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CIV Mugello: i vincitori dell'ottavo round

di Stefano Borzacchiello, foto di Antonio Inglese e Zac il 23/10/2011 in Civ

In SBK primo Polita, ma il titolo va a Baiocco. In 125 Antonelli è campione. In SS vittoria a Cruciani, il campionato a Dionisi. In Moto2 assolo di Andreozzi. Nella STK 600 Lombardi vince gara e titolo. Nella STK 1000 nuova affermazione di Petrucci

CIV Mugello: i vincitori dell'ottavo round
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Scarperia – In una giornata funestata dal tremendo incidente in MotoGP a Sepang in cui ha perso la vita Marco Simoncelli sul tracciato toscano si è disputata l'ultima prova del campionato italiano.
La Federazione Motociclistica Italiana ha deciso infatti di far correre i piloti ma di annullare tutti i podi, le premiazioni finali e le attività extra-sportive in programma.

Prima del via della SBK sul circuito toscano è sceso il silenzio. Un minuto lunghissimo in cui i piloti hanno ricordato Marco Simoncelli.
Allo spegnersi del semaforo Federico Sandi che scattava dalla pole si è visto scavalcare da Alex Polita che in un disperato tentativo di conquistare il titolo ha provato ad andare in fuga ma l'impresa non gli è riesciuta e a metà gara Sandi e Conforti si sono rifatti sotto portandosi al comando con le Ducati Althea gommate Michelin. In quarta posizione Matteo Baiocco controllava la corsa e viaggiava sicuro verso il titolo.
A quattro tornate dalla fine Polita con un guizzo da campione si riprende la testa, la risposta di Sandi e Conforti non tarda però ad arrivare. Sandi dominatore a Vallelunga mette qualche metro di distacco fra sé e Conforti  ma non basta, Polita vuole il titolo e torna primo. L'arbitro della partita potrebbe essere Nannelli che cerca di riprendere Baiocco senza riuscirci. Sul traguardo è primo Polita, secondo Sandi e terzo Conforti. Quarto il neo campione italiano Matteo Baiocco. Quinto Gianluca Nannelli.
Grande recupero di Ivan Goi che dal fondo dello schieramento arriva fino all'ottava posizione dietro Mauri e Flavio Gentile.
Da segnalare l'assenza per i postumi della caduta di ieri della KTM del campione tedesco Martin Bauer . 
In campionato Baiocco chiude con 158 punti, Polita ne ha 154 e Sandi 124. Per consultare la classifica, clicca qui!


La corsa della 125 parte col botto. Al via un incidente fra Ferrari e Pardo obbliga i commissari a esporre la bandiera rossa. Alla ri-partenza Antonelli e Fenati si portano al comando e fra i due la lotta per il titolo entra subito nel vivo. Antonelli prende le redini, Fenati insegue e dopo poche curve lo scavalca. Calia e Mantovani si contendono la terza piazza.
In quarta posizione torna Riccardo Moretti che con la sperimentale Friba tiene dietro Popov, Giorgi e Caricasulo. La davanti i pilotini del team Italia Gabrielli si studiano per tutta la gara, il loro passo è insostenibile dagli altri avversari. Loro girano su 2.00.542 mentre dal terzo in giù sono sopra ai 2.2. Un altro incidente obbliga i commissari ad esporre ancora la bandiera rossa e a far ripartire la corsa per una corsa sprint su 6 giri. Antonelli questa volta è il più veloce ma Fenati in meno di mezzo giro si riporta al comando. Calia controlla. Mantovani, Giorgi, Moretti e Popov inseguono. Mentre Fenati e Antonelli lottano, Calia si fa sotto. Gli ultimi passaggi tengono tutti con il fiato sospeso perché le due Aprilia viaggiano vicinissime alla fine è Antonelli a passare per primo sotto la bandiera a scacchi e a conquistare il titolo. Fenati, secondo, si consola con la vittoria del campionato Europeo. Terzo Calia.
Parziani giù dal podio precede Mantovani, Moretti e Federico Caricasulo vincitore del trofeo Honda.
Nella Moto3 Armando Pontone fa sua anche la gara del Mugello.
In campionato Antonelli è primo con 148 punti, secondo Fenati 140 e terzo Calia 113.
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In Supersport Ilario Dionisi per vincere aveva una sola strategia: arrivare davanti a Tamburini. Non ci è riuscito, ma alla fine è diventato campione lo stesso. La sua gara è stata dura e a rovinare i suoi piani ci hanno provato in molti fin dall'inizio, ma il laziale ha tenuto duro e non ha sbagliato.
La sua gara è stata tutta tattica: se Tamburini accelerava lui, gli si faceva sotto, se altri piloti lo scavalcano lui teneva sotto controllo solo la posizione della Yamaha bianca e azzura del team Bike Service. Una scelta che ha pagato e alla fine, nonostante sotto la bandiera a scacchi sia transitato alla spalle del "Tambu" in quinta posizione il campione della SS è lui con la Honda del fiorentino team Improve.
La gara della SS è stata stravinta da un ritrovato Stefano Cruciani con la Kawasaki, secondo Alessio Velini e terzo Mirco Giansanti.
Il campionato si conclude con Dionisi a 142 punti, secondo Tamburini con 133 e terzo Velini a 111.

Fra le SS si sono inserite di prepotenza anche le Moto2. Il primo a entrare a gamba tesa sulle derivate è stato Massimo Roccoli. L'ex campione italiano, tornato al CIV per sviluppare la Moto2 del team Ten Kate, si è portato dietro Alex Baldolini, mentre Alessandro Andreozzi guardingo nelle prime fasi della gara è poi esploso e si preso l'onore di condurre anche la corsa con la sua FTR e con questo slancio, complice anche la débâcle di Mattia Tarozzi, ha vinto il primo campionato italiano della Moto2 precedendo sul traguardo Roccoli e Baldolini. In campionato Alex Andreozzi è primo con 150 punti, secondo Mattia Tarozzi a 140. Terzo Danilo Marrancone a 112.
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Nella STK 600 Berardino Lombardi ha fatto una gara perfetta che gli ha consegnato la vittoria e il primo titolo italiano.
Il pilota del team Martini ha corso con il cuore, ma soprattutto con la testa non lasciandosi intimorire dagli attacchi di Riccardo Russo e del diretto rivale Vladimir Leonov che insieme a Giuliano Gregorini, poleman, e Nicola Jr Morrentino hanno provato dall'inizio alla fine a vincere la corsa.
Sorpassi, controsorpassi e staccate al limite ai suoi danni, ma Dino non si è mai scomposto e sul finale, quando Gregorini nel tentativo di salire sul podio si è lanciato in un sorpasso azzardato che ha portato fuori pista Leonov, non ha perso la concentrazione ed è andato a vincere la corsa davanti a Riccardo Russo e Nicola Jr Morrentino. Dopo il traguardo solo un braccio alzato per il pilota del team Martini e la soddifazione di aver conquistato il titolo. In campionato il secondo posto va a Russo, terzo Leonov.
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Nella STK 1000 Danilo Petrucci già campione italiano a Vallelunga non si è accontentato di avere già raggiunto il risultato e al via è scattato, come al solito, al comando della gara. In scia a Petrucci questa volta si è portato Lorenzo Savadori. L'ex campione italiano della 125 alla sua prima gara con la Ducati STK1000 ha trovato subito il feeling come conferma il record della pista fatto segnare nei primi giri. In pochi giri la coppia Ducati ha fatto il vuoto e ha accumulato un vantaggio di oltre dieci secondi sul resto del gruppo capitanato da Mercado, Antonelli, Clementi e Corradi. La corsa si è svolta senza stravolgimenti fino alla fine con Danilo Petrucci che ha accumulato ben sei secondi di vantaggio su Savadori e ben 12 su Mercado, terzo.
In campionato in seconda posizione chiude Ivan Clementi, oggi quarto, terzo Fabrizio Perotti che ha concluso la gara in nona posizione.
Alla fine della gara Danilo è senza parole trattiene le emozioni e sfoga il suo dolore per la scomparsa di Simoncelli da solo davanti al suo pc con un post su Facebook.
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