canonical: https://www.dueruote.it/sport/motogp/2003/10/30/domenica-la-grande-verita.html
info: https://www.dueruote.it/sport/motogp/2003/10/30/domenica-la-grande-verita.html
Motogp

Domenica la grande verità

Condividi

Con la chiusura del motomondiale sapremo finalmente da Rossi su quale moto correrà nel 2004. Intanto il gossip impazza. Ma la giornata sarà decisiva anche per Poggiali e Rolfo che combatteranno all’arma bianca per il titolo

Rossi intende correre al meglio la sua ultima gara e poi raccontare se ha firmato con la Yamaha Valencia - Domenica sarà il giorno della verità. Sono in tre a dirlo, qui a Valencia. Valentino Rossi, subito punzecchiato con la classica domanda sul suo futuro mette le cose in chiaro: “Domani (venerdì) arriva a Valencia il giapponese della Honda (usa proprio questa definizione), ne parleremo e poi si vedrà”. Quindi, secondo Valentino, la situazione è fluida, cioè ancora aperta. Però il campione va avanti: “Anche se dopo le tre trasferte era meglio stare a casa, adesso bisogna pensare alla gara, quindi parleremo di queste cose quando sarà finita”. Bene, appuntamento a domenica sera, intanto le leggende folleggiano: in un albergo di Valencia, pare, siano state prenotate due stanze vicine, in una ci sono gli emissari della Yamaha, nell’altra Gibo Badioli, manager di Rossi. Ci piace immaginare che in una terza stanza ci sia posto anche per lo staff HRC, tutti sotto lo stesso tetto. In ogni caso martedì a Barcellona ci sono i test Honda e, a questo proposito, Rossi sta sul vago: “, dobbiamo anche parlare di questo”.
Il valzer degli addii va avanti, così, come lo vive il campione: “E’ l’ultima gara, per tutti cambia qualcosa, un meccanico, un tecnico delle sospensioni, un tecnico, una moto, un pilota. E’ la fine della stagione”. Così romantico non l’avevamo mai visto, del resto se lo può permettere: tiene sulle spine il motomondiale da sei mesi, martella indirettamente il mondo con effetti spesso comici. La Yamaha ha avuto più spazio sulla stampa da quando si parla della M1 come della prossima moto numero 46 che con i risultati fatti in stagione dalle sue cinque moto. I fotomontaggi con Rossi alla guida di una Yamaha hanno portato più copertine che tutta la stagione di Carlos Checa. Chi si occupa di comunicazione nel mondiale farebbe bene a ragionare su queste cose e iniziare un sano bagno di umiltà.
Inutile chiedere un parere a due che seguono con indubbio interesse le vicende contrattuali: Gibernau e Biaggi. Il primo comunica che nel caso Rossi lasci la Honda, perderà una scommessa con Valentino, senza scendere nei dettagli; il romano invece se ne esce con un “faccio il pilota e non il giornalista”, come a dire: preferisco non parlarne per non pestare i piedi a qualcuno o indispettire un giapponese. Sta di fatto che c’è sempre un po’ di suspence nella vicende: la Honda per ora ha di sicuro il solo ingaggio di Edwards al team Gresini (verrà ufficializzato sabato) e forse l’americano potrà già provare il martedì la 211. Barros e Checa sono ancora piloti Yamaha e il tormentone va avanti. La gara è l’ultima per Rossi. Su questa pista che detesta cordialmente, non ha mai vinto, gli resta solo questa sfida, prima di pensare al futuro.
La 250 vive di realtà, per fortuna. Poggiali è influenzato (un ricordo dell’Australia: dopo Phillip Island si sono ammalati tutti nel paddock) e ieri notte ha avuto problemi allo stomaco. Non è in gran forma, sembra un po’ nervoso.
Più rilassato, almeno in apparenza, Roberto Rolfo (a sinistra) , che sfoggia capelli lunghi e dichiara di aver passato una settimana tranquilla: “Sono uscito con gli amici, ho fatto la vita di un ragazzo normale, non mi sono ancora innervosito e spero di restare tranquillo. L’obiettivo è trovare alla svelta una messa a punto decorosa per la gara”.
Non spera nella pioggia anche se succedesse come in Australia per lui sarebbe fatta: “Sì, è stato molto bello, ma preferisco una gara sull’asciutto, ne guadagnerebbe lo spettacolo e la gente si divertirebbe di più”. Grande fair play, non solo da parte sua. I due avversari si stimano e posano sorridenti mimando bracci di ferro e colpi da KO. Forse domenica i sorrisi non saranno così equamente distribuiti.

Ma quello che è importante è che (nella foto a destra) non viva la sfida di Valencia come uno scontro all’arma bianca: “Cerco di pensare che questa è una gara come le altre e non mi aspetto nessuna strategia”. Quello della strategia è il vero problema della sfida Rolfo – Poggiali. L’italiano non ha dubbi in proposito: “Posso solo contare sulle mie forze e cercare di fare un buon ritmo, in questo modo anche gli altri saranno costretti a correre forte e non ci saranno giochi di squadra”.
Al di là di ipotesi fantascientifiche, sarà un testa a testa tra i due ed è difficile pensare che Elias e Nieto (ma anche Porto) facciano di più di quello che tenteranno di fare: vincere davanti al loro pubblico. Il fatto poi che Porto stia per lasciare la Honda per l’Aprilia e che Elias sia sulla strada contraria è solo terreno per raffinate dietrologie che difficilmente vedremo in gara.
Quello che si vede è il supermarket di team e piloti. Fresche fresche ecco alcune notizie: Arnaud Vincent (ex campione della 125) vuole un’Aprilia 250, probabile con il team Seedorf che ha già preso (ma per la 125) il talento spagnolo Hector Barbera. Locatelli è in cerca di una 250, mentre, sempre nella stessa classe, c’è un certo interesse per le Yamaha. Le vorrebbe Matteoni, ma anche un’altra squadra italiana. Visto che con le Aprilia kit è dura far risultato, c’è qualcuno che cerca alternative.
Non so se ci sarò
Poggiali

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908