Motogp
Test Mugello 250 e 125
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De Puniet velocissimo nel giorno del debutto in 250 di Max Sabbatani in sella alla Yamaha del team NC World Trade. Nella 125 Locatelli è il migliore davanti a Lai e Perugini sulla Gilera
Scarperia (FI) - Aria fredda, pista non proprio in condizioni perfette, qui una settimana fa è nevicato. Però ci sono le condizioni per girare e il team LCR di Cecchinello, la squadra Gilera, il team NC World Trade, il team Aprilia Hungary non perdono l'occasione.
Parecchie le cose interessanti, a cominciare dal debutto della Yamaha 250 del team NC con Sabbatani e l'ex campione europeo Taro Sekiguchi.
Parecchie le cose interessanti, a cominciare dal debutto della Yamaha 250 del team NC con Sabbatani e l'ex campione europeo Taro Sekiguchi.
La squadra ha l'ambizione di convincere la Yamaha a scendere ufficialmente in campo nella 250. Per fare questo ha allestito due moto che rispetto alla partenza (TZ standard) sono state preparate da Franco Moro, ex tecnico Aprilia, che ha iniziato a "rivoltare" la bicilindrica giapponese. Quello di oggi è stato il debutto in assoluto, quindi moto ancora imbastite, ma molto interessanti nella tecnica, anche a livello ciclistico con un doppio disco anteriore periferico fissato al cerchio e una forcella pressurizzata della bolognese Mupo in arrivo per i test IRTA. "Oggi l'obiettivo era far partire le moto - commenta Moro - fare la prima messa a punto. I tempi non li abbiamo nemmeno presi, se il tempo regge lo faremo domani, ma la moto sta crescendo bene e anche le Bridgestone (la squadra è l'unica ad usare le coperture nipponiche in 250)sembrano interessanti. Per ora lavoriamo principalmente sulla ciclistica, è il nostro primo step, poi penseremo al motore. Parlando dei miei piloti ho trovato Sekiguchi in buona forma e mi ha sorpreso la grinta e la voglia di fare di Max Sabbatani". Ecco, il piccolo Max è stato la sorpresa dei test: fatica a toccare terra con la TZ 250, ma ha una gran voglia di fare, con una sorpresa in più... "Era da un pezzo che non guidavo una moto senza zavorra, questo è già molto bello; in più c'è il doppio della potenza. La 250 mi piace molto!".
Sempre in tema 250, c'è la presenza di Randy De Puniet, velocissimo su tutte le piste dove ha girato fino ad oggi e anche oggi molto rapido. Il francese si è detto molto in sintonia con l'Aprilia RSW 2004, con il nuovo telaio e il forcellone progettati al computer. Sempre in casa Cecchinello (che questa mattina è sceso in pista per rodare un motore, a conferma che l'ex pilota è ancora molto legato all’agonismo) c'è da segnalare Roberto Locatelli che fino ad oggi è sempre stato il più veloce su tutte le piste e anche qui si è ripetuto con un buon tempo. Il suo ritorno all'Aprilia potrebbe condizionare il mondiale...
"Lo dicono tutti e non mi nascondo: sono andato forte da subito e la nuova moto che ha il telaio più rigido rispetto a quella 2003 mi è piaciuta molto. Ritrovo l'Aprilia dopo tre anni e mi sento molto a mio agio. Grazie alle modifiche allo sterzo, c'è una maggior possibilità di adattare la moto ai tracciati e il resto è di alto livello. Rispetto alla KTM, la trovo più "digeribile" più adatta al mio stile di guida".
Nel box a fianco c'è la Gilera con lo staff al gran completo: dal team manager Giampiero Sacchi al nuovo responsabile tecnico Gigi Dall'Igna, ex Aprilia MotoGp. L'obiettivo è portare Perugini a lottare per il titolo mondiale. La nuova Gilera avrà la valvola allo scarico (per ora mancante) e un telaio rivisto, Stefano sta provando un mezzo che è l'anello di giunzione tra le due moto: "Per ora cerco di capire come risponde la moto in attesa della valvola allo scarico. Mi sembra un po' brusca, ma con le modifiche che ho chiesto e ottenuto si sta migliorando. E' strano, ma le mie richieste sono le stesse che ha fatto Lorenzo, quindi vuol dire che la pensiamo allo stesso modo. Voglio una moto più dolce e stabile, spero che mi arrivi presto, al massimo alla seconda gara del mondiale vorrei già essere competitivo con Honda e Aprilia. Qui la pista non è il massimo e i tempi sono ancora alti. Ho visto che Locatelli ha fatto 2 e 02, ma qui il record è mio con 1 e 58. C'è ancora parecchio da fare".
"Chilometri, dobbiamo fare tanta strada e colmare il gap - conferma Sacchi - perchè il mondiale sarà combattutissimo e non si può restare indietro".
Ma la nuova Gilera quanto ha del tocco di Gigi dall'Igna, il nuovo direttore tecnico? “Per ora poco - conferma il progettista - è ancora presto, comunque la moto ha un ottimo potenziale, del resto ha vinto un titolo due anni fa, però ci sono degli aspetti sui quali lavorare. Ad esempio l'affidabilità deve essere assoluta perché nel mondiale non si possono fare errori e accumulare punti di distacco, poi bisogna far crescere armonicamente le prestazioni di ciclistica e motore con interventi che poi vanno verificati. Voglio anche far crescere la struttura tecnica a Barcellona e trovare un partner per lo sviluppo dell'aerodinamica alla ricerca di un compromesso tra agilità e velocità".
Tra gli altri, bene Mattia Pasini, neo acquisto di Cecchinello, nonostante qualche problema tecnico e Lai con la Gilera con la quale sta cercando il feeling migliore. In pista anche il team Aprilia Hungary (con il capotecnico Ciatti) e i piloti Imre Toth e Vesa Kallio. Il primo sta imparando una moto per lui nuova, mentre il finlandese ha girato con una moto preparata per l'europeo e quindi meno performante. Sabato 6 marzo si replica
I tempi
250cc
De Puniet (Aprilia) 1'55"9 - 66 giri
Sabbatani (Yamaha) nd
Sekiguchi (Yamaha) nd
125cc
Locatelli (Aprilia) 2'01"20 - 55 giri
Lai (Gilera) 2'02"10 - 53 giri
Perugini (Galera) 2'02"70 - 40 giri
Pasini (Aprilia) 2'03"4 - 41 giri
Toth (Aprilia) 2'04"0
V. Kallio (Aprilia) 2'06"2
Sempre in tema 250, c'è la presenza di Randy De Puniet, velocissimo su tutte le piste dove ha girato fino ad oggi e anche oggi molto rapido. Il francese si è detto molto in sintonia con l'Aprilia RSW 2004, con il nuovo telaio e il forcellone progettati al computer. Sempre in casa Cecchinello (che questa mattina è sceso in pista per rodare un motore, a conferma che l'ex pilota è ancora molto legato all’agonismo) c'è da segnalare Roberto Locatelli che fino ad oggi è sempre stato il più veloce su tutte le piste e anche qui si è ripetuto con un buon tempo. Il suo ritorno all'Aprilia potrebbe condizionare il mondiale...
"Lo dicono tutti e non mi nascondo: sono andato forte da subito e la nuova moto che ha il telaio più rigido rispetto a quella 2003 mi è piaciuta molto. Ritrovo l'Aprilia dopo tre anni e mi sento molto a mio agio. Grazie alle modifiche allo sterzo, c'è una maggior possibilità di adattare la moto ai tracciati e il resto è di alto livello. Rispetto alla KTM, la trovo più "digeribile" più adatta al mio stile di guida".
Nel box a fianco c'è la Gilera con lo staff al gran completo: dal team manager Giampiero Sacchi al nuovo responsabile tecnico Gigi Dall'Igna, ex Aprilia MotoGp. L'obiettivo è portare Perugini a lottare per il titolo mondiale. La nuova Gilera avrà la valvola allo scarico (per ora mancante) e un telaio rivisto, Stefano sta provando un mezzo che è l'anello di giunzione tra le due moto: "Per ora cerco di capire come risponde la moto in attesa della valvola allo scarico. Mi sembra un po' brusca, ma con le modifiche che ho chiesto e ottenuto si sta migliorando. E' strano, ma le mie richieste sono le stesse che ha fatto Lorenzo, quindi vuol dire che la pensiamo allo stesso modo. Voglio una moto più dolce e stabile, spero che mi arrivi presto, al massimo alla seconda gara del mondiale vorrei già essere competitivo con Honda e Aprilia. Qui la pista non è il massimo e i tempi sono ancora alti. Ho visto che Locatelli ha fatto 2 e 02, ma qui il record è mio con 1 e 58. C'è ancora parecchio da fare".
"Chilometri, dobbiamo fare tanta strada e colmare il gap - conferma Sacchi - perchè il mondiale sarà combattutissimo e non si può restare indietro".
Ma la nuova Gilera quanto ha del tocco di Gigi dall'Igna, il nuovo direttore tecnico? “Per ora poco - conferma il progettista - è ancora presto, comunque la moto ha un ottimo potenziale, del resto ha vinto un titolo due anni fa, però ci sono degli aspetti sui quali lavorare. Ad esempio l'affidabilità deve essere assoluta perché nel mondiale non si possono fare errori e accumulare punti di distacco, poi bisogna far crescere armonicamente le prestazioni di ciclistica e motore con interventi che poi vanno verificati. Voglio anche far crescere la struttura tecnica a Barcellona e trovare un partner per lo sviluppo dell'aerodinamica alla ricerca di un compromesso tra agilità e velocità".
Tra gli altri, bene Mattia Pasini, neo acquisto di Cecchinello, nonostante qualche problema tecnico e Lai con la Gilera con la quale sta cercando il feeling migliore. In pista anche il team Aprilia Hungary (con il capotecnico Ciatti) e i piloti Imre Toth e Vesa Kallio. Il primo sta imparando una moto per lui nuova, mentre il finlandese ha girato con una moto preparata per l'europeo e quindi meno performante. Sabato 6 marzo si replica
I tempi
250cc
De Puniet (Aprilia) 1'55"9 - 66 giri
Sabbatani (Yamaha) nd
Sekiguchi (Yamaha) nd
125cc
Locatelli (Aprilia) 2'01"20 - 55 giri
Lai (Gilera) 2'02"10 - 53 giri
Perugini (Galera) 2'02"70 - 40 giri
Pasini (Aprilia) 2'03"4 - 41 giri
Toth (Aprilia) 2'04"0
V. Kallio (Aprilia) 2'06"2
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