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A Misano 200 piloti per il secondo round del Trofeo Italiano Amatori 2022
Il sole non si sottrae all'appuntamento con la Coppa Italia, regalando un fine settimana di stampo praticamente estivo. La formula conferma il suo successo, proponendo undici gare ricche di emozioni
Per il secondo round della stagione 2022, il Trofeo Italiano Amatori approda il 14 e 15 maggio al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” che, nell’ambito della Coppa Italia Federmoto, ospita la prima delle due gare doppie dell’anno.
Con 200 piloti presenti, suddivisi in sei categorie, l’unico campionato nazionale concepito per i non-professionisti incontra un fine settimana di stampo praticamente estivo, con temperature massime che oscillano anche intorno ai 30°. Condizioni peraltro gradite a tutti i partecipanti, che avevano dichiarato di sperare nell’asfalto asciutto per potersi mettere alla prova, senza riserve, in questo primo scorcio di stagione.
Grazie anche all’eccellente comportamento della monogomma Metzeler Racetec RR, performante, affidabile, dal comportamento intuitivo, tutti hanno potuto dare veramente il massimo e inevitabilmente le gare sono risultate altamente spettacolari e, in larga parte, dall’esito incerto fino alle ultime battute.
Questi i vincitori, in un week end caratterizzato da un altissimo tasso di equilibrio e di emozioni.
Nella classe 600 Base ha siglato una doppietta il trentatreenne laziale Matteo Ciangola (Yamaha) che si è imposto sia nella gara sprint del sabato, su 7 giri, sia in quella della domenica, sulla distanza tradizionale di 10 tornate.
Altra doppia affermazione, nella 600 Pro, per il ventunenne lombardo Andrea Liberini (Kawasaki).
Nell’affollata 1000 Base si sono divisi le vittorie il trentunenne lombardo Fabio Carminati (Yamaha) e il trentanovenne molisano Ivano Lancellotta (Yamaha).
Altrettanto gremita la 1000 Avanzata che ha visto salire sul gradino più alto del podio rispettivamente il trentaseienne lombardo Giovanni Pontiggia (Aprilia) nella gara sprint e il quarantottenne marchigiano Gabriele Rossi (Yamaha) nella prova domenicale.
Alternanza di vincitori anche nella Superior Cup, la categoria con il maggior numero di partenti: si sono divisi la massima soddisfazione il cinquantenne marchigiano Tiziano Traini (BMW) e il trentaquattrenne piemontese Mattia Giachino (BMW).
Infine, nel Rookie Challenge 1000, formula riservata agli esordienti che vede la disputa della sola gara domenicale, il successo è andato al trentasettenne marchigiano Mauro Bassotti (Kawasaki), iscritto come wild card.
In virtù di questi risultati, la classifiche provvisorie ufficiose del Trofeo Italiano Amatori 2022, dopo tre prove, hanno i seguenti leader.
Nella 600 Base guida il quarantaseienne lombardo Diego Masciocchi (Yamaha), 520 p., due volte terzo a Misano, sempre preceduto da Ciangola e da Alessandro Sità (Yamaha), dopo la piazza d’onore di Cremona.
Nella 600 Pro è nettamente al comando Andrea Liberini, 700 p., grazie della doppietta siglata in terra romagnola e del secondo posto ottenuto al Cremona Circuit.
Nella 1000 Base la vittoria caparbiamente conquistata domenica da Lancellotta ed una contemporanea scivolata di Carminati, che, dopo che aveva chiuso in testa il primo giro, è ripartito senza però andare oltre il 21° posto, issano il molisano al primo posto nella generale con 610 punti.
Grande equilibrio nella 1000 Avanzata in cui il leader rimane Giovanni Pontiggia (523 p.), nonostante una scivolata in cui è incappato nella gara della domenica, quando era al comando, e dalla quale si è ripreso, riuscendo comunque a tagliare il traguardo in 29.a posizione.
Altrettanto fluida la situazione nella Superior Cup che ha comunque un nuovo capoclassifica, con 400 punti, nel ventiquattrenne abruzzese Fausto Mincione (Yamaha), due volte secondo a Misano.
A guidare, infine, il Rookie Challenge 1000, che vedrà la disputa della seconda delle tre prove stagionali il 3 luglio al Mugello, è Daniele De Angelis (Yamaha).
Il Trofeo Italiano Amatori 2022 tornerà in pista il 4 e 5 giugno a Vallelunga, nell’ambito della Coppa Italia, con gara singola.
IL RACCONTO DELLA DOMENICA
Classe 600 Base – Doppietta in questa categoria del laziale Matteo Ciangola che ripete il successo della gara sprint, facendo così un bel salto in classifica generale. Da evidenziare comunque che la corsa domenicale ha avuto uno svolgimento molto simile a quella del sabato, tanto che il podio è esattamente uguale, infatti alle spalle di Ciangola è giunto Alessandro Sità e terzo Diego Masciocchi, tutti su Yamaha.
Ciangola è stato in testa dall’inizio alla fine con alle spalle Nicola Bevilacqua (Honda) per sei delle dieci tornate, ma poi il portacolori Honda ha iniziato a perdere terreno ed è stato superato prima da Sità e poco prima della conclusione della gara anche da Maschiocchi che lo ha estromesso dal podio, relegandolo in quarta posizione dove ha preceduto Federico Crolla (Kawasaki).
La corsa è stata molto lineare e priva di colpi di scena. Troppa al momento la superiorità di Ciangola, che come già fatto nella gara sprint, ha immediatamente allungato per poi controllare senza grandi patemi d’animo la seconda parte della corsa. Sità nel finale ha provato a recuperare, ma l’impresa è subito apparsa difficile, così il romano, dopo aver preso anche qualche rischio, si è accontentato della piazza d’onore. Masciocchi ancora una volta ha dimostrato di venir fuori alla distanza, ma il terreno perso nei primi giri era troppo per sperare di andare oltre il terzo gradino del podio, cosa che come detto gli è riuscita in prossimità dell’arrivo a spese di Bevilacqua.
Classe 600 Pro – Wek-end da incorniciare per il bresciano Andrea Liberini (Kawasaki) che in occasione del secondo round di Misano realizza la pole in prova e poi si aggiudica entrambe le gare della classe 600 Pro. Liberini ha preso subito il comando della corsa domenicale allo start incrementando il vantaggio sino a chiudere con oltre sei secondi sul veneto Mirko Zappon (Yamaha) che ha fatto l’intera corsa alle spalle del vincitore. Zappon nei primi giri ha anche provato ad inseguire il battistrada ma lo sforzo si è rilevato vano, così alla fine ha mantenuto una tranquilla seconda piazza, visto che vantava un ampio margine sull’immediato inseguitore, Elia Saponi (Yamaha).
Purtroppo la gara è risultata negativa per due protagonisti delle prove, il cremonese Alessandro Peri (Yamaha) caduto al terzo passaggio quando occupava la terza piazza, replicando in negativo quanto accadutogli il sabato, e il lombardo Gianluigi Rizzo (Yamaha) che lo ha seguito alla tornata successiva dopo averne rilevato la posizione.
La bandiera a scacchi ha salutato quindi il secondo successo consecutivo di Liberini che ha preceduto Zappon come nella gara sprint, mentre sul terzo gradino del podio è salito il giovanissimo (18 anni) riminese Saponi. Più lontano hanno concluso Roberto Tommaso Carinelli e Niccolò Cionna, entrambi su Yamaha. Da segnalare la bella prova, soprattutto in partenza, di Roberto Dodaro che allo starter ha guadagnato sette posizioni entrando alla fine nella top ten.
Classe 1000 Base – Dopo due vittorie consecutive, il bergamasco Flavio Carminati (Yamaha) vede sfumare il tris a causa di una scivolata giunta al secondo giro della classe 1000 Base, mentre era al comando della corsa, tallonato dal molisano Ivano Lancellotta (Suzuki) che una volta passato a condurre ha subito congelato la gara, prendendo immediatamente margine e controllando nel finale il ritorno dell’abruzzese Angelo Rotolo (Ducati).
La gara non ha avuto particolari sussulti, ad esclusione della già citata scivolata di Carminati, con Lancellotta che ha controllato la corsa con tranquillità almeno fino ai due giri finali. Alle sue spalle, infatti, Rotolo dopo aver superato Michele De Agostini (Honda) al terzo passaggio, ha badato a conservare la piazza d’onore, anche perché l’immediato inseguitore De Agostini ha continuato a perdere terreno, tanto da essere superato dal bergamasco Federico Fassi (Yamaha).
Il finale è stato più interessante soprattutto grazie a Rotolo che improvvisamente si è messo a girare velocemente, tanto da stabile due giri veloci consecutivi, ma la cosa gli ha permesso solo di avvicinare il battistrada e nulla più. Fassi si è classificato tranquillamente terzo a circa dieci secondi dal vincitore. Poi ancora più indietro hanno completato la top five De Agostini e Agostino Ammirata (Yamaha).
Classe 1000 Avanzata – Un problema tecnico nell’immediatezza dello start rende necessario un secondo giro di allineamento e la riduzione della gara a nove giri, con poi un finale ad eliminazione, a seguito di cadute che hanno rivoluzionato la classifica.
Allo spegnersi del semaforo è il frusinate Marco Puglisi (Yamaha) a bruciare il poleman e vincitore di gara uno Giovanni Pontiggia (Aprilia) che al primo passaggio precedono nell’ordine Gabriele Rossi (Yamaha) che alla fine si aggiudicherà la gara e Andrea Sgariboldi (Kawasaki). Saranno questi quattro piloti che per oltre metà gara si daranno battaglia, più staccato l’esperto Fulvio Rizzi(BMW) guida gli inseguitori.
La svolta della corsa al quinto giro quando Pontiggia dopo aver a lungo tallonato Puglisi passa a condurre e in breve fa il vuoto, ma probabilmente prende qualche rischio di troppo e al terzultimo giro cade alla curva del “Carro”, contemporaneamente Rossi supera Puglisi e va in testa con Sgariboldi terzo. Ci si avvicina all’epilogo ma i colpi di scena non sono finiti, infatti a meno di un giro dalla fine cadono in rapida sequenza Davide Stirpe (BMW) che era nell’immediato gruppo di inseguitori e poi Sgariboldi che era terzo.
La lotta per la vittoria si gioca fra Rossi e Puglisi con il primo che alla fine avrà la meglio per un secondo. Sul podio anche Rizzi che di quattro secondi precede Mauro Benigni (Honda) e Fabrizio Brandoli (BMW).
Classe Superior Cup – Gara bella e resa movimentata da diversi episodi che alla fine ha visto la meritata vittoria del piemontese Mattia Giachino (BMW). Allo start un problema alla Ducati di Alberto Arghittu costringe la direzione di corsa a far effettuare un secondo giro di allineamento e a dichiarare la gara su nove giri. Al via, questa volta regolare, è il vastese Domenico Di Marco (Yamaha), scattato dalla seconda fila, a prendere in mano le redini della corsa, mentre l’avvio è pessimo per Fausto Mincione (Yahama) che partito con il secondo crono perde numerose posizioni che poi nel corso della gara, riuscirà a recuperare tanto da finire secondo.
Di Marco mantiene la testa per oltre metà corsa, poi viene rallentato da un guasto al cambio elettronico individuato già prima della partenza e in breve gli inseguitori, capitanati prima dal teramano di Martinsicuro Fabio Gaspari (Honda) e poi da Giachino, si rifanno sotto e nel volgere di un solo giro si ritrova terzo.
E’ questa una fase decisiva della gara, con Giachino che va al comando, Mincione che si incolla al battistrada e non lo molla fino alla bandiera a scacchi, contemporaneamente cade al “Carro” Fabio Donesana (Aprilia) quando era sesto. Ci si avvicina all’epilogo con Giachino che resiste ai vari tentativi di attacco di Mincione e si aggiudica la vittoria proprio davanti al rider di Atri, il podio è completato da Gaspari che nel finale ha avuto la meglio su Di Marco giunto quarto. Quinto, ma mai fra i protagonisti, il poleman e vincitore della gara sprint del sabato Tiziano Traini (BMW) che chiude a quasi sette secondi dal vincitore.
Classe Rookie 1000 – Dallo schieramento è assente il poleman Michael Bernardi (BMW) in quanto il tempo fatto segnare in prova è troppo basso rispetto a quanto consente il regolamento dei Rookie. Il secondo, Giacomo Bitto (BMW), stabilisce un tempo che, sempre a norma di regolamento, gli comporta una penalizzazione di 100 secondi.
La prima casella della griglia viene quindi occupata dal potentino Domenico Catarinella (BMW) che però non è reattivo allo starter e perde tre posizioni.
Meglio fa il romano Daniele De Angelis (Yamaha) che chiude al comando il primo giro precedendo le due wild card Mauro Bassotti (Kawasaki) e Davide Bongiorno (Ducati) oltre l già citato Catarinella. I primi tre giri sono un discorso fra questi quattro, poi Bassotti rileva De Angelis e inizia ad allungare sui rivali prendendo alcuni secondi di margine che riuscirà a mantenere sino alla bandiera a scacchi. Nel finale De Angelis prova a recuperare ma non va oltre un momentaneo avvicinamento al battistrada che immediatamente riprende margine e chiude con oltre tre secondi di vantaggio. Poco male per il romano, infatti il vincitore essendo una wild card non prende punti in campionato e quindi per lui gara estremamente positiva. Sul podio anche Bongiorno che di pochi decimi ha preceduto Catarinella, protagonista di un bel finale. Quinto, ma a oltre 20 secondi dal vincitore è terminato il ferrarese Nicola Coatti (Yamaha) dopo un bel testa a testa con Gianfranco Stringaro (Honda).
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