Motogp
Presentazione del team Gilera 125
Nuovi piloti, nuovo direttore tecnico, nuova proprietà: la squadra di Giampiero Sacchi si presenta alla sfida del mondiale 2004 con la stessa voglia di vincere
I piloti Stefano Perugini e Fabrizio Lai con team manager, direttore tecnico, sponsor e amministratore delegato Gruppo Piaggio alla presentazione ufficiale della squadra Gilera
Milano - In conferenza stampa a San Siro nello stadio Meazza, Sacchi parla di sport e di ambizioni di vittoria davanti al solito plotoncino di giornalisti, manager, addetti stampa. Solo che non è Arrigo, è Giampiero, direttore del team Gilera Racing e la sua sfida nella lotta al titolo si svolgerà ancora una volta sull'asfalto dei circuiti anzichè sull'erba dei campi di calcio. Per la platea però l'autorevolezza dei due Sacchi è la stessa.
Manageriale e formale nel completo grigio con panciotto e fazzoletto bianco al taschino, forte di un'esperienza ventennale nel mondo del motomondiale nel quale ha portato alla vittoria campioni come Capirossi, Biaggi, Rossi e Poggiali, Giampiero Sacchi rappresenta l'elemento di continuità di una squadra che si presenta nella conferenza stampa di Milano nel segno del rinnovamento. Nuovi i piloti - l'esperto Stefano Perugini e il più giovane Fabrizio Lai - nuovo il direttore tecnico- l'ingegner Gigi Dall'Igna, già responsabile del progetto RSCube Aprilia - nuova la proprietà del Gruppo di riferimento, dopo l'acquisto della Piaggio da parte di Roberto Colaninno. "Vecchia" la combattività e il desiderio di primato senza fastidiosi sfoggi di arroganza che, dall'eclatante rientro nel 2001, quando la Gilera vinse subito il titolo della 125 con Manuel Poggiali, rappresenta lo stile distintivo del marchio italiano. Un sano understatement, che ha accompagnato la squadra nei momenti di trionfo del 2001, nel ridimensionamento nel 2002 quando arrivò seconda alle spalle di Aprilia, nella difficile, transitoria stagione del 2003. E che non si smentisce neanche oggi, quando il processo di rinnovamento di DRD, il reparto corse del gruppo Piaggio, sembra ormai oltre il giro di boa e, con due piloti di rango e un direttore tecnico di prestigio, permette alla Gilera di guardare alla sfida del mondiale con ottimismo.
"Tutti quelli che si chiamano Sacchi devono avere quella dote che non diciamo", scherza ancora sull'omonimia l'ing. Rocco Sabelli, nuovo amministratore delegato Piaggio. "Abbiamo fatto le cose per benino - ammette quindi Sabelli - con un budget importante di 6 milioni di euro, un team solido, una forte tradizione. Ora il nostro compito, evitando di mettere pressione addosso alla squadra, è solo quello di far quadrare i conti".
Non vuole fare pronostici Stefano Perugini che tiene imbrigliata la nota esuberanza laziale: "Non mi porta bene. Voglio solo far parlare i risultati. L'anno scorso è stato difficile e si è chiuso con molto nervosismo. Con questa squadra invece mi sento tranquillo".
Non si sbilancia neanche Stefano Lai, reduce da un mondiale d'esordio dopo il titolo italiano 125 del 2002. Davanti a Marco Masetti (il nostro inviato al motomondiale ha vestito in questa occasionie i panni del bravo presentatore) che lo incalzava con un "sei pronto per fare grandi cose?", il venticinquenne milanese si è schernito:"Non so se sono già pronto, prometto però di fare il possibile dalla prima gara e spero di fare di questa moto una moto vincente".
In questo ci metterà molto del suo Gigi Dall'Igna, in forze alla Gilera dallo scorso gennaio con il compito di sviluppare la monocilindrica e di riorganizzare il gruppo tecnico di DRD che, come noto, comprende anche la "gemella" Derbi. "Sono ancora nella fase di apprendimento della moto e cerco di capirne pregi e difetti. Sostanzialmente la ciclistica e il posteriore hanno margini di miglioramento, così come il motore, ancora troppo scorbutico. Ma stiamo lavorando sulle valvole allo scarico per migliorare l'erogazione". Difficile strappare più dettagli all'ingegnere veneto che conta comunque di allargare il suo team tecnico a sei- sette persone fisse. L'obiettivo, anche se non dichiarato apertamente, è il salto nella quarto di litro. "Non mancano le capacità, dipende dagli investimenti - spiega Sacchi con uno sguardo d'intesa a Sabelli -. La fabbrica deve avere i conti in ordine. Dopo la decisione di federazione e Case di allungare fino al 2009 la vita della 250, possiamo pensarci concretamente".
Stefano Perugini, nato a Viterbo il 10 settembre 1974, è stato uno dei protagonisti della stagione 2003. Con due vittorie (a Suzuka e in Germania al Sachsenring) e altri due podi, è stato a lungo tra i pretendenti al titolo iridato e ha chiuso con il quarto posto nella classifica finale. Con un palmares di cinque vittorie e quattro poles nel Motomondiale, un titolo europeo 125 nel 1994 e 142 Gp disputati è uno dei piloti più “tosti” della griglia. Bravo a spremere sempre il massimo dal suo mezzo, porta in dote al Team Gilera la sua grande esperienza maturata anche in tre stagioni nella 250. Correrà la stagione 2004 con la Gilera 125 numero 7.
Nato a Rho, Milano il 14 dicembre 1978, Fabrizio Lai ha conquistato il titolo italiano 2002 nella classe 125 GP con l’eccezionale score di quattro vittorie e un secondo posto in cinque gare. Nel 2003 Lai ha difeso con successo quel titolo confermandosi campione Italiano. Dopo alcune apparizioni mondiali come wild card (l’esordio risale al GP di Valencia del 2001) ha disputato l’intera stagione iridata 2003 dando prova di talento. La sua Gilera 125, nella stagione 2004, avrà sulla carena il numero 32.
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