poi... E poi un ultimo giro nel corso del quale è finito sull'erba, è rientrato senza chiudere la manopola destra di un micron, e ha infilato Stoner e Locatelli con manovre da antologia. Staccate da brivido, inclinazioni in piega da fantascienza, traiettorie infernali fatte in pieno. Insomma un grande.
Con lui vanno sul podio Locatelli, come sempre protagonista per tutta la gara, e Stoner in sella ad una KTM sempre stabilmente nel top della classifica.
Chi raccoglie meno del previsto nella volata a quattro è Dovizioso che non ha trovato la strada giusta ma che resta in testa al mondiale con 109 punti contro i 93 di Locatelli e gli 84 di Barbera e Stoner.
Chi ha steccato la gara è Barbera che parte male e prova a recuperare ma perde il contatto dal gruppo buono impegnandosi in una lotta sterile con Pablo Nieto. Così gli arriva davanti Jenkner che all'inizio era nel gruppo di testa con Simoncelli alle spalle.
Altri italiani a punti sono Giansanti (9), Pasini 11esimo, Pellino 13esimo, 14esimo Perugini che con la Gilera finalmente mette fuori la testa dopo prove disastrose.
Comunque i quattro di testa meritano il massimo dei voti: la loro gara è stata veramente bella e palpitante, ma Lorenzo è veramente una spanna sopra tutti.
Adesso la classifica iridata può cambiare velocemente a Rio tra una settimana: con un Lorenzo così in palla, nessuno può distrarsi, ma il vincitore (ai punti) di Assen è Locatelli che avvicina Dovizioso, ma attenti a Barbera e soprattutto a Stoner che si dimostra sempre pilota da mondiale.
A fine gara Lorenzo commenta così: "Ho fatto un piccolo errore e sono finito quarto. Mi sono detto che non potevo mollare e sono andato al limite".
Vero, verissimo.
All'ultimo giro caduta di gruppo per Manna, Giuseppetti e Pesek.
Con lui vanno sul podio Locatelli, come sempre protagonista per tutta la gara, e Stoner in sella ad una KTM sempre stabilmente nel top della classifica.
Chi raccoglie meno del previsto nella volata a quattro è Dovizioso che non ha trovato la strada giusta ma che resta in testa al mondiale con 109 punti contro i 93 di Locatelli e gli 84 di Barbera e Stoner.
Chi ha steccato la gara è Barbera che parte male e prova a recuperare ma perde il contatto dal gruppo buono impegnandosi in una lotta sterile con Pablo Nieto. Così gli arriva davanti Jenkner che all'inizio era nel gruppo di testa con Simoncelli alle spalle.
Altri italiani a punti sono Giansanti (9), Pasini 11esimo, Pellino 13esimo, 14esimo Perugini che con la Gilera finalmente mette fuori la testa dopo prove disastrose.
Comunque i quattro di testa meritano il massimo dei voti: la loro gara è stata veramente bella e palpitante, ma Lorenzo è veramente una spanna sopra tutti.
Adesso la classifica iridata può cambiare velocemente a Rio tra una settimana: con un Lorenzo così in palla, nessuno può distrarsi, ma il vincitore (ai punti) di Assen è Locatelli che avvicina Dovizioso, ma attenti a Barbera e soprattutto a Stoner che si dimostra sempre pilota da mondiale.
A fine gara Lorenzo commenta così: "Ho fatto un piccolo errore e sono finito quarto. Mi sono detto che non potevo mollare e sono andato al limite".
Vero, verissimo.
All'ultimo giro caduta di gruppo per Manna, Giuseppetti e Pesek.
125: i risultati
1. DERBI Jorge LORENZO SPA 37'13.859
2. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 37'14.094
3. KTM Casey STONER AUS 37'14.423
4. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 37'14.465
5. APRILIA Steve JENKNER GER 37'17.724
6. APRILIA Hector BARBERA SPA 37'25.309
7. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA 37'25.615
8. APRILIA Pablo NIETO SPA 37'25.623
9. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 37'25.772
10. APRILIA Imre TOTH HUN 37'43.198
11. APRILIA Mattia PASINI ITA 37'43.710
12. APRILIA Mike DI MEGLIO FRA 37'44.253
13. APRILIA Gioele PELLINO ITA 37'44.287
14. GILERA Stefano PERUGINI ITA 37'53.092
15. DERBI Angel RODRIGUEZ SPA 37'53.205
16. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 37'53.442
17. MALAGUTI Gabor TALMACSI HUN 37'53.636
18. HONDA Simone CORSI ITA 37'53.917
19. HONDA Julian SIMON SPA 37'54.570
20. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 38'13.236
21. APRILIA Sergio GADEA SPA 38'21.414
22. HONDA Raymond SCHOUTEN NED 38'21.574
23. APRILIA Vesa KALLIO FIN 38'40.608
24. HONDA Jarno VAN DER MAREL NED 39'04.919
25. HONDA Mikko KYYHKYNEN FIN 37'16.649
26. HONDA Adri DEN BEKKER NED 37'16.822
27. HONDA Marketa JANAKOVA CZE 37'50.487
Non Classificati
26 HONDA Dario GIUSEPPETTI GER 36'06.112
8 MALAGUTI Manuel MANNA ITA 36'06.218
52 HONDA Lukas PESEK CZE 36'06.693
36 KTM Mika KALLIO FIN 32'54.711
41 APRILIA Youichi UI JPN 16'02.140
23 APRILIA Gino BORSOI ITA 16'18.295
2. APRILIA Roberto LOCATELLI ITA 37'14.094
3. KTM Casey STONER AUS 37'14.423
4. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 37'14.465
5. APRILIA Steve JENKNER GER 37'17.724
6. APRILIA Hector BARBERA SPA 37'25.309
7. APRILIA Marco SIMONCELLI ITA 37'25.615
8. APRILIA Pablo NIETO SPA 37'25.623
9. APRILIA Mirko GIANSANTI ITA 37'25.772
10. APRILIA Imre TOTH HUN 37'43.198
11. APRILIA Mattia PASINI ITA 37'43.710
12. APRILIA Mike DI MEGLIO FRA 37'44.253
13. APRILIA Gioele PELLINO ITA 37'44.287
14. GILERA Stefano PERUGINI ITA 37'53.092
15. DERBI Angel RODRIGUEZ SPA 37'53.205
16. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 37'53.442
17. MALAGUTI Gabor TALMACSI HUN 37'53.636
18. HONDA Simone CORSI ITA 37'53.917
19. HONDA Julian SIMON SPA 37'54.570
20. APRILIA Andrea BALLERINI ITA 38'13.236
21. APRILIA Sergio GADEA SPA 38'21.414
22. HONDA Raymond SCHOUTEN NED 38'21.574
23. APRILIA Vesa KALLIO FIN 38'40.608
24. HONDA Jarno VAN DER MAREL NED 39'04.919
25. HONDA Mikko KYYHKYNEN FIN 37'16.649
26. HONDA Adri DEN BEKKER NED 37'16.822
27. HONDA Marketa JANAKOVA CZE 37'50.487
Non Classificati
26 HONDA Dario GIUSEPPETTI GER 36'06.112
8 MALAGUTI Manuel MANNA ITA 36'06.218
52 HONDA Lukas PESEK CZE 36'06.693
36 KTM Mika KALLIO FIN 32'54.711
41 APRILIA Youichi UI JPN 16'02.140
23 APRILIA Gino BORSOI ITA 16'18.295
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