Motogp
Valencia: come è la pista
Intitolato al pilota spagnolo Ricardo Tormo, il circuito offre una grande panoramica agli spettatori ma è un tormento per i piloti che devono infilare ben 14 curve in un continuo stop and go
Terminato nel 1999, moderno, funzionale, panoramicissimo, dotato di un’area paddock di dimensioni colossali, il circuito di Valencia, intitolato al pilota Ricardo Tormo è una vera arena del motociclismo che può ospitare fino a 150.000 spettatori. Non a caso il motomondiale, gestito dalla spagnola Dorna, si chiude in questo circuito che si prevede sarà preso d’assalto da 120.000 appassionati.
La pista contiene diversi tracciati, di lunghezze differenti che girano in senso antiorario. Il GP si sviluppa su una pista di circa 4 chilometri, articolata lungo 14 curve e un rettilineo di 876 metri.
Stretto e tortuoso, il secondo più lento del mondiale dopo quello di Estoril, il circuito non è generalmente molto amato dai piloti che vengono sottoposti a una continua sequenza di accelerazioni e frenate. Anche il rettilineo è anticipato da una curva molto lenta che frena la staccatona. Erogazione e trazione sono quindi fondamentali su questa pista. Ci sono sezioni molto impegnative, come l’ultima curva veloce a sinistra, dove i piloti nel percorrerla si trovano con il gas aperto e poco carico sul posteriore. I nostri piloti italiani, a part Melandri, che vinse nella 250 lo scorso anno, hanno avuto alterne fortune a Valencia: Rossi nella classe regina non lo ha mai vinto e comunque non ha mai conquistato la pole in nessuna delle tre classi dove ha corso. Biaggi è salito sul podio nel 2000 e nel 2002 conquistando la pole position nelle ultime due edizioni della gara. Capirossi non ha terminato le ultime tre edizioni. Poggiali ha vinto nella 125 nel 2001, Rolfo nel 2002 è giunto secondo, realizzando il migliore risultato della stagione in 250. LA PISTA
Lunghezza: 4005 m.
Larghezza: 12 m.
Curve a sinistra: 9
Curve a destra: 5
Rettilineo principale: 876 m.
I vincitori del 2002
MotoGP: A. Barros (Honda)
250cc: M. Melandri (Aprilia)
125cc: D. Pedrosa (Honda)
La pista contiene diversi tracciati, di lunghezze differenti che girano in senso antiorario. Il GP si sviluppa su una pista di circa 4 chilometri, articolata lungo 14 curve e un rettilineo di 876 metri.
Stretto e tortuoso, il secondo più lento del mondiale dopo quello di Estoril, il circuito non è generalmente molto amato dai piloti che vengono sottoposti a una continua sequenza di accelerazioni e frenate. Anche il rettilineo è anticipato da una curva molto lenta che frena la staccatona. Erogazione e trazione sono quindi fondamentali su questa pista. Ci sono sezioni molto impegnative, come l’ultima curva veloce a sinistra, dove i piloti nel percorrerla si trovano con il gas aperto e poco carico sul posteriore. I nostri piloti italiani, a part Melandri, che vinse nella 250 lo scorso anno, hanno avuto alterne fortune a Valencia: Rossi nella classe regina non lo ha mai vinto e comunque non ha mai conquistato la pole in nessuna delle tre classi dove ha corso. Biaggi è salito sul podio nel 2000 e nel 2002 conquistando la pole position nelle ultime due edizioni della gara. Capirossi non ha terminato le ultime tre edizioni. Poggiali ha vinto nella 125 nel 2001, Rolfo nel 2002 è giunto secondo, realizzando il migliore risultato della stagione in 250. LA PISTA
Lunghezza: 4005 m.
Larghezza: 12 m.
Curve a sinistra: 9
Curve a destra: 5
Rettilineo principale: 876 m.
I vincitori del 2002
MotoGP: A. Barros (Honda)
250cc: M. Melandri (Aprilia)
125cc: D. Pedrosa (Honda)