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Milano-Taranto 2022: il racconto!
Avventura, fatica, amicizia e passione per l’indimenticabile 35esima edizione della storica rievocazione per moto d’epoca
Partiti in 185, sono stati 170 i partecipanti che hanno concluso i 1.750 km della Milano-Taranto 2022, tenutasi dal 3 al 9 luglio scorsi. Coraggiosi e appassionati concorrenti che hanno affrontato in allegria i 6 duri ma incredibili giorni della storica rievocazione per moto d’epoca, tra mille emozioni, scoperta del territorio italiano, delle sue bellezze e dei suoi sapori, avventura e amicizia. Ed è proprio questo aspetto che distingue e caratterizza la Mi-Ta: l’affrontare un’avventura in chiave moderna ma con le stesse difficoltà e imprevisti, vivere gioie e dolori, godere di quello spirito temerario che hanno vissuto i Piloti della competizione tenutasi fino alla metà degli anni ’50: viaggiando da soli per oltre 300 km al giorno, con mezzi che hanno dai 50 ai quasi 100 anni di età, inseguendo una classifica (di regolarità ovviamente) e prestando costantemente l’orecchio al suono del proprio mezzo per individuare eventuali segnali preoccupanti, con l’unico pensiero di arrivare in fondo alla sfida! E così è stato per ben 170 mezzi sui 185 partiti che, con caparbietà e spirito di adattamento ma anche amicizia e solidarietà, hanno potuto festeggiare sotto il traguardo di Taranto, trasformando anche il più amaro degli inconvenienti in una storia indimenticabile da raccontare per tutta la vita!
Le tappe
La partenza a mezzanotte è sempre emozionante… adrenalina a mille e nella linea dello start i primi a posizionarsi sono state le piccole cilindrate… a prima vista sembravano delle biciclette, ma in realità sono mezzi che hanno fatto la storia del motociclismo italiano.
C’erano due Guzzini 65cc, un Ducati anch’esso 65 di cilindrata, una Laverda 75 e per concludere i più “giovani” Corsarini 50 ed un esemplare di Kreidler Florett 49cc.
Ma la Milano-Taranto non è il solito raduno sotto casa o una passeggiata tra i colli. Infatti, i primi problemi tecnici per qualcuno sono iniziati prima di partire… Giuseppe Guglielmi con la sua Perugina 175 aveva problemi con la batteria della sua moto…. Carica che ti ricarica, cambia la batteria, sgancia e rimonta alla fine era pronta per schierarsi sulla linea di partenza, come la Vespa 125 di Pierluigi Guercia dopo alcuni problemi all’accensione. Meno fortunato Roberto Belvedere, che a 30 km dalla partenza la sua BMW R26 250 non dava più segni di vita… decide quindi di farsi venire a prendere, tornare nella sua Vicenza, cambiare moto e raggiungerci il giorno seguente a Villanova di Castenaso, continuando naturalmente fuori classifica.
Avvolti dal buio delle strade provinciali scorre la prima parte della mitica tappa notturna: Crema e Ciliverghe di Mazzano le soste e poi Mantova alle primi luci dell’alba. Qui il bellissimo Tonale 175 di Guido Balducci sembrava aver rotto il motore. Ma Guido non demorde, anche lui si fa venire a riprendere, torna a Senigallia e passa l’intera mattina e pomeriggio ad aprire il motore… Fortunatamente il problema era alla distribuzione, rimontata e rimessa in fase il Tonale rombava più di prima!
La manifestazione intanto prosegue per tutti gli altri con sosta a Lendinara e ultima fermata ad Argenta, poi finalmente il traguardo a Villanova di Castenaso. Qui si iniziano a contare i “feriti” di questa prima tappa… il Guzzino di Ragastas era stato caricato… problemi al motore che, per la smania di ripartire, avrebbe voluto riparare dentro il camion scopa… in movimento! Problemi al motore anche per il Corsarino di Michele Cavazzini e il Mival 125 di Angelo Lobifaro. E’ stato un pomeriggio di inteso lavoro per il meccanico della MiTa, Mario Tersigni, che armato di tanta pazienza ha sistemato i piccoli e grandi danni, provvedendo anche alla sostituzione del motore del Guzzino n. 3.
La seconda tappa della Milano-Taranto 2022 è stata all’insegna dell’Appennino Centrale. Appena partiti i Tarantini – questo lo storico appellativo di chi partecipa all’evento – hanno affrontato la salita per il famoso Passo della Futa, che per il Guzzi Falcone di Luigi Prezioso è stato fatale, sbiellando il motore! Anche Adriano Assandri ha avuto problemi alla sua Gilera 150 rompendo la catena, ma caricato nel camion scopa della manifestazione, e arrivato a fine tappa dove ha sostituito la maglia di giunzione, pronto a ripartire la mattina successiva. Entrati così in Toscana prima fermata a Barberino di Mugello, e poi Civitella in Val di Chiana. Il Ducati 65 di Gianni Mostosi inizia a “cedere”… rompe la staffa della marmitta e trova un fabbro che gliela salda al volo… qualche chilometro più avanti la moto si ferma per le puntine incollate… trova un altro meccanico lungo il percorso che scolla le puntine e via che si riparte! Gianni è un Veterano della MITA e ha imparato bene che in questa settimana puoi prevedere tutto, tranne l’imprevedibile. Ma con un po’ di ingegno la soluzione è dietro l’angolo!
Ultima sosta a Castiglione del Lago con finale di tappa a San Martino in Colle, “la casa della Milano-Taranto”, per un doveroso saluto al Patròn Franco Sabatini, prima dell’arrivo a Perugia.
Si iniziano a sentire i chilometri, ma anche il caldo non aiuta questi gioielli d’epoca. Il Guzzino di Ragastas si è fermato nuovamente, ed allora il buon Mario, sempre armato di tanta pazienza e competenza, smonta di nuovo il motore di scorta che aveva montato il giorno prima, lo apre e apre anche il motore originale… insomma prende il meglio dei due motori e rimonta il tutto. Pronto a partire per la terza tappa! Storia diversa per la moto più anziana della Mita, la Guzzi Sport 500 del 1927 ha problemi alla guarnizione delle testa…. Smontata e rimessa nuova si spacca un pezzo del carter motore, impossibile riavvitare il bullone! Gara finita per Stefano Ghelfi… che però promette di ritornare nel 2023!
La terza tappa della Milano-Taranto 2022 è stata ancora all’insegna del gran caldo e di panorami e luoghi indimenticabili. Lasciata Perugia, equipaggi e staff si sono avviati verso Cassino. Le Laverda 100 presenti sono 5… e tutte e 5 procedono senza il benché minino problema… erano indistruttibili negli anni ’50 e lo sono tutt’oggi! Prima sosta nel piccolo paese medievale di Grutti e, seconda fermata a Montenero Sabino, una piccola bomboniera di neanche 300 abitanti incastonata nella Provincia di Rieti. Altra sosta ad Arcinazzo dove, a quasi 900 metri di altitudine, si è svolto il Controllo a Timbro. Poi Ferentino e finale di tappa nella Piazza Alcide De Gasperi di Cassino.
Lo spirito agonistico per chi partecipa alla Mita è sempre messo in secondo piano…. Qui conta l’amicizia, la solidarietà e la voglia di stare insieme. Infatti, alcuni centauri che hanno rotto la moto hanno preferito proseguire, con altri mezzi, fuori classifica ma sempre con lo stesso spirito di avventura e divertimento. Così è stato per Chiara Negro che ha rotto la sua Catria 175, per Graziano Dall’Osso ed il suo Bianchi Cervino 175, Roland Madesta e la sua Rudge Ulster 500, Hubert Hinterberger con il BMW R69. Anche Valter Barbieri ha rotto il suo Morini 175 e da Bologna è tornato a casa a cambiare la moto, saltando la seconda tappa ci ha raggiunti a Perugia ed è ripartito fuori classifica ma desideroso di giungere a Taranto.
Il racconto di Eligio Arturi
Da citare il racconto di Eligio Arturi e la sua sfortunata esperienza che però vuol essere di insegnamento per tutti in vista delle prossime Edizioni:
“Moto rotta! Si torna a casa! Dopo la giornata passata in pulmino dopo aver caricato la moto a Perugia una riflessione sulla preparazione delle moto è doverosa.
In 9 ore in pulmino ho visto caricare 7 moto sul camion assistenza per varie ragioni: moto con preparazioni perfette fatte da meccanici super provetti tecnicamente ma con poca esperienza di uso delle moto in strada, che è ciò che fa la differenza: dedichiamo tempo in officina poi proviamo in strada per pochi. Bisognerebbe fare una mini Milano Taranto per essere sicuri di arrivare in fondo, le vibrazioni, il caldo, l'uso quotidiano consentono di trovare le pecche e risolvere con il tempo a disposizione e non con lo stress del tempo durante la gara.
Da parte mia ho scommesso di usare una Morini 175 T comprata a pochi euro da un signore di Firenze che la teneva in garage praticamente intoccata dalla nascita, 1954, e che ha pianto quando l'ho portata via ed è per questo che ho deciso di ridarle dignità partecipando alla Milano-Taranto!
Appena comprata l'abbiamo messa in condizione di viaggiare, il motore è partito subito, verificato, gomme nuove, rivisto impianto elettrico, tutto funziona.
Poco tempo dedicato e per questo non ho niente da rimproverarmi vedendo anche moto perfette che non partono neanche da Milano per problemi dell'ultimo minuto, per cui irrisolvibili.
Per chiudere una buona preparazione è importante ma l'uso quotidiano è fondamentale ed è con questo spirito che con la stessa moto preparerò la prossima MI-TA!”
La Manifestazione è proseguita quindi con la prima sosta della quarta tappa svolta a Macchia d’Isernia presso il Castello della Famiglia Conti di Ceglie Baroni di Macchia Saracena. Altri luoghi che solo la Milano-Taranto è in grado di “scovare” e mostrare in tutta la loro particolare belezza!
Seconda fermata a Piedimonte Matese e terza sosta a Venticano. Ripartenza per la scalata alla “Cima Coppi”: i 1.135 metri del Valico di Monte Carruozzo che ha messo a dura prova le cilindrate più piccole, ma la cui tenacia ha avuto la meglio anche su questa prova. La Matchless 350 di Mario Mattioni, è rimasta solo in 3 e 4 marcia e viene caricata dai mezzi dell’organizzazione. A Potenza altra serata impegnativa aspetta il nostro Mario che, sotto l’acqua, (non pioveva da tre mesi!!!) inverte gli ingranaggi del cambio selettore e lo sistema con prima, seconda e terza… la moto riparte ed arriva a Taranto!!! Scesi dai monti è ricominciata subito la salita verso il traguardo che, anche per la quarta tappa, è stato in una piazza, Piazza Mario Pagano a Potenza.
Ad aprire la quinta tappa della Mita è stato il su e giù per le montagne della Basilicata fino al primo controllo orario di giornata a Tricarico. Dopo l’arrampicata fino a Miglionico per il controllo orario avvenuto proprio davanti al maestoso Castello del Malconsiglio, i Tarantini si sono avviati verso Gravina in Puglia, tra strade che sembravano non avere fine e stupende piantagioni di ulivi. Tra pioggia e sole il tragitto verso il successivo Controllo a Timbro di Castel del Monte e anche quello fino al traguardo finale di Bari.
Iniziano a delinearsi i primi in classifica; le prove speciali, i km percorsi, il caldo torrido, hanno messo in difficolta alcuni, ma Marco Tomassini in sella alla sua Gilera 150, Massimo Nocent con il Guzzino 65 e Paolo Bozzini con la sua Lambretta B 125 sono in testa alla graduatoria della prima “COPPA FRANCO SABATINI” il trofeo a ricordo dell’ideatore della Rievocazione e riservata alle moto “Gloriose”.
Tutta pugliese, come da tradizione, la sesta e ultima tappa: i primi 80 chilometri sono volati via in un baleno, tra muretti a secco, trulli e meravigliosi paesaggi. Prima fermata nella verdissima Selva di Fasano. Una gradita sorpresa l’incontro con il campione Vittorio Zito, pilota della Milano-Taranto storica a cui ha partecipato per ben tre volte, vincendo anche un’edizione. C’è stata così l’occasione per una foto da palmarès con Attilio Lucchi, figlio del pilota Vittorio che ha corso nel 1951, e Michele Ronchei, figlio del pilota Antonio, “l’eterno secondo” della Milano-Taranto. Ancora una sosta a Ostuni e poi Villa Castelli. Dopo lo zig-zag tra le vie di Taranto i partecipanti della Mita 2022 hanno tagliato finalmente il traguardo al di là del quale li attendeva l’ultima inaspettata sorpresa: una grande festa di benvenuto come non succedeva ormai da tanti anni e che ha permesso di condividere con tante persone la gioia di essere arrivati alla fine di questi 1.750 faticosi, intensi e indimenticabili chilometri. La festa si è protratta per buona parte del pomeriggio tra congratulazioni, abbracci, foto di rito e tanta allegria per i 170 partecipanti che hanno concluso i 1.750 km del percorso, tra strade panoramiche e suggestive, alla scoperta di bellezze naturali, borghi, tradizioni, cultura e gastronomia.
La 35esima Milano-Taranto è stata una vera e propria festa della moto e dei motociclisti veri: durata sei giorni e tutta all’insegna dell’entusiasmo di ritrovarsi e di ritrovare il piacere di vivere un’esperienza unica e bellissima, sempre indimenticabile e costantemente al passo con i tempi:
nuova è la location scelta per il via, il Parco Esposizioni di Novegro, dove i partecipanti hanno potuto incontrare il direttore di gara, Tito Celoni, altra novità 2022. Altre novità, più tecniche, sono state il coinvolgimento della Federazione Italiana Cronometristi per l’esecuzione dei Controlli orari e l’utilizzo dei localizzatori GPS per tutte le moto partecipanti: elementi che alzano il livello della manifestazione assicurando maggiore precisione e sicurezza.
L'appuntamento per l’anno prossimo: la Milano-Taranto 2023 si terrà dal 2 all’8 luglio.
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