Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Motogp

Gare: Rossi, Melandri e Vincent trionfano a Donington

il 14/07/2002 in Motogp

MotoGP: Checa in testa, Rossi lo tallona. Checa cade e Rossi vince. Niente da fare per Biaggi, secondo e sbeffeggiato da Valentino dopo l'arrivo. Melandri formidabile in 250 complice la sfortuna di Porto. Vincent primo nella 125, ma Poggiali resiste in ve

Gare: Rossi, Melandri e Vincent trionfano a Donington
Max Biaggi: il secondo posto è il massimo che gli concede la sua Yamaha, ma lui non si rasseg

Gara MotoGP: Rossi vince, Biaggi perde il lume


Il pilota più in forma, con la moto più veloce, ha vinto - come da copione - il GP d'Inghilterra, ad onta di una condizione fisica non eccellente e degli sforzi quasi eroici di Checa, finiti nella polvere di uno spazio di fuga. Valentino ha trionfato nel suo centesimo GP e al termine ha rimarcato che il numero 46 che porta sulla carenatura corrisponde al numero di vittorie nei GP disputati: esattamente il 46%.


Ha rimarcato anche la sua ormai debordante rivalità con Biaggi, che appena passato il traguardo, mentre Vale si trovava seduto di traverso sulla moto per festeggiare, gli è sfrecciato a fianco, vicinissimo e in piena velocità. "Una delle sue stronzate" l'ha definita papale papale Rossi. Sul podio non si sono nemmeno sfiorati con lo sguardo.

La cronaca - Scatto felino di Checa all'accendersi della luce verde; lo seguono Rossi, Biaggi, Roberts e Harada, mentre Barros parte male. Al primo passaggio davanti ai box Checa ha cinque metri su Rossi, che a sua volta ha lo stesso vantaggio su Biaggi; i tre si isolano e Roberts deve fare i conti con Harada, primo dei duetempisti, mentre Barros ha già trovato il ritmo giusto per la rimonta. A proposito di due tempi, alle spalle delle due Honda NSR non ci sono altre quattro cilindri, ma le Proton KR3 di Aoki e Mc Williams, formidabili qui a Donington.


Al quarto giro Valentino comincia a disturbare Carlos, mentre Biaggi mantiene il terzo posto e Barros supera Harada e punta direttamente su Roberts, che "svernicia" prima ancora che l'ex campione del mondo possa accorgersi della sua presenza.
Barros è velocissimo e tiene il ritmo dei primi, ma il recupero su di loro è pressoché impossibile; Roberts invece entra in crisi, evita in extremis una scivolata e retrocede, rendendo facile la vita ad Aoki, che supera anche Harada.


In testa Checa si sloga il polso destro, tira a più non posso, suda, impreca, ma Rossi non lo molla e continua a punzecchiarlo mostrandosi al suo fianco in ogni curva, a destra e a sinistra. Il giochetto dura fin quando, a tredici giri dalla fine, Checa scivola e Rossi si trova senza problemi al comando con 2" di vantaggio su Biaggi. Lo spagnolo risale sulla M1, ma solo per rientrare al box.
Dietro, molto dietro, ottima prestazione di Abe, che senza farsi notare ha raggiunto il gruppo di rincalzo ed ha conquistato la quarta posizione.
La corsa non ha più storia e finisce con l'ennesimo trionfo di Valentino Rossi davanti a Biaggi, Barros e Abe, mentre al quinto posto si classifica Jacque, autore in una corsa esemplare in progressione, che sul traguardo brucia Gibernau e Katoh.

Gara MotoGP: classifica

Gara 250: Melandri stravince


Una vittoria voluta, fortissimamente voluta e conquistata di prepotenza davanti ad un avversario duro e velocissimo. Marco Melandri ha conquistato il pubblico di Donington e una vittoria preziosa per la corsa al titolo e per il morale. Donington non gli era mai piaciuto, ma a fine corsa ha detto: "Non mi esalta ancora, ma adesso non mi fa più schifo come prima". Se continua così, a fine campionato gli piaceranno tutte le piste...

La cronaca - Partenza a razzo di Sebastian Porto con la Yamaha, che alla prima curva precede già di alcuni metri Alzamora, Nieto e Melandri. Nieto, carico a palla, non indugia e supera subito Alzamora, imitato da Melandri e da Rolfo. Nieto insiste per raggiungere Porto, ma commette un errore, sbanda e Melandri non si fa pregare per superarlo.
Un giro più tardi Nieto attacca nuovamente Melandri e lo infila all'interno, ma Porto approfitta di questa bagarre per guadagnare un po' di vantaggio. Dietro i primi tre c'è un gruppetto guidato da Rolfo che ha a ruota un insidiosissimo Battaini in forte recupero come Elias, partito malissimo. Locatelli invece, sempre a causa di una pessima partenza, è diciannovesimo.


Sono appunto Battaini ed Elias i più veloci in pista: Rolfo resiste fin che può, poi cede e Battaini vede nel mirino la coda dell'Aprilia ufficiale di Melandri. Stupefacente la rimonta di Elias, che dal decimo posto è risalito al sesto. Anche lo spagnolo attacca Rolfo e lo supera puntando su Battaini, che nel frattempo si è avvicinato al terzetto di testa.
A metà gara Porto ha dieci metri di vantaggio su Nieto e Melandri, ma la sfortuna lo sta aspettando: la sua Yamaha grippa di colpo in ingresso di curva, sbanda, poi si ferma con la ruota bloccata nello spazio di fuga. Peccato perché l'argentino stava dando il meglio di sé nel suo centesimo gran premio.

La corsa diventa una faccenda privata fra Nieto e Melandri, che supera lo spagnolo ma non riesce a scrollarselo di dosso; Battaini guadagna ancora, ma il ritmo è aumentato e l'aggancio appare molto difficile.
A tre giri dalla fine Melandri forza il polso destro e Fonsi Nieto non riesce ad imitarlo. Il terzetto si sgrana e l'unico che guadagna è Elias (foto a fianco, sul podio di Donington), che si porta a ruota di Battaini. Ma Nieto di risveglia, segna il giro più veloce della corsa al penultimo giro, riprende Melandri e all'ultimo giro lo passa, ma l'italiano due curve dopo, tenendo duro in un contatto strettissimo, torna al comando, stringe i denti e taglia per primo il traguardo, mentre Battaini cede ad Elias il terzo gradino del podio.

Gara 250: classifica

Gara 125: Vincent secondo alloro


I tre protagonisti del mondiale 125 2002 hanno dominato il GP di Donington: ha vinto Vincent davanti a Pedrosa e Poggiali e la classifica iridata vede ancora in testa il pilota della Gilera che pecede lo spagnolo e il francese. A fine corsa la polemica: Poggiali ha accusato Pedrosa di aver superato Ui al secondo giro con la bandiera gialla esposta e di averlo stretto di proposito in curva. E' stato presentato reclamo e la giuria giudicherà; qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi di una lobby spagnola anti-italiana, e la Derbi in questo caso da che parte starebbe?

La cronaca - Problemi per Poggiali nel warm-up, quando la sua Gilera lo ha appiedato per un grippaggio. Al via però l'inconveniente è già dimenticato: scatta in testa Pedrosa, ma Ui, Poggiali e Cecchinello gli si incollano a ruota. Ui lo studia per tutto il primo giro, poi lo passa nell'ultima curva, ma Pedrosa replica nel volgere di poche curve e forza il ritmo, guadagnando qualche metro. Intanto cade Sabbatani, ma lo spavento è brevissimo: il pilota si rialza subito e si allontana sulle sue gambe.
Ui cerca di riportarsi al comando, ma commette un errore e retrocede lasciando spazio a Poggiali e Cecchinello, che attacca il campione del mondo, lo supera e si lancia alla caccia di Pedrosa, lontano una decina di metri.


Borsoi e Fabrizio finiscono nella polvere, mentre Cecchinello va sugli altari, dopo aver recuperato in due soli giri tutto lo svantaggio ed aver superato di slancio Pedrosa. Poggiali continua a controllare la corsa, limitandosi a non farsi staccare dai primi due. Alle spalle del terzetto di testa, Azuma e De Angelis lottano per il quarto posto, ma Vincent, che arriva da dietro, se li beve entrambi e tirando come un matto riesce a riagganciarsi a Poggiali.

A 8 giri dal termine, Cecchinello, Pedrosa, Poggiali e Vincent sono soli, una condizione che non si verifica spesso nella 125, ed è difficile stilare un pronostico: l'unico che sembra avere ancora qualcosa nella manica è Poggiali (foto a fianco sul podio di Donington), che senza aver mai attaccato a fondo ha comunque dimostrato di saper recuperare metri quando necessario ed ha stabilito il giro più veloce, demolendo il record precedente. Ciò non impedisce che Vincent, a sei giri dalla fine lo superi relegandolo all'ultimo posto del gruppo di testa.
Un giro più tardi inizia la vera bagarre: Cecchinello sbaglia una curva, va largo e Pedrosa lo infila, ma da dietro arriva Vincent che infila entrambi in un sol colpo trascinando in scia Poggiali. Pedrosa da primo si ritrova quarto, ma è davanti che la situazione è esplosiva: Vincent e Cecchinello si sorpassano continuamente, finché Cecchinello sbaglia in uscita di curva, apre troppo presto e vola nello spazio di fuga lasciando Vincent solo al comando.
La solitudine dura pochissimo: Pedrosa e Poggiali lo riagguantano, lo attaccano, ma il francese resiste benissimo e taglia il traguardo per primo, mentre Poggiali. dopo un ultimo disperato tentativo di sorpassare Pedrosa, si rassegna al terzo posto davanti ad Azuma e Jenkner.

Gara 125: classifica

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV