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Test IRTA: le pagelle

il 17/03/2003 in Motogp

Bocciatissimi Aprilia e Kawasaki. Lode a Capirossi, insufficienza a Biaggi. Marco Masetti dà i voti ai piloti e ai team MotoGP visti in pista a Barcellona. La gallery fotografica dei protagonisti

Test IRTA: le pagelle
Loris Capirossi con la BMW vinta con la Superpole

CAPIROSSI: – No, non è un errore, il diavolo rosso guida la Desmosedici in una maniera esaltante. Un vero eroe, e non lo dico io: lo dice Valentino Rossi. Vi fidate di lui? Francamente uno che va così forte è da tenere d’occhio anche in chiave mondiale. Lo dice sempre Vale e lo sanno tutti nel paddock.

ROSSI: – Ce lo aspettavamo molto più veloce. Resta un grande interprete del manubrio, un lucido analista del mondiale, però a Barcellona non aveva lo smalto di un anno fa.

Da rivedere. In gara, quando ci sono i punti in palio.

BIAGGI: – Si vede che patisce la situazione e fa male. Il fatto di avere una moto inferiore a quella di Rossi e del suo compagno di squadra Ukawa gli dà fastidio. Lotterà contro il mondo per averla. Ma questa tensione gli toglie qualcosa.

GIBERNAU: – Il pilota di Gresini dimostra di non essere solo un uomo immagine Telefonica. Va forte, cade, si rialza, ritorna in pista e si conferma miglior “cliente” Honda. Sete ha fatto meglio di Biaggi e ha forza di volontà da vendere.

BURNS: – Becca 4 secondi e due da Capirossi. Mi spiace dare un voto così basso ad uno che si ritrova nei GP dopo una “solida esperienza” nella Superstock inglese e alla guida di una moto che - anche se il team manager afferma il contrario - sembra solo una Yamaha R1 taroccata. Certo che i criteri di attribuzione della superlicenza sono qualcosa di oggettivamente incomprensibile. Scommetto che Gramigni gli darebbe paga, subito.

APRILIA: – Al Mugello veloce, in crescita ovunque, qui la Cube becca la giornata storta. Edwards si ritrova con il gas bloccato in curva (corpo estraneo nelle valvole a farfalla dell’iniezione), cade e si fa male. Haga resta nel box in attesa che la squadra trovi le causa del “botto” e ponga rimedio. A Suzuka si spera di vedere una continuità migliore. Per ora il giapponese è più indietro rispetto all’americano: coraggio Nitro, torna a farci sognare.

PROTON: (TEMPI) – Che senso ha ingaggiare il mitico John Barnard, sommo progettista della F1 - quello che ha detto che nelle moto non capiamo nulla - e poi presentarsi con due pezzi da museo? McWilliams (da 9 in pagella), nel dubbio si lascia dietro Suzuki, Kawasaki, Honda 211, Aprilia. Bene, lavorando più in fretta potremmo vedere un signor pilota in sella ad una quattro tempi. Il genio, caro Barnard, ha i suoi tempi, troppo lunghi, alle volte.

KAWASAKI: – E’ diventata un’abitudine: saranno le gomme Dunlop, ma vedere la miglior verdona a 2 secondi e 3 dalla “pole” fa tristezza. Secondo noi non serve solo un nuovo telaio, e poi McCoy non sta bene sotto il profilo fisico e si vede. Pitt, francamente, non è da GP.

MELANDRI: – Zitto, zitto va già più forte di Checa, seppur di pochissimo. Il ragazzo guida bene e sta crescendo in fretta. Per ora studia, ma lo fa con profitto.

HAYDEN: – Non sarà un fenomeno, in compenso piace alla ragazzine. Però a Barcellona ha dimostrato di essere indistruttibile: 102 giri in un giorno. Cara Honda, questo è sfruttamento di manodopera! Se lo pagassero a chilometro sarebbe già più ricco di Rossi.

La gallery fotografica

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