Civ
CIV, spettacolo e passione al Mugello
Pagina principale
Cinque corse avvincenti, ricche di sorpassi, di duelli, di sorprese, di sport. Vittorie a Brignola (SBK), Moretti (GP 125), Boscoscuro (Stock 600), Pirro (SS) e Cruciani (Stock 1000)
Scarperia - "Sono partito per vincere, so che posso farcela, ma ancora una volta non sono riuscito a tenere il ritmo sino in fondo. Non è facile da digerire. Ringrazio comunque Genesio Bevilacqua, il titolare del Team Althea, che mi ha dato l'opportunità di correre ancora e non dispero di tornare prima o poi a vincere". Con queste parole Marco Borciani, autore ieri della pole Superbike, ha siglato il terzo posto nella massima categoria del CIV, vinta con buona autorevolezza da un altro veterano, Norino Brignola, in sella alla Ducati Guandalini.
"Ho trovato il passo giusto dopo un po' di difficoltà – ha detto con bella modestia il primo arrivato, che si trova ora in vetta alla classifica di campionato – e sono ovviamente molto soddisfatto, ma ci sono ancora delle gare e non sono il solo a puntare al titolo".
Soddisfatto anche Matteo Baiocco, che sino all'ultimo metro ha conteso la vittoria a Brignola. Questa quarta prova del CIV lo ha portato in sella alla Ducati del Team DFX: "La Ducati è proprio una gran moto, come me la immaginavo, e penso di averla guidata bene, anche se c'è ancora del margine di miglioramento. Spero di poterla guidare ancora sia nel CIV, sia nel mondiale".
Con la gara della Superbike si è conclusa una giornata di corse al Mugello che la pioggia non ha voluto disturbare come aveva invece fatto alla vigilia. Cinque gare valide per il campionato italiano di velocità, cinque corse tiratissime, specialmente la GP 125 e la Supersport, la prima conclusasi con una volata vinta da Moretti per soli 9 millesimi su un Kornfeil, apparso determinatissimo e dotato di grande talento. Moretti comunque non si è arreso mai e alla fine quei nove millesimi sono stati un giusto premio al suo valore.
La Supersport ha posto in primo piano tre piloti: Michele Pirro, una certezza in campo nazionale e una promessa nel mondiale della stessa categoria; Alessio Velini, sfortunato protagonista messo fuori gioco solo da un problema tecnico della sua moto, infine Mirko Giansanti, autore di un impresa che rimarrà un paragrafo fra i più luminosi della sua carriera: uscito di pista al primo giro per evitare un contatto con Velini, ha rimontato dall'ultimo al terzo posto. E nessuno certamente si è fatto da parte per lasciarlo passare.
Nemmeno le due corse della Stock hanno deluso: nella 600 un pur fortissimo Lamborghini si è dovuto arrendere alla prepotente voglia di vincere di Boscoscuro, mentre nella 1000 Cruciani ha domato a fatica, e solo in volata, Giugliano, rientrante alla guida della Suzuki dopo la parentesi MV.
Non una sola gara del nutrito programma del CIV ha deluso le aspettative: dal punto di vista spettacolare, questo quarto evento del campionato italiano è stato certamente più coinvolgente, entusiasmante, di tante corse ben più blasonate. Il pubblico è mancato? Sì, come sempre. I pochi intervenuti si sono goduti gratuitamente la vita e le meraviglie del paddock, a loro disposizione, con tutti i protagonisti e le comparse, il venerdì e il sabato, secondo la formula voluta per il CIV. Pochi, lo ripetiamo, troppo pochi, ma ciò che conta è che i tanti assenti ancora una volta abbiano avuto torto.
Soddisfatto anche Matteo Baiocco, che sino all'ultimo metro ha conteso la vittoria a Brignola. Questa quarta prova del CIV lo ha portato in sella alla Ducati del Team DFX: "La Ducati è proprio una gran moto, come me la immaginavo, e penso di averla guidata bene, anche se c'è ancora del margine di miglioramento. Spero di poterla guidare ancora sia nel CIV, sia nel mondiale".
Con la gara della Superbike si è conclusa una giornata di corse al Mugello che la pioggia non ha voluto disturbare come aveva invece fatto alla vigilia. Cinque gare valide per il campionato italiano di velocità, cinque corse tiratissime, specialmente la GP 125 e la Supersport, la prima conclusasi con una volata vinta da Moretti per soli 9 millesimi su un Kornfeil, apparso determinatissimo e dotato di grande talento. Moretti comunque non si è arreso mai e alla fine quei nove millesimi sono stati un giusto premio al suo valore.
La Supersport ha posto in primo piano tre piloti: Michele Pirro, una certezza in campo nazionale e una promessa nel mondiale della stessa categoria; Alessio Velini, sfortunato protagonista messo fuori gioco solo da un problema tecnico della sua moto, infine Mirko Giansanti, autore di un impresa che rimarrà un paragrafo fra i più luminosi della sua carriera: uscito di pista al primo giro per evitare un contatto con Velini, ha rimontato dall'ultimo al terzo posto. E nessuno certamente si è fatto da parte per lasciarlo passare.
Nemmeno le due corse della Stock hanno deluso: nella 600 un pur fortissimo Lamborghini si è dovuto arrendere alla prepotente voglia di vincere di Boscoscuro, mentre nella 1000 Cruciani ha domato a fatica, e solo in volata, Giugliano, rientrante alla guida della Suzuki dopo la parentesi MV.
Non una sola gara del nutrito programma del CIV ha deluso le aspettative: dal punto di vista spettacolare, questo quarto evento del campionato italiano è stato certamente più coinvolgente, entusiasmante, di tante corse ben più blasonate. Il pubblico è mancato? Sì, come sempre. I pochi intervenuti si sono goduti gratuitamente la vita e le meraviglie del paddock, a loro disposizione, con tutti i protagonisti e le comparse, il venerdì e il sabato, secondo la formula voluta per il CIV. Pochi, lo ripetiamo, troppo pochi, ma ciò che conta è che i tanti assenti ancora una volta abbiano avuto torto.
SBK: prova di forza di Brignola
Scarperia – Brignola, Mauri, Borciani, Gentile, Baiocco e Gramigni sono i primi ad avventarsi sulla San Donato e a risalire il colle del Mugello dietro ai box. Durante il primo giro cade Pilia, imitato poco dopo da Festa, mentre Caselli si ferma per noie meccaniche alla sua Yamaha.
Borciani impiega poco più di due giri per conquistare il comando della corsa e Brignola gli resiste a ruota, seguito a un decimo da Baiocco, poi da Mauri, Gentile, Clementi, Gramigni, Conforti e Chiarello. Baiocco è in forma eccellente e spinge vincendo la resistenza sia di Brignola, sia di Borciani, e passa a condurre; anche Brignola riesce ad aver ragione di Borciani, che perde sensibilmente terreno, ma dopo aver accumulato un distacco di oltre 1", il pilota/manager torna a girare come i primi due.
A metà gara Baiocco è primo con 0,3" su Brignola e 1" su Borciani, mentre per il quarto posto lottano Mauri, Clementi e Gentile. Cade Conforti. Al nono giro a comandare è nuovamente Brignola, ma Baiocco gli si incolla e anche Borciani avanza. Si prospetta un finale rovente a tre.
Ma Baiocco a tre giri dal termini riprende le redini della corsa e cambia passo. Metro dopo metro, sembra in grado di staccare gli avversari; stacca Borciani, che si arrende, ma non Brignola, che nel finale lo riprende e approfittando di una porta aperta si infila e torna in testa. Brignola non concede varchi, guida pulito e veloce, resiste a tutti gli attacchi di Baiocco e lo batte in volata sotto il traguardo. Borciani è terzo in solitudine, mentre Mauri vince il duello con Clementi per il quarto posto e Gramigni è sesto.
Borciani impiega poco più di due giri per conquistare il comando della corsa e Brignola gli resiste a ruota, seguito a un decimo da Baiocco, poi da Mauri, Gentile, Clementi, Gramigni, Conforti e Chiarello. Baiocco è in forma eccellente e spinge vincendo la resistenza sia di Brignola, sia di Borciani, e passa a condurre; anche Brignola riesce ad aver ragione di Borciani, che perde sensibilmente terreno, ma dopo aver accumulato un distacco di oltre 1", il pilota/manager torna a girare come i primi due.
A metà gara Baiocco è primo con 0,3" su Brignola e 1" su Borciani, mentre per il quarto posto lottano Mauri, Clementi e Gentile. Cade Conforti. Al nono giro a comandare è nuovamente Brignola, ma Baiocco gli si incolla e anche Borciani avanza. Si prospetta un finale rovente a tre.
Ma Baiocco a tre giri dal termini riprende le redini della corsa e cambia passo. Metro dopo metro, sembra in grado di staccare gli avversari; stacca Borciani, che si arrende, ma non Brignola, che nel finale lo riprende e approfittando di una porta aperta si infila e torna in testa. Brignola non concede varchi, guida pulito e veloce, resiste a tutti gli attacchi di Baiocco e lo batte in volata sotto il traguardo. Borciani è terzo in solitudine, mentre Mauri vince il duello con Clementi per il quarto posto e Gramigni è sesto.
SBK: classifica
1
Brignola N.
Ducati
26'51.154
2 Baiocco M. Ducati 26'51.252
3 Borciani M. Ducati 26'53.450
4 Mauri L. Ducati 26'58.562
5 Clementi Honda 27'00.521
6 Gramigni A. Yamaha 27'08.108
7 Gentile F. Honda 27'13.605
8 Chiarello R. Suzuki 27'25.435
9 Marchand H. Honda 27'33.179
10 Pini L. Honda 27'33.204
11 Baggi G. Ducati 27'34.882
12 Di Giannicola A. Honda 27'38.551
13 Addamo D. Honda 27'50.537
14 Ferreri M. Yamaha 27'55.681
15 Conti S. Honda 27'55.789
16 Pratelli C. Honda 28'11.333
17 Buccheri A. Yamaha 28'12.274
18 Marchetti L. Ducati 28'13.462
19 Durigon V. Yamaha 28'16.058
20 Ippoliti F. Yamaha 28'32.986
21 Cecere L. Yamaha 28'34.033
22 Chiapello E. Honda 28'34.405
23 Coltelli A. Yamaha 28'35.784
24 Fagioli G. Kawasaki 28'41.071
25 Mazzoleri C. Honda 26'56.750
26 Castaldo A. Suzuki 26'56.909
2 Baiocco M. Ducati 26'51.252
3 Borciani M. Ducati 26'53.450
4 Mauri L. Ducati 26'58.562
5 Clementi Honda 27'00.521
6 Gramigni A. Yamaha 27'08.108
7 Gentile F. Honda 27'13.605
8 Chiarello R. Suzuki 27'25.435
9 Marchand H. Honda 27'33.179
10 Pini L. Honda 27'33.204
11 Baggi G. Ducati 27'34.882
12 Di Giannicola A. Honda 27'38.551
13 Addamo D. Honda 27'50.537
14 Ferreri M. Yamaha 27'55.681
15 Conti S. Honda 27'55.789
16 Pratelli C. Honda 28'11.333
17 Buccheri A. Yamaha 28'12.274
18 Marchetti L. Ducati 28'13.462
19 Durigon V. Yamaha 28'16.058
20 Ippoliti F. Yamaha 28'32.986
21 Cecere L. Yamaha 28'34.033
22 Chiapello E. Honda 28'34.405
23 Coltelli A. Yamaha 28'35.784
24 Fagioli G. Kawasaki 28'41.071
25 Mazzoleri C. Honda 26'56.750
26 Castaldo A. Suzuki 26'56.909
125 GP: Moretti in volatissima
Scarperia – Tonucci si porta in testa subito dopo il via, seguito da Moretti, Pesek, Stirpe, Sabatino, Morciano e Kornfeil. Alla fine del secondo giro Pesek supera Tonucci, ma poco dopo gli restituisce il comando della gara. A questo punto il pilota del MC Tordi prova ad allungare, non ci riesce, ma pone mezzo secondo di intervallo fra sé e Moretti che lo segue in seconda posizione con Pesek a ruota.
Al sesto giro Moretti aumenta il ritrmo, recupera su Tonucci e lo supera di slancio imitato da Pesek. I tre sono in un fazzoletto e il giro dopo è nuovamente Tonucci a condurre davanti a Pesek e Moretti, mentre quarto, a poco meno di 2" è Morciano, seguito a 1" da Kornfeil.
A cinque giri dalla fine, Pesek va in testa e sgomita con Moretti: i due in retilineo si avvicinano, si dicono qualcosa che fortunatamente nessuno può sentire, poi tornano con la testa sotto il cupolino e continuano il duello. Alle loro spalle si è formato un terzetto staccato di mezzo secondo e composto da Morciano, Kornfeil, e Tonucci. Fra Pesek e Moretti il clima si fa rovente, mentre rinviene prepotentemente Kornfeil, che a due giri dalla fine costringe Moretti al terzo posto. In vista del traguardo i piloti si compattano, si crea un gruppo con cinque pretendenti alla vittoria. Il più determinato sembra Kornfeil, che, riassorbito dal gruppo, ne riemerge con un sorpasso formidabile in traiettoria esterna riprendendo il comando. Solo Moretti gli resiste: i due escono quasi appaiati dall'ultima curva, Kornfeil sta già pregustando la vittoria, ma Moretti con un guizzo finale gliela strappa per soli nove millesimi. Una vera beffa!
Terzo è Pesek che precede Morciano, giunto a 1"8 dal vincitore. Poi il vuoto: quinto è Stirpe a 22"8.
Al sesto giro Moretti aumenta il ritrmo, recupera su Tonucci e lo supera di slancio imitato da Pesek. I tre sono in un fazzoletto e il giro dopo è nuovamente Tonucci a condurre davanti a Pesek e Moretti, mentre quarto, a poco meno di 2" è Morciano, seguito a 1" da Kornfeil.
A cinque giri dalla fine, Pesek va in testa e sgomita con Moretti: i due in retilineo si avvicinano, si dicono qualcosa che fortunatamente nessuno può sentire, poi tornano con la testa sotto il cupolino e continuano il duello. Alle loro spalle si è formato un terzetto staccato di mezzo secondo e composto da Morciano, Kornfeil, e Tonucci. Fra Pesek e Moretti il clima si fa rovente, mentre rinviene prepotentemente Kornfeil, che a due giri dalla fine costringe Moretti al terzo posto. In vista del traguardo i piloti si compattano, si crea un gruppo con cinque pretendenti alla vittoria. Il più determinato sembra Kornfeil, che, riassorbito dal gruppo, ne riemerge con un sorpasso formidabile in traiettoria esterna riprendendo il comando. Solo Moretti gli resiste: i due escono quasi appaiati dall'ultima curva, Kornfeil sta già pregustando la vittoria, ma Moretti con un guizzo finale gliela strappa per soli nove millesimi. Una vera beffa!
Terzo è Pesek che precede Morciano, giunto a 1"8 dal vincitore. Poi il vuoto: quinto è Stirpe a 22"8.
125 GP: classifica
1
Moretti R.
Aprilia
26'33.255
2 Kornfeil J. Aprilia 26'33.264
3 Pesek K. Aprilia 26'33.918
4 Morciano L. Aprilia 26'35.090
5 Stirpe D. Honda 26'56.110
6 Ferro G. Aprilia 26'56.131
7 Pontone A. Aprilia 27'02.439
8 Jantulik J. Aprilia 27'03.674
9 Mauriello F. Aprilia 27'08.974
10 Ravaioli M. KTM 27'09.079
11 Gabrielli T. Aprilia 27'14.534
12 Lumina N. Honda 27'18.506
13 Monti F. Honda 27'18.608
14 Bugatti S. Honda 27'18.883
15 Calia K. Honda 27'19.043
16 Gabrielli M. Aprilia 27'26.847
17 Russo R. Aprilia 27'26.857
18 Giorgi A. Aprilia 27'42.194
19 Mattiello R. KTM 27'42.456
20 Caraffini J. Aprilia 27'44.648
21 Bacchini M. Honda 27'48.515
22 Romano G. Aprilia 28'01.047
23 Tarozzi M. Aprilia 28'04.602
24 Pizzo C. Ancillotti 28'09.453
25 Torlaschi A. Honda 28'20.522
26 Parziani M. Aprilia 27'08.975
2 Kornfeil J. Aprilia 26'33.264
3 Pesek K. Aprilia 26'33.918
4 Morciano L. Aprilia 26'35.090
5 Stirpe D. Honda 26'56.110
6 Ferro G. Aprilia 26'56.131
7 Pontone A. Aprilia 27'02.439
8 Jantulik J. Aprilia 27'03.674
9 Mauriello F. Aprilia 27'08.974
10 Ravaioli M. KTM 27'09.079
11 Gabrielli T. Aprilia 27'14.534
12 Lumina N. Honda 27'18.506
13 Monti F. Honda 27'18.608
14 Bugatti S. Honda 27'18.883
15 Calia K. Honda 27'19.043
16 Gabrielli M. Aprilia 27'26.847
17 Russo R. Aprilia 27'26.857
18 Giorgi A. Aprilia 27'42.194
19 Mattiello R. KTM 27'42.456
20 Caraffini J. Aprilia 27'44.648
21 Bacchini M. Honda 27'48.515
22 Romano G. Aprilia 28'01.047
23 Tarozzi M. Aprilia 28'04.602
24 Pizzo C. Ancillotti 28'09.453
25 Torlaschi A. Honda 28'20.522
26 Parziani M. Aprilia 27'08.975
Stock 600: lo scherzo di Boscoscuro
Scarperia – Tre curve solo, poi Lamborghini è già primo e sembra anche in grado di allontanarsi. In realtà chi lo segue ha impiegato solo un po' di tempo più dell'emiliano per entrare in temperatura, ma poi si fanno sotto in tre: Massei, Boscoscuro e Tamburini e per Lamborghini si fa più dura.
Al terzo giro Boscoscuro e Massei superano Lamborghini, poi Massei attacca Boscoscuro e si porta in testa; i primi tre sono racchiusi in mezzo secondo; quarto è Tamburini a 1"2, ma al quinto giro deve cedere la posizione all'incalzante Lorenzetti.
In poco più di 1" ci sono, in fila compatta, sei piloti che si scambiano continuamente le posizioni. Al sesto giro Lamborghini è nuovamente primo, seguito da Massei e Boscoscuro; al settimo conduce invece Lorenzetti, dopo un contatto fra Massei e Lamborghini; all'ottavo guidano prima Lamborghini, poi Massei, poi ancora Lamborghini. Inizia l'ultimo giro con Massei al comando, ma rinviene prepotentemente Boscoscuro che si porta davanti a tutti e guadagna una lunghezza, sufficiente a controllare il ritorno degli avversari e a vincere una gara combattutissima. Al secondo posto si piazza Lamborghini in volata su Massei. Quarto Tamburini davanti a Gallina e Lorenzetti.
Al terzo giro Boscoscuro e Massei superano Lamborghini, poi Massei attacca Boscoscuro e si porta in testa; i primi tre sono racchiusi in mezzo secondo; quarto è Tamburini a 1"2, ma al quinto giro deve cedere la posizione all'incalzante Lorenzetti.
In poco più di 1" ci sono, in fila compatta, sei piloti che si scambiano continuamente le posizioni. Al sesto giro Lamborghini è nuovamente primo, seguito da Massei e Boscoscuro; al settimo conduce invece Lorenzetti, dopo un contatto fra Massei e Lamborghini; all'ottavo guidano prima Lamborghini, poi Massei, poi ancora Lamborghini. Inizia l'ultimo giro con Massei al comando, ma rinviene prepotentemente Boscoscuro che si porta davanti a tutti e guadagna una lunghezza, sufficiente a controllare il ritorno degli avversari e a vincere una gara combattutissima. Al secondo posto si piazza Lamborghini in volata su Massei. Quarto Tamburini davanti a Gallina e Lorenzetti.
Stock 600: classifica
1
Boscoscuro A.
Yamaha
19'46.740
2 Lamborghini F. Yamaha 19'46.958
3 Massei F. Yamaha 19'46.987
4 Tamburini R. Yamaha 19'48.218
5 Gallina J. Kawasaki 19'48.469
6 Lorenzetti T. Yamaha 19'50.526
7 Lombardi B. Yamaha 19'53.209
8 Gregorini G. Yamaha 19'58.923
9 Marconi W. Yamaha 19'59.082
10 Fanelli D. Yamaha 19'59.124
11 Menghi F. Yamaha 19'59.866
12 Farinelli R. Yamaha 19'59.890
13 Cottini G. Honda 20'00.329
14 Dittadi K. Yamaha 20'05.017
15 Rossi D. Honda 20'05.188
16 Scicchitano F. Yamaha 20'06.544
17 Poma G. Yamaha 20'06.575
18 Piermaria S. Yamaha 20'07.788
19 Colatosti A. Honda 20'07.813
20 Maglioni P. Yamaha 20'09.342
21 Dittadi F. Yamaha 20'09.388
22 Caiani T. Kawasaki 20'09.611
23 Busiello G. Kawasaki 20'09.637
24 Colandrea M. Yamaha 20'09.677
25 Polita A. Yamaha 20'10.265
26 D'Annunzio F. Yamaha 20'15.803
27 D'Alessandro G. Yamaha 20'15.839
28 Terranova K. Yamaha 20'16.052
29 Ziglioli S. Yamaha 20'16.062
30 Castellarin R. Yamaha 20'16.202
31 Lagiongada N. Yamaha 20'19.210
32 Coletto L. Honda 20'21.461
33 Mazzina M. Yamaha 20'25.164
34 Pirazzoli A. Yamaha 20'30.273
2 Lamborghini F. Yamaha 19'46.958
3 Massei F. Yamaha 19'46.987
4 Tamburini R. Yamaha 19'48.218
5 Gallina J. Kawasaki 19'48.469
6 Lorenzetti T. Yamaha 19'50.526
7 Lombardi B. Yamaha 19'53.209
8 Gregorini G. Yamaha 19'58.923
9 Marconi W. Yamaha 19'59.082
10 Fanelli D. Yamaha 19'59.124
11 Menghi F. Yamaha 19'59.866
12 Farinelli R. Yamaha 19'59.890
13 Cottini G. Honda 20'00.329
14 Dittadi K. Yamaha 20'05.017
15 Rossi D. Honda 20'05.188
16 Scicchitano F. Yamaha 20'06.544
17 Poma G. Yamaha 20'06.575
18 Piermaria S. Yamaha 20'07.788
19 Colatosti A. Honda 20'07.813
20 Maglioni P. Yamaha 20'09.342
21 Dittadi F. Yamaha 20'09.388
22 Caiani T. Kawasaki 20'09.611
23 Busiello G. Kawasaki 20'09.637
24 Colandrea M. Yamaha 20'09.677
25 Polita A. Yamaha 20'10.265
26 D'Annunzio F. Yamaha 20'15.803
27 D'Alessandro G. Yamaha 20'15.839
28 Terranova K. Yamaha 20'16.052
29 Ziglioli S. Yamaha 20'16.062
30 Castellarin R. Yamaha 20'16.202
31 Lagiongada N. Yamaha 20'19.210
32 Coletto L. Honda 20'21.461
33 Mazzina M. Yamaha 20'25.164
34 Pirazzoli A. Yamaha 20'30.273
Supersport: una corsa da ricordare
Scarperia – Ottima partenza e ottime prime curve per Michele Pirro, che chiude il giro iniziale con già sette decimi su Migliorati, 1"3 su Battaini e 1"5 su Sanna. Va peggio per Giansanti, uscito di pista dopo un paio di curve - ostacolato da Velini, dirà lui - e rientrato in ultima posizione. Rimonta con grande autorità Velini che riesce a liberarsi di tutti gli avversari che si frappongono fra lui e Pirro, dopodiché si lancia alla caccia del leader.
Sia Pirro, che Velini, girano in 1'56" netto, poi Velini accelera, stabilisce il nuovo giro più veloce in 1'55"873 e si avvicina progressivamente all'avversario, che raggiunge al quinto giro e supera al sesto coronando il suo fantastico inseguimento.
Per il terzo posto c'è un quasi incredibile gruppone di ben otto piloti: li guida Migliorati che fa da apripista a Sanna, Brannetti, Erbacci, Palumbo, Battaini, Dionisi e Corradi,, tutti assieme in 1". Inutile dire che i sorpassi si susseguono senza interruzione, dando vita a una bagarre avvincente che meriterebbe decisamente più pubblico di quello presente al Mugello per l'occasione.
Intanto, in testa nulla è cambiato: al decimo giro Velini fa l'andatura e Pirro lo segue come un'ombra; Migliorati resiste al terzo posto, ma con l'abissale distacco di 12". Nel frattempo Giansanti è risalito dall'ultimo al decimo posto e gira sensibilmente più forte dei piloti che lo precedono.
Al dodicesimo giro Pirro si fa sotto, molto sotto a Velini e i due si toccano: non si capisce che cosa sia successo: Velini si rialza e molla, mentre Pirro perde un largo pezzo di carenatura, ma continua senza rallentare. E' fatta: il pilota della Yamaha vince senza più patemi, mentre il suo avversario si ferma al box; probabilmente un improvviso malfunzionamento del motore è all'origine del contatto.
Al secondo posto si classifica, con un ritardo di 11"6, Migliorati in volata su un fantastico Mirko Giansanti che col terzo posto sigla una corsa da vero protagonista in cui è passato dall'onta dell'ultimo posto all'onore del podio.
Sia Pirro, che Velini, girano in 1'56" netto, poi Velini accelera, stabilisce il nuovo giro più veloce in 1'55"873 e si avvicina progressivamente all'avversario, che raggiunge al quinto giro e supera al sesto coronando il suo fantastico inseguimento.
Per il terzo posto c'è un quasi incredibile gruppone di ben otto piloti: li guida Migliorati che fa da apripista a Sanna, Brannetti, Erbacci, Palumbo, Battaini, Dionisi e Corradi,, tutti assieme in 1". Inutile dire che i sorpassi si susseguono senza interruzione, dando vita a una bagarre avvincente che meriterebbe decisamente più pubblico di quello presente al Mugello per l'occasione.
Intanto, in testa nulla è cambiato: al decimo giro Velini fa l'andatura e Pirro lo segue come un'ombra; Migliorati resiste al terzo posto, ma con l'abissale distacco di 12". Nel frattempo Giansanti è risalito dall'ultimo al decimo posto e gira sensibilmente più forte dei piloti che lo precedono.
Al dodicesimo giro Pirro si fa sotto, molto sotto a Velini e i due si toccano: non si capisce che cosa sia successo: Velini si rialza e molla, mentre Pirro perde un largo pezzo di carenatura, ma continua senza rallentare. E' fatta: il pilota della Yamaha vince senza più patemi, mentre il suo avversario si ferma al box; probabilmente un improvviso malfunzionamento del motore è all'origine del contatto.
Al secondo posto si classifica, con un ritardo di 11"6, Migliorati in volata su un fantastico Mirko Giansanti che col terzo posto sigla una corsa da vero protagonista in cui è passato dall'onta dell'ultimo posto all'onore del podio.
Supersport: classifica
1
Pirro M.
Yamaha
27'29.225
2 Migliorati C. Kawasaki 27'40.829
3 Giansanti M. Triumph 27'40.882
4 Sanna S. Honda 27'41.210
5 Brannetti A. Yamaha 27'41.607
6 Palumbo A. Kawasaki 27'41.748
7 Battaini F. Yamaha 27'41.941
8 Marrancone D. Kawasaki 27'42.231
9 Corradi A. Kawasaki 27'42.735
10 Erbacci C. Yamaha 27'43.230
11 Dionisi I. Honda 27'44.527
12 Sassaro A. Honda 27'44.563
13 Ivanov V. Yamaha 27'48.834
14 Alfonsi L. Honda 27'48.879
15 Ciavattini D. Honda 27'48.893
16 Muzio M. Honda 27'59.397
17 Vargas R. Honda 28'03.545
18 Barone G. Honda 28'03.556
19 Totti T. Yamaha 28'16.400
20 Narduzzi A. Honda 28'23.719
21 Milanese M. Yamaha 28'23.776
22 Pirazzoli M. Triumph 28'24.152
23 Iannone M. Yamaha 28'26.652
24 Roncoroni M. Yamaha 28'39.369
25 Bellei R. Yamaha 28'41.415
26 Berclaz D. Yamaha 28'45.235
27 Marzotto M. Kawasaki 29'12.353
28 Blokhin E. Yamaha 29'13.922
2 Migliorati C. Kawasaki 27'40.829
3 Giansanti M. Triumph 27'40.882
4 Sanna S. Honda 27'41.210
5 Brannetti A. Yamaha 27'41.607
6 Palumbo A. Kawasaki 27'41.748
7 Battaini F. Yamaha 27'41.941
8 Marrancone D. Kawasaki 27'42.231
9 Corradi A. Kawasaki 27'42.735
10 Erbacci C. Yamaha 27'43.230
11 Dionisi I. Honda 27'44.527
12 Sassaro A. Honda 27'44.563
13 Ivanov V. Yamaha 27'48.834
14 Alfonsi L. Honda 27'48.879
15 Ciavattini D. Honda 27'48.893
16 Muzio M. Honda 27'59.397
17 Vargas R. Honda 28'03.545
18 Barone G. Honda 28'03.556
19 Totti T. Yamaha 28'16.400
20 Narduzzi A. Honda 28'23.719
21 Milanese M. Yamaha 28'23.776
22 Pirazzoli M. Triumph 28'24.152
23 Iannone M. Yamaha 28'26.652
24 Roncoroni M. Yamaha 28'39.369
25 Bellei R. Yamaha 28'41.415
26 Berclaz D. Yamaha 28'45.235
27 Marzotto M. Kawasaki 29'12.353
28 Blokhin E. Yamaha 29'13.922
Stock 1000: Cruciani vince il duello con Giugliano
Scarperia – Cruciani va in testa e Baz finisce invece subito la sua corsa nella ghiaia dello spazio di fuga. Il pilota della Ducati forza, ma fatica a liberarsi di Petrucci e Giugliano, che duellano fra loro a ritmo sostenutissimo. In tre giri Cruciani accumula un vantaggio di mezzo secondo su Giugliano che ha vinto il confronto con Petrucci, mentre il quarto in classifica, Massei, distrugge la sua R1 con un volo spettacolare.
Al quarto giro Giugliano è nuovamente a ruota di Cruciani, la cui Ducati supera – unica – i 300 km/h misurati poco prima della staccata della San Donato. Petrucci sembra tranquillo al terzo posto, ma deve guardarsi invece dalla rimonta di Lacalendola, che stabilisce il giro più veloce ed è quarto a 1" dal pilota che lo precede. Tre giri più tardi Cruciani tocca i 310 km/h senza l'aiuto di alcuna scia, ma questo non gli basta per contenere l'impeto di Giugliano, che lo raggiunge e lo supera si slancio, salvo poi riportarsi al secondo posto dopo la reazione di Cruciani. A due giri dal termine Giugliano torna in testa, ma la Ducati svernicia la sua Suzuki sul dritto e recupera il comando. Giugliano non molla, ma Cruciani non gli lascia nessuno spiraglio e tiene duro fino in fondo dimostrando con una difficile vittoria che il suo polso destro vale almeno quanto la potenza della sua "Desmo". Giugliano festeggia col secondo posto il suo ritorno in sella alla Suzuki, mentre Lacalendola porta un'altra Ducati sul podio piazzandosi terzo ai danni di Petrucci.
Al quarto giro Giugliano è nuovamente a ruota di Cruciani, la cui Ducati supera – unica – i 300 km/h misurati poco prima della staccata della San Donato. Petrucci sembra tranquillo al terzo posto, ma deve guardarsi invece dalla rimonta di Lacalendola, che stabilisce il giro più veloce ed è quarto a 1" dal pilota che lo precede. Tre giri più tardi Cruciani tocca i 310 km/h senza l'aiuto di alcuna scia, ma questo non gli basta per contenere l'impeto di Giugliano, che lo raggiunge e lo supera si slancio, salvo poi riportarsi al secondo posto dopo la reazione di Cruciani. A due giri dal termine Giugliano torna in testa, ma la Ducati svernicia la sua Suzuki sul dritto e recupera il comando. Giugliano non molla, ma Cruciani non gli lascia nessuno spiraglio e tiene duro fino in fondo dimostrando con una difficile vittoria che il suo polso destro vale almeno quanto la potenza della sua "Desmo". Giugliano festeggia col secondo posto il suo ritorno in sella alla Suzuki, mentre Lacalendola porta un'altra Ducati sul podio piazzandosi terzo ai danni di Petrucci.
Stock 1000: classifica
1
Cruciani S.
Ducati
19'20.059
2 Giugliano D. Suzuki 19'20.435
3 Lacalendola R. Ducati 19'23.663
4 Petrucci D. Yamaha 19'23.808
5 Magnoni M. Yamaha 19'30.011
6 Sirch E. Honda 19'30.096
7 Russo E. Honda 19'30.962
8 Conti M. Honda 19'35.361
9 Della Ceca R. Yamaha 19'38.527
10 Salvatore G. Suzuki 19'38.816
11 Baroni L. Honda 19'46.987
12 Verdini L. Yamaha 19'47.517
13 De Toni F. Yamaha 19'47.741
14 Bortone V. Yamaha 19'47.950
15 Guarino M. Honda 19'50.993
16 Seaton C. Yamaha 19'54.106
17 Pasini E. Yamaha 19'55.123
18 Dell'Omo D. Kawasaki 19'56.584
19 Liberini A. Suzuki 19'59.159
20 Tommasini L. Suzuki 20'00.652
21 Aldrovandi A. Yamaha 20'02.504
22 Berclaz G. Yamaha 20'10.597
23 Saltarelli S. Suzuki 20'15.620
24 Pasetto A. Honda 20'18.358
25 Faccietti F. Kawasaki 20'33.465
2 Giugliano D. Suzuki 19'20.435
3 Lacalendola R. Ducati 19'23.663
4 Petrucci D. Yamaha 19'23.808
5 Magnoni M. Yamaha 19'30.011
6 Sirch E. Honda 19'30.096
7 Russo E. Honda 19'30.962
8 Conti M. Honda 19'35.361
9 Della Ceca R. Yamaha 19'38.527
10 Salvatore G. Suzuki 19'38.816
11 Baroni L. Honda 19'46.987
12 Verdini L. Yamaha 19'47.517
13 De Toni F. Yamaha 19'47.741
14 Bortone V. Yamaha 19'47.950
15 Guarino M. Honda 19'50.993
16 Seaton C. Yamaha 19'54.106
17 Pasini E. Yamaha 19'55.123
18 Dell'Omo D. Kawasaki 19'56.584
19 Liberini A. Suzuki 19'59.159
20 Tommasini L. Suzuki 20'00.652
21 Aldrovandi A. Yamaha 20'02.504
22 Berclaz G. Yamaha 20'10.597
23 Saltarelli S. Suzuki 20'15.620
24 Pasetto A. Honda 20'18.358
25 Faccietti F. Kawasaki 20'33.465
Gallery